Nov 8, 2023 | Enogastronomia, Territori
Un giro d’Italia da nord a sud e ritorno al sapor di tartufo. Quattro mete diverse fra loro per storia e cultura ma quattro mete per assaporarlo, conoscerne tutti segreti, stanarlo con il cane e imparare a cucinarlo.
In autunno e in inverno le tavole si inebriano del profumo del tartufo che dai boschi diventa il re di piatti deliziosi proviamo a conoscerlo meglio.
Umbria: alla scoperta del nero fra dicembre e gennaio
In Umbria l’inverno è il momento ideale per degustare il pregiato tartufo nero umbro che si raccoglie proprio tra dicembre e gennaio.
Un’ esperienza da scoprire in un percorso lento tra natura, storia e arte.
Vengono organizzate speciali cacce al tartufo con il cavatore e il suo fidato cane nei dintorni di Gubbio, Norcia e Città di Castello.
Molise: il bianco e il nero di Castel del Giudice
Castel del Giudice (Isernia) in Molise, circondato dai boschi dell’Appennino molisano-abruzzese noto per la produzione delle mele , è il luogo in cui il tartufo diventa emozione.
Un rituale affascinante: partire insieme al tartufaio Antonio e la cagnolina Kelly, imbattibile con il suo fiuto sopraffino, per una giornata nell’azienda agricola Le Tartufaie e un tour alla scoperta delle varianti nere e bianco del prezioso tubero, l’ambiente in cui nasce e si sviluppa, la cavatura e tante curiosità sul diamante della terra.
In Alta Valle Isarco
in Alta Valle Isarco, tornano dal 17 novembre al 7 dicembre 2023 le Settimane del Tartufo, con gli esclusivi piatti firmati dallo chef 2 Stelle Michelin Peter Girtler.
Menu esclusivo a base di 5 specialità al tartufo nell’antica Gasthofstube.
Piemonte: la capitale del tartufo
Il Piemonte è rinomato per il tartufo bianco, in particolare nella zona delle Langhe e del Monferrato. Puoi partecipare a tour di caccia al tartufo con esperti locali e i loro cani addestrati. Alcuni luoghi noti per i tour di tartufo nel Piemonte includono Alba e Asti.
Se l’evento più famoso è ovviamente, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba giunta ormai alla sua 93esima edizione che ha il suo clou nel Mercato Mondiale del tartufo, non mancano eventi diffusi specie nel territorio del Monferrato e dell’alessandrino dove si contano oltre dieci eventi dedicati.
Toscana; da San Miniato, a San Giovanni d’Asso e Volterra
La Toscana è un’altra regione famosa per i tartufi, in particolare il tartufo nero. Città come San Miniato e Volterra offrono tour di tartufo, che spesso includono la caccia al tartufo e degustazioni di piatti a base di tartufo.
San Miniato, a metà strada fra Firenze e Pisa che ospita la Fiera del Tartufo è una delle capitali nazionali. Leggenda narra che i tartufi più belli venduti alla fiera mondiale di Alba siano in realtà di San Miniato…
Ma torniamo nel borgo per darvi appuntamento nei fine settimana 11-12 / 18-19 / 25-26 novembre 2023 quando il centro città ospiterà laboratori, banchi di degustazione e vendita del pregiato prodotto.
Marche: non solo Acqualagna
Le Marche sono un’altra regione italiana rinomata per il tartufo nero. Acqualagna è una delle città più famose per il tartufo nelle Marche e offre tour e festival del tartufo.
Se la fiera nazionale di Acqualagna quest’anno per colpa del caldo e la mancanza del fungo ipogeo è stata un po’ sottotono altre sono le occasioni per la scoperta del tartufo marchigiano.
Un’ottimameta è senz’altro la regione del Montefeltro e più nell specifico il borgo di Montefabbri provincia di Pesaro Urbino. Un paese che sembra essersi cristallizzato al 1400 dove funghi e tartufi sono di casa.
Abruzzo: neri, prelibato e poco noto
L’Abruzzo è famoso per il tartufo nero prelibato. Puoi partecipare a tour di tartufo a Rocca Calascio e nelle aree circostanti.
L’evento simbolo del tartufo d’Abruzzo è però la Fiera Internazionale dei tartufi d’Abruzzo che si terrà dall’1 al 3 dicembre 2023 all’Aquila, presso il Parco del Castello Cinquecentesco.
Puglia: il pregiato nero di Fasano
Anche la Puglia produce tartufi prelibati, in particolare il tartufo nero. Puoi trovare tour di tartufo nella città di Fasano e nelle aree circostanti.
Set 19, 2023 | Enogastronomia, Territori
Si avvicina ad Amelia (Terni) l’atteso appuntamento con la prima edizione di “Amerino Tipico Festival”, che nel fine settimana di sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 condurrà i partecipanti alla scoperta del paesaggio rurale e dei prodotti agroalimentari tipici del territorio dell’Amerino, comprendente 11 comuni della provincia di Terni nell’Umbria sud-occidentale.
Veduta di Amelia
La festa dei prodotti dell’Amerino
Dopo l’inaugurazione del festival con la presentazione del Patto del cibo dell’Amerino e del Distretto del cibo “Amerino Tipico e il convegno scientifico sul tema “Olio, Vino, Paesaggio, Frutti Antichi”, il cartellone di eventi proseguirà con una serie di appuntamenti focalizzati sulle esperienze del cibo e sull’approfondimento conoscitivo dei prodotti tipici dell’Amerino, che traggono la loro unicità dalle caratteristiche peculiari di questa zona appartata dell’Umbria meridionale.
Si comincerà alle ore 15 nella Pinacoteca di Amelia con la degustazione guidata di salumi a cura di Onas (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi), seguita alle ore 16 presso il Museo Civico Archeologico di Amelia, sala del Germanico, dall’esperienza di degustazione di Olio e.v.o. condotta da Federica Battaglini, sommelier dell’AISO (Associazione Italiana Sommelier dell’Olio), focalizzata sulla Dop Colli Amerini, che contrassegna un olio di qualità superiore, con profilo aromatico intenso, ricavato dalle varietà Frantoio, Leccino, Moraiolo, Dolce Agogia e Dolce Raggia, coltivate su pendii soleggiati e terreni argillosi, capaci di favore una maturazione lenta e completa dell’oliva, e sulla monocultivar Rajo, olio e.v.o. rientrante nella Dop Colli Amerini prodotti dalla rara varietà denominata Rajo, di cui si trovano nel territorio amerino parecchi esemplari plurisecolari, con età variabile tra i 400 e i 600 anni.
Amelia
Sempre alle ore 16.00, presso la Pinacoteca, sarà protagonista di un incontro di degustazione la Fava Cottòra, Presidio Slow Food dell’Umbria, un ecotipo di legume, molto resistente, ancora coltivato su una superficie di 8 ettari nei comuni di Amelia e Guardea, mentre alle ore 17, nella Sala del Germanico, si avrà modo di partecipare a un percorso di degustazione del tartufo a cura di Brina Tartufi. Il pomeriggio all’insegna dei prodotti tipici si concluderà alle ore 18 in Pinacoteca con l’esperienza di degustazione dei formaggi guidata dal Maestro Assaggiatore Claudio Spallaccia a cura di ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi).
Olio evo, salumi, tartufi e formaggi: un quartetto di successo per quattro tour da provare
La giornata di domenica 24 settembre sarà scandita dai tre tour guidati alla scoperta del vino, dell’olio e dei sapori che costituiscono l’essenza del territorio dell’Amerino, oltre a un quarto tour incentrato sulla conoscenza del paesaggio e del cibo attraverso l’arte e la teatralità, tutti effettuati tramite servizio di bus navetta e con punto di ritrovo dei partecipanti alle ore 9 presso il Chiostro di San Francesco, dove si terrà la presentazione della mostra dei produttori, allestita nel chiostro dalle ore 10 alle 19 in entrambe le giornate del festival, e degli itinerari, la cui partenza è prevista alle ore 10.
Questo i quattro tour in programma:
Il tour dell’Olio condurrà i partecipanti, durante la mattinata, a scoprire gli ulivi secolari della varietà Rajo in località Montecampano, dove si potrà ammirare una distesa di oltre 300 esemplari, con chiome imponenti e una grande circonferenza del tronco, stimati tra i 400 e i 600 anni di età, per poi visitare l’antico frantoio, l’azienda agricolaL’Oliveto e il Frantoio Suatoni.
Al pomeriggio, dalle ore 15 alle 19, il percorso delle eccellenze olearie proseguirà con la sosta a Lugnano in Teverina dove ha sede la Collezione Mondiale di Ulivi “Olea Mundi”, un vero tempio naturalistico con oltre 1.200 ulivi provenienti da 23 diversi Paesi olivicoli del Mediterraneo, Medio Oriente e delle nuove aree di coltivazione. Il tour proseguirà alla volta di Montecchio, dove si visiterà il Frantoio Ricci, con la possibilità di degustare l’olio Dop Colli Orvietani Monocultivar Moraiolo e si concluderà tra Lugnano e Porchiano presso l’agriturismo San Valentino, base perfetta per le escursioni alla ricerca dei Patriarchi dell’Amerino di Rajo e Moraiolo.
Il tour del Vino sarà incentrato sulla scoperta dei luoghi di produzione dei vini rientranti nella DOC Amelia, creata nel 1989 per tutelare e valorizzare la produzione vinicola da vitigni autoctoni dell’Amerino e dell’Umbria meridionale, in particolare Ciliegiolo, Grechetto, Malvasia e Sangiovese, che hanno trovato in quest’area così peculiare, la collocazione ideale per esprimere al massimo la loro potenzialità. In mattinata il tour toccherà le cantine Zanchi di Amelia, importante realtà imprenditoriale che nel 2008, in collaborazione con la facoltà di Agraria di Perugia, ha impiantato un vigneto sperimentale per il recupero e la valorizzazione dei vitigni minori del territorio di Amelia come il Tostolello a bacca bianca, l’agriturismo Pizzogallo, ambientato in una storica Tenuta risalente al Seicento, affacciata sulle incantevoli colline dell’Amerino, e infine la cantina Sandonna, con sede nel comune di Giove, impegnata da anni nella promozione dei vini da vitigni autoctoni, in primis Grechetto e Ciliegiolo. Nel pomeriggio si visiterà la fattoria Le Poggette, che coltiva 18 ettari di vigneto tra i comuni di Montecastrilli e San Gemini.
Un momento di Andante
Il tour Andante, performance di teatro-canto in cammino nella natura, sarà condotto dai sei attori del Faber Teater – Verdecoprente Umbria Fest 2023, ideatori dello spettacolo itinerante Andante, progetto vincitore del bando ART-WAVES per la creatività, che accompagneranno i partecipanti in un vero e proprio viaggio di parole e di suoni, di passi e di pensieri, capace di immergere gli spettatori in un’esperienza di ascolto, di sguardi e di relazioni, e di coinvolgerli in un affascinante percorso di scoperta articolato tra campi, boschi e cortili, e segnato da un movimento continuo del corpo e dell’anima. Il percorso, che avrà come meta il convento della Santissima Annunziata, prevede nel pomeriggio, un itinerario delle eccellenze con la visita alle cantine Zanchi, che da cinquant’anni producono vini esclusivi da vitigni autoctoni nel pieno rispetto della biodiversità; e alla società agricola CasaRà.
La fava cottona, presidio Slow Food
L’ultimo dei quattro percorsi guidati è il tour dei sapori che nella mattinata, sempre dalle ore 10, porterà a conoscere le farine dell’Antico Granaio Poppi Gaudenzi ad Attigliano, dove si produce pasta artigianale utilizzando farine da grano Senatore Cappelli “non OGM” di produzione aziendale e servendosi per la macinazione di un piccolo mulino a pietra. Il pomeriggio prevede invece soste alla società agricola CasaRà e al Birrificio Amerino, entrambi con sede nel comune di Amelia, all’azienda agricola Tamburini, specializzata nell’allevamento suino e nella lavorazione delle carni di maiale, con produzione di salumi secondo una metodologia naturale, e alla fattoria Le Poggette.
Vitigno amerino
Fitto anche il calendario degli incontri pomeridiani, sempre all’insegna del territorio e dell’enogastronomia: alle ore 15, nella Sala del Germanico, ci sarà la degustazione di tartufo a cura di Brina Tartufi e alle ore 16, presso la Pinacoteca, la degustazione di formaggi guidata dal Maestro Assaggiatore Claudio Spallaccia a cura di Onaf. Si proseguirà alle ore 17 nella Sala del Germanico con l’incontro su Vini autoctoni e frutti antichi, con degustazione guidata da Giampaolo Gravina e Paolo Arice, e nello stesso orario, all’interno della Pinacoteca, con l’esperienza di assaggio della Fava Cottòra dell’Amerino, Presidio Slow Food Umbria.