Le top 20 spiagge toscane più amate quest’anno

Le top 20 spiagge toscane più amate quest’anno

Se l’estate al mare è un’abitudine a qualsiasi latitudine nel nostro Paese, il mare toscano rappresenta da sempre un’attrazione irresistibile per i vacanzieri nostrani ma anche stranieri: ma quali sono le spiagge più apprezzate della regione?
Uno dei
maggiori motori di ricerca per case e appartamenti vacanza d’Europa, ha realizzato la classifica delle top 20 spiagge toscane del 2023 su Instagram.

Fetovaia, prima in classifica

Come nasce la classifica

Questa classifica è stata elaborata a partire dalla lista completa delle spiagge marine, baie e cale in Toscana, riportate nel database di Google Maps.
La lista iniziale è stata filtrata
per includere soltanto le spiagge con i punteggi più alti e con un numero minimo di recensioni superiore a 500. Successivamente sono stati estratti i dati dai conteggi dei post su Instagram utilizzando il nome della spiaggia e di tutte le sue varianti come hashtag.
I dati sono stati raccolti
ed elaborati nel mese di luglio 2023.

Cavoli, quinta in classifica

La classifica delle prime 20 spiagge toscane

1 – Fetovaia, Campo nell’Elba 
2 – Lacona, Capoliveri
3 – Procchio, Marciana
4  – Pomonte, Marciana
5  – Cavoli, Campo nell’Elba
6 – Spiaggia della Paduelella, Portoferraio
7 – Spiaggia di Seccheto, Campo nell’Elba
8 – Spiaggia di Barabarca, Capoliveri
9 – Spiaggia della Biodola, Portoferraio
10 – Spiaggia libera Darsena, Viareggio
11 – Spiaggia di Capo Bianco, Portoferraio
12 – Spiaggia di Felciaio, Capoliveri
13 – Spiaggia di Zuccale, Capoliveri
14 – Spiaggia naturista Nido dell’Aquila, San Vincenzo
15 – Spiaggia delle Cannelle, Isola del Giglio
16 – Spiaggia del Forno, Portoferraio
17 – Cala Seregola, Rio nell’Elba
18 – Spiaggia di Seccione, Portoferraio
19 – Spiaggia di Cavo, Rio nell’Elba
20 – Spiaggia della Paolina, Marciana

Procchio, terza in classifica

Dominio assoluto dell’isola d’Elba

L’Isola d’Elba domina piazzando ben 17 sue spiagge su 20 nella classifica. Tra esse al primo posto piazza una delle sue spiagge simbolo in assoluto, quella di Fetovaia, nel comune di Campo nell’Elba che sembra essere la più amata delle spiagge toscane con oltre 21 mila visualizzazioni su Instagram, precedendo la spiaggia di Lacona in località Capoliveri che di view ne ha oltre 20 mila su Instagram. Al terzo posto troviamo invece la spiaggia di Procchio.
Completano la top 5 la spiaggia di Pomonte in località
Marciana e la famosissima Spiaggia di Cavoli anch’essa a Campo nell’Elba.
Tre le uniche spiagge fuori dall’Isola d’Elba c’è la spiaggia libera della darsena di Viareggio al decimo posto con quasi 4000 hashtag su Instagram. La spiaggia naturista Nido dell’Aquila a San Vincenzo nel si piazza al 14mo posto, mentre al 15mo è l’isola del Giglio con la sua iconica spiaggia delle Cannelle.

 

I 30 piccoli paesi più amati nell’estate 2023

I 30 piccoli paesi più amati nell’estate 2023

L’Italia come sappiamo è un concentrato di bellezza. Per chi cerca una vacanza alternativa a sdraio e ombrellone o scarponi e passeggiate e al mare e alla montagna preferisce la scoperta di angoli d’Italia ecco la classifica delle 30 piccole località più amata per l’estate 2023.
Sarebbe ingrato però dire che in questa classifica dei piccoli paesi non svolga un ruolo fondamentale la presenza di mare cristallino e montagne mozzafiato, anzi.
Come scorrerete la classifica, anche nella sua parte apicale vi renderete conto che al di là delle bellezze storico architettoniche tanto può il fascino della  natura,
Come sempre vogliamo proporvi classifiche in cui non cerchiamo di darvi la nostra opinione ma ci basiamo esclusivamente sulle ricerche della rete incrociando i dati di google con i maggiori click su instagram e tik tok.

Positano, foto Jordi Vich Navarro

Sul podio tre grandi classici

La pria “small cities” italiana del 2023 è Positano straordinaria perla campana che si lascia alle spalle la siciliana San Vito Lo Capo al secondo posto e la ligure Portofino al terzo.
Positano è una magia incastonata nel golfo della costiera amalfitana famosa e celebrata nel mondo che non conosce decllino per le sue case colorate a picco sul mare,,, per la sua spiaggia di ciottoli, per la chiesa di Santa Maria Assunta, i pittoreschi borghi e l’ottima cucina locale.
Alle sue spalle sorprende per certi versi il piazzamento di San Vito Lo Capo e non perché la splendida località balneare siciliana non meriti ma perché è davvero difficile capire come il mare cristallino e incontaminato di quest’angolo di Sicilia abbia potuto strappare il secondo gradino del polo al fascino anch’esso immortale di Portofino che si deve accontentare del terzo posto.

Andalo

La Lombardia piazza 4 località nei primi 30

Analizzando la classifica nella top 10 si spartiscono il primato di due località ciascuno il Piemonte e la Campania quasi i una sfida ideale fra il mare della Campania (Positano 1 posto, e Amalfi 5 posto) e le colline e montagne del Piemonte con Stresa 9 posto e Gavi 10 posto.
Piemonte che piazza anche Momo al 14 gradino del podio.
Le località di mare battono sul filo di lana quelle di montagna, ma colpisce, forse perché siamo in piena estate la debacle delle località note per le bellezze artistiche (Sperlonga del Lazio al 2 posto, Pienza in Toscana al 15 posto, Pitigliano sempre il Toscana al 22 posto e Norcia in Umbria al 30 posto.
Da segnalare che la regione che piazza più località nella top 30, a sorpresa è la Lombardia che vince con le sue montagne e i suoi laghi. (Bormio al 6 posto, Limone sul Garda al 17 posto, Ponte di Legno al 23 posto e San Pellegrino Terme al 28 posto.

Limone sul Garda, foto credit Hag

La  graduatoria

1 – Positano, Campania
2 – Sa Vito Lo Capo, Sicilia
3 – Portofino, Liguria
4 – Maratea, Basilicata
5 – Amalfi, Campania
6 – Bormio, Lombardia
7 – Courmayer, Valle d’Aosta
8 – Roccaraso, Abruzzo
9 – Stresa, Piemonte
10 – Gavi, Piemonte
11 – Ponza, Lazio
12 – Sperlonga – Lazio
13 – Carlino, Friuli Venezia Giulia
14 – Momo, Piemonte
15 – Pienza, Toscana
16 – Canazei, Trentino Alto Adige
17 – Limone sul Garda, Lombardia
18 – Castel del Monte, Abruzzo
19 – Peschici, Puglia
20 – Sirolo, Marche
21 – Numana, Marche
22 – Pitigliano, Toscana
23 – Ponte di Legno, Lombardia
24 – Castel Sant’Angelo, Lazio
25 – Andalo, Trentino Alto Adige
26 – San Teodoro, Sardegna
27 – Gradara, Marche
28 – San Pellegrino Terme, Lombardia
29 – Scilla, Calabriia
30 – Norcia, Umbria

Stop alla falsa Toscana

Stop alla falsa Toscana

L‘Occitania promossa come la nuova Toscana francese!
Per chi non sapesse (e sono molti) dov’e sia questa regione vi diciamo che trattasi di una zona, peraltro molto bella, della Francia meridionale. Un’area turistica che si trova fra Tolosa, Montauban e Albi che ha pensato bene di cambiarsi il nome in “Toscana Occitana”.


Toscana fake made in France

Come se bastassero i filari di viti e cipressi del Tarn a tentare l’inganno. Eppure i cugini transalpini che in quanto a vini e paesaggi dovrebbero essere orgogliosi dei loro chateax e dei loro vigneti avrebbero tanto da dire e raccontare per attirare turisti senza bisogno di rubare ad altri l’identità.
Ma si sa bene che la parola sola Toscana evoca suggestioni non solo per sognatori ma anche per economisti d’assalto dato che l’Occitania da quando si è inventata questo nuovo brand ha portato all’incasso solo lo scorso anno ben 87 milioni di euro!


Come l’Occitania si traveste da Toscana

L’idea dal punto di vista del marketing territoriale era geniale se, furbescamente si usavano solo evocazioni ma invece i cugini francesi l’hanno fatta grossa perché lo scippo del nome territoriale vale l’accusa di “furto d’identità”
Un operazione sontuosa di promozione quella di Tolosa e dintorni portata avanti dell’Ufficio del turismo della regione di Gaillac e Albi che nel 2022 ha deciso di cambiare il nome della zona in “Toscana occitana” per farne un nuovo brand, con tanto di marchio registrato.
Una strategia precisa per rafforzare l’attrattività del territorio che ricade nel dipartimento di Tarn e che, secondo quanto raccontato dal media transalpino “La Dépêche du midi” ha avuto le importanti ricadute economiche suddette ed è valso pure un premio di marketing territoriale.


Di Toscana ce n’è una sola

Non ci sta prima di tutti il governatore della Toscana Eugenio Giani, che grida vendetta ed alza la voce. “Valuteremo le azioni da intraprendere”, annuncia insieme all’assessore alle attività produttive e al turismo Leonardo Marras. “Su questa storia non si scherza perché il furto di identità è reato. L’operazione dell’Occitania è eccessiva e fuori luogo.
Dopodiché
– aggiungono con ironia – se i francesi si spingono a usare il nome della nostra terra per pubblicizzare una regione così importante come l’Occitania significa che la Toscana vale davvero tanto, molto

di più di quanto si possa credere”.


La vicenda arriva sui banchi del parlamento europeo

A fare partire il primo atto istituzionale contro questa iniziativa è stato Nicola Danti, eurodeputato di Italia Viva eletto nella nostra regione, che ha presentato un’interrogazione a Bruxelles contro l’operazione di rebranding intrapresa dalla regione francese dell’Occitania.
“Al Parlamento europeo Lavoriamo quotidianamente contro azioni del genere che vengono operate nel resto del mondo e che creano danni alla nostra economia – attacca Danti -. Trovo paradossale che campagne del genere possano essere concepite anche nei paesi dell’Ue.
L’operazione ha chiaramente lo scopo di sfruttare l’attrattività turistica della ben più conosciuta Regione Toscana in Italia, utilizzando in maniera indebita un brand affermato e conosciuto in tutto il mondo
– spiega Danti nell’interrogazione -. Appare evidente come tale cambio nome si configuri come una pratica di concorrenza sleale, da considerare inaccettabile per il potenziale ingannevole nei confronti dei turisti e lo sfruttamento indebito di un riconosciuto marchio turistico. Si chiede quindi alla Commissione se sia a conoscenza di tale pratica e se ritenga doveroso intervenire presso la Regione dell’Occitania per porvi rimedio”.


Il passo indietro francese

“Siamo soddisfatti della risposta – dice il capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli che aveva sollevato la questione in consiglio regionale – è stato ribadito che il furto d’identità è reato e il confronto diretto tra le due regioni ha dato vita a una soluzione conciliativa.
Era davvero
inaccettabile che la regione francese potesse cambiare nome in Toscana Occitania, sia per il potenziare ingannevole nei confronti dei turisti, che per lo sfruttamento indebito di un riconosciuto marchio turistico”. conclude. “Il presidente dell’ente turistico della regione francese si è impegnato a cambiare il nome dell’ente affinché non ci siano dubbi sull’identità geografica della nostra regione.

Così anche se c’è un angolo nel Sud Ovest della Francia con il paesaggio segnato dall’andamento sinuoso delle colline ricamate da lunghi filari di vigneti, il profilo regolare dei campanili che svettano qui e lì e i tetti di tegole rosse non è detto che si sia in Toscana.
Cosi come ad esempio, nessuno penserebbe di chiamare Borgogna abruzzese la terra del Pecorino, oppure Dolomiti sudamericane le Ande ecco che anche la Francia deve fare chiarezza e promuoversi per ciò che è.

 

Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023

Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023

La sommellerie toscana ha un nuovo campione regionale: Simone Vergamini della delegazione di Lucca è stato eletto ieri Miglior Sommelier AIS della Toscana 2023, nel prestigioso contesto della Fortezza Medicea di Montepulciano, nell’evento organizzato da AIS Toscana in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. 

Da sn a ds Leonardo Taddei resp. did., Ilaria Lorini e Luca Marchiani III e II class. Simone Vergamini Miglior Sommelier Toscana 2023 e Massimo Castellani Pres. Giuria

Il podio della sommellerie toscana

Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, i due sommelier entrambi della delegazione di Firenze Luca Marchiani e Ilaria Lorini, che hanno ben figurato nella finalissima incentrata su una prova di servizio, una di decantazione ed una di comunicazione, valutati da una giuria composta dai due responsabili della Scuola Concorsi regionale nonché già campioni nazionali Valentino Tesi e Simone Loguercio – rispettivamente Miglior Sommelier d’Italia 2019 e 2018 – il campione regionale in carica Daniele Palavisini, ed i delegati di Firenze Massimo Castellani, di Prato Bruno Caverni, di Pistoia Luca Carmignani e della Versilia Claudio Fonio. 
A rappresentare un elemento di grande ottimismo per il futuro della sommellerie toscana a medio-lungo termine è il fatto che in questa finale, l’età media dei concorrenti sia stata piuttosto bassa. Come a testimoniare che sempre più giovani si avvicinano a questo mondo, non solo per conoscere il mondo del vino ma anche per mettersi in gioco sfidando sé stessi prima ancora degli altri. 

“Ancora una volta abbiamo potuto constatare la preparazione dei sommelier toscani – ha dichiarato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – e ci inorgoglisce il fatto che ci sia un continuo ricambio generazionale che mantiene alto il livello di professionalità, la cosa che più di tutto ci sta a cuore. A tutti quei ragazzi che si sono messi in gioco il mio più sentito ringraziamento – ha aggiunto – per averci dimostrato di essere in buone mani anche in prospettiva futura. Adesso attendiamo di vedere cosa succederà con il Miglior Sommelier d’Italia, per il quale è sempre viva la speranza di poter vedere di nuovo qualche toscano, come esperienza ci insegna, in finale e magari sul podio. Un doveroso ringraziamento – ha concluso Cini – anche alla nostra Scuola Concorsi che con Simone Loguercio e Valentino Tesi ha garantito ai nostri sommelier di poter arrivare a questa giornata nella migliore condizione di preparazione possibile e, soprattutto a chi ci ha permesso di sviluppare una giornata così significativa per AIS Toscana e mi riferisco in primis al Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che ci ha aperto le porte credendo fortemente in questa sinergia capace di valorizzare sia AIS Toscana che il Consorzio medesimo”. 

Il campione toscano

Le dichiarazioni del vincitore

Per il vincitore Simone Vergamini, la vittoria è un sogno che si realizza dopo anni di tentativi nei quali ha sempre sfiorato il gradino più alto: “Ancora non mi sembra vero – ha commentato – è tanto che aspettavo questo momento, sono anni che ci provavo e oggi questo giorno me lo voglio ricordare, perché è il frutto di tanto impegno e tanto lavoro. Invito tutti a provarci, perché è un’esperienza assolutamente costruttiva che mi ha cambiato la vita ed il carattere. Chi mi conosce sa che sono molto sensibile e timido: grazie a queste prove mi sono sciolto e ho potuto confrontarmi con tante persone che hanno la mia stessa passione”. 

Per quest’anno il format dell’evento che ha portato all’incoronazione del campione toscano è stato del tutto inedito: la sfida finale è stata infatti preceduta da un percorso di degustazione food e wine con prodotti e vini tipici del territorio, nonché da un Wine Contest Montepulciano che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico cimentatosi in una degustazione bendata con premi finali.

Concours Mondial de Bruxelles, i vini toscani i più premiati d’Italia

Concours Mondial de Bruxelles, i vini toscani i più premiati d’Italia

Ottanta vini premiati di cui 32 con medaglia d’oro, 47 con medaglia d’argento e uno con la Gran medaglia d’oro, un Nobile di Montepulciano Docg.
E’ questo l’eccellente risultato che ha portato a casa la Toscana dal Concours Mondial de Bruxelles (CMB), prestigioso concorso giunto alla trentesima edizione, che ha riunito esperti dell’intero settore vinicolo internazionale per degustare 7.500 vini provenienti da 50 paesi del mondo intero e che si è concluso nei giorni scorsi a Parenzo, in Croazia. 


La Toscana per la prima volta è la più premiata

La nostra regione per la prima volta nella storia del CMB è stata la più premiata tra le regioni italiane (il 35% di medaglie contro il 26% per tutta Italia) e anche la più rappresentata con 228 vini.
La stretta collaborazione tra la Regione Toscana e il CMB nell’evento annuale BuyWine ha giocato un ruolo importante nell’incremento delle partecipazioni e delle qualificazioni dei vini iscritti.
La Toscana si è distinta non solo per le sue Docg più blasonate, come il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, il Chianti Classico e il Chianti, che hanno ottenuto la medaglia, ma anche per una serie numerosa di denominazioni che vanno dal Montecucco al Valdarno di Sopra, dalla Costa dell’Argentario a Cortona, da Montecarlo a Suvereto fino alle Terre di Pisa, oltre a numerosi vini Igt Toscana.