Maribor: la gemma della Slovenia e la vite più antica del mondo

Maribor: la gemma della Slovenia e la vite più antica del mondo

Maribor, la seconda città più grande della Slovenia, è un gioiello nascosto nel cuore dell’Europa centrale. Situata lungo il fiume Drava (seguite il nostro articolo per percorrere la pista ciclabile sulla Drava) e circondata da colline e vigneti, offre una combinazione affascinante di bellezze naturali, storia ricca e cultura vibrante.
Situata al centro della regione Štajerska in Slovenia è circondata dalle verdi foreste del Pohorje e da una celebre e soleggiata regione vinicola che si sviluppa lungo le rive della Drava che attraversa anche la città.


Affascinante cittadina dalle molte caratteristiche

Maribor è la seconda città più grande della Slovenia e, allo stesso tempo, una vera capitale.
È il capoluogo della regione Štajerska in Slovenia, la capitale del calcio e detiene anche il titolo di Capitale europea della cultura 2012 e Capitale europea della gioventù 2013.
Maribor è anche una città di festival di alto livello . Dal rinomato festival multiculturale Lent, all’International Puppet Festival e al Festival of Classical Music fino al Wine and Culinary Festival. Una città non di sola coltura ma anche dal cuore verde dato che è immersa nell’abbraccio della bellezza naturale del Pohorje e delle pittoresche colline di vigneti, che si estendono fino al centro della città.
Un vero Eden per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta.
Città Europea dello Sport 2018 , è una città di atleti e squadre sportive di alto livello, con oltre il 50% dei residenti attivi in ​​questo ambito. Gli eventi sportivi più importanti della città sono le gare per il Campionato mondiale di sci alpino femminile, Zlata Lisica (Volpe d’oro), e gli spettacoli sul green del Maribor Football Club, 15 volte campione statale e 3 volte partecipante alla Champions League.
Maribor è un’importante città storica, menzionata per la prima volta in uno scritto il 20 ottobre 1164, ma il suo territorio era popolato già in epoca preistorica.
E’ una città che ha ospitato e che è stata segnata da rinomate personalità storiche, come Wilhelm von Tegetthoff, Herman Potočnik – Noordung, Anton Martin Slomšek, l’arciduca Giovanni d’Austria, Rudolf Maister, Nikola Tesla, Hugo Wolf, Leon Štukelj ecc.
E infine Maribor 
è una città con una “pista da sci cittadina” unica nel suo genere: a soli 10 minuti dal centro e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici c’è il più grande centro sciistico della Slovenia.

Una storia lunghissima

Lì, dove già nell’antichità si trovava un importante crocevia di traffico tra Celeia e Falvia Solva da una parte e Ptuj e la Carinzia dall’altra, oggi si trova Maribor.
Un modesto insediamento del primo periodo della pietra, un cimitero con urne, un sito celtico e la villa romana Rustic testimoniano le tracce più antiche della città odierna.
A metà del XII secolo, il margravio Ottokar III di Stiria costruì una fortezza su una collina, che oggi si chiama Piramida . La fortezza stessa era letteralmente chiamata “Fortezza nella terra di confine (mark)” o Marchburch. A quel tempo, c’erano già delle fattorie sotto la fortezza.
Il piccolo insediamento sotto il castello crebbe fino a diventare un mercato e in seguito una città, menzionata per la prima volta come tale rispettivamente nel 1209 e nel 1254.
Poco dopo, la gente della città iniziò a costruire un muro lungo due chilometri, che circondava la città vecchia. Il muro fu poi ulteriormente fortificato con torri di difesa. La torre a botte, la torre Tscheligi, la torre ebraica e la torre dell’acqua aiutarono a preservare la città anche dalle invasioni turche e ancora oggi rivelano molte leggende.
A Maribor nel Medioevo viveva una grande e forte comunità ebraica. Costruirono per quei tempi una grande e potente sinagoga, che per le sue caratteristiche era eccezionale nello spazio dell’Europa centrale.
La città, costruita in pietra e legno, non fu risparmiata né dal fuoco né dalla peste! Alla fine del XVII secolo l’epidemia di peste uccise un quinto degli abitanti e in questo periodo a Maribor sorse uno dei monumenti più belli della città, la Colonna di Maria o della Peste
Nel 1859 la chiesa di San Giovanni Battista quella che oggi è chiamata piazza Slomšek è diventata la cattedrale.
Di quell’epoca è anche la costruzione delle ferrovie meridionali da Vienna a Trieste (1846) che portò un rapido sviluppo industriale alla città. Un tempo piccola Maribor iniziò a espandersi rapidamente e con l’espansione aumentò anche il traffico.
Divenne necessario costruire nuovi ponti e furono proprio questi a cancellare di fatto la parte medievale della parte vecchia della città e il porto fluviale di Lent.
Il fiume Drava ( merita di essere percorsa la pista ciclabile lungo la Drava) era un’importante arteria di traffico già in epoca romana. Ogni anno 700 piccole imbarcazioni da carico chiamate šajks e 1200 zattere attraccavano al porto fluviale di Lent dove oltre al legname, trasportavano anche vino, prodotti in ferro e tessuti dalla Carinzia (Koroška) a Belgrado e fino al Mar Nero.
A pochi metri dal fiume si trova la Vecchia Vite, la vite più antica del mondo che dopo 400 anni produce ancora uva e come regina di tutte le viti è un potente ricordo del passato. Ma di questa vi parleremo a parte.
Dopo la prima guerra mondiale, dall’Impero austro-ungarico nacquero diversi nuovi stati. Il generale
Rudolf Maister fu il generale e poeta sloveno che delineò e difese l’attuale confine settentrionale della Slovenia. Gli anni tempestosi durante la prima guerra mondiale ebbero un impatto decisivo anche sullo sviluppo successivo della città. Nacque una forte industria tessile che continuò a crescere nei decenni successivi. Con la seconda guerra mondiale all’orizzonte, Maribor visse nella paura dell’arrivo della potenza militare.
Era il 6 aprile 1941, quando l’ex Jugoslavia cadde sotto il fuoco militare. Tutto lo sviluppo e anche l’industria furono fermati nella città. Durante la guerra la città fu quasi rasa al suolo e le conseguenze si fecero sentire decenni dopo la fine della guerra.
Dopo la seconda guerra mondiale, Maribor registrò passi da gigante nello sviluppo. Le aziende nel periodo del socialismo autogovernato impiegavano persone principalmente secondo criteri sociali e
crearono una nuova classe operaia.
Oggi la città è diventata il centro universitario, economico, culturale, stradale e turistico della Slovenia settentrionale.


Cose da Vedere a Maribor

Piazza del Castello (Grajski Trg)
E’ la piazza centrale di Maribor dominata dal Castello costruito nel XV secolo. Ospita il Museo Regionale, che espone artefatti storici e opere d’arte.
Piazza del Municipio (Glavni Trg)
Una piazza pittoresca circondata da edifici storici e caffè all’aperto. Al centro si trova il Municipio del XVI secolo e la Colonna della Peste, eretta nel 1743 in segno di gratitudine per la fine dell’epidemia.
Cattedrale di San Giovanni Battista (Mariborska Stolnica)
Una cattedrale gotica risalente al XII secolo, con una torre campanaria che offre una vista panoramica sulla città.
Il lungo fiume Drava
Una passeggiata lungo il fiume offre viste rilassanti e l’opportunità di fermarsi nei numerosi caffè e ristoranti lungo la riva.
Parco della Città (Mestni Park)
Un vasto parco pubblico ideale per passeggiate, jogging e picnic. Ospita anche un giardino botanico e un laghetto.
Pohorje
La catena montuosa a breve distanza dalla città, famosa per le sue piste da sci in inverno e i sentieri escursionistici in estate.


Le curiosità 

Maribor ospita ogni anno il Festival Lent, uno dei più grandi festival all’aperto in Slovenia.
L’evento dura due settimane e offre spettacoli di musica, teatro, danza e arte.
La città è al centro di una delle regioni vinicole più importanti della Slovenia. Oltre alla vite più antica del mondo, Maribor è famosa per i suoi vini bianchi, in particolare il Riesling e il Sauvignon Blanc.
Una città da ammirare anche per quel suo essere un mix affascinante di architettura gotica, rinascimentale e barocca, visibile nelle sue chiese, piazze e edifici storici.
Secondo una leggenda locale, chiunque provi a sradicare la vite più antica del mondo sarà colpito da sventura. La vite ha resistito a guerre, incendi e cambiamenti climatici, e continua a produrre uva ogni anno.


La Vite Più Antica del mondo

Una delle attrazioni più straordinarie di Maribor è la vite più antica del mondo, conosciuta come Stara Trta.
Questa vite, che cresce sulla facciata della Casa della Vecchia Vite nel quartiere di Lent, ha oltre 450 anni ed è riconosciuta dal Guinness dei Primati come la vite più antica ancora in produzione.
La vite à stata piantata alla fine del medioevo, durante l’assedio degli Ottomani. E’ quindi sopravvissuta alle battaglie tra i nemici e i difensori della città – siccome l’odierna Casa della Vecchia vite faceva parte una volta delle mura di difesa della città – ed ha attraversato numerosi eventi storici, tra cui oltre l’occupazione ottomana.
Non solo Non fu mai danneggiata nemmeno dai molti incendi che un tempo si verificavano frequentemente a causa delle strutture del tetto in legno e delle coperture di paglia. Sopravvissuta anche alla filossera e a due guerre mondiale anche se il bombardamento delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale ha distrutto una parte della vite più antica del mondo.
E’ bene soffermarsi un attimo sui motivi che, intorno al 1870, quando la fillossera devastò i vigneti di tutta Europa la vecchia vite si salvò. Questo parassita, attaccando alle radici, uccise la maggior parte delle viti ma fortunatamente grazie il possente fiume Drava venne in soccorso dato che le radici della Vecchia Vite erano profonde nelle rive del fiume, dove la fillossera non poteva sopravvivere.
La Vecchia Vite come abbiamo detto produce ancora vino da uve della varietà “žametovka” o “modra kavčina”, una delle prime varietà di vitigni nobili addomesticati in Slovenia.
Il raccolto annuale è di circa 35-55 kg di uva che viene trasformata in vino versato in bottiglie da 2,5 dl disegnate dal famoso artista Oskar Kogoj.
Le bottiglie sono un prezioso regalo protocollare: ne vengono riempite solo un centinaio ogni anno!


Sopravvissuta a guerre e filossera ha rischiato di morire per una diga…

Tuttavia, l’antica vite di Maribor ha avuto momenti più difficili.
Dal 1963, quando fu costruita la diga sul fiume Drava, per la Vecchia Vite sono sorti seri problemi. Quando il livello del fiume ha iniziato a salire a più di tre metri, l’equilibrio di lunga data del sistema radicale è stato sconvolto e la vite ha iniziato a morire lentamente.
Le aree trascurate lungo le rive del fiume Drava negli anni ’70 e la cura non professionale avevano solo esacerbato le sue condizioni.
Fortunatamente, la vecchia vite con la sua bellezza è stata notata da un gruppo di esperti dell’Istituto di agricoltura della Jugoslavia socialista che hanno impedito la rimozione della vite e la demolizione della casa, che era diventata fatiscente.
Questi esperti, guidati dal Mag. Tone Zafošnik, hanno concentrato tutte le loro forze nella rivitalizzazione della vite. Così, rimuovendo le parti morte e creando una scorciatoia, le hanno restituito la vita.
La Vecchia Vite era sopravvissuta di nuovo, anche se questa volta la sua fine è stata pericolosamente vicina.
Dal restauro della casa e della pavimentazione dell’area circostante nel 1982, la Vecchia Vite è rifiorita in tutto il suo splendore diventando uno dei simboli della Slovenia.

La casa della vecchia vite riaprirà in autunno

La Casa della Vecchia Vite che si trova in Vojašniška 8 è temporaneamente chiusa per ristrutturazione. Lavori necessari per preservare e valorizzare il patrimonio culturale.
La riapertura è prevista per novembre 2024. Fino ad allora le visite sono possibili solo ella sede Pop Up nel Minorite Cultural Quarter, dove un preparato team di esperti racconta agli ospiti le storie dei vini e dei viticoltori.