Natale insolito? Caciocavallo al gusto di panettone e carne di gazza marina fermentata

Natale insolito? Caciocavallo al gusto di panettone e carne di gazza marina fermentata

Sicuramente avrete fatto scorpacciate golose di dolci e salati fra la vigilia e il pranzo di Natale e mentre siete pentiti di tutte le calorie ingerite in due soli pasti ecco, per farvi passare la fame, ma anche per sorridere due curiose proposte culinarie natalizie che possono far storcere la bocca a qualcuno.

La carne fermentata sottoterra della Groenlandia

La prima proposta viene da molto lontano e da un luogo molto freddo: la Groenlandia.
In questa grande isola circondata dai ghiacci del Mar Artico non potendo mangiare panettoni e pandori a Natale scelgono di mangiare il Mattak.
Il piatto di Natale per eccellenza di questo popolo che ama baciarsi col naso è fatto di pelle e grasso di balena tradizionalmente servito crudo, ma che oggi viene consumato anche impanato, fritto o in salamoia. Oltre alla Groenlandia, questo piatto è diffuso anche nella cucina di altri popoli dell’Artico, come Inuit, Chukchi e Nenet. Ricco di vitamina C svolge un ruolo molto importante nella dieta degli indigeni che vivono nell’Artico.
L’altro piatto golosissimo per il Natale a queste latitudini è il Kiviak, che consiste in carne di gazza marina fermentata avvolto nella pelle di foca. La pelle di foca può contenere diverse centinaia di uccelli e, una volta sigillata, viene e posizionata sotto un cumulo di rocce per diversi mesi prima del Natale.
Durante il periodo natalizio è tradizione dissotterrare il kiviak e poi consumarlo rigorosamente crudo.

Il formaggio al panettone creato dall’intelligenza artificiale

E’ italianissima l’altra proposta più bizzarra del Natale 2023. Arriva dalla Campania dove a Fisciano ha sede un’azienda che detiene il brevetto di Innovative Enrichment Milk (IEM): ovvero in parole semplici un dispositivo che migliora i processi di omogeneizzazione e pastorizzazione grazie all’intelligenza artificiale che analizza i parametri del latte e ottimizza l’arricchimento.
Nasce così il Cacettone ovvero il primo caciocavallo al gusto di panettone! Non è uno scherzo è uno dei primi virtuosi traguardo dell’IA applicata al cibo che unisce al gusto del celebre formaggio caciocacallo quello del dolce del Natale per eccellenza addirittura in due varianti: quello fresco stagionato solo 2/3 mesi che inebria con la combinazione di mandorla e uvetta e quello stagionato un anno dove emerge la piccantezza tipica del formaggio che contrasta con la dolcezza dell’uvetta e del profumo che sprigiona il tipico panettone.
Della serie alle stranezze non c’è mai fine sappiate che grazie a questo dispositivo mosso dall’intelligenza artificiale potete già assaggiare altre incredibili novità fra cui il caciocavallo all’albicocca del Vesuvio, quello al caffè espresso napoletano e quello ai limoni della costa d’Amalfi.