Mag 15, 2016 | Arte e cultura
di redazione – Sei domeniche tra viaggi e lettura, dedicate alla riscoperta attraverso il treno ed i libri di luoghi troppo spesso attraversati senza la dovuta attenzione: per questo a ritmo lento, su vecchi binari e attraversando stazioni che sono rimaste identiche a se stesse negli anni.
E contro le spinte a fare delle luoghi e territori storici una sorta di parchi di divertimento. E’ il Treno letterario 2016, iniziativa organizzata con il patrocinio della Regione Toscana dai comuni di Volterra e di Cecina, in collaborazione con Toscanalibri, che è stato illustrato al Salone del Libro 2016.
Il Treno letterario si è proposto, come spiega il sottotitolo In Viaggio con Etruschi, antichi romani e Carlo Cassola, di unire uno spostamento in treno lungo la ferrovia Cecina-Saline, proprio di recente riaperta al traffico ferroviario, a suggestioni letterarie e culturali.
Il viaggio in treno è stato pensato come visita a siti archeologici o a luoghi densi di significato storico-letterario, in modo da creare un percorso culturale che unisca Volterra, Cecina e la ferrovia.
La regione Toscana ha riattivato con un progetto specifico alcune linee ferroviarie poco utilizzate nel quotidiano, ma di grande valore storico-culturale e sociale; e lo ha fatto con il preciso intento di renderle uno strumento di valorizzazione e promozione delle risorse locali.
Nov 19, 2013 | Enogastronomia, Eventi, Pisa, Val di Cecina
di Simone Focardi – Dal 22 novembre 2013 al20 giugno 2014. Riparte l’attesissimo ciclo di cene aperte al pubblico nella splendida Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione di Volterra.
Nella cucina del carcere chef professionisti fianco a fianco con i carcerati per un’iniziativa unica dall’alto valore sociale e benefico.
Tutto pronto per l’appuntamento numero otto con “Cene galeotte”, iniziativa unica capace di coniugare i piaceri della tavola con un progetto di fortissima valenza sociale.
Dopo il successo crescente registrato nella passate edizioni – e gli oltre 1.000 partecipanti dello scorso anno, ben 10.000 dalla sua “prima” – venerdì 22 novembre parte la nuova edizione. Lo staff della Casa di Reclusione di Volterra accoglierà il pubblico per un altro indimenticabile momento di solidarietà, con i detenuti impegnati al fianco di chef professionisti nella preparazione di otto cene con cadenza mensile fino a giugno 2014.
Un evento dall’anima anche benefica, visto che il ricavato (il costo ogni cena è di 35 euro a persona) sarà come sempre integralmente devoluto ai progetti umanitari sostenuti dalla Fondazione il cuore si scioglie, che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze assieme al mondo del volontariato laico e cattolico.
Si rinnova dunque la possibilità di un’esperienza irripetibile per i visitatori, ma anche un momento vissuto con grandissimo coinvolgimento da parte dei detenuti, che grazie al percorso formativo in sala e cucina vanno acquisendo un bagaglio professionale che in ben sedici casi si è tradotto in vero impiego presso ristoranti locali, secondo l’art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.
Nuovi chef – toscani e non – coinvolti nel progetto, nuove emozionanti serate, ma formula vincente che resta invariata.
La splendida Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione, esempio fra i più suggestivi e meglio conservati di architettura militare rinascimentale, aprirà alle ore 19,30 le proprie porte per l’aperitivo, allestito nel cortile interno sotto le antiche mura.
A seguire la cena (ore 20.30), servita nella vecchia cappella dell’Istituto trasformata per l’occasione in sala ristorante con tanto di candele, camerieri/detenuti in divisa e, nel piatto, un ricco menu preparato dai carcerati con il supporto di uno chef professionista che metterà a disposizione – gratuitamente – tutta la sua esperienza. Ad accompagnare le portate una selezione di etichette fornit, anche in questo caso a titolo gratuito, da un’azienda vinicola.
Il progetto è realizzato con la collaborazione del Ministero della Giustizia, la direzione della Casa di Reclusione di Volterra, la supervisione artistica del giornalista e critico enogastronomico Leonardo Romanelli, che provvede ad individuare gli chef coinvolti nell’evento.
Un ruolo fondamentale è inoltre ricoperto dalla Fisar – Delegazione Storica di Volterra, che oltre ad offrire durante l’anno ai detenuti un percorso formativo professionale attraverso un calendario di lezioni, si occupa del servizio e della selezione delle aziende vinicole via via coinvolte.
Per informazioni: www.cenegaleotte.it
Per prenotazioni: Agenzie Toscana Turismo, Argonauta Viaggi, tel. 055.2345040
Calendario 2013/2014
(apertura pubblico: ore 19.30 – inizio cena: ore 20.30 – costo: 35 euro a persona)
venerdì 22 novembre 2013
Chef: MIRKO MARTINELLI Ristorante Oasi, Follonica (GR) – www.oasiristorantebagno.it
venerdì 13 dicembre 2013
Chef: ANDREA CAMPANI Ristorante Il Borro, San Giustino Valdarno (AR) – www.ilborro.it
venerdì 24 gennaio 2014
Chef: ANGELO TORCIGLIANI Ristorante Enoteca Il Merlo, Camaiore (LU) – www.ilmerlocamaiore.it
venerdì 21 febbraio 2014
Chef: RICCARDO AGOSTINI Ristorante Il Piastrino, Pennabilli (RN) – www.piastrino.it
venerdì 21 marzo 2014
Chef: ALESSIA MORABITO La Terra di Nello, Castiglion della Pescaia (GR) – www.laterradinello.it
venerdì 18 aprle 2014
Chef: GIANCARLO MORELLI Osteria del Pomireou, Seregno (MB) – www.pomiroeu.com
venerdì 23 maggio 2014
Chef: NICOLA SCHIOPPO Osteria Cipolla Rossa, Firenze – www.osteriacipollarossa.com
venerdì 20 giugno 2014
Chef: SIMONE CIPRIANI Il Santo Graal, Firenze – www.ristorantesantograal.itby Simone Focardi – From November 22, 2013 to 20 June 2014. Again the highly anticipated series of dinners open to the public in the beautiful Medici fortress that houses the house Imprisonment of Volterra.
In the prison kitchen professional chefs side by side with the prisoners for a unique initiative high social value and beneficial.
All ready for the appointment number eight with ” Cene galeotte” , a unique initiative which combines the pleasures of the table with a plan for strong social value.
After the growing success recorded in the previous editions – and the more than 1,000 participants last year, as many as 10,000 of its “first” – Friday, November 22 Apart from the new edition. The staff of the House of Detention of Volterra welcome the public for another unforgettable moment of solidarity with the prisoners committed alongside professional chefs in the preparation of eight dinners on a monthly basis until June 2014.
An event from the soul even beneficial , since the proceeds (the cost of each dinner is 35 € per person) will, as always entirely donated to humanitarian projects supported by the Foundation ‘s heart melts , which since 2000 sees Unicoop engaged with the world: voluntary secular and Catholic.
It renews and therefore the possibility of a unique experience for visitors , but also a time lived with great involvement by inmates , who, thanks to training in living room and kitchen are acquiring a professional background in sixteen cases has resulted in real job at local restaurants, according to Art. 21, which regulates the work outside the prison.
New chef – Tuscan and non – involved in the project , new and exciting evenings , but winning formula remains unchanged.
The splendid Medici fortress that houses the House of Detention , an example of the most beautiful and best -preserved Renaissance military architecture , will open its doors at 19.30 for an aperitif , served in the courtyard under the ancient walls .
Following dinner ( 20.30 ) , served in the old chapel of the transformed for the occasion in the dining room with lots of candles , waiters / detainees in uniform and , in the pot, a rich menu prepared by the inmates with the support of a professional chef who will provide – free of charge – all his experience . To accompany the course a selection of wines supp , also in this case free of charge, from a winery.
The project is implemented in collaboration with the Ministry of Justice, the direction of the house Imprisonment of Volterra, the artistic supervision of the journalist and wine critic Leonardo Romanelli , who shall identify the chefs involved in the event .
A key role is also played by the Fisar – Delegation of Historic Volterra, who during the year as well as offering training to detainees a professional through a program of lectures, takes care of the service and selection of wineries gradually involved.
For more information: www.cenegaleotte.it
For reservations: Tuscany Tourism Agencies , Argonauta Travel, tel . 055.2345040
Calendar 2013/2014
( opening public : 19.30 – early dinner : 20.30 – cost : 35 € per person)
Friday, November 22, 2013
Chef: MIRKO MARTINELLI Ristorante Oasi , Follonica (GR) – www.oasiristorantebagno.it
Friday, December 13, 2013
Chef: ANDREA CAMPANI Ristorante Il Borro, San Giustino Valdarno (AR) – www.ilborro.it
Friday, January 24, 2014
Chef : ANGELO TORCIGLIANI Ristorante Enoteca Il Merlo , Camaiore (LU) – www.ilmerlocamaiore.it
Friday, February 21, 2014
Chef: Riccardo Agostini Ristorante Piastrino Pennabilli (RN) – www.piastrino.it
Friday, March 21, 2014
Chef: Alessia MORABITO La Terra di Nello, Castiglione della Pescaia (GR) – www.laterradinello.it
Friday 18 aprle 2014
Chef: GIANCARLO MORELLI Osteria di Pomireou , Seregno ( MB) – www.pomiroeu.com
Friday, May 23, 2014
Chef: NICOLA SCHIOPPO Osteria Cipolla Rossa , Florence – www.osteriacipollarossa.com
Friday, June 20, 2014
Chef: SIMONE CIPRIANI Il Santo Gral , Florence – www.ristorantesantograal.it
Apr 14, 2012 | Arte e cultura, Val di Cecina
Il Museo Guarnacci è uno dei più antichi Musei pubblici d’Europa: nasce nel 1761 quando il nobile abate Mario Guarnacci, dona il suo ingente patrimonio archeologico, raccolto in anni di ricerche e acquisti, al “pubblico della città di Volterra”.
La donazione -che comprendeva anche una biblioteca ricca di oltre 50.000 volumi- fu un atto di estrema lungimiranza in quanto, oltre a dotare la città di uno strumento culturale importantissimo, scongiurò il pericolo che l’ingente patrimonio accumulato si disperdesse.
Il Guarnacci, eruditissimo storico, autore, tra l’altro, di una storia dei più antichi abitatori d’Italia (“Le Origini Italiche”, Lucca 1767) che appena pubblicata scatenò vivaci reazioni polemiche negli ambienti eruditi, ebbe sicuramente il grande merito di attrarre su Volterra le attenzioni dei massimi intelletti dell’epoca come Giovanni Lami, Scipione Maffei, Anton Francesco Gori, che si dedicarono alla divulgazione scientifica dei materiali della sua collezione attraverso importanti pubblicazioni e costanti notizie su riviste come “Le Novelle Letterarie”, edite a Firenze per cura dello stesso Lami.
La prima sede del Museo fu il palazzo Maffei (in via Guidi, oggi Matteotti) acquistato dal Monsignore appunto per collocarvi il suo patrimonio, poi alla sua morte (nel 1785), fu trasferito, assieme alla biblioteca, nel dugentesco Palazzo dei Priori.
In questa sede vi rimase fino al 1877 quando, accresciuto da doni, acquisti e dai frutti di fortunate ricerche condotte in prima persona dai responsabili scientifici dell’Istituzione, fu collocato dal direttore Niccolò Maffei nella sede di palazzo Desideri Tangassi, dove ancor’oggi si trova.
La disposizione attuale e la collocazione dei materiali risentono dell’impostazione, di stampo positivistico, data loro dal Maffei, con una separazione per classi degli oggetti e una distinzione delle urne secondo il tema del bassorilievo della cassa.
Nel rispetto di questa impostazione – essa stessa memoria storica del Museo – si è cercato, in tempi recentissimi, di affiancarne un’altra, più didascalica, con un percorso cronologico ricavato all’interno dell’esposizione stessa, in grado di condurre il visitatore attraverso la lunga vicenda storica dell’etrusca Velathri.The Guarnacci Museum is one of the oldest public Museums Cialis Online in Europe: it was established in 1761 when the noble abbot Mario Guarnacci, donated his considerable archaeological heritage, collected over years of research and purchases, to the “public of the city of Volterra”.
The donation – which also included a rich library of over 50,000 volumes – was an act of extreme foresightedness given that, as well as giving the city a very important cultural instrument, prevented the danger of losing this considerable heritage.
Guarnacci, a very learned historian, the author, amongst other things, of a history of the oldest inhabitants of Italy (“Le Origini Italiche”, Lucca 1767) which, as soon as it was published, sparked off lively debate in learned circles, certainly had the great merit of attracting the attention of the greatest intellects of the period, such as Giovanni Lami, Scipione Maffei and Anton Francesco Gori to Volterra.
These men dedicated themselves to the scientific divulgation of the material of his collection by means of important publications and constant news in magazines such as “Le Novelle Letterarie”, published in Florence by Lami himself.
The first headquarters of the Museum was Palazzo Maffei (in via Guidi, today Matteotti) especially purchased by the Monsignore to house his collection. After his death (in 1785), it was transferred, together with the library, to the thirteenth century Palazzo dei Priori. It remained there until 1877 when, expanded with donations, purchases and the results of successful research carried out directly by the scientific staff of the Institution, it was moved by the director Niccolò Maffei to Palazzo Desideri Tangassi, where it is still located today.
The actual layout and arrangement of the materials are based on Maffei’s classification by groups of objects and separation of the urns according to the subject of the bas-relief on the top.
In respect of this layout – a historical tradition of the museum – another, more informative one was devised, featuring a chronological route derived from the layout itself, in order to lead visitors along the long historical saga of the Etruscan Velathri.
Apr 7, 2012 | Arte e cultura, Val di Cecina
Chi non è stato incuriosito nel vedere nei pressi di Volterra, la terra sputare fumo?
Sono le manifestazioni naturali della zona di Larderello (lagoni, soffioni e sorgenti d’acqua calda) che erano già note agli Etruschi e ai Romani, che utilizzavano i sali di boro per uso farmaceutico e per la preparazione di smalti.
Nel Medioevo e nel Rinascimento proseguì l’utilizzazione termale e farmaceutica delle acque.
Nella seconda metà del Settecento, in seguito alla scoperta dell’acido boracico nei lagoni volterrani, iniziarono i primi tentativi di sfruttamento economico.
Nel 1818 Francesco Giacomo Larderel, un commerciante di origine francese, impiantò presso Montecerboli il primo nucleo industriale per la produzione del borace.
In pochi decenni l’industria boracifera, grazie alle continue innovazioni tecniche, divenne un modello d’avanguardia nel panorama industriale e tecnologico toscano. Fu così che nel 1846 il granduca Leopoldo II, per rendere omaggio al fondatore dell’industria boracifera, dette ad un abitato della zona il nome Larderello.
Altre fabbriche furono costruite a Lustignano, Serrazzano, Monterotondo, Castel Nuovo, Sasso e Lago. Attualmente i soffioni sono utilizzati nel settore dell’energia geotermoelettrica.
La storia dell’industria boracifera è documentata dal Museo della Geotermia che si trova a Larderello in Piazza Paolina (Info: tel. 0588 67724) Who has not become curious when seeing national cash advance payday loans the earth spit out steam near Volterra?
These natural events in the Larderello area (lakes, soffioni and hot water springs) were already known to the Etruscans and the Romans who used the boron salts for pharmaceutical use and for preparing glazes.
During the Middle Ages and the Renaissance, the water was used for spa and pharmaceutical purposes.
In the second half of the eighteenth century, following the discovery of boric acid in the lakes of Volterra, the first attempts at commercial exploitation were made.
In 1818, Francesco Giacomo Larderel, a salesman of French origins, founded the first industrial centre for the production of borax near Montecerboli.
In a few decades, thanks to continuous technical innovations, the borax industry became a leading-edge model in the industrial and technological panorama of Tuscany. In 1846, Great Duke Leopold II, gave a local village the name Larderello in order to pay homage to the founder of the borax industry.
Some factories were built at Lustignano, Serrazzano, Monterotondo, Castel Nuovo, Sasso and Lago. The soffioni are currently used for the production of geothermal energy.
The history of the borax industry is documented in the Museum of Geothermal Energy in Piazza Paolina, Larderello (Info: tel. 0588 67724)