E’ italiano il miglior rosè del mondo
Ancora un successo straordinario per la viticoltura italiano che qualche trasmissione cerca di affossare.
Wine Searcher, il più celebre portale di monitoraggio e comparazione dei prezzi del vino a livello mondiale, ogni anno stila la classifica The World’s Best Rosés (https://www.wine-searcher.com/m/2023/11/the-worlds-best-roses), firmata da Nat Sellers, e per il 2023 al primo posto della top 10 troviamo un vino italiano: non un rosato fermo, come gli altri presenti in classifica, ma un metodo classico, precisamente il Trentodoc Maso Martis Rosé Extra Brut di Maso Martis, azienda trentina guidata dalla famiglia Stelzer tra le top della spumantistica italiana e non solo.
Il campione del mondo è il Trentodoc Maso Martis
Il Rosé Extra Brut di Maso Martis è stato descritto da Wine-Searcher come con note floreali di frutti di bosco, brioche lievitata, frutta rossa e spezie da forno insieme a bollicine delicate, citando anche la recensione dell’autorevole magazine Wine Enthusiast che lo ha definito «uno spumante secco, delizioso». Il primo posto in classifica è arrivato anche grazie al punteggio di 92 punti assegnato a questo rosé da ben 11 critici internazionali.
Il campione del mondo trentino ha surclassato grandi nomi come Château d’Esclans e Miraval (la tenuta di uno degli attori più iconici dell’universo, Brad Pitt).
Un’ulteriore, importante riconoscimento che conferma Maso Martis ai vertici della migliore produzione italiana ma anche mondiale. Portando anche il Trentino alla ribalta internazionale.
Scopriamolo insieme
E’ un prodotto di classe dal colore rosa delicato, con profumi di piccoli frutti di bosco, ribes, lamponi e fragoline e delicati richiamo di mandorla dolce, corposo e vellutato. Ideale per un aperitivo fresco e spumeggiante fra amici ma anche per le occasioni di piacevoli incontri. La vinificazione viene eseguita con una vendemmia a mano con attenta selezione dei grappoli Le uve vengono pigiate e il mosto resta a contatto con le bucce in pressa per favorire l’estrazione del colore e dei precursori aromatici più nobili del Pinot Nero. Avviene poi la fermentazione e una lunga permanenza del vino base sui lieviti. Conservato in serbatoi d’acciaio, viene imbottigliato la primavera successiva con l’aggiunta di lieviti selezionati. Dopo un invecchiamento per un periodo di24- 30 mesi, viene eseguito il remuage e quindi la sboccatura con l’aggiunta della liqueur d’expedition e il successivo confezionamento. Cuvée 100% Pinot Nero. Colore rosato profumo intenso, con sentori di piccola frutta rossa e nota di lievito. Bollicine sottili,molto persistenti e gusto franco, robusto, esaltato da equilibrio acido e salino che ne aumentano la personalità. Ideale come aperitivo e con piatti a base di pesce.
A proposito di Maso Martis
Maso Martis è nata nel 1990, grazie ad Antonio Stelzer e all’allora fidanzata Roberta Giuriali. Insieme, Antonio e Roberta Stelzer hanno costruito una delle realtà della spumantistica nazionale tra le più premiate, che oggi conta su 12ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, una produzione di circa 120mila bottiglie all’annovenduteperil 95% in Italia e per il resto all’estero (Europa, Giappone, Stati Uniti).
«Da subito ci siamo dedicati quasi esclusivamente all’arte della produzione di spumante metodo classico: una vera e propria sfida allora, dove questa tipologia di prodotto del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità come oggi ha con il marchio Trentodoc.
Il metodo classico è il vino che amiamo, che per noi meglio rappresenta il terroir del Trentino, il vino che abbiamo scelto per passione, complici la giovinezza e l’entusiasmo con il quale siamo partiti. Oggi la produzione di metodo classico è per noi parte integrante della nostra quotidianità, che ha abbracciato negli anni una selezione e gestione particolare del vigneto, tutto di nostra proprietà», spiegano Antonio e Roberta Stelzer, oggi affiancati dalle figlie Alessandra e Maddalena.
Maso Martis si trova a Martignano, ai piedi del Monte Calisio (detto anche Argentario) sopra Trento, a 450 metri di altitudine: un terreno montano che conosce la coltivazione già dalla fine del 1800, ottimamente esposto e accarezzato dalla brezza di montagna.
«Per noi è importante che ogni bottiglia rispecchi l’annata nella quale è stata prodotta e che l’attenzione con la quale curiamo la salubrità della vigna, sia la stessa che poniamo nella tutela del nostro ambiente di vita quotidiano. L’attenzione al dettaglio è frutto di un prezioso lavoro di gruppo, dove la presenza di Daniele Tomasi con Daniel Fedrizzi in vigna e di Matteo Ferrari in cantina, sono parte integrante del nostro appassionante progetto».
La firma di Maso Martis è pertanto una concreta realtà che sigla ogni singola bottiglia: in pochi anni tutti gli spumanti metodo classico della cantina hanno ottenuto i massimi riconoscimenti delle più importanti guide di settore