Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

granfondodi Nadia Fondelli – Due percorsi tosti. Uno di 135 km. e uno di 79 km. Per chi ama la bicicletta è un appuntamento da non perdere quello di domenica 21 settembre con la seconda edizione della “Gran fondo del Gallo Nero” che parte dalla House of Chianti Classico a Radda in Chianti.
Talento, passione e spirito di sacrificio sono la combinazione perfetta e la garanzia di successo in campo sportivo, ma sono anche la base della creazione di ogni grande vino.
Se poi lo sport è il ciclismo, simbolo di sacrificio per antonomasia e il vino uno dei più importanti dell’enologia mondiale, il binomio diventa perfetto e vincente.

Sono queste le premesse che hanno fatto avere lo scorso anno al Consorzio Vino Chianti Classico e alla Chianti Classico Company l’intuizione di creare questo evento che il 21 settembre celebra la seconda edizione con partenza e arrivo alla House of Chianti Classico di Radda in Chianti dimora dell’eccellenza enoculturale del Chianti Classico nata dopo un lungo e sapiente restauro dell’antico Convento di Santa Maria al Prato.

Un appuntamento immancabile per cicloturisti siano essi amatori o professionisti che dopo il successo della prima edizione stanno già aderendo in massa all’iniziativa che propone due percorsi fra cui scegliere: uno lungo di 135 km e uno medio di 79 km, entrambi ovviamente immersi totalmente nella cornice unica del territorio di produzione del Gallo Nero quel Chianti Classico meta ambita ogni anno di migliaia di turisti e sempre più cicloturisti che qui vengono da ogni angolo del mondo per cimentarsi nei sinuosi saliscendi fra polvere e cipressi unici al mondo.

Un percorso mozzafiato che propone una fantastica e inedita scalata conosciuta solo dagli appassionati locali. Quella conosciuta come “scalata del Morellino” che da Radda in Chianti, in soli 7.5 km., sale al Valico del Morellino posto a 750 metri d’altitudine. Pendenze dure che raggiungono anche il 17% non adatte a tutti e dove ci sarà la selezione. Un tratto bellissimo, ma dall’alta difficoltà tecnica che solo i più allenati possono affrontare. Tant’è che nel regolamento della Gran Fondo è previsto il premio speciale al miglior scalatore.
“Il Gallo Nero – afferma Sergio Zingarelli presidente del Consorzio Chianti Classico – è uno dei simboli più rappresentativi e stimati della Toscana nel mondo, regione che sempre più attira un pubblico di amanti della bicicletta che trovano nelle nostre strade la dimensione ideale per godere di questo sport. Diamo quindi il benvenuto ai professionisti, agli addetti ai lavori e al pubblico che sarà presente nella speranza che questa gara possa diventare un appuntamento fisso per il circuito nazionale e internazionale delle due ruote”.
“Il ciclismo – aggiunge Michele Zonin, Presidente della Chianti Classico Company – è uno degli sport più praticati che abbiamo voluto sostenere attraverso il merchandising e l’organizzazione di eventi dedicati che hanno come comun denominatore il Gallo Nero del Chianti Classico, simbolo non solo di eccellenza enologica in tutto il mondo ma anche di un territorio da vivere fino in fondo, godendo dei suoi paesaggi unici, anche in bicicletta, durante una pedalata in famiglia o nei metri finali di una grande volata”.
In tema grande vino anche i premi, peraltro originali. Al primo classificato ad esempio andrà, dopo una pesata  pubblica, tanto vino quanto il suo peso e all’ultimo arrivato sarà invece assegnata un’autentica maglia nera… quella però del Gallo Nero, ovvero la nuova divisa da ciclista lanciata lo scorso anno dal consorzio.
Sarà gara aperta quindi anche per aggiudicarsi l’ultimo posto tant’è ambito il premio. Ed in effetti è intenzione dell’organizzazione ridare valore vero a quella storica maglia nera famosa nei giri d’Italia di molti anni fa. Un simbolo non di scherno, ma di vivere lo sport nella maniera più autentica. Non esistono solo i cronometri, i tempi ad ogni costo e magarti il doping… Esiste anche lo sport vero dov’è importante esserci, cercare di battere solo noi stessi e vivere al meglio, respirando a pieni polmoni, il territorio che si attraversa.

Per info e iscrizioni: www.granfondodelgallonero.it
Partenza, ore 9.00 dalla House of Chianti Classico in Radda in Chianti; dalle 12.30 pasta party nel chiostro del Convento di Santa Maria al Prato e dalle 15.30 premiazioni

I Podesta’ di RaddaThe Podestas of Radda

Fin dal 1300 l’organizzazione politico-amministrativa della Toscana faceva perno su una particolare istituzione: la Podesteria.

L’ampiezza del mandato dei Podestà era dovuta anche a peculiari situazioni geografiche, politiche, militari, particolari condizioni di confine; spesso ai normali compiti di giustizia civile erano affiancati competenze di giustizia criminale.

Volendo rapportare la figura del Podestà ad una odierna potremo definirlo un Sindaco con ampi poteri anche di Magistrato con l’unica differenza che rimaneva “in carica” solo 6 mesi.

Le funzioni che il Podestà svolgeva nel suo periodo di carica erano regolate dagli statuti in vigore presso le Leghe del contado, oltre che dalle disposizioni di legge che venivano emanate sulle singole materie.
Questo antico Primo Cittadino fin dalla nascita della Lega del Chianti, intorno alla metà del XIII sec., risiedeva nel Castello di Radda; infatti una delle prime rubriche dello statuto della Lega, annota che il Podestà “debba continuamente stare et dimorare nel Castello di Radda”.

L’insediamento del Podestà avveniva dopo solenne giuramento all’interno della chiesa di San Niccolò “alla presentia de’ notai” dopo di che esso assumeva la pienezza dei poteri i quali erano estesi anche su Gaiole e Castellina.From 1300 onwards, the political and administrative organization of Tuscany was hinged around a special institution known as the Podesteria.

The areas ruled by the Podestas varied in size Cialis according to each particular geographic, political or military situation as well as on their distance from the border; apart from normal tasks of civil justice, they were often called upon to administer criminal justice as well.

If we want to try and compare the figure of the Podestà with a modern administrator, we could perhaps consider him as a sort of Mayor who was also fully empowered to act as a Magistrate, the only difference being that he only stayed “in office” for 6 months.

The various functions the Podestà carried out during his period in office were regulated by the statutes passed by the League of that particular district, as well as by special laws that were made for individual matters.
This ancient First Citizen lived in the Castle of Radda from the time of the foundation of the Chianti League in around the mid 13th century; one of the League’s first books of statutes in fact declares that the Podestà “must remain in residence at the Castle of Radda for his entire term of office”.

The Podestà’s installation in office took place after swearing a solemn oath “in the presence of the notaries” in the Church of San Niccolò; after this he assumed complete power, and his rule stretched as far as Gaiole and Castellina.