I 10 luoghi più romantici d’Europa

I 10 luoghi più romantici d’Europa

Alla ricerca di una fuga romantica?
Sia che vogliate trascorrere i momenti magici a San Valentino, in luna di miele o semplicemente scappare in una fiaba romantica con la persona amata senza una ragione specifica, l’Europa è piena di luoghi straordinari che indubbiamente aumentano il romanticismo.
E mentre tutti sappiamo che città come Parigi e Roma continuano a tenere il titolo di destinazioni più romantiche, abbiamo deciso di presentarvi luoghi meno turistici e più autentici.

Provenza, Francia

Crediamo che abbiate immediatamente immaginato gli infiniti campi di lavanda bagnati dalla luce del sole – una scena davvero romantica, giusto?
La Provenza è una grande via di fuga dai centri turistici che offrono una vera atmosfera mediterranea in molte piccole città come Aix-en-Provence, Roussillon, Avignone, Gordes, Venasque e anche Marsiglia.
L’incantevole architettura medievale, i bellissimi paesaggi e le affascinanti strade di questi luoghi storici renderanno il vostro soggiorno indimenticabile. Inoltre, la posizione della regione rende il cielo chiaro con la luce più incredibile, specialmente al tramonto e all’alba, il che non può essere visto ovunque e non c’è da stupirsi perché sia stato dipinto da artisti famosi come Van Gogh.
Alla fine gustate anche la straordinaria cucina locale.

Verona. Italia

C’è qualcosa di più romantico che visitare una città dove accadde la tragedia più famosa di Romeo e Giulietta?
Anche se la famosa destinazione romantica di Venezia è a solo un’ora di distanza, c’è qualcosa di Verona che persino Shakespeare aveva riconosciuto.
Il grande vantaggio è probabilmente che sulla cittadina che sorge sulle rive dell’Adige potete sfuggire alla grande folla di Venezia e godersi una vacanza più intima.
Il suo centro antico e la maestosa arena vi conquisterà. Così come sarà piacevole esplorare le sue strade e godersi una lunga pausa caffè in Piazza delle Erbe degustando un buon bicchiere di amarone.

Bled, Slovenia

Il lago magico e pittoresco con il suo iconico isolotto in mezzo al lago. Un gioiello delle Alpi e un’attrazione riconosciuta a livello mondiale.
Se avete visto per una volta anche una sola foto di Bled, sapete di cosa stiamo parlando.
Le coppie adorano questa destinazione per la sua incredibile bellezza e le tante leggende e storie di quest’angolo di Slovenia.
Una gita in barca a remi sull’isolotto è un’esperienza romantica perfetta e una volta raggiunta l’isola inevitabile la visita alla Chiesa di Maria Assunta che leggenda narra che ascoltando il suono delle sue campane tutti i vostri sogni si avvereranno!
Oltre a questo, potete godervi anche un giro lago in carrozza, oppure rilassarvi nelle piscine termali e scoprire favolosi racconti su questo posto.

La Valletta, Malta

Il suo cuore mediterraneo unito all’eleganza british sono le caratteristiche che rendono questa città una meta romantica con i suoi affascinanti luoghi barocchi, tanto sole,una bellissima costa e cibo incredibile.
Anche se piccola vale davvero la pena scoprite La Valletta perché ogni singola parte nasconde il cuore di una città vibrante e moderna dietro a tutta la sua splendida architettura storica.
Passeggiate per i giardini Barrakka e godetevi le romantiche vedute del tramonto sulla baia di St. George dato che Malta insieme a Gozo e Comino (le altre due isole dell’arcipelago maltese) nasconde il romanticismo in ogni angolo e alcuni dei luoghi che dovreste assolutamente visitare come le Tre città, la Blue Lagoon, Mdina e Marsaxlokk.

Corfù, Grecia

Visitare un’isola greca suona come visitare un paradiso romantico, ma abbiamo scelto Corfù perché è un vero smeraldo che sale dal mare preservandone la bellezza naturale.
Forse avete sentito parlare della famosa vita notturna di Kavos, ma l’isola offre molto più relax e fuga romantica di una semplice festa.
La sua bella e lunga costa nasconde splendide spiagge con viste incredibili di cui il più attraente è Paleokastritsa. La pittoresca città di Corfù vi farà innamorare dei suoi meravigliosi posti dove mangiare, affascinanti strade e un’architettura bella e ricca di storia.

Siviglia, Spagna

Molte persone pensano che Siviglia sia la città più romantica della Spagna, se non nel mondo intero. Questa affascinante capitale andalusa offre infatti romanticismo in ogni angolo.
Tutti i simboli spagnoli per eccellenza come il flamenco, la corrida, le tapas si possono trovare a Siviglia!
Esplorate le stradine della romantica Santa Cruz, godetevi il bellissimo tramonto e le incredibili viste da Las Setas, scoprite l’Aire de Seville e rilassatevi nei bagni arabi e guardate un autentico spettacolo di flamenco. 

Zara, Croazia

Zara è forse una piccola città all’ombra di quelli più grandi croate come Dubrovnik, ma il romanticismo che nasconde è qualcosa che dovete sentire.
Prima di tutto, Zara è meno affollata di altri posti turistici in Croazia quindi potete esplorare in pace e senza fretta il suo affascinante centro storico.
Quando il sole inizia a scendere, dirigitevi verso il luogo più romantico della città, l’Organo Marino. Da qui potete vedere i tramonti più spettacolari sull’Adriatico che sono sempre diversi, a seconda del tempo e della stagione.
Da provare nel centro storico i migliori piatti della cucina mediterranea.

Bruges, Belgio

Bruges è anche chiamata Venezia del Belgio, che già spiega molto. Questa affascinante città è ricca di chiese e musei che conservano perfettamente il suo aspetto e l’atmosfera medievale.
Il centro è nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, quindi c’è molto da vedere, ma ci vuole anche un po’ di coraggio a salire i 366 gradini del Belfry per una vista mozzafiato.
Ma la natura straordinaria, i canali e l’architettura non sono tutto, ricordatevi che siete in Belgio, il che significa tanto cioccolato delizioso da provare.
La sera, Bruges non è una città affollata, quindi potrebbe sembrare incredibilmente tranquilla e ideale per godere le passeggiate romantiche, sentendosi come se foste soli in città.

Cinque Terre, Italia

Le Cinque Terre sono sicuramente una delle destinazioni romantiche più famose e popolari d’Europa. Stiamo parlando del complesso di cinque villaggi sulla riviera ligure che sono sia un parco nazionale che una parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Se volete per la vostra fuga romantica un autentico scenario italiano e mediterraneo, lo troverete qui. Case colorate, mare cristallino e montagne verdi alle spalle che vi permettono di avere tutto durante la tua visita, dalle giornate di relax al mare all’arrampicata nella natura.

Cappadocia, Turchia

Gli splendidi paesaggi sono solo alcune delle cose che rendono la Cappadocia una destinazione romantica unica.
Per il massimo relax da non perdere ma da prenotare in anticipo i bagni turchi o l’hammam, un modo tradizionale di purificare e coccolarsi. Ricordate però che gli hammamm sono separati da uomini e donne.

 

Le 13 città turrite del veronese

Le 13 città turrite del veronese

Fortificazioni, bastioni e castelli, costituiscono un originale e interessante fil rouge per scoprire la provincia veronese: tra colline e le acque del lago, tra testimonianze storiche e narrazioni leggendarie, sono ben 14 le città che si sono protette nei secoli dietro alte mura ma che, varcata la porta d’accesso, svelano gioielli artistici e architettonici di grande pregio.

Foto: Verona, Pixabay

Verona: la figlia di Roma

Doverosamente, l’ideale punto di partenza di questo itinerario che include le più rappresentative città murate della provincia, è il capoluogo scaligero: passeggiare per Verona all’interno del perimetro fortificato che ne delimita il centro equivale a immergersi in una storia lunga oltre 2000 anni. Le mura che racchiudono la città sono il sipario entro il quale l’urbe è nata e si è sviluppata nei secoli, testimoniandone il ruolo chiave dalla dominazione romana, al dominio scaligero, veneziano e infine asburgico.
Tra i tanti tour guidati possibili suggeriamo il Tour delle Mura Tramonti – UNESCO: da maggio a ottobre la passeggiata guidata – in partenza dal Bastione delle Maddalene ogni sabato all’ora del calar del sole – si fa suggestiva con il giungere dell’imbrunire, in un perfetto connubio tra l’anima storica e quella romantica della città (la prenotazione è obbligatoria).

Castello di Soave

Soave, il castello del bianco

Lasciata la città scaligera proseguiamo il nostro itinerario alla scoperta dei borghi murati raggiungendo i Monti Lessini ai cui piedi sorge Soave. Il delizioso borgo medioevale, conosciuto per la produzione di vino bianco, è dominato da uno scenografico castello – fortezza, dotato di una imponente cinta muraria che scende scandita da 24 torri, lungo le pendici del colle abbracciando il centro storico.
Il tour trova naturale prosecuzione costeggiando il Lago di Garda, sul quale propende l’incantevole borgo di Malcesine: le piazzette e i vicoli sempre animati del centro storico basterebbero a rendere questa località ‘a picco sul lago’ irresistibile, ma molte altre sono le caratteristiche che hanno valso a Malcesine omaggi di artisti del passato, come Goethe e Klimt, a partire dallo splendido castello ricostruito dagli Scaligeri nel XIII secolo, oggi sede del Museo di Storia Naturale del Baldo e del Garda. Da non perdere è la salita al Monte Baldo tramite la moderna funivia con cabine rotanti a 360°: da lassù si può ammirare il lago in tutta la sua imponenza, vedere gli scorci più belli, scoprirne le cittadine che lo popolano, come Torri del Benaco con il castello scaligero e le tre torri merlate, il porticciolo medioevale attorniato da palazzi veneziani.
Poco più in là, collocati nell’anfiteatro morenico nelle colline tra il lago e l’Adige, avvolti da un paesaggio dominato da vigneti, oliveti, frutteti, e boschi di roveri e carpini, Rivoli veronese e Pastrengo, da citare in questo contesto per le fortificazioni austriache, ma da visitare per numerosi altri motivi per i quali purtroppo, manca in questa sede lo spazio.

Peschiera del Garda

Specchiandosi nelle acque del Garda

Lazise fu l’antico centro doganale per le merci trasportate sul lago e primo Libero Comune d’Italia. Per mantenere questa indipendenza si dotò presto di una cinta muraria per proteggere il magnifico Castello Scaligero, oggi simbolo della città.
Più a sud, Peschiera del Garda, centro strategico militare durante il Medioevo, merita l’attenzione di questo tour: le mura difensive veneziane della cittadina, Patrimonio UNESCO dal 2017, la forma peculiare pentagonale della fortezza e la sua posizione spettacolare in mezzo alle acque del Mincio, i siti palafitticoli dell’arco alpino, anch’essi iscritti nella lista Patrimonio dell’umanità UNESCO, la rendono una meta imprescindibile della propria vacanza al Lago di Garda

Arco dei Gavi
Sulle rive del Mincio

Sulle rive del fiume Mincio si scorge un piccolo borgo molto pittoresco, dall’area romantica e persa nel tempo: Valeggio sul Mincio con il suo Castello Scaligero, una fortezza difensiva arroccata su una collina a fianco del centro, la Torre Tonda.
Unitamente alla frazione di Borghetto – riconosciuta uno dei borghi più belli d’Italia, un unicum urbanistico al cui centro si pongono il rapporto simbiotico con il fiume Mincio e le antiche fortificazioni risalenti al periodo medievale, in un dialogo ininterrotto tra storia e natura – Valeggio si guadagna uno spazio importante nell’insieme di questo itinerario, che lentamente si allontana dalle sponde del lago per la provincia sud di Verona, più precisamente Villafranca di Verona, la roccaforte degli Scaligeri nella pianura veronese, come dimostra l’elegante Castello, da visitare unitamente al Museo del Risorgimento, e a Villa Gandini Morelli-Bugna, che racchiude la sala del Trattato franco-austriaco del 1859.

Nel quadrilatero del Lombardo-Veneto

Giungiamo all’estremità orientale della provincia veronese per una visita a Cologna Veneta, borgo agricolo fondato nel 170 a.C. e, in epoca medievale, trasformato in piazzaforte.
Una ventina di minuti sono sufficienti a raggiungere Legnago, adagiata lungo le sponde del fiume Adige.          

Solitamente ricordata per aver fatto parte tra il 1848 e il 1866 del Quadrilatero, il famoso sistema difensivo austriaco nel Lombardo-Veneto, Legnago ha da sempre svolto un importante ruolo militare e commerciale: le sue fortificazioni sono citate già in documenti del X secolo.
Luogo di nascita del musicista Antonio Salieri, al quale è dedicato l’ottocentesco Teatro, dell’antica rocca conserva, in piazza della Libertà, il rudere del Torrione del XVI secolo.

Ferragosto 2023. Il Veneto capitale italiana dei colori con l’Holi

Ferragosto 2023. Il Veneto capitale italiana dei colori con l’Holi

Ferragosto a tutto colori in Veneto con l’Holi on tour, il festival dei colori, un simbolo di gioia, amore e divertimento genuino che in otto anni di vita ha conquistato oltre mezzo milione di persone in tutta Italia, collezionando sold out ad ogni tappa tra spiagge, parchi e città.

foto ufficio stampa

Il festival dei colori più amato dell’estate 2023

Il Summer Tour 2023 battezzato  “Welcome to the land of colors” è partito con successo, inanellando un sold out dopo l’altro, e ora, più carico che mai di musica e favolosi arcobaleni, si è rimesso in viaggio per raggiungere il litorale veneto ed approdare a Caorle e a Jesolo, le spiagge simbolo della movida. E a ferragosto invece ci si diverte al fresco in montagna alla Festa grande Santa Viola di Grezzana, nel veronese. L’Holi dal mare alla montagna accontenta tutti.
In questo inizio di stagione si sono già registrate parecchie decine di migliaia le presenze ai primi eventi, ai quali partecipano, in particolare nelle località vacanziere, anche molti turisti. 

foto ufficio stampa

Festa di mezz’estate in Lessinia, nel veronese

Il Tour “Welcome to the land of colors” raggiunge per Ferragosto la Festa grande Santa Viola di Grezzana godendo del fresco della montagna tra concerti, balli e buon cibo sotto un cielo multicolorato.
Questa festa si svolge da oltre 40 anni in Lessinia e l’Holi si inserisce perfettamente in questo contesto, perché ne condivide i valori, oltre al divertimento e allo spettacolo, è la solidarietà l’elemento portante della festa veronese.

Cos’è l’Holi

L’Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan.
Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua.
La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento.
E’ la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.


Che cosa si fa
 – Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme.
Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. 

Per chi è – Per tutti. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. 
L’Holi, ovvero il Festival dei colori nasce in Italia alcuni anni fa dalle menti di due event manager venetche sono i primi a portare in Italia il format.
Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web con le foto del bacio diventate virali e il format è diventato nazionale.
Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città.
Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico.
Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in otto edizioni ha totalizzato oltre 650 mila partecipanti di tutte le età e culture. www.holitour.it

Consorzizo Garda Doc. Ecco la prima carta dei suoli dell’arenale gardesano

Consorzizo Garda Doc. Ecco la prima carta dei suoli dell’arenale gardesano

Il Consorzio Garda DOC, lo scorso giovedì nell’Auditorium de il Vittoriale degli Italiani, ha presentato alla stampa la prima Carta dei Suoli della denominazione DOC Garda.
Siamo veramente felici ed orgogliosi di presentare al pubblico questo straordinario lavoro che vede finalmente la luce” dichiara il Presidente del Consorzio Garda Doc Paolo Fiorini “Questo documento rappresenta un punto di arrivo di diversi studi promossi dal Consorzio, condotti negli ultimi anni, a testimonianza del continuo impegno ed investimento di Garda DOC nel campo scientifico. A nome mio e del Consorzio ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte con impegno e dedizione a questo importante opera scientifica che sarà sicuramente risorsa preziosa per tutta la comunità”.


La carta dei suoli del Garda Doc

Lavorando a questo progetto” spiega il Dottor Giuseppe Benciolini Pedologo specialista in rilevamento ed elaborazione delle carte dei suoli “ho coniato un nuovo termine per esprimere al meglio ciò che costituisce l’aspetto più caratterizzante della denominazione Garda DOC, ovvero la sua sorprendente varietà di suoli: pedodiversità. Questo territorio, infatti, racchiude al suo interno diversi tipi di suolo che sono a loro volta derivati dalla grande varietà di processi geologici e di modellamento geomorfologico che hanno interessato il continente negli ultimi 200 milioni di anni.


Un Consorzio giovane e contemporaneo 

Lavorando a questo progetto” spiega il Dottor Giuseppe Benciolini Pedologo specialista in rilevamento ed elaIl Consorzio Garda DOC opera, infatti, in un territorio estremamente vario ed eterogeneo, non solo dal punto di vista fisico ma anche politico.
La regione vitivinicola comprende infatti tre comuni italiani, Brescia, Mantova e Verona, facenti parte di due regioni Italiane differenti, che si affacciano entrambe sul Lago di Garda.
Una denominazione giovane e contemporanea, animata da valori di cooperazione e rinnovo, tangibili anche nella comunicazione del Consorzio.

La diffusione di questa Carta dei Suoli avviene in modo unico e innovativo: non attraverso una pubblicazione, ma attraverso un filmato video che cerca di unire un linguaggio scientifico con un taglio divulgativo e accessibile a tutti” commenta Benciolini “L’intento è stato quello di realizzare uno strumento che non rischiasse di restare archiviato in qualche libreria, ma che invece rappresenta una vera risorsa per la comunità.”
La realizzazione di questo progetto rappresenta per il Consorzio Garda DOC un ulteriore passo avanti ne percorso di crescita e promozione della denominazione, che mira a rinnovare l’immagine di un areale vitivinicolo estremamente ricco e dalla storia millenaria.
Lo chef stellato e la sua “natura”

Lo chef stellato e la sua “natura”

Quando Sostenibilità fa rima con Cucina di Qualità si potrebbe riassumere per descrivere il nuovo menù dell’Oseleta, ristorante con una stella Michelin Guide 2023 di Villa Cordevigo, cinque stelle lusso associato a Relais & Châteaux a Cavaion Veronese (vicino al Lago di Garda, Verona).

Un orto a tutta natura sul lago di Garda

Ricavato in una parte della pittoresca barchessa all’ingresso del parco, lo chef Marco Marras ha progettato l’ampliamento dell’orto che si trova nella tenuta.
L’orto di 1500 metri quadri è destinato alla coltura a conduzione biologica di verdura e frutta di stagione (fra i quali cavolfiori, cappucci, fragole, zucchine, melanzane) senza residui chimici che soddisfa circa il 15% del fabbisogno del ristorante.
Marras continua così il suo percorso alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità nei processi produttivi della cucina e anche nella cura degli ingredienti home-made.


Nasce il menù “natura”

Ecco, dunque, che ai sempre apprezzati menu “Il viaggio dello chef” e “Oseleta”, Marras ha voluto portare sulle tavole del ristorante di cui regge da anni il timone, anche il menu “Natura”. Si comincia con l’Amuse bouche, a discrezione dello chef, per passare poi alla Melanzana e quindi al primo, lo spaghettone quadrato alla barbabietola, mandorla, polvere di cappero, olive taggiasche. Si prosegue col Cavolfiore brasato, insalata di germogli e fiori, rapa rossa, salsa teriyaki, per concludere col dessert “Il velo di Maya” e altre dolci tenerezze. La selezione dei vini in abbinamento viene seguita da Klodiola Prenga, restaurant manager del ristorante Oseleta.


Chi è chef Marco Marras

Marras, 35 anni, originario di Bosa, in Sardegna, guida l’Oseleta dal 2021, dopo esperienze professionali in tutto il mondo che ha poi tradotto nella sua cucina coniugando diversi stili, anche esotici, con quelli della sua Sardegna e del Veneto.
Una cucina concreta, che racchiude in sé la continua ricerca di equilibrio e armonia in tutte le fasi di ideazione dei piatti: dalla scelta degli alimenti, alla loro preparazione e alla presentazione.
Ma è proprio nella scelta degli alimenti che Marras dà il meglio di sé. Per lui devono essere legati il più possibile al territorio e sceglie sempre produttori che rispettino il benessere degli animali. Anche perseguendo la sua continua ricerca di rispetto con la terra in cui vive, delle produzioni e degli artigiani locali, nel 2022 ha progettato, realizzato ed ora ampliato l’orto di Villa Cordevigo.
Oltre la metà degli ingredienti utilizzati nelle cucine di Villa Cordevigo, sia per il Ristorante Cordevigo che per il ristorante Oseleta, sono di provenienza locale da contadini, casari, coltivatori e allevatori della zona del Lago di Garda. L’obiettivo è incoraggiare notevolmente la biodiversità: quando non è possibile favorire l’acquisto di materia prima da produttori locali si cerca di reperire fornitori eticamente rispettosi dell’ambiente.

«Gli stranieri che scelgono l’Italia – spiega lo chef Marco Marras – lo fanno anche per la nostra cucina e a tavola amano i prodotti del territorio: piatti iconici, ma reinterpretati con un gusto contemporaneo».


Un albergo al top anche in sostenibilità

Ma la ricerca della sostenibilità non si ferma in cucina. Villa Cordevigo, cinque stelle lusso Relais & Chateaux, è entrata, infatti, a far parte della Sustainability Community di Virtuoso, prestigiosa affiliazione delle più importanti agenzie di viaggio e Travel Advisors del mondo.
Virtuoso, dopo aver esaminato il programma di sostenibilità all’interno della tenuta e le attività svolte, fra la coltura di vigneti e la produzione di vino bio, ha riconosciuto gli sforzi della proprietà Cristoforetti e Delibori ad evitare gli sprechi razionalizzando i consumi, a sostenere la cultura e l’economia locale, la protezione dell’ambiente. Recentemente sono stati installati 216 moduli fotovoltaici, la potenza di picco è di 74,52 kWp, per una produzione di 81.410 kWh annui distribuiti su una superficie di 403,92 mq. Inoltre, nel 2017, la struttura alberghiera è stata premiata da Tripadvisor come uno dei “10 Top Hotel d’Italia”.

«La sostenibilità non è una moda, ma una necessità e uno stile di vita – spiega Lorenza Delibori, Maître de Maison di Villa Cordevigo – Ogni comunità e imprenditore ha un ruolo fondamentale per proteggere l’ambiente, le persone e disegnare nuove strade virtuose da tracciare per proteggere il futuro dell’ambiente. Per questo qualche anno fa abbiamo iniziato un cammino e un cambiamento etico per essere sempre più rispettosi dell’ambiente. È un processo continuo e progressivo. Dai pannelli fotovoltaici all’eliminazione della plastica monouso nelle stanze, dall’eliminazione degli sprechi al ristorante ai tovaglioli di bambù a colazione… Crediamo che sia un cambiamento fondamentale da trasmettere ai nostri dipendenti e ai nostri ospiti».

Dove siamo

Villa Cordevigo si trova a Cavaion, nell’entroterra del Lago di Garda, in provincia di Verona.
Questa dimora episcopale risalente al XVII secolo comprende 40 stanze e suite ognuna diversa dall’altra. La Villa veneta del 18. secolo, con un incantevole giardino all’italiana, è circondata dai maestosi alberi secolari del parco e dai vigneti della tenuta Villabella che dispone di un totale di 250 ettari di terreno e segue le indicazioni del codice europeo per la coltivazione e produzione integrata. Quando la qualità dell’Ambiente fa rima con Eccellente.
Il ristorante Oseleta è aperto:
– il sabato e la domenica a pranzo
– tutti i giorni (tranne il martedì) a cena

Località Cordevigo, 37010 Cavaion Veronese (VR) Italy
Contact: Tel +39 045 7235287 Fax +39 045 6268482
www.villacordevigo.com
www.ristoranteoseleta.it