Giu 11, 2024 | Enogastronomia, Territori
In Val d’Ega (Bolzano ), le stelle e i cappelli non sono solo sopra la testa ma anche sulla tavola. I riconoscimenti astrali e quelli in forma di copricapo di guide prestigiose come Michelin e Gault Millau sono col tempo diventati una presenza fissa nei ristoranti alle porte delle Dolomiti, dove ai piaceri panoramici per gli occhi si affiancano quelli di un gusto esaltante, riservati ai palati che non si accontentano facilmente.
I pluripremiati delle gourmetstube
Premiato con tre cappelli dalla guida Gault Millau, il ristorante dell’albergo Sonnalp di Obereggen è una gourmetstube che sa sorprendere anche la più esigente delle forchette, grazie all’estro dello chef Martin Köhl, che per le proprie creazioni trae ispirazione dalle tradizioni alpina e mediterranea, coniugate con spirito cosmopolita. Ogni sera, il menu è un viaggio gastronomico nell’originalità che non delude mai.
Sonnalp, Chef Martin Köhl
Ai piedi del Catinaccio, il piccolo ristorante Tschein si è affidato alle scelte dello chef Manuel Pichler, capace di viziare gli avventori con la filosofia della delicatezza e gli ingredienti della regione. Una carta dei vini ben fornita con etichette locali e internazionali annaffia una tavola che ha conquista tre cappelli Gault Millau.
Con piatti che richiamano le costellazioni, il ristorante gourmet Astra nel grazioso Hotel Berghang di Collepietra è il regno incontrastato dello chef Gregor Eschgfäller, capace di guadagnare in breve tempo una stella Michelin, tre toques Gault Millau e la fiducia degli ospiti, che tornano con piacere per godere nuovamente delle creazioni di un visionario della cucina e di una vista spettacolare. Una menzione speciale merita la cantina, curata dalla moglie Melanie De Lazzer, che esalta l’esplosiva fantasia del menu anche ricorrendo a insoliti cocktail.
Nel 2014, Theodor Falser ha preso le redini della Johannesstube di Nova Levante, conquistando una stella Michelin con le sue opere d’arte culinaria. Sedersi alla tavola di questo ristorante affacciato sulle foreste che sembra intagliato nel legno è un’esperienza altoatesina riassunta nella formula “Taste Nature”: ogni ingrediente viene raccolto e selezionato a mano, il che contribuisce al carattere inconfondibile di qualsiasi piatto.
Mar 8, 2024 | Enogastronomia, Territori
La neve che ogni anno si posa puntualmente sulle sue montagne trasforma le piste della Val d’Ega (Bolzano) in immense tavole bianche, sulle quali è possibile assaporare non solo il piacere della discesa ma anche il gusto di un territorio.
Tra l’8 e il 24 marzo 2024, Beef & Snow propone di nutrire letteralmente la propria passione per lo sci e lo snowboard, aggiungendo al piatto degli sport invernali la possibilità di scoprire le prelibatezze e le delizie del luogo.
Il gusto dell’emozione in val d’Ega
Una terra che si rispecchia nella sua gente: la Val d’Ega è autentica, genuina e legata alle tradizioni di montagna. Come i suoi sapori!
Per chi ama l’adrenalina sportiva o per chi preferisce oziare in relax, per chi sta organizzando una vacanza con i bambini o per chi vuole semplicemente ammirare la natura incontaminata delle Dolomiti: questa valle ti stupirà con le sue delizie – e non solo culinarie!
Dalla cucina stellata alle sagre paesane, dalle rassegne gastronomiche ai programmi per famiglie, sulle tracce della storia o scalando in cima alle vette: la Val d’Ega è un territorio ricco di esperienze e di gusti, da assaporare lentamente.
La ricetta? Un mix di eventi coinvolgenti, escursioni emozionanti, panorami pittoreschi, aree wellness rilassanti e tante prelibatezze per il palato. Una valle che ti invita ad assaporare le ricette locali o ad avventurarti nella gola del Bletterbach, a percorrere trekking ad alta quota o affrontare tornanti mozzafiato in sella alla bicicletta. Qui potrai vivere la spiritualità nei santuari meta di pellegrinaggio o farti accogliere dalla calorosa ospitalità della gente del posto.
In Val d’Ega tutto ruota intorno all’emozione: dalle gioie per il palato fino all’entusiasmo di vivere avventure sempre nuove, sempre diverse. Con le cime del Catinaccio e del Latemar: un viaggio variegato di sapori, per costruire i tuoi preziosi ricordi tra queste millenarie montagne dolomitiche.
Neve e cucina, binomio perfetto
Quando la stagione entra nella fase finale, le baite, i rifugi e i ristoranti a Carezza e Obereggen offrono specialità tipiche con carne di manzo di alta qualità proveniente direttamente dalla Val d’Ega, per un’iniziativa che segna l’ennesimo trionfo dell’intreccio tra turismo, allevamento e agricoltura, nell’ambito delle ormai mitologiche Settimane Culinarie.
Focus Val d’Ega tra Catinaccio e Latemar
Poco distante dalla città capoluogo dell’Alto Adige, Bolzano, si apre allo sguardo una valle meravigliosa. La Val d’Ega comprende sette paesini di montagna, abbracciati da due di più famosi massicci dolomitici: il Catinaccio e il Latemar, con le loro cime millenarie.
Una vallata verde, in tutti i sensi: per la sua natura incontaminata e per il suo approccio alla sostenibilità. Un luogo dove trascorrere momenti spensierati all’aria aperta, rigenerandosi a contatto con la natura – per una vacanza che fa battere il cuore.
Inverno, primavera, estate, autunno: in ogni stagione, qui troverai la tua avventura. Per chi ama lo sport, la cultura, il gusto, la natura, l’esclusività e per chi viaggia in famiglia. Naturalmente, in compagnia delle storie leggendarie delle Dolomiti. E sempre con rispetto per l’ambiente e amore per la natura!
L’offerta outdoor sulla neve comprende 2 aree Dolomiti Superski con un totale di 90 km di piste, 80 km di piste da sci di fondo, 160 km di sentieri escursionistici invernali battuti, 150 km di escursioni con le racchette da neve, 3 piste da slittino e 2 snowpark. Nella stagione calda, la Val d’Ega offre 500 km di sentieri escursionistici, 200 km di percorsi per mountain bike, 4 vie ferrate e 2 campi da golf.
Gen 4, 2024 | Territori
Se il bianco è tradizionalmente il colore di un inverno che porta sulle montagne miriadi di appassionati di sci e snowboard, comprensibilmente determinati a vedere appagati i loro sogni acrobatici e di discesa, a Carezza – che nell’autunno del 2019 ha aderito a Turn to Zero, con l’obiettivo di misurare, ridurre e compensare la propria impronta di CO2 aziendale – la tendenza cromatica di stagione è ormai da tempo il verde.
Nel cuore delle Dolomiti più green
Nel cuore delle Dolomiti, l’area sciistica della Val d’Ega (Bolzano) dominata da Catinaccio e Latemar, unitasi alla zona svizzera di Arosa per dare vita al progetto “Zone sciistiche climatiche alpine”, si distingue da sempre per l’attenzione rivolta alle famiglie e all’ambiente, che si traduce in una filosofia sostenibile e nella continua promozione di atteggiamenti responsabili.
Qui, l’energia è green: l’elettricità viene prodotta da fonti rinnovabili e i rifiuti vengono smaltiti con una rigorosa raccolta differenziata, mentre l’uso della plastica è ridotto al minimo indispensabile e la misurazione annuale dell’impronta in termini di CO2 rappresenta un’opportunità e uno stimolo per stabilire nuovi livelli di diminuzione delle emissioni, grazie al programmato passaggio dal gasolio al carburante HVO (oli vegetali idrogenati) il prima possibile.
Innevamento e impianti a prova d’ambiente
Una progettazione ad hoc e un pilotaggio razionale degli impianti rendono l’innevamento artificiale delle piste – programmato solo quando le notti sono particolarmente fredde – ancora più efficiente.
All’inizio dell’inverno, appena le temperature toccano i -10° C/-15° C, l’intero comprensorio viene innevato in appena 80 ore.
Queste condizioni ottimali permettono di mantenere una soffice coltre di neve – prodotta utilizzando acqua in buona parte proveniente dal più grande, moderno ed ecologico bacino di raccolta “interno” di tutto l’Alto Adige – fino a marzo o addirittura aprile.
E tutto ciò con un ridotto consumo idrico ed energetico. Grazie alle misurazioni della profondità della neve e ai dati GPS, l’impiego serale dei sei gatti delle nevi per preparare le piste è stato inoltre ridotto di circa un’ora. La diretta conseguenza è stata una riduzione del fabbisogno di carburante pari a circa il 25%.
La riduzione della velocità degli impianti negli orari di minor afflusso contribuisce a migliorare il bilancio energetico dell’area sciistica, che gode anche di una riduzione dei gas di scarico e dell’impatto dell’inquinamento acustico sulla flora e sulla fauna grazie alla sempre più diffusa abitudine dei turisti a servirsi dello shuttle per raggiungere le piste.
Scelte gourmet, etiche e ambientali
Nel segno di un’etichetta green, il menu del personale dell’area è composto da ricette che rispettano l’ambiente e tutti gli eventi organizzati a Carezza seguono semplici regole per preservare la natura, come l’utilizzo di prodotti prevalentemente locali, il progressivo abbandono di materiali stampati e l’impegno a incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti.
A tutto questo, si aggiunge il sostegno a progetti di protezione del clima nei paesi del Terzo Mondo, nel tentativo di arginare almeno in parte un cambiamento purtroppo inevitabile.