Il Riesling d’alta quota della Val d’Isarco

Il Riesling d’alta quota della Val d’Isarco


L’incontro fra uno dei vini più versatili e un terreno eroico d’altura non poteva che dare origine qualcosa di veramente particolare!
Così è stato per l’incontro del versatile Riesling e la Val d’Isarco che con i suoi terrazzamenti che paiono quasi sfidare le vette delle Alpi da origine a vini
resi speciali dalla combinazione dei suoli minerali con il clima alpino.

Valle Isarco

Il virtuoso che ama le alte quote

Il Riesling è noto nella Bassa Atesina (la parte più meridionale dell’Alto Adige) fin dal 1840 quando nel cuore dell’Impero Austro Ungarico si cominciò a produrre questo vino anche se per attirare l’attenzione del mercato e degli appassionati si dovette aspettare oltre un secolo: due guerre mondiali e più passaggi di stato: Austria, Italia, Germania e ancora Italia dopo.
Eppure le quote elevate, anche in Val d’Isarco, si sa da tempo che sono particolarmente congeniali per questo versatile figlio di Bacco.


Aristos: un riesling pluripremiato per le notti d’estate

Il Riesling Aristos nasce da vigneti estremi ed è figlio della cultura e storia di sfidare le pendenze alpine per prodrre vini ad oltre 1000 metri d’altitudine.
Qui da secoli non esistono grandi aziende ma piccole realtà familiari molto unite fra di loro fatte di 135 masi unite nella cooperativa Valle d’Isarco, la più giovane dell’Alto Adige  fondata nel 1961 d 24 soci, oggi diventati appunti 135 che conferiscono alla cantina sociale dove il “kellermaister” trasforma in bottiglia il frutto della terra.
La linea Aristos è la più nobile della produzione dei vini di montagna della Valle d’Isarco e il Riesling di casa ha ricevuto
il premio 4 Viti AIS ed è due volte vincitore dei 5 Grappoli di Bidenda.
L’eleganza d’alta quota per i vini dell’estate per questo selezionato prodotto solo con uve ricavate con vendemmia manuale dei grappoli.
Dopo una pigiatura soffice degli acini, la fermentazione si svolge esclusivamente in vasche di acciaio inox a temperatura controllata; seguono 7 mesi di affinamento delle caratteristiche organolettiche sulle fecce nobili. 


La prova di degustazione

Abbiamo provato il Riesling Aristos di Cantina Valle Isarco 2021 insieme alla sommelier e nostra collaboratrice Barbara Tedde.
Giallo verdognolo con venature tendenti al giallo chiaro conquista nel naso con i suoi profumi di mela e pera, di erba sfalciata, con delicato sentore di agrumi e albicocca secca. La parte minerale che dona freschezza ed eleganza è presente mentre lo è poco (per fortuna) quella nota di idrocarburo tipica del vitigno.
In bocca si conferma elegante fresco e lungo con persistenza della nota minerale e agrumata.
Perfetto per un aperitivo anche in riva al mare da bersi magari in compagnia di delicati stuzzichini o al pasto con piatti a base di pesce o frutti di mare. Perfetto anche in accompagnamento della cucina asiatica.

 

Stefano Pola sale in quota e va a far vino sulle dolomiti bellunesi

Stefano Pola sale in quota e va a far vino sulle dolomiti bellunesi

Stefano Piola, noto produttore vinicolo di successo della Valdobbiadene Docg ha deciso di ampliare i propri orizzonti e lo fa guardando in alto, verso le cime delle Dolomiti.

Traminer e Riesling per la viticoltura di montagna

Dolomiti, Photo credit: Bruco Luna on Visualhunt.com

La sua azienda ha infatti acquisito un terreno vitato di 9 ettari nella frazione di Carmegn, comune di Sedico, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi.
“Dal 1984, ci prefiggiamo l’ambizioso obiettivo di esprimere, attraverso le nostre bollicine, la vera
essenza del nostro territorio” racconta Stefano Pola “La viticoltura eroica a Valdobbiadene è senza
dubbio uno dei tratti più distintivi e identificativi della nostra produzione. Fatica e verticalità sono
concetti fortemente radicati all’interno della filosofia aziendale. Da qui, il desiderio di spostarci
ancora più in alto. Da pionieri dell’eroico, oggi la nuova sfida è quella della viticoltura di
montagna”.

La vigna di Carmegn, impiantata a Traminer Aromatico e Riesling Renano, si trova in un altopiano,

a circa 650 m.s.l.m., con esposizione Sud-Ovest e condizioni pedologiche particolarmente adatte
alla viticoltura.
“Il suolo ha ottime caratteristiche: è di medio impasto, con presenza di detriti
calcarei tipici delle zone montane, dove qualche fascia fa emergere sabbie cementate a costituire delle arenarie e zone in cui emergono delle marne, ossia vecchie argille” spiega Mirco Balliana, enologo di Andreola “Un terreno con ottime capacità di drenaggio e aereazione, in grado di dar vita a vini dalla spiccata finezza olfattiva. Le uve di questo terreno, siamo certi ci daranno molte soddisfazioni”
 I primi vini prodotti con le uve di questa nuova acquisizione – un Traminer Aromatico ed un Riesling Renano – verranno proposti al mercato con un nuovo marchio – Stefano Pola, Viticoltore di montagna – e con un’immagine e un packaging ad essi dedicati.
E noi gli aspettiamo con gioia per raccontarveli!