Rimini: Il 2024 sarà un anno di ricorrenze felliniane

Rimini: Il 2024 sarà un anno di ricorrenze felliniane

Anche il 2024 si annuncia come un anno cadenzato di anniversari felliniani per Rimini.
Non fitto come il 2023, ma ugualmente generoso. Vediamo nel dettaglio quali sono i grandi eventi che raccontano la vita del Maestro che vedranno protagonista la capitale dell’estate romagnola in questa stagione.

Giulietta Masina

70 anni de “La strada” e 30 dalla scomparsa di Giulietta

Tra i film, cadono i 70 anni de La strada, il primo Oscar, la consacrazione mondiale di Fellini e, con lui, della Masina, salutata dallo stesso Chaplin come la versione femminile del suo Charlot.
E della Masina ricorrono anche i 30 anni della scomparsa.
Un convegno, a inizio maggio, nell’ambito de “La settima arte” e in collaborazione con l’Università di Bologna, si concentrerà proprio su Gelsomina, su Zampanò e sul Matto, gli indimenticabili protagonisti del film che Papa Francesco ha più volte ricordato essere il suo preferito, quello, tra i tanti capolavori del neorealismo che lo hanno formato, nel quale più riconosce un desiderio di trascendenza, una dimensione di misericordia, un sentimento di tenerezza….


100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni

E poi il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, l’alter ego, l’attore feticcio a cui Fellini ha assegnato i personaggi più autobiografici: Marcello della Dolce vita, Guido di , Snaporaz della Città delle donne, Pippo di Ginger e Fred.
A lui, al suo talento e alla sua straordinaria carriera cinematografica, di cui solo una parte è sotto il segno del riminese, il Fellini Museum dedicherà una mostra fotografica e a partire da lui un convegno autunnale si interrogherà sul rapporto tra alcuni registi e i loro doppi, i loro avatar: Martin Scorsese / Robert De Niro, Paolo Sorrentino / Toni Servillo, François Truffaut/ Jean-Pierre Léaud, John Ford / John Wayne, Tim Burton / Johnny Depp, per citare solo alcuni tra i sodalizi più famosi della storia del cinema.


Libri, mostre e tanti altri appuntamenti

Dopo la pubblicazione del volume “Amarcord raccontato dalla stampa dell’epoca”, a cura di Giuseppe Ricci, che verrà presentato nelle prossime settimane, sarà la volta de “La strada raccontata dalla stampa dell’epoca”, che si prevede di far uscire dopo l’estate. In questo lavoro di recupero delle fonti si inserisce anche il progetto condotto con la Sapienza di Roma di mappatura e acquisizione dei copioni radiofonici scritti da Fellini tra il 1940 e il 1943, un impegno “archivistico” favorito dall’ingresso nel 2023 tra il personale del Fellini Museum di due nuove figure con competenze di carattere, rispettivamente, bibliotecarie e amministrative.
Prima dell’anno vedrà la luce, per i tipi della Mondadori, anche l’edizione deluxe de Il libro dei sogni, un cofanetto a tiratura limitatissima con le riproduzioni facsimilari dei due album originali.
Sino a fine gennaio resteranno allestite le due mostre al Palazzo del Fulgor (“Fellini/Trubbiani” e “Fellini intimo: disegni e parole”) e a breve se ne aggiungerà una terza con una selezione del fondo di schizzi del Maestro appartenuto a Liliana Betti, sua storica collaboratrice, e dallo scorso anno depositato dal Ministero della Cultura proprio al Fellini Museum. Sempre al Palazzo del Fulgor, proseguirà, tutti i martedì alle 16 al “Cinemino”, la programmazione dei film di Fellini: il 16 gennaio toccherà ai
 Clowns, il 23 a Giulietta degli spiriti (l’ingresso al Palazzo del Fulgor per gli under 25 è gratuito).
Altri e tanti saranno poi gli appuntamenti felliniani disseminati lungo l’intero anno e in festival oramai consolidati come “I luoghi dell’anima” e “Amarcort” e in altri ancora tutti da scoprire, ma di questi ci sarà tempo di parlarne.
Intanto, in occasione dell’anniversario della nascita di Fellini, sabato 20 gennaio al Fellini Museum, come anche al Museo della Città e alla Domus del Chirurgo, si accederà gratuitamente, mentre lunedì 29 gennaio, in collaborazione con il cinema Fulgor, Anselma Dell’Olio presenterà il suo Enigma Rol, il documentario sull’antiquario torinese dotato di poteri straordinari, diventato uno dei consiglieri principali di Fellini, il più rispettato e forse anche il più temuto.
Per info sul Fellini Museum e sulla sua attività: fellinimuseum.it


Alla scoperta della Rimini felliniana

La Rimini felliniana è un affascinante viaggio nel tempo e nell’immaginario, un’esperienza che fonde la realtà con la magia del cinema.
Le strade acciottolate, i colori vivaci e l’atmosfera vibrante catturano lo spirito unico di Federico Fellini. Attraverso le sue opere cinematografiche intrise di surrealismo, Rimini diventa un palcoscenico affollato di personaggi eccentrici, piazze animate e spiagge cariche di nostalgia.
È un viaggio sensoriale che ti trasporta in un’epoca d’oro, dove la realtà si confonde con la fantasia e ogni angolo racconta una storia di vita, amore e sogno.
Per trovare tracce di Federico Fellini a Rimini, si può partire per forza di cose dal Museo Federico Fellini che offre una preziosa collezione di oggetti personali, fotografie, scenografie e altro ancora, permettendoti di immergerti nella sua vita e opera. Si va a riva poi per scoprire la spiaggia di Rimini che è stata un luogo di ispirazione per il Maestro, specialmente nel film “Amarcord”.
Ultima tappa il
Grand Hotel di Rimini il luogo per eccellenza d’ispirazione di Fellini. Puoi fare una visita o una passeggiata nei dintorni per percepire l’atmosfera che ha influenzato le sue opere.

Turismo e welfare: le mete italiane più apprezzate dai lavoratori italiani. Nasce il fenomeno “colonie 4.0”

Turismo e welfare: le mete italiane più apprezzate dai lavoratori italiani. Nasce il fenomeno “colonie 4.0”

“Nihil sub sole novum” recita una frase contenuta nel libro dell’Ecclesiaste. Ed è interessante scoprire come anche nel vasto settore del welfare possa valere lo stesso principio.
“Nulla di nuovo sotto il sole” se si pensa che già Giovenale parlava di “Panem et Circenses”, ossia delle elargizioni fatte da chi governava per avere il consenso del popolo, ma anche per offrire una migliore qualità della vita ai propri lavoratori: erano circa 200mila i romani che avevano diritto alla distribuzione di grano e ad assistere agli spettacoli organizzati per farli rilassare, riposare e divertire.
Una sorta di antico welfare che, allora come oggi, aveva la finalità di garantire benessere.

Dalle colonie al welfare

Le iniziative che hanno anticipato l’odierno welfare, oggigiorno sempre più spesso affidate alle aziende, sono state moltissime nel corso dei secoli. Ma il momento di vero sviluppo, in senso più moderno, è quello del periodo post-bellico con le figure di alcuni iconici imprenditori illuminati che hanno costruito un sistema di assistenza per le famiglie degli operai: dagli asili alle scuole, dalle biblioteche ai locali per il tempo libero, fino, appunto, alle colonie dove mandare i figli degli operai in vacanza.
Oggi, si sta registrando un nuovo trend nel mondo del welfare ed è rappresentato dalla crescita esponenziale delle esperienze legate al turismo messe a disposizione delle aziende, utilizzate sempre più spesso dai lavoratori in tempo di crisi economica per donare a se stessi e alla propria famiglia un periodo di riposo.
Secondo i dati dell’Osservatorio di Tantosvago rispetto agli anni precedenti, infatti, le aziende che propongono iniziative di welfare avanzate come quelle turistiche sono in continuo aumento.
I dati più recenti confermano che la quota di imprese con livello elevato di welfare è massima (70,7% nel 2022 contro il 64,1% nel 2017) tra quelle con oltre 250 addetti e molto rilevante (66,8% contro il 59,8% nel 2017) nelle PMI che hanno tra 101 e 250 addetti.
Il numero di imprese che registra un livello alto o molto alto di welfare è raddoppiato, passando dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. E le proiezioni per il 2024 confermano il trend.

Parigi. Foto di timmz da Pixabay

Il fenomeno delle colonie 4.0

Un fenomeno in netta espansione è quello delle Colonie 4.0. La stagione estiva appena passata è stata speciale per migliaia di lavoratori italiani e per le loro famiglie che hanno avuto la possibilità di utilizzare i crediti welfare anche per le vacanze.
Lo studio dell’Osservatorio ha analizzato i sempre più numerosi pacchetti vacanza messi a disposizione dalle aziende e scelti da ben 65mila dipendenti in tutto lo Stivale, raddoppiati rispetto all’anno precedente. Soggiorni sempre più spesso resi possibili in tempi di crisi e rincari dal welfare aziendale, scelto da un numero in crescita di aziende per mettere a disposizione dei propri dipendenti ulteriori risorse sotto forma di benefit. 

Roma. Foto di Rainhard Wiesinger da Pixabay

L’identikit del turista aziendale

Ma quali sono le ragioni alla base di questo trend?  Le famiglie sono state messe alla prova in questi anni di continuo aumento dei prezzi e del caro vita e le vacanze, sempre più spesso, sono diventate una chimera: secondo un sondaggio condotto negli Stati Uniti dalla CNBC su oltre 4.400 adulti, le vacanze sono tra le categorie che hanno subito un taglio maggiore alle spese (53%), insieme ad abbigliamento (63%), ristoranti e bar (62%) e intrattenimento fuori casa (56%).
In Italia la situazione è molto simile: secondo il recente dato di Federalberghi, infatti, ben il 41% degli italiani non ha fatto le vacanze durante l’estate appena finita.
Questi dati sono confermati anche dal nuovo report redatto dall’Osservatorio Tantosvago sulle proiezioni per il 2024 delle preferenze turistiche dei dipendenti italiani.
I dati delle aziende che promuovono queste iniziative welfare sono in crescita dal 2017 e si prevede che anche per tutto il 2024 cresceranno. Così come i dipendenti che, sempre più spesso, acquisteranno i servizi per le vacanze: i pacchetti turistici erogati dalle aziende sono infatti aumentati del 100% in un solo anno.
Grazie ai dati a disposizione, è possibile ricostruire in modo preciso le preferenze dei dipendenti nella scelta dell’utilizzo dei benefit welfare in ambito turistico.
Partendo dal presupposto che le piattaforme, spesso, welfare richiedono portali con servizi singoli, il 78% dei dipendenti tende ad acquistare solo hotel, mentre il 15% utilizza i benefit welfare per l’acquisto dei voli verso le mete preferite e solo il 2% acquista pacchetti volo + hotel.
I periodi preferiti, a conferma delle difficoltà degli italiani nel potersi permettere le vacanze estive, riguardano i mesi da luglio a settembre per il 57%, seguono i mesi tra aprile e giugno per il 25%, il 10% sceglie di andare in vacanza nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, e solo l’8% utilizza i buoni welfare nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
La percentuale più alta di dipendenti che acquistano le vacanze riguarda le coppie (59%), seguita a pari percentuale da famiglie (18%) e single (18%).
Un altro dato molto significativo riguarda la durata delle vacanze acquistate: la media più alta va da 1 a 4 giorni e la percentuale è dell’85%, si scende al 12% per chi si può permettere vacanze dai 5 ai 10 giorni. Solo il 3% prenota pacchetti che superano i 10 giorni.
Secondo gli esperti di Tantosvago questi dati, nel 2024, non dovrebbero subire particolari variazioni poiché l’utilizzo del welfare aziendale e l’erogazione dei benefit restano strettamente legati al contesto sociale e non ci sono, al momento, in previsione provvedimenti del Governo in merito.

Amsterdam. Foto: Foto di 1919021 da Pixabay

Le 10 mete internazionali preferite per le prossime vacanze

Ecco quindi le10 mete internazionali preferite dagli italiani per le prossime vacanze secondo i dati dell’Osservatorio Tantosvago:

1)    Parigi
2)    Londra
3)    Barcellona
4)    Amsterdam
5)    Lisbona
6)    Madrid
7)    New York
8)    Vienna
9)    Valencia
10)  Praga

Venezia. Foto: Foto di Ingeborg Gärtner-Grein da Pixabay

Le 10 mete nazionali preferite per le prossime vacanze

Infine di seguito la top 10 delle mete del Bel Paese più desiderate dagli italiani emerse sempre dai dati dell’Osservatorio Tantosvago:

1)    Roma
2)    Napoli
3)    Riccione
4)    Milano
5)    Firenze
6)    Venezia
7)    Rimini
8)    Garda
9)    Isola d’Elba
10)   Jesolo