I Presepi più curiosi e particolari d’Italia

I Presepi più curiosi e particolari d’Italia

L’Italia patria del presepe, non smette mai di sorprendere con interpretazioni originali e creative della Natività. Oltre ai classici presepi napoletani, le meraviglie di San Gregorio Armeno e ai presepi viventi che si svolgono un po’ in tutta Italia da nord a sud, esistono rappresentazioni uniche che uniscono tradizione, arte e cultura locale.
Dai paesaggi incantati delle Cinque Terre alle grotte siciliane, passando per il fascino del mare e dei laghi, i presepi più curiosi d’Italia raccontano storie di fede, arte e cultura locale. Capolavori, sia statici che viventi, che rappresentano una straordinaria occasione per scoprire l’Italia sotto una luce natalizia, ricca di emozioni e tradizioni uniche.
Ecco per voi una selezione per un tour speciale dei presepi più curiosi e particolari del nostro Paese

1 – Presepe della Marineria, Cesenatico (Emilia-Romagna)

Un presepe unico e speciale a cui abbiamo dedicato un intero articolo. A Cesenatico le statue sono a grandezza naturale e sono posizionate sulle antiche barche storiche del porto canale progettato da Leonardo da Vinci.
I personaggi includono figure della tradizione marinara come pescatori e donne che lavorano le reti.


2 – Presepe di sabbia, Jesolo e Rimini (Veneto e Emilia Romagna)

Nelle capitali veneta e romagnola delle vacanze estive il presepe si fa sul mare. Davvero uniche le sculture realizzate interamente in sabbia, alte diversi metri, che raffigurano la Natività e altre scene bibliche.
Ogni anno, artisti internazionali arrivano qui e si sfidano per creare opere monumentali e dettagliatissime.

3 – Presepe subacqueo, Capodimonte, lago di Bolsena (Lazio)

Le statue della Sacra Famiglia e degli altri personaggi della natività sono immerse nelle acque del lago. Durante la notte di Natale, una suggestiva processione accompagna i sub che depongono il Bambino Gesù sul fondale.

CinqueTerre tourist

4 – Presepe di Manarola, Liguria

E’ considerato il presepe più grande del mondo, con migliaia di luci a creare figure della Natività sui terrazzamenti delle colline. Ideato da un ex ferroviere, Mario Andreoli, è un’opera ecosostenibile alimentata da energia solare.

5 – Presepe vivente di Matera, Basilicata

La Natività prende vita tra i suggestivi sassi, dichiarati Patrimonio Unesco. Sono centinaia i figuranti in costumi d’epoca che ricreano non solo la nascita di Gesù, ma anche la vita quotidiana del tempo fra il suggestivo scenario del capoluogo lucano.

6. Presepe di Corchiano, Lazio

Spettacolare presepe ambientato in un antico anfiteatro naturale scavato nel tufo. Durante le rappresentazioni viventi, le scene sono accompagnate da canti e musiche tradizionali.


7 – Presepe di sale, Cervia (Emilia-Romagna)

Suggestivo il presepe di Cervia dove per tenere alto il nome di capitale del sale si realizza un’opera con piccole sculture realizzate interamente con il sale prelevato dalle saline. Ogni anno, le figure vengono create con una nuova composizione artistica.

8 – Presepe in grotta, Custonaci (Sicilia)

E’ sicuramente il presepe più particolare della Sicilia quello che viene rappresentato all’interno della grotta Mangiapane, un sito preistorico.
Un presepe vivente che trasforma la grotta in un villaggio antico con tanto di artigiani che lavorano dal vivo.

10 – Presepe del borgo, Equi Terme (Toscana)

Suggestiva l’immagine di un intero borgo medievale che diventa un presepe vivente con abitanti e figuranti che animano le strade e le case. La rappresentazione si estende anche alle suggestive grotte carsiche vicine al paese.

12. Presepe sospeso, Laveno-Mombello, Lago Maggiore (Lombardia)

Piccole figure della Natività sospese su una struttura galleggiante nel lago. L’effetto d’insieme delle luci riflesse sull’acqua del lago Maggiore crea un’atmosfera magica ed unica, da ammirare soprattutto di sera.

 

La magia dell’Avvento in Valle Aurina

La magia dell’Avvento in Valle Aurina

Nel periodo natalizio la Valle Aurina si trasforma in un luogo fatato che offre esperienze indimenticabili: dalla Foresta Incantata che porta alla Cascata Illuminata di Riva a Campo Tures, al Sentiero Illuminato di 3 km, fino a Lutago con l’incantevole paese diffuso dei presepi.
Un’occasione per immergersi non solo nella cultura e nelle tradizioni dell’Alto Adige ma anche nei sapori di una gastronomia d’eccellenza come il Graukäse, un presidio slow food recentemente premiato al Gist Food Travel Award nella categoria “miglior evento enogastronomico Italia 2023”.


Incanto e magia…

Durante il periodo dell’Avvento la Valle Aurina si trasforma in un luogo magico e incantevole, regalando un’ampia gamma di esperienze indimenticabili.
Questo angolo di Alto Adige che si spinge al confine con l’Austria, si trasforma in un suggestivo scenario, con maestose cime che fanno da cornice all’atmosfera natalizia.
La gente, il paesaggio e la gastronomia dell’area vacanze Valle Aurina sono pronti a conquistare i propri ospiti; una destinazione turistica affascinante che offre una combinazione unica di bellezze naturali, cultura e prodotti culinari tipici, ideale per chi cerca un’esperienza autentica in totale tranquillità e relax.


La fiaba della foresta incantata e il sentiero illuminato

La Foresta Incantata presso la cascata di Riva a Campo Tures è un luogo magico e suggestivo che si trova ai piedi del Capo di Cristo, un promontorio roccioso tra abeti, pini e larici ben illuminato per mostrare ai visitatori l’affascinante spettacolo della natura.
Il sentiero nella foresta, che conduce alla cascata, è già di per sé un’esperienza unica: ci si imbatte nelle sagome di animaletti in legno scolpiti a mano e le piccole casette che costeggiano il percorso emettono una luce calda ed accogliente offrendo agli ospiti il meglio dei prodotti gastronomici e dell’artigianato dell’Alto Adige.
Dalla casa del parco naturale di Casere inizia il Sentiero Illuminato, un percorso lungo 3 km illuminato dalla luce calda di 100 fiaccole, con musiche natalizie che scaldano il cuore, soffici animali della fattoria da accarezzare, il meglio dell’artigianato locale e la bontà di una merenda tipica dell’Alto Adige: un’esperienza imperdibile per grandi e piccoli.
Per chi desidera rendere la visita ancora più magica, c’è la possibilità di percorrere il tragitto con una carrozza trainata da cavalli in un’atmosfera così emozionante e calda che ci si scorda del freddo invernale tipico del periodo. Una tappa d’obbligo è la chiesetta di Santo Spirito, la chiesa più antica della valle, costruita per i minatori che lavoravano nella miniera di Predoi dove si estraeva il rame.
Le prime documentazioni che riguardano la chiesetta risalgono al 1455 e diversi dipinti ed arazzi conferiscono all’edificio una particolare ricchezza artistica ed architettonica.


Lutago, il villaggio dei presepi diffusi

Durante l’Avvento, Lutago si trasforma in un romantico Villaggio dei presepi allestiti con grande cura nelle vetrine dei negozi. Una tappa obbligata per gli amanti dei presepi è anche il museo dei presepi Maranatha (in aramaico significa: vieni Signore Gesù), inaugurato nel 2000, e che rappresenta la più grande esposizione di quest’arte in Europa.
Un museo work in progress in continua evoluzione anche grazie alla presenza dell’officina degli scultori del legno che è possibile vedere all’opera nelle loro creazioni.
Un’area espositiva di 1.300 mq dov’è possibile trovare ogni genere di presepe provenienti da tutto il mondo, realizzati in varie dimensioni e con una vasta gamma di materiali, tra cui legno, stoffa e pietra.
Questa enorme collezione comprende pezzi antichi con oltre 300 anni di storia, oltre a presepi più moderni e contemporanei. Alcuni esemplari sono di proprietà della famiglia Gartner, ideatrice dell’esposizione, mentre altri sono stati concessi in prestito da sedi dell’Associazione Italiana Amici del Presepio. La mostra mette in evidenza i presepi alpini con un’attenzione particolare su quelli tradizionali della Valle Aurina che descrivono la vita contadina del passato.

Arcidosso: tra tradizione e bellezza prosegue “Natale di Luce”

Arcidosso: tra tradizione e bellezza prosegue “Natale di Luce”

[:it]

a cura della redazione –  E mentre strade e palazzi brillano di luce grazie alla creatività dei ragazzi, cresce l’attesa per le proiezioni dei videomapping in programma dal 21 al 23

 Tra tradizione e bellezza prosegue ad Arcidosso  “Natale di Luce”, il calendario che riempie di magia lo splendido paese del Monte Amiata.

Ogni fine settimana, fino al prossimo 7 gennaio, il centro storico si trasforma nell’“Antico Villaggio del Natale” con le suggestive cantine del borgo allestite per l’occasione per raccontare il Natale rurale del passato. Qui si possono sperimentare attività della tradizione contadina e i giochi di una volta o

degustare dolcetti tipici e vin brulé.

E mentre strade e palazzi brillano di luce grazie alla creatività dei ragazzi dell’istituto tecnico Leonardo da Vinci che hanno progettato e realizzato spettacolari luminarie in collaborazione con la Cooperativa Giovanile di Fernando Fanelli, mercatini di artigianato e prodotti tipici offrono la possibilità di uno shopping differente.

Intanto cresce l’attesa per gli  spettacoli che i prossimi 21, 22 e 23

avranno la luce come  protagonista capace di creare vere e proprie opere d’arte.

Si chiama “L’orologio incantato” il videomapping che verrà proiettato sulla Torre dell’Orologio. Le antiche mura saranno palcoscenico per una storia ideata dai bambini e dalle maestre della scuola elementare Vannini Lazzaretti di Arcidosso, coordinati da Michele Guidarini.

In questo progetto di Q2 visual in collaborazione con Antica Proietteria, il tempo si fermerà per lasciare spazio alla fantasia dei più piccoli che, attraverso i loro disegni ispirati al Natale, trasformeranno la torre in un sogno di luce.

Negli stessi giorni sarà proiettato anche “Una magia di Natale”, uno spettacolare mapping 3D dei Q2 Visual, in collaborazione con Antica Proietteria, Michele Guidarini e musicato da Gabriele Monaci, che trasformerà la facciata di Palazzo Pastorelli: l’imponente palazzo storico diventerà scenario di un momento incantato, dove ciò che è immobile si anima e diventa pura poesia.

Tra gli eventi più curiosi”, dal 23 dicembre al 6 gennaio nella piccola frazione di Salaiola, immediatamente attigua ad Arcidosso, torna “Presepi in rima” un percorso all’insegna della poesia che si snoda tra le vie del paese e della campagna alla scoperta di singolari presepi.

Il calendario “Natale di Luce” propone anche incontri con l’arte: sono infatti previste una serie di aperture straordinarie del Castello Aldobrandesco che ospita il museo del paesaggio medioevale, il MACO (museo di arte e cultura orientale) che nasce dalla storica collaborazione tra la Comunità Dzogchen di Merigar ed il Comune di Arcidosso, e un’esposizione dedicata alla figura di David Lazzaretti, il profeta dell’Amiata

Tanti gli spettacoli in programma: dalla musica da film ai gospel, dagli zampognari fino ai suoni trascinanti della street band si respirerà ovunque la gioia della festa.

Scopri il programma dettagliato di “Natale di Luce” su: www.comune.arcidosso.gr.it
Facebook: Pro loco Arcidosso; Comune di Arcidosso
Informazioni: telefono 0564 968084[:en]a cura della redazione –  E mentre strade e palazzi brillano di luce grazie alla creatività dei ragazzi, cresce l’attesa per le proiezioni dei videomapping in programma dal 21 al 23

 Tra tradizione e bellezza prosegue ad Arcidosso  “Natale di Luce”, il calendario che riempie di magia lo splendido paese del Monte Amiata.

Ogni fine settimana, fino al prossimo 7 gennaio, il centro storico si trasforma nell’“Antico Villaggio del Natale” con le suggestive cantine del borgo allestite per l’occasione per raccontare il Natale rurale del passato. Qui si possono sperimentare attività della tradizione contadina e i giochi di una volta o degustare dolcetti tipici e vin brulé.

E mentre strade e palazzi brillano di luce grazie alla creatività dei ragazzi dell’istituto tecnico Leonardo da Vinci che hanno progettato e realizzato spettacolari luminarie in collaborazione con la Cooperativa Giovanile di Fernando Fanelli, mercatini di artigianato e prodotti tipici offrono la possibilità di uno shopping differente.

Intanto cresce l’attesa per gli spettacoli che i prossimi 21, 22 e 23 avranno la luce come  protagonista capace di creare vere e proprie opere d’arte.

Si chiama “L’orologio incantato” il videomapping che verrà proiettato sulla Torre dell’Orologio. Le antiche mura saranno palcoscenico per una storia ideata dai bambini e dalle maestre della scuola elementare Vannini Lazzaretti di Arcidosso, coordinati da Michele Guidarini.

In questo progetto di Q2 visual in collaborazione con Antica Proietteria, il tempo si fermerà per lasciare spazio alla fantasia dei più piccoli che, attraverso i loro disegni ispirati al Natale, trasformeranno la torre in un sogno di luce.

Negli stessi giorni sarà proiettato anche “Una magia di Natale”, uno spettacolare mapping 3D dei Q2 Visual, in collaborazione con Antica Proietteria, Michele Guidarini e musicato da Gabriele Monaci, che trasformerà la facciata di Palazzo Pastorelli: l’imponente palazzo storico diventerà scenario di un momento incantato, dove ciò che è immobile si anima e diventa pura poesia.

Tra gli eventi più curiosi”, dal 23 dicembre al 6 gennaio nella piccola frazione di Salaiola, immediatamente attigua ad Arcidosso, torna “Presepi in rima” un percorso all’insegna della poesia che si snoda tra le vie del paese e della campagna alla scoperta di singolari presepi.

Il calendario “Natale di Luce” propone anche incontri con l’arte: sono infatti previste una serie di aperture straordinarie del Castello Aldobrandesco che ospita il museo del paesaggio medioevale, il MACO (museo di arte e cultura orientale) che nasce dalla storica collaborazione tra la Comunità Dzogchen di Merigar ed il Comune di Arcidosso, e un’esposizione dedicata alla figura di David Lazzaretti, il profeta dell’Amiata

Tanti gli spettacoli in programma: dalla musica da film ai gospel, dagli zampognari fino ai suoni trascinanti della street band si respirerà ovunque la gioia della festa.

Scopri il programma dettagliato di “Natale di Luce” su: www.comune.arcidosso.gr.it
Facebook: Pro loco Arcidosso; Comune di Arcidosso
Informazioni: telefono 0564 968084

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San Casciano: il giro dei sette presepi

San Casciano: il giro dei sette presepi

[:it]a cura della redazione – Il giro dei sette presepi tra le chiese di San Casciano. Don Massimiliano annuncia le feste che ruotano intorno ai presepi nel corso del periodo natalizio. A Decimo si celebra la festa del ceppo e del pane

Ogni chiesa di San Casciano ha il suo presepe. Ispirata alla tradizione, meccanica, animata, la raffigurazione della Natività prende vita nei luoghi sacri del territorio.
Le chiese dove si potranno ammirare i presepi sono sette e sono quelli di Argiano, Cappuccini, Clarisse, Propositura, Misericordia, Suffragio, Decimo. Intorno alla tradizione religiosa si stringe la comunità che partecipa attivamente alla valorizzazione dei presepi.

Numerose le iniziative, i concerti musicali e corali organizzati a San Casciano.
Tra gli eventi del fine settimana si segnala l’inaugurazione del nuovo presepe animato della Pieve di Decimo che si terrà sabato 16 dalle ore 17.40, al termine della celebrazione della Santa Messa.
È quanto fa sapere don Massimiliano che benedirà, come da tradizione, ogni Gesù Bambino che i piccoli fedeli porteranno in chiesa per poi ricollocarli nei presepi allestiti nelle loro case.

Il Natale è ricordato anche come festa di luce perché all’annuncio che gli angeli fecero ai pastori che erano nel buio seguì una luce che li avvolse.
Anche San Casciano celebrerà la tradizionale festa del Ceppo del fuoco che riconduce alla luce che illumina e rappresenta un segnale di pace. Il Natale di Decimo celebra anche la festa del pane. Nel corso dell’iniziativa di sabato 16 don Massimiliano benedirà i panini prodotti da alcuni fornai di San Casciano.

Ad interpretare l’arrivo dei Re Magi saranno gli stessi cittadini il 6 gennaio nell’ambito di una tradizionale iniziativa organizzata dalla Propositura di San Casciano. “Il presepe della Propositura – precisa don Massimiliano – è ispirato allo stile napoletano, quello di Decimo riproduce la pieve di Decimo e quello di Argiano è ambientato nella campagna toscana. Altra iniziativa in programma sabato sera è il momento musicale in compagnia del coro della parrocchia dopo la Novena. La benedizione dei Gesù bambino si terrà anche domenica 17 alle ore 11 in Propositura”.

[:en]a cura della redazione – Il giro dei sette presepi tra le chiese di San Casciano. Don Massimiliano annuncia le feste che ruotano intorno ai presepi nel corso del periodo natalizio. A Decimo si celebra la festa del ceppo e del pane

Ogni chiesa di San Casciano ha il suo presepe. Ispirata alla tradizione, meccanica, animata, la raffigurazione della Natività prende vita nei luoghi sacri del territorio.
Le chiese dove si potranno ammirare i presepi sono sette e sono quelli di Argiano, Cappuccini, Clarisse, Propositura, Misericordia, Suffragio, Decimo. Intorno alla tradizione religiosa si stringe la comunità che partecipa attivamente alla valorizzazione dei presepi.

Numerose le iniziative, i concerti musicali e corali organizzati a San Casciano.
Tra gli eventi del fine settimana si segnala l’inaugurazione del nuovo presepe animato della Pieve di Decimo che si terrà sabato 16 dalle ore 17.40, al termine della celebrazione della Santa Messa.
È quanto fa sapere don Massimiliano che benedirà, come da tradizione, ogni Gesù Bambino che i piccoli fedeli porteranno in chiesa per poi ricollocarli nei presepi allestiti nelle loro case.

Il Natale è ricordato anche come festa di luce perché all’annuncio che gli angeli fecero ai pastori che erano nel buio seguì una luce che li avvolse.
Anche San Casciano celebrerà la tradizionale festa del Ceppo del fuoco che riconduce alla luce che illumina e rappresenta un segnale di pace. Il Natale di Decimo celebra anche la festa del pane. Nel corso dell’iniziativa di sabato 16 don Massimiliano benedirà i panini prodotti da alcuni fornai di San Casciano.

Ad interpretare l’arrivo dei Re Magi saranno gli stessi cittadini il 6 gennaio nell’ambito di una tradizionale iniziativa organizzata dalla Propositura di San Casciano. “Il presepe della Propositura – precisa don Massimiliano – è ispirato allo stile napoletano, quello di Decimo riproduce la pieve di Decimo e quello di Argiano è ambientato nella campagna toscana. Altra iniziativa in programma sabato sera è il momento musicale in compagnia del coro della parrocchia dopo la Novena. La benedizione dei Gesù bambino si terrà anche domenica 17 alle ore 11 in Propositura”.

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[:it]Toscana: andando ancora per presepi…[:]

[:it]terre di presepi in Toscanadi Stefania Pianigiani –  Fin da piccina, da buona toscana, oltre l’albero di Natale, a me è sempre piaciuto fare il presepe. Andare a cercare la borraccina, mettere i rametti di quercia a fare gli aberi insieme a il pungitopo. E mi è sempre piaciuto andare in giro per la Toscana a vedere i presepi, e quest’anno ce ne sono davvero tanti da non perdere.

che presepi vedere in Toscana

Terre di Presepi, é un coordinamento fatto da presepisti, parrocchie, enti ed associazioni, che ha messo in rete Vie dei presepi, presepi artistici, esposizioni presepiali, musei del presepe, presepi viventi per una proposta accattivante per il tempo di Natale.

Ecco dove andare a vederli: a Usigliano di Lari (Pi), è visitabile l’unico Museo permanente
del presepe regionale
e accoglie nelle cantine dell’antica fattoria Castelli una collezione pregevoli con quaranta realizzazioni del presepista idee per il presepeClaudio Terreni.
A Porcari di Lucca è allestita una  mostra di presepi e
diorami con opere di scultori italiani e spagnoli, a Siena, un’ampia collezione di presepi provenienti da tutto il mondo, a Tavarnelle val di Pesa (Fi) un percorso presepiale.

Chi vuol apprezzare tante realtà presepiali in un’unica visita deve recarsi a Castelfiorentino (Fi) dove è allestita la via dei presepi caratterizzata da oltre cinquanta rappresentazioni artistiche di cui alcune di grandi dimensioni.

A Cerreto Guidi la via dei presepi che interessa il paese è dove fanno il presepe per Santo Stefanocaratterizzata (accanto al presepe nel campanile) da un realizzazione da record. Si tratta del presepe all’uncinetto più grande mai realizzato.

A San Miniato la via dei presepi si snoda sui due chilometri del crinale della città ed è caratterizzata dal Calendario dell’Avvento, una mostra collettiva sul tema della misericordia realizzata da trenta artisti sulle finestre dello storico seminario, dall’esposizione artistica dei presepi in arte povera realizzata con materiali di riciclo realizzati da Roberto Cipollone in arte Ciro, dalla passeggiata campestre alla scoperta dei presepi lungo i la natività presepe viventevicoli carbonari, al presepe artistico di Mario Rossi, situato in una nuova location, ai tanti presepi artistici e tradizionali.

Poi ci sono i presepi artistici, vere e proprie opere d’arte di grandi dimensioni. A San Romano si t
ratta di un presepe che occupa l’intero chiostro del convento, una vera e propria opera monumentale per ingegno e realizzazione. A Cigoli, il presepe tra i più tecnologici d’Italia, avrà
ancora maggiori suggestioni, a Petroio, presso Vinci, nella terra di Leonardo, il presepe meccanizzato, allestito luci per il presepeesternamente, occupa un’intera collina. Nella vicina Sovigliana al presepe artistico e affiancata una esposizione di diorami.
A Lecore nella piana di Signa, Sauro Mari realizza un presepe artistico e contemplativo; quest’anno ha come tema: “Profumo di vita dove tutto diventa pane” e viene sviluppato con materiale povero come le scatole di cartone e materiali naturali.

Meditazione e riflessione anche al presepe di Oste di Montemurlo. Ha come titolo “Venne tra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto” (Gv. 1,11) e pone l’attenzione all’accoglienza dei tanti migranti che giungono in il bellisimo presepe di Lecorecondizioni disperate nelle nostre coste, senza mancare i forti richiami al Giubileo della Misericordia.

A Nicosia di Calci (Pi) a pochi chilometri dalla Certosa, al “Presepio che cresce” i personaggi sono realizzati in gesso lavorato e pitturato e i vestiti con tessuti adatti all’epoca.

A Montignoso (Gambassi Terme – Fi) il presepe racconta in un suggestivo itinerario le scene dell’intera vita di Gesù, a Montopoli il presepe è tradizionale nella sacrestia della pieve e ha una veste nuova:un fondale panoramico che raffigura gli angoli più caratteristici del piccolo borgo,situato nella campagna toscana.
Presepe in grotta in località Convalle di Pescaglia in provincia di Lucca. Si tratta di un presepe realizzato dal Gruppo Speleologico dell’Alta Val Freddana sin dal 1994 all’interno in una grotta naturale.

All‘Isolotto di Firenze ai Bassi, il presepe artistico, recentemente rinnovato, è meccanizzato, mentre alla parrocchia di Legnaia di Firenze ricalca la tradizione.

Ad Empoli viene allestito un presepe napoletano allestito nell’ex ospedale San Giuseppe, mentre presso
la parrocchia di San Giovanni Evangelista accanto al presepe artistico va in scena da alcuni anni il presepe vivente in parole, danza e musica.

A Poggibonsi in un capannone è allestito il presepe animato dei vecchi mestieri. Si tratta in un percorso illustrato di circa 50 raffigurazioni di antichi mestieri, fra i quali il falegname, il barbiere, le donne che tessano la lana, il macellaio, il fabbro (vincitore alla mostra dei presepi di Verona)
A Tizzana di Quarrata, il presepe, di stile tradizionale, ha come particolarità il luogo di
allestimento: l’antica cantina della canonica. Alla parrocchia di Traversagna, (Massa e Cozzile) il presepe poliscenico è animato con tre fasi, sincronizzato con commento e colonna sonora con personaggi in movimento. A San Miniato Basso il presepe è vivente. In esso sono coinvolti ogni anno oltre trecento figuranti per una rappresentazione scenica di notevoli dimensioni arricchita dalle principali scene di vita al tempo della nascita di Gesù.
Ma ci sono anche molte altre realtà che stanno
preparando presepi suggestivi come la parrocchia di Castelfranco di Sotto e i borghi di Marti, Ponte a Elsa nel sanminiatese.
www.terredipresepi.blogspot.i

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