Mag 1, 2025 | Arte e cultura, Territori
La Festa Las Cruces y Fuegos de Mayo (Croci e Fuochi di Maggio) punta a diventare d’interesse turistico internazionale. Tenerife è l’isola spagnola più visitata dagli italiani.
Due strade nemiche e una tradizione centenaria
In Spagna si può assistere a uno dei più grandi e maestosi spettacoli pirotecnici d’Europa, la cui storia è altrettanto affascinante.
Tutto iniziò per una rivalità tra due strade dello stesso comune, Los Realejos, a Tenerife, una delle isole Canarie: Calle El Sol e Calle El Medio.
Una rivalità, si narra, che coinvolgeva anche due diverse classi sociali: i benestanti proprietari dei terreni di Calle El Medio, nota anche come Calle de los Marqueses, e i mediatori e i piccoli agricoltori di Calle El Sol. Sarebbe nato così il “pique”, “il rancore”, che risale al 1770, e che in un certo senso rivive ancora oggi, anche se questi forti contrasti economici sono da tempo scomparsi.
In pratica consisteva in una messa in scena della rivalità: in ogni strada, al passaggio della Croce in processione, si accendeva un falò, si produceva fumo colorato e si faceva molto rumore.
Vinceva la gara la via con i falò più grandi, le colonne di fumo più imponenti e che produceva il maggior baccano.

Los Realejos, il villaggio delle croci
Tuttavia, con l’arrivo dei veri e propri fuochi d’artificio in questi festeggiamenti, si sperimentarono animate battaglie campali con petardi e mortaretti che volavano orizzontalmente nel cielo cercando di colpire la strada nemica.
Oggi quell’antica rivalità si è trasformata in un motivo di festa che rende Los Realejos, ogni 2 e 3 maggio, uno dei villaggi più decorati e belli della Spagna.
Non è cambiata pero l’essenza che ha sempre caratterizzato queste celebrazioni e cioè la venerazione della Croce.
Più di trecento croci sono sparse per tutta la città, ma ci sono due luoghi in cui questa festa viene vissuta con maggiore enfasi: La Cruz Santa e le vie Sol e Medio. In entrambe queste aree ci sono centinaia di croci sulle strade, sulle facciate, alle finestre e all’interno delle case, nei cortili e nelle cappelle, decorate con i fiori più ricercati, le candele e le luci più sfavillanti che abbelliscono gli altari. Una tradizione che si rafforza ogni anno, con le nuove generazioni che ereditano l’usanza; una celebrazione riconosciuta come un Festival di interesse turistico nazionale dal 2015 e che aspira ora a diventare anche di interesse internazionale.

Fra fiori e fuochi
In particolare, le cappelle sono dei piccoli edifici al cui interno c’è un altare in muratura a gradini, talvolta in legno, alla cui sommità è posta la croce, che può essere anche policroma.
Quando arriva la festa gli abitanti danno il meglio di sé selezionando i fiori e le decorazioni più ricercate da utilizzare, così come l’illuminazione e i tessuti ornamentali, sfoggiando capacità artistiche e artigianali basate in parte sulla tradizione e l’eredità lasciata dai loro antenati, in parte naturalmente sul gusto personale e sulle proprie abilità che rendono così speciali gli abitanti di Los Realejos.
È un mix spettacolare di tradizione e festeggiamenti: accanto all’esposizione delle croci decorate con fiori c’è infatti la parte spettacolare dei fuochi d’artificio in onore della Santa Croce, tanto che la festa si chiama al giorno d’oggi appunto “Las Cruces y Fuegos de Mayo”.
Questo grande spettacolo, unico in Europa, mantiene abitanti e turisti che vengono per l’occasione con il fiato sospeso per quasi tre ore con un continuo sparo di fuochi che esplodono in cielo creando colorati giochi di luci e suoni e illuminano buona parte del Nord dell’isola.
La notte di festa si conclude con il ritorno della Santa Croce alla chiesa parrocchiale dell’Apostolo Santiago, situata al confine tra i due centri di Los Realejos.
Feb 12, 2025 | Territori
Un treno d’epoca, un pic nic, l’aurora boreale, un giardino segreto e il Bow brigde a New York.
Sono le 5 esperienze per un San Valentino lontano dai (non) luoghi comuni. Talmente belle e particolari… che valgono sempre e non solo il 14 febbraio.
Così come due viaggi nello stesso luogo possono essere molto diversi, allo stesso modo, per San Valentino, il tasso di romanticismo di una serata o di una fuga cambia a seconda della particolarità delle scelte che si fanno.
Una cena a lume di candela o un massaggio di coppia generico non bastano, insomma, per accendere l’incanto o concretizzare il sogno di regalare a chi si ama qualcosa di indimenticabile.
Ecco qui di seguito i suggerimenti di una nota agenzia per 5 esperienze tra le più romantiche e originali per un San Valentino lontano dai (non) luoghi comuni e da cogliere al volo se non si è ancora deciso cosa fare.

Aranjuez
1 – Nel cuore della Spagna su un romantico treno d’epoca
Si chiama Tren de la Fresa e già questo è sufficiente a far presagire qualcosa di dolce e speciale.
È un treno d’epoca, con alcuni vagoni degli anni ’20, e il nome è legato alla tradizione di offrire fragole a bordo nel corso del viaggio: viene rispettata anche attualmente e il personale è vestito in abiti storici per rendere piacevolmente più realistica l’ambientazione.
Parte dalla capitale e arriva ad Aranjuez, seguendo il primo tracciato ferroviario spagnolo inaugurato nel 1851 per collegare Madrid con l’immenso Palacio Real de Aranjuez.
Vicino al palazzo (da visitare) e ideale per passeggiate mano nella mano, c’è il Giardino dell’isola, inaugurato nel 1733 e Patrimonio dell’Unesco, con i suoi ponticelli, i viali e le fiabesche fontane dedicate a personaggi mitologici.

La spiaggia di Salalah
2 – Oman: picnic romantico con vista sul blu
Se oltre a voler creare un’ambientazione idilliaca, si desidera fare un break al caldo, in Oman, (si può partire anche last minute: per vacanze fino a 14 giorni non serve il visto) si possono mettere insieme al meglio tutte e due le cose.
Meta perfetta è Salalah: la spiaggia di Fazayah, ha letteralmente dell’incredibile, tra sabbia candida, acqua dalle turchesi trasparenze e scogliere a picco sul mare.
Con questa spettacolare quinta che fa da sfondo, oltre a una giornata di rigenerante relax in pieno inverno, ci si può godere uno scenografico pic-nic, esclusivamente solo per due.

L’aurora boreale sulle isole Lotofen
3 – In Norvegia, l’aurora boreale dal mare
Una piccola imbarcazione, una cena di ispirazione gourmet con raffinati piatti e amuse bouche preparati con le eccellenze della terra e del mare della Norvegia e, poi, a un certo punto arriva lei, l’aurora boreale che rende indimenticabile una serata apparentemente perfetta già soltanto con le prime due cose. I colori di questo fenomeno naturale sono di per sé uno spettacolo che non si vorrebbe mai smettere di guardare, ma visti dal mare di Tromsø, sono ancora più belli.
E il coinvolgente racconto di una guida esperta contribuisce a rendere emozionante la serata.

Tolosa
4 – Un giardino segreto francese lontano dalle mete più battute
Non Parigi, ma Tolosa: sì! Perché la capitale francese sarà pure il luogo per eccellenza degli innamorati, ma per qualche giorno a due, con quell’allure che ha solo la Francia, ma un po’ più intima, una città con meno turisti e in cui mescolarsi alla gente locale, può essere più suggestiva.
Invece della Senna, c’è la Garonna, altrettanto magnetica e per scambiarsi frasi romantiche il punto ideale è un angolo (quasi) segreto dell’immenso Parco Compans-Caffarelli: il giardino giapponese Pierre Baudis, classificato come “Jardin remarquable de France”, che ricrea una sintesi dei giardini di Kyoto.
Da mettere in agenda per i momenti da raccontarsi più e più volte, il suo piccolo ponte rosso e padiglione del tè.

Selfie a New York
5 – New York: fuga di un weekend per la proposta della vita
Attraversare l’Atlantico per un weekend: di solito, se si decide di andare a New York, lo si fa per più giorni, ma se si vuole rendere piacevolmente un po’ irrazionale lo scambio di una promessa o farla, magari, a sorpresa, partendo senza svelare nulla all’altra persona, starci soltanto un fine-settimana rende il viaggio un magico stargate romantico tra il prima e il dopo di una storia d’amore.
Un grande classico per le proposte è Bow Bridge a Central Park, lo storico ponte in ghisa che attraversa il The Lake, costruito tra il 1859 e il 1879.
Una leggenda vuole che non si possa dire di no. Da cercare, la scultura vincitrice a tema romantico del concorso indetto in occasione di San Valentino e che viene esposta a Times Square. A cui far seguire, magari, una cena a bordo di una piccola barca sul fiume Hudson o, sempre tenendosi vicini all’acqua, al raffinato River Cafè di Brooklyn: è proprio sotto il celebre ponte e la vista sullo skyline di Manhattan è letteralmente unica. È bene ricordarsi di prenotare con molto anticipo.
Dic 6, 2024 | Territori
La “Festa della Virgen del Castillo” di Yecla, nella provincia di Murcia, in Spagna, è tutta da scoprire e un evento molto particolare: non ha il fumo delle candele o il profumo dei fiori che di solito accompagnano tutte le Vergini, i suoi tratti distintivi sono invece l’odore della polvere da sparo e il rumore degli archibugi (antiche armi da fuoco, sparate accendendo una miccia con polvere da sparo).
Tuttavia, come in tutte le feste religiose, mantiene il fervore dei suoi seguaci, le adorazioni e i canti alla Vergine e le processioni della patrona che salgono e scendono dal suo santuario alla chiesa dell’Assunzione in città, accompagnate non solo dagli abitanti di Yecla, ma da gente che arriva da tutta la regione e persino da altre province.

Quando candele e fiori vengono scambiati per polvere da sparo
Durante i giorni della festa, soprattutto tra il 6 e l’8 dicembre, l’atmosfera della città si riempie dell’odore, che inizia a trasformarsi in aroma, della polvere da sparo e del rombo degli archibugi simili a quelli usati nel XVI secolo.
Non ci sono costumi religiosi, ma i tipici bicorni e le giacche nere indossate dalle forze municipali o dalle milizie che rimasero attive nelle terre di Castiglia dal XVI secolo fino alla seconda metà del XVIII secolo, così come l’atmosfera di una festa religiosa e pagana allo stesso tempo, dove le preghiere si mescolano alla musica popolare, alle danze e, naturalmente, al buon cibo e al buon vino.
L’origine storica di questa celebrazione risale al regno di Filippo IV, quando il 17 luglio 1642 un gruppo di 61 yeclanos guidati dal capitano Martín Soriano Zaplana andò a difendere la Catalogna dalle truppe francesi che avevano invaso il Nord della Spagna, in quella che storicamente viene denominata La Guerra di Catalogna e in difesa dell’integrità del territorio nazionale (che ironia se si pensa ai giorni nostri!).
Il posto di guarnigione per i volontari fu stabilito nelle terre di Vinarós a Castellón, in particolare nella cappella di San Sebastián. L’andamento favorevole del conflitto fece sì che i membri di questa campagna tornassero tutti vivi a Yecla, non ci fu alcuna perdita, un fatto che essi interpretarono come miracoloso.

La gratitudine alla Vergine
La compagnia di Martín Soriano, al ritorno a Yecla, riconoscente alla Divina Provvidenza e alla Vergine, salì tutta insieme fino al luogo in cui si venerava la Madonna dell’Incarnazione in un antico quadro, noto come la Vergine del Castello, per ringraziarla del ritorno degli uomini sani e salvi.
Anni dopo, la Cofradía de la Purísima si sarebbe occupata di acquistare una scultura dell’Immacolata Concezione per sostituire il quadro dell’Incarnazione, da venerare nel santuario. L’immagine arrivò a Yecla nel 1695 e fu intronizzata nella chiesa come patrona e protettrice della città.
Non contenti di questo atto di ringraziamento, gli abitanti di Yecla accettarono di far scendere l’immagine della Vergine nella chiesa dell’Assunzione ogni anno per alcuni giorni. Le discese della Vergine erano accompagnate da una raffica di archibugi, a ricordo di quanto era accaduto durante la guerra. Quell’atto fu un evento importante per la città, che da allora vide l’immagine della Madonna del Castello come un simbolo di protezione.
Le attuali Feste della Virgen del Castillo de Yecla, dichiarate di interesse turistico nazionale e che puntano a diventare di interesse internazionale, non hanno la loro origine e il loro successivo sviluppo in una vittoria o in una sconfitta, e quindi nella supremazia di un vincitore o nell’umiliazione di uno sconfitto. Vogliono solo commemorare un evento in cui non ci fu alcuno spargimento di sangue.
Da allora, il recinto dove si venera la Vergine ha subìto numerose ricostruzioni e modifiche nel corso della storia, con l’edificio attuale che risale al XIX secolo.
Anche la scultura che si venera oggi non è più quella originale, scomparsa durante la guerra civile spagnola; si tratta di una replica realizzata da Miguel Torregrosa nel 1941 molto simile all’originale, che fu incoronata canonicamente nel 1954. Gli eventi principali che vengono oggi commemorati sono la discesa e l’ascesa della Vergine al suo Santuario in una processione popolare e si svolgono sempre all’inizio di dicembre, con il culmine l’8, giorno in cui si celebra l’Immacolata Concezione.

Un programma intenso
Il giorno della Bajada, il 7 dicembre, inizia con l’Alborada nell’atrio della Basílica de la Purísima, seguita dal tradizionale pranzo a base di gachasmigas.
Segue la Bajada, quando gli archibugieri “tiraores” salgono al Santuario del Castillo sparando con i loro archibugi e poi accompagnano la Santa Patrona nel suo viaggio verso la città.
Durante il tragitto, l’intendente suona la bandiera davanti alla Vergine all’uscita dal Santuario, nel cosiddetto “Paso de la Bandera” e nell’atrio della Basilica, mentre gli archibugi sparano continuamente. Il resto del programma prosegue con diversi eventi culturali, l’offerta di fiori, la discesa della Vergine e la sua permanenza per nove giorni per ricevere il culto e gli onori come patrona di Yecla; un rituale festivo con oltre tre secoli e mezzo di storia, che si ripete ogni anno e culmina con la sua successiva risalita al Santuario.
L‘8 dicembre, il grande giorno dei festeggiamenti, inizia con una funzione solenne nella Basílica de la Purísima, seguita dalla nomina dei clavarios (che saranno i sorveglianti del prossimo anno) e nel pomeriggio si tiene la solenne processione con l’immagine della Patrona, in cui il sorvegliante ripete lo stesso rituale del gioco della bandiera all’uscita e soprattutto all’ingresso della Vergine nella Basílica, tra il fragore assordante prodotto dallo sparo degli archibugi.
Infine, dopo la novena, che si svolge sempre la terza domenica di dicembre, la Vergine viene portata nel suo santuario con lo stesso ordine, protocollo e cerimoniale osservato nella Bajada. Al mattino, dopo la funzione religiosa, si svolge la processione della Minerva e la benedizione del Santissimo Sacramento a tutti gli archibugieri e alla popolazione di Yecla.

Una ricca offerta gastronomica
Come in ogni festa che si rispetti, la gastronomia è un must. Yecla ha un’offerta varia e ricca che mescola la cucina murciana, manchega e valenciana.
Ne sono un buon esempio il gazpacho di Yecla, le polpette ripiene, le torte fritte, il formaggio fritto con pomodoro o le torte di patate che deliziano i commensali.
Ma forse il piatto più caratteristico, soprattutto nell’Alborada, offerto la mattina presto del 7 dicembre e prima della Bajada de la Virgen, è la gachasmigas, a base di farina, olio, aglio, sale e acqua, un piatto di grande importanza nelle feste, soprattutto in questa.
Le Gachasmigas Populares sono uno degli eventi più popolari della città.
Organizzata dall’Asociación de Mayordomos e con la collaborazione delle Agrupaciones de Escuadras, del Comune di Yecla e degli esercizi commerciali che partecipano alla sua preparazione; dalla prima edizione nel 2014 è diventata ormai una parte essenziale dell’agenda ufficiale che precede la celebrazione delle feste patronali. Si preparano più di 200 teglie di gachasmigas e si mobilitano più di 300 volontari per l’evento, che nell’ultima edizione è riuscito a portare più di 8.000 persone nelle strade della Calle San José della città, dando vita a una magnifica giornata di convivenza cittadina all’aperto.
I Gazpachos yeclanos sono uno stufato sostanzioso, preparato con una torta di pane azzimo e una salsa di coniglio e lumache.
Questa torta viene immersa nello stufato e ne assorbe tutti i sapori e viene accompagnata da acciughe o miele.
Questa delizia gastronomica è tipica di Yecla e si assapora il 7 dicembre, giorno della discesa del Santo Patrono. Le polpette ripiene sono preparate con carne di maiale tritata, pane imbevuto di brodo di stufato, pinoli, uova, buccia di limone grattugiata e varie spezie, come chiodi di garofano, pepe e noce moscata. Questo piatto è il re delle Fiestas de la Virgen e si consuma tradizionalmente il giorno della Vergine, l’8 dicembre. Tutta questa ricca offerta culinaria viene naturalmente accompagnata dai vini prodotti dalle cantine appartenenti al Consiglio Regolatore della Denominazione di Origine Protetta Yecla.
Uno dei dolci più consumati durante le feste sono i libricos. Si tratta di sottili cialde ripiene di squisito miele o cioccolato, realizzate a mano secondo una ricetta familiare secolare, decorate con incisioni che riproducono i luoghi e i monumenti più emblematici della città di Yecla. Altri dolci tipici di Yecla che si assaggiano durante le Fiestas Patronales sono i mantecados e i panini al vino. Ideali per accompagnare il caffè dopo i pasti e durante questi giorni di festa, è molto comune mangiarli con la mistella.
Set 27, 2024 | Territori
I parchi nazionali sono aree naturali protette, dichiarate tali da ogni Paese, che vengono tutelate attraverso norme specifiche per preservarne la fauna selvatica e l’ambiente naturale. In Europa ci sono più di 500 parchi nazionali, di cui una dozzina sono protetti dall’Unesco e considerati Patrimonio dell’Umanità. Sono luoghi in cui si possono trovare cime granitiche, sterminate foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate spettacolari, animali selvatici allo stato brado e un silenzio e una pace inusuale. Sono i luoghi perfetti per una piacevole passeggiata o per una sfida sportiva… e dove poter scattare centinaia di foto capaci di far invidia agli amici.
Ecco i 15 parchi nazionali più attraenti di tutta Europa scelti dagli utenti del motore di ricerca Jetcost.it:

Parco nazionale di Plitvice – Lika (Croazia)
Conosciuto come il Paradiso acquatico, è costituito da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell’ora del giorno – dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu – collegati tra loro da bellissime cascate e incantevoli ruscelli.
Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque di questo parco hanno creato nel corso dei millenni delle dighe naturali che hanno portato alla formazione di tutta una serie di laghi, grotte e cascate di incredibile bellezza.
Vale la pena visitarlo anche in inverno, quando le cascate sono ghiacciate e i laghi con la loro superficie specchiata di ghiaccio assumono la tonalità del cielo. Dal 1979 questo parco è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Parco Nazionale delle Isole Atlantiche – Galizia (Spagna)
Condiviso dalle province galiziane di A Coruña e Pontevedra, nell’angolo Nord-occidentale della Spagna, il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia è situato nel cuore delle Rías Baixas.
In questo luogo particolarissimo, in cui si incontrano acqua dolce e acqua salata, si crea un ecosistema unico, ricco di vita marina e terrestre.
Se da una parte, infatti, spiccano i sistemi di dune, le scogliere e i boschetti di ginestre ed eriche, dall’altra, nell’ambiente marino, con fondali rocciosi, è possibile ammirare colonie di alghe brune che ospitano una grande varietà di esseri viventi. Questo trio di isole (Illa de Monteagudo, Illa do Faro e la meridionale Illa do San Martiño), che combinano le loro spiagge bianchissime e le lagune cristalline con ripide scogliere e punti panoramici rocciosi, sono prive di traffico, cosa che enfatizza la sensazione per il visitatore di essere alla “fine del mondo”.
Inoltre, insieme formano un frangiflutti che protegge la città costiera di Vigo dalla furia dell’Atlantico.

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Italia)
È incredibile pensare che a sole due ore d’auto da Roma si possano trovare l’orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l’aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, in valli e prati pieni di nontiscordardime, con una natura dominante e selvaggia che ospita solo una serie di villaggi collinari sparsi qua e là.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, visitato da due milioni di persone all’anno, è il più antico d’Italia e si estende per 50.000 ettari nel cuore degli Appennini.
Le antiche faggete, con alberi di oltre 500 anni, sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del parco si possono fare escursioni a piedi, a cavallo, si possono praticare birdwatching, mountain bike, sci alpino o di fondo in inverno.
La rete di percorsi escursionistici comprende più di 150 sentieri per un totale di 750 chilometri e il panorama è mozzafiato, oltre che la tranquillità che vi si respira solo entrandovi.

Situato a Huelva, in Andalusia, il Parco di Doñana occupa la riva destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell’Atlantico a Sanlúcar de Barrameda.
È degno di nota per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse.
È l’habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l’aquila imperiale, anch’esse in pericolo.
La palude è un luogo di passaggio, di riproduzione e di svernamento per migliaia di uccelli europei e africani, rappresenta quindi un ecosistema di altissimo valore ecologico.
I variegati paesaggi che compongono Doñana comprendono anche il sistema di dune fossili che corre tra Matalascañas e la foce del Guadalquivir, più di 25 chilometri di spiaggia vergine e sabbie bianche; la duna fossile di Asperillo è alta più di 30 metri e la scogliera di Asperillo è uno spettacolare taglio formato da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro che scorrono nei cosiddetti “chorritos de la pared” (piccoli ruscelli nella parete).

Parco nazionale di Dartmoor – Devon – (Inghilterra)
Selvaggia brughiera aperta e profonde vallate fluviali, con una ricca storia, leggende e una fauna rara: Dartmoor è un luogo unico.
È riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il granito è un importante elemento unificante di questo scenario; modellato nei millenni dall’azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, delle scoscese collinette rocciose.
È una zona molto interessante dal punto di vista anche archeologico: ci sono castelli, abbazie e numerosi monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil’s Tor e 5.000 capanne di pietra.
Qui ci sono tra i sentieri escursionistici migliori della Gran Bretagna.

Parco nazionale di Peneda-Gerês – Región Nord (Portogallo)
Nell’estremo Nord-Ovest del Portogallo, tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda, insieme alla Serra de Gerês, è l’unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco Nazionale.
Presenta paesaggi abbaglianti tra montagne e dighe, dove specie uniche come il cavallo selvatico garrano corrono liberamente tra le montagne.
La sua vegetazione è eclettica, con diverse tonalità di verde che ricoprono le catene montuose, evidenziando una foresta di agrifogli, unica a livello nazionale, e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno, molto montagnoso, è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate. Sembra un mondo a parte dove la natura la fa da padrona.

Parco nazionale della Valle di Lauterbrunnen – Berna (Svizzera)
La Valle di Lauterbrunnen, nella regione di Berna, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, è di una bellezza spettacolare. Lauterbrunnen riunisce quasi tutto ciò che rende speciale la Svizzera.
Qui si può ammirare lo spettacoli naturale fornito dalle Alpi, passeggiare attraverso villaggi da cartolina, esplorare sentieri escursionistici e praticare gli sport invernali più belli della Svizzera, ammirando da vicino la Jungfrau,
Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Le scogliere scolpite dai ghiacciai si ergono sopra campi verdi di pini e capanne di legno. Circa 72 cascate scendono da queste pareti scoscese, la più impressionante delle quali è la cascata di Staubbach.
La sua bellezza è tale che Goethe e Lord Byron ne furono ispirati per scrivere poesie.Da non perdere inoltre le cascate di Trummelbach, originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, sono le uniche del genere in Europa, sono collegate via ascensore, con gallerie, tunnel, piattaforme e sentieri: vederle da vicino è un’esperienza imperdibile.

Parco nazionale della Foresta Nera (Germania)
Nascosto nel Sud-Ovest della Germania, il Parco Nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba dei Fratelli Grimm. Il suo paesaggio naturale è unico, ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi; è un’area boschiva montuosa che si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna.
Le foreste di abeti e faggi dominano lo scenario. Una caratteristica particolare del parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, nelle zone più alte.
Qui si può passeggiare o andare in bicicletta e spesso si sentono e si vedono picchi e cuculi (piccola curiosità: la regione è il luogo di nascita dell’orologio a cucù).

Parco nazionale del Vatnajökull (Islanda)
Questo sito naturale di 1.400.000 ettari copre un’iconica regione vulcanica dell’Islanda ed è il più grande d’Europa.
Il territorio del parco nazionale è spettacolare, modellato dall’interazione tra fuoco e ghiaccio.
Il Parco Vatnajökull ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutta l’Islanda.
Gran parte del parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni – Campania (Italia)
La regione del Cilento ospita un paesaggio culturale di eccezionale qualità.
È una Riserva della Biosfera dal 1997 e nel 2010 è stato il primo parco nazionale italiano a diventare un Geoparco.
Si tratta del secondo parco protetto più grande dItalia, che si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta”, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano.
In questo territorio eterogeneo e ricco dal punto di vista naturalistico sono state censite circa 1.800 specie vegetali e 25 habitat differenti. Il parco ospita betulle, abeti bianchi e rossi. Inoltre, sono presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche presenti in tutta Europa.
Il vasto territorio offre alle specie animali una grande varietà di ambienti, per cui è possibile incontrare volpi, lepri, cervi, caprioli, cinghiali, martore e moltissimi uccelli.
Tra le altre cose, è possibile visitare i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi che vi sono compresi. Un viaggio, insomma, tra natura e storia.

Parco nazionale del Teide – Isole Canarie (Spagna)
Nel cuore dell’isola di Tenerife si trova uno dei parchi nazionali più visitati d’Europa. Qui la vera star è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine.
Questa struttura vulcanica si erge a 7.500 metri dal fondo dell’oceano e si stima che sia la terza più alta del mondo.
La neve quasi perenne sulla vetta e le colate di lava che si riversano sulle sue pendici formano una combinazione unica e irripetibile.
In primavera si può ammirare il meraviglioso tajinaste rosso, che può crescere fino a tre metri di altezza e ha migliaia di piccoli fiori rossi brillanti.
Un altro tesoro unico al mondo è la violetta del Teide, emblema e orgoglio del Parco, che si trova solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine. Nelle notti limpide e senza luna, il Parco Nazionale offre senza dubbio uno dei migliori luoghi per l’osservazione delle stelle nell’emisfero settentrionale.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi – Veneto (Italia)
Il Parco è situato al margine meridionale delle Dolomiti e rappresenta un settore delle Alpi Sud-orientali di notevole e riconosciuto interesse ambientale, con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d’alta quota, tra pascoli e ghiaioni.
Come l’intera catena dolomitica, il parco è uno dei tesori protetti dall’Unesco.
Un territorio che rappresenta l’habitat perfetto per speci come camosci, cervi e caprioli, ma anche volpi e marmotte, tassi e scoiattoli, ermellini e martore. I grandi carnivori che vi si possono incontrare sono orsi, linci e lupi.

Parco nazionale degli Écrins (Francia)
Le Alpi francesi danno il meglio di sé nel secondo parco nazionale più grande della Francia, il Parc National des Écrins, un paradiso per escursionisti e alpinisti, anello di congiunzione tra le Alpi meridionali e quelle settentrionali.
Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3.000 metri di altezza.
Il modo migliore per scoprire gli Écrins, destinazione di alta montagna con sole tutto l’anno, è percorrerlo a piedi.
Ci sono oltre 700 km di sentieri segnalati che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti.
Un’occasione per scoprire paesaggi magnifici e una biodiversità eccezionale, con oltre 4.000 specie animali e vegetali censite.

Parco nazionale dei Picos de Europa – Asturie, Cantabria e Castiglia e León (Spagna)
Condiviso dalle province di Asturie, Cantabria e León, il Parco nazionale dei Picos de Europa è un perfetto esempio di ecosistema atlantico ed è uno dei primi due parchi nazionali della Spagna.
Ricco di boschi di querce e faggi, prende il nome dalle impressionanti formazioni rocciose che vi si trovano. Decine di sentieri escursionistici ben segnalati collegano prati, laghi cristallini, gole e imponenti picchi calcarei che offrono un rifugio sicuro per la fauna selvatica che comprende gatti selvatici, orsi bruni e lupi iberici.
Distribuito su 11 villaggi, il Picos de Europa è l’unico Parco Naturale abitato della Spagna e offre al viaggiatore un’esperienza unica.
Da non perdere sicuramente l’impressionante Picu Urriellu, di 2.519 metri, noto anche come El Naranjo de Bulnnes, incredibile montagna calcarea di origine paleozoica che attrae come una calamita gli scalatori più esperti che si arrampicano sulle sue pareti o camminano fino alla sua base per godersi il panorama.

Parco nazionale del Durmitor (Montenegro)
Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d’Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un’importante flora endemica e laghi cristallini.
Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura.
Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d’Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo.
Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.
Fonte: Jetcost.it
Set 18, 2024 | Territori
Alla ricerca di una fuga romantica?
Sia che vogliate trascorrere i momenti magici a San Valentino, in luna di miele o semplicemente scappare in una fiaba romantica con la persona amata senza una ragione specifica, l’Europa è piena di luoghi straordinari che indubbiamente aumentano il romanticismo.
E mentre tutti sappiamo che città come Parigi e Roma continuano a tenere il titolo di destinazioni più romantiche, abbiamo deciso di presentarvi luoghi meno turistici e più autentici.

Provenza, Francia
Crediamo che abbiate immediatamente immaginato gli infiniti campi di lavanda bagnati dalla luce del sole – una scena davvero romantica, giusto?
La Provenza è una grande via di fuga dai centri turistici che offrono una vera atmosfera mediterranea in molte piccole città come Aix-en-Provence, Roussillon, Avignone, Gordes, Venasque e anche Marsiglia.
L’incantevole architettura medievale, i bellissimi paesaggi e le affascinanti strade di questi luoghi storici renderanno il vostro soggiorno indimenticabile. Inoltre, la posizione della regione rende il cielo chiaro con la luce più incredibile, specialmente al tramonto e all’alba, il che non può essere visto ovunque e non c’è da stupirsi perché sia stato dipinto da artisti famosi come Van Gogh.
Alla fine gustate anche la straordinaria cucina locale.

Verona. Italia
C’è qualcosa di più romantico che visitare una città dove accadde la tragedia più famosa di Romeo e Giulietta?
Anche se la famosa destinazione romantica di Venezia è a solo un’ora di distanza, c’è qualcosa di Verona che persino Shakespeare aveva riconosciuto.
Il grande vantaggio è probabilmente che sulla cittadina che sorge sulle rive dell’Adige potete sfuggire alla grande folla di Venezia e godersi una vacanza più intima.
Il suo centro antico e la maestosa arena vi conquisterà. Così come sarà piacevole esplorare le sue strade e godersi una lunga pausa caffè in Piazza delle Erbe degustando un buon bicchiere di amarone.

Bled, Slovenia
Il lago magico e pittoresco con il suo iconico isolotto in mezzo al lago. Un gioiello delle Alpi e un’attrazione riconosciuta a livello mondiale.
Se avete visto per una volta anche una sola foto di Bled, sapete di cosa stiamo parlando.
Le coppie adorano questa destinazione per la sua incredibile bellezza e le tante leggende e storie di quest’angolo di Slovenia.
Una gita in barca a remi sull’isolotto è un’esperienza romantica perfetta e una volta raggiunta l’isola inevitabile la visita alla Chiesa di Maria Assunta che leggenda narra che ascoltando il suono delle sue campane tutti i vostri sogni si avvereranno!
Oltre a questo, potete godervi anche un giro lago in carrozza, oppure rilassarvi nelle piscine termali e scoprire favolosi racconti su questo posto.

La Valletta, Malta
Il suo cuore mediterraneo unito all’eleganza british sono le caratteristiche che rendono questa città una meta romantica con i suoi affascinanti luoghi barocchi, tanto sole,una bellissima costa e cibo incredibile.
Anche se piccola vale davvero la pena scoprite La Valletta perché ogni singola parte nasconde il cuore di una città vibrante e moderna dietro a tutta la sua splendida architettura storica.
Passeggiate per i giardini Barrakka e godetevi le romantiche vedute del tramonto sulla baia di St. George dato che Malta insieme a Gozo e Comino (le altre due isole dell’arcipelago maltese) nasconde il romanticismo in ogni angolo e alcuni dei luoghi che dovreste assolutamente visitare come le Tre città, la Blue Lagoon, Mdina e Marsaxlokk.

Corfù, Grecia
Visitare un’isola greca suona come visitare un paradiso romantico, ma abbiamo scelto Corfù perché è un vero smeraldo che sale dal mare preservandone la bellezza naturale.
Forse avete sentito parlare della famosa vita notturna di Kavos, ma l’isola offre molto più relax e fuga romantica di una semplice festa.
La sua bella e lunga costa nasconde splendide spiagge con viste incredibili di cui il più attraente è Paleokastritsa. La pittoresca città di Corfù vi farà innamorare dei suoi meravigliosi posti dove mangiare, affascinanti strade e un’architettura bella e ricca di storia.
Siviglia, Spagna
Molte persone pensano che Siviglia sia la città più romantica della Spagna, se non nel mondo intero. Questa affascinante capitale andalusa offre infatti romanticismo in ogni angolo.
Tutti i simboli spagnoli per eccellenza come il flamenco, la corrida, le tapas si possono trovare a Siviglia!
Esplorate le stradine della romantica Santa Cruz, godetevi il bellissimo tramonto e le incredibili viste da Las Setas, scoprite l’Aire de Seville e rilassatevi nei bagni arabi e guardate un autentico spettacolo di flamenco.

Zara, Croazia
Zara è forse una piccola città all’ombra di quelli più grandi croate come Dubrovnik, ma il romanticismo che nasconde è qualcosa che dovete sentire.
Prima di tutto, Zara è meno affollata di altri posti turistici in Croazia quindi potete esplorare in pace e senza fretta il suo affascinante centro storico.
Quando il sole inizia a scendere, dirigitevi verso il luogo più romantico della città, l’Organo Marino. Da qui potete vedere i tramonti più spettacolari sull’Adriatico che sono sempre diversi, a seconda del tempo e della stagione.
Da provare nel centro storico i migliori piatti della cucina mediterranea.

Bruges, Belgio
Bruges è anche chiamata Venezia del Belgio, che già spiega molto. Questa affascinante città è ricca di chiese e musei che conservano perfettamente il suo aspetto e l’atmosfera medievale.
Il centro è nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, quindi c’è molto da vedere, ma ci vuole anche un po’ di coraggio a salire i 366 gradini del Belfry per una vista mozzafiato.
Ma la natura straordinaria, i canali e l’architettura non sono tutto, ricordatevi che siete in Belgio, il che significa tanto cioccolato delizioso da provare.
La sera, Bruges non è una città affollata, quindi potrebbe sembrare incredibilmente tranquilla e ideale per godere le passeggiate romantiche, sentendosi come se foste soli in città.

Cinque Terre, Italia
Le Cinque Terre sono sicuramente una delle destinazioni romantiche più famose e popolari d’Europa. Stiamo parlando del complesso di cinque villaggi sulla riviera ligure che sono sia un parco nazionale che una parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Se volete per la vostra fuga romantica un autentico scenario italiano e mediterraneo, lo troverete qui. Case colorate, mare cristallino e montagne verdi alle spalle che vi permettono di avere tutto durante la tua visita, dalle giornate di relax al mare all’arrampicata nella natura.
Cappadocia, Turchia
Gli splendidi paesaggi sono solo alcune delle cose che rendono la Cappadocia una destinazione romantica unica.
Per il massimo relax da non perdere ma da prenotare in anticipo i bagni turchi o l’hammam, un modo tradizionale di purificare e coccolarsi. Ricordate però che gli hammamm sono separati da uomini e donne.