L’autunno della farina di pera

L’autunno della farina di pera

Una delle grandi feste tradizionali dell’Alto Adige che annuncia l’autunno è quella dedicata alla Birmehl (tradotto letteralmente, farina di pere) un prodotto contadino tipico dell’Alto Adige, ormai quasi dimenticato.


Birmehl, lo zucchero dei poveri

A Verdignes, questa antica tradizione, invece, è ancora viva e delizia i visitatori e gli abitanti della zona.
Un tempo, quando lo zucchero era un bene di lusso che una famiglia di contadini non si poteva di certo permettere, le pere mature coltivate nella zona della Valle Isarco venivano essiccate.
Nella stagione invernale, poi se ne ricavava una farina dolce, utilizzata come una farina già zuccherata. Oggi la “Birmehl” potrebbe essere utilizzata come sostituta dello zucchero.
La sua produzione era molto complessa e lunga, ma il suo impiego era molto vario e conferiva alle pietanze un sapore unico.
Dapprima le pere denocciolate o intere venivano essiccate, ottenendo così la cosiddetta Kloaz, che poi veniva macinata trasformandola in farina. I numerosi pereti di Verdignes erano considerati la fonte migliore per ottenere la farina, tanto che un tempo questa località veniva chiamata ironicamente paese della farina di pere.


Oggi si ricorda questa antica tradizione con un percorso tematico molto interessante e con un evento assolutamente da non perdere.
Dal 18 al 24 settembre 2023, i ristoranti della zona vi vizieranno con diverse specialità sul tema “Birmehl”.  Il 24 settembre infine ci sarà una giornata a tema storico-culinaria “Birmehl-Sunntig”. L’evento è organizzato da alberghi e associazioni locali e promette tanto divertimento e piaceri a chi deciderà di partecipare.
Gli organizzatori della zona offriranno specialità gastronomiche tipiche realizzate secondo vecchie e nuove ricette.


La grande festa di fine estate

L’escursione notturna “Birmehl” il 22 settembre prevede intermezzi a tema in lingua tedesca e soste in tre locali dove si potranno degustare piatti a base di Birmehl.
L’highlight finale si terrà il 24 settembre, detto “Birmehlsunntig” dalle ore 10.00.
Diverse associazioni ed esercizi ristorativi partecipano al Birmehlsunntig (domenica della pera) a Verdignes con l’obiettivo di riportare in vita quest’antica tradizione contadina. 

Il Riesling d’alta quota della Val d’Isarco

Il Riesling d’alta quota della Val d’Isarco


L’incontro fra uno dei vini più versatili e un terreno eroico d’altura non poteva che dare origine qualcosa di veramente particolare!
Così è stato per l’incontro del versatile Riesling e la Val d’Isarco che con i suoi terrazzamenti che paiono quasi sfidare le vette delle Alpi da origine a vini
resi speciali dalla combinazione dei suoli minerali con il clima alpino.

Valle Isarco

Il virtuoso che ama le alte quote

Il Riesling è noto nella Bassa Atesina (la parte più meridionale dell’Alto Adige) fin dal 1840 quando nel cuore dell’Impero Austro Ungarico si cominciò a produrre questo vino anche se per attirare l’attenzione del mercato e degli appassionati si dovette aspettare oltre un secolo: due guerre mondiali e più passaggi di stato: Austria, Italia, Germania e ancora Italia dopo.
Eppure le quote elevate, anche in Val d’Isarco, si sa da tempo che sono particolarmente congeniali per questo versatile figlio di Bacco.


Aristos: un riesling pluripremiato per le notti d’estate

Il Riesling Aristos nasce da vigneti estremi ed è figlio della cultura e storia di sfidare le pendenze alpine per prodrre vini ad oltre 1000 metri d’altitudine.
Qui da secoli non esistono grandi aziende ma piccole realtà familiari molto unite fra di loro fatte di 135 masi unite nella cooperativa Valle d’Isarco, la più giovane dell’Alto Adige  fondata nel 1961 d 24 soci, oggi diventati appunti 135 che conferiscono alla cantina sociale dove il “kellermaister” trasforma in bottiglia il frutto della terra.
La linea Aristos è la più nobile della produzione dei vini di montagna della Valle d’Isarco e il Riesling di casa ha ricevuto
il premio 4 Viti AIS ed è due volte vincitore dei 5 Grappoli di Bidenda.
L’eleganza d’alta quota per i vini dell’estate per questo selezionato prodotto solo con uve ricavate con vendemmia manuale dei grappoli.
Dopo una pigiatura soffice degli acini, la fermentazione si svolge esclusivamente in vasche di acciaio inox a temperatura controllata; seguono 7 mesi di affinamento delle caratteristiche organolettiche sulle fecce nobili. 


La prova di degustazione

Abbiamo provato il Riesling Aristos di Cantina Valle Isarco 2021 insieme alla sommelier e nostra collaboratrice Barbara Tedde.
Giallo verdognolo con venature tendenti al giallo chiaro conquista nel naso con i suoi profumi di mela e pera, di erba sfalciata, con delicato sentore di agrumi e albicocca secca. La parte minerale che dona freschezza ed eleganza è presente mentre lo è poco (per fortuna) quella nota di idrocarburo tipica del vitigno.
In bocca si conferma elegante fresco e lungo con persistenza della nota minerale e agrumata.
Perfetto per un aperitivo anche in riva al mare da bersi magari in compagnia di delicati stuzzichini o al pasto con piatti a base di pesce o frutti di mare. Perfetto anche in accompagnamento della cucina asiatica.