Giacomo Puccini.  Grandi lavori per festeggiare il centenario nel 2024

Giacomo Puccini. Grandi lavori per festeggiare il centenario nel 2024

La Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini presenta il progetto 2024. Riqualificazione, Conservazione e Valorizzazione dell’Eredità Puccini in occasione del centenario dalla morte del compositore, che cadrà nel 2024.
L’ambizioso programma auspica di restituire al vecchio splendore uno dei luoghi a lui più cari, il paese di Torre del Lago, con la sua Villa museo e gli edifici che la circondano.


Il centenario di Giacomo Puccini

Nel 2024 l’Italia e il mondo intero saranno chiamati a celebrare un importante anniversario legato alla figura di Giacomo Puccini: i cento anni dalla morte del compositore, tra i più grandi di tutti i tempi, scomparso a Bruxelles il 29 novembre 1924.
Torre del Lago Puccini, da lui molto amata, dove trascorse oltre vent’anni e compose molte delle sue opere, tutt’ora tra le più rappresentate al mondo, costituirà il cuore delle celebrazioni e per questa ricorrenza la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, nata con lo scopo di salvaguardare, valorizzare e tramandare l’eredità del Maestro, ha scelto di commemorarlo ponendo l’attenzione proprio sulla casa dove abitò dal 1900 al 1921, concreta testimonianza della sua vita e della sua opera, nonché custode della sua memoria.

La Fondazione Puccini

Nel 2021, la Fondazione ha inoltre inaugurato nuovi spazi, sorti in seguito alla ristrutturazione di un immobile adiacente la Villa Museo, acquistato anni prima da Simonetta Puccini.
Al piano terra sono stati realizzati gli uffici della Fondazione, una biblioteca che raccoglie il materiale bibliografico pucciniano, l’Archivio Puccini e l’Auditorium Simonetta Puccini.

Al primo e secondo piano, invece, è stata realizzata una foresteria, dotata di ascensore panoramico.
L’obiettivo della Fondazione, con il progetto 2024, è quello di completare finalmente il restauro e la riqualificazione della dimora e degli edifici che la circondano, perché siano pronti ad accogliere visitatori, studiosi, appassionati d’arte e di musica, produzioni televisive e cinematografiche e chiunque voglia rendere omaggio al compositore in occasione dell’anniversario.

I lavori previsti interesseranno la sala del pianoforte, uno degli ambienti più suggestivi della villa, con il suo soffitto in cassettonato ligneo policromo e il caminetto, arricchito da ceramiche dipinte da Galileo Chini; lo splendido portale in legno intagliato e dorato che incornicia l’ingresso della cappella di famiglia; la scala in pietra serena che porta al primo piano, la cui copertura, una pastinatura colorata con cui si usava rivestire i gradini per conferire un aspetto più elegante, si è nel tempo gravemente deteriorata. Infine, le due verande, una delle quali veniva utilizzata dalla famiglia Puccini come sala da pranzo.

La villa e il giardino amati dal Maestro

Altro luogo che necessiterà di grandissima attenzione è il giardino – ricavato a seguito di una grande opera di riempimento di una porzione di lago – in cui Giacomo Puccini amava passare il suo tempo e di cui curava personalmente l’architettura.
Esso conserva ancora i lecci piantati al momento dell’impianto del parco, il cui aspetto, tuttavia, è stato nel tempo modificato, anche a causa dell’inserimento di alberi e arbusti non compatibili con l’ambiente.
La volontà della Fondazione è quella di giungere ad un progetto di riordino e restauro che, attraverso indagini fitopatologiche e di stabilità, consenta di ricostruirne la struttura originale, anche grazie ai numerosi documenti fortunatamente conservati, come fotografie e fatture di acquisto di fiori e piante. Sarà inoltre riproposto, come documentato anche nelle immagini d’epoca, l’osservatorio in legno dal quale il Maestro era solito esplorare il lago di Massaciuccoli.

Anche il garage, che attualmente ospita lo shop del museo, ma che trasmette ancora il sapore della destinazione d’uso precedente, con vecchi copertoni allineati su mensole nelle parti alte delle pareti e il pavimento originale in mezzane e metallo, sarà restituito al percorso espositivo.

Il progetto 2024

Il progetto prevede inoltre consistenti lavori di restauro, catalogazione e digitalizzazione dell’Archivio Puccini, vero forziere di memoria che contiene carteggi familiari e professionali, missive, fotografie, documenti amministrativi, musica manoscritta e a stampa, dichiarato fondo di interesse storico dal Ministero della Cultura.

Il fondo più prezioso è identificabile nei 3.100 autografi – manoscritti inediti che testimoniano la genesi delle dodici opere pucciniane e di alcune delle composizioni minori – nonché frammenti musicali di varia natura e brani per organo e pianoforte.
Anche se dal 2018, grazie al sostegno della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, le carte che compongono l’archivio sono state riordinate rispettando il criterio usato dal Maestro per la suddivisione dei suoi documenti, esse presentano in alcuni casi un pessimo stato di conservazione e andrebbero accuratamente restaurate e sottoposte a specifici trattamenti per la conservazione.
Sono inoltre previste attività di riordinamento, inventariazione, catalogazione e digitalizzazione, per rendere fruibile il materiale contenuto nell’archivio agli studiosi e a chiunque desideri consultarlo.

I mobili e gli oggetti appartenuti alla famiglia ed esposti nel percorso museale saranno completamente schedati, catalogati e inseriti nella piattaforma ministeriale dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.
Nella dépendance della villa saranno realizzati nuovi locali di servizio per la Casa Museo, saranno rifatti l’impianto elettrico e idrosanitario, inoltre verranno realizzati interventi esterni per migliorare la stabilità delle facciate e del tetto.
Il progetto di restauro riguarda anche la dépendance del Villino di Viareggio, dove Puccini si trasferì nel 1921 perché l’incanto di Torre del Lago, ormai, era svanito a causa di una centrale elettrica impiantata sul lago.

Tra gli obiettivi, quello di dotare il museo, per la prima volta, di una vera e propria biglietteria, di un bar e di un nuovo bookshop, che sorgeranno in un locale esterno alla Villa, acquistato dalla Fondazione nel 2021. Interventi, questi, che permetteranno di valorizzare l’intero territorio, attraverso la realizzazione di una rete di servizi di accoglienza diffusi.

L”amore per Torre del Lago

Quando Puccini giunse a Torre del Lago, nel giugno 1891, in compagnia della moglie Elvira e del figlio Antonio, rimase talmente affascinato dalla tranquillità e dalla bellezza del luogo che decise di eleggere il piccolo paese toscano a sua residenza e di farvi costruire, alcuni anni dopo, grazie ai successi di Manon Lescaut e La bohème, l’attuale villa, sorta su una precedente torre di guardia, che divenne fin da subito sua dimora prediletta.

Nella nuova casa, il compositore trascorre gran parte del suo tempo e trova l’ispirazione per le sue immortali melodie: qui nascono ToscaMadama ButterflyLa fanciulla del westLa rondine e il Trittico. «Torre del Lago, gaudio supremo, paradiso, eden, empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia… abitanti 120, 12 case. Paese tranquillo con macchie splendide fino al mare, popolate di daini, cignali, lepri, conigli […]. Tramonti lussuriosi e straordinari»: così scriveva l’operista nel 1900, parole rimaste a testimonianza del suo intenso e speciale legame con questo luogo. Nel 1925 l’amata casa di Torre del Lago fu trasformata in museo e dal 1926, per volere del figlio, custodisce nella cappella le spoglie mortali di Giacomo Puccini.

Toscana: le aperture speciali del Fai

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Giornate-FAI-primavera-2017-i-siti-da-non-perderedi Nadia Fondelli – Sabato 25 e domenica 26 edizione numero 25 delle Giornate Fai. 48 i “tesori” di Firenze e della Toscana che verranno nell’ occasione aperti al pubblico. In città si segnalano il cimitero degli Inglesi e il cimitero degli Allori.

A Firenze città in occasione delle Giornate Fai di primavera si potranno visitare anche due cimiteri monumentali: il cimitero degli Inglesi, dove è sepolto tra gli altri Pietro Viesseux, e il cimitero degli Allori dove riposano anche lo scrittore Harold Acton e la giornalista Oriana Fallaci.
Cimitero_Evangelico_Agli_Allori_-_interior_IIIFra le chicce da scoprire in città anche, eccezionalmente, palazzo Valori Altoviti sede della loggia massonica del Grande Oriente d’Italia un palazzo cinquecentesco famoso col nome di ‘Palazzo dei visacci’ per i ritratti di illustri fiorentini scolpiti sulla facciata.
Da non perdere neache la Torre di Careggi, l’ex convento delle Oblate e l’ex manifattura Tabacchi.

Allargandosi alla regione ben 48 i luoghi da scoprire o riscoprire aperti  eccezionalmente con orario dalle 10 alle 16,30.
Tra i ‘tesori’ da non perdere in provincia di Arezzo il chiostro dell’antico ospedale dell’ex convento di san Francesco a Foiano della Chiana; la villa del presidente a Livorno; l’idroscalo di Orbetello; palazzo Orsetti e la chiesa di Santa Caterina a Lucca; la splendida villa Puccini a Viareggio; il camposanto monumentale di Pisa; il conservatorio di San Niccolò a Prato; la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Pistoia; il cimitero monumentale della Misericordia e la farmacia dell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò a Pisa e l’abbazia di San Galgano a Chiusdino.

Un week end speciale, da non perdere!

Informazioni: www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=delegazione-toscana[:en]

DIG1415-S-GalganoGiornate-FAI-primavera-2017-i-siti-da-non-perderedi Nadia Fondelli – Sabato 25 e domenica 26 edizione numero 25 delle Giornate Fai. 48 i “tesori” di Firenze e della Toscana che verranno nell’ occasione aperti al pubblico. In città si segnalano il cimitero degli Inglesi e il cimitero degli Allori.

A Firenze città in occasione delle Giornate Fai di primavera si potranno visitare anche due cimiteri monumentali: il cimitero degli Inglesi, dove è sepolto tra gli altri Pietro Viesseux, e il cimitero degli Allori dove riposano anche lo scrittore Harold Acton e la giornalista Oriana Fallaci.
Cimitero_Evangelico_Agli_Allori_-_interior_IIIFra le chicce da scoprire in città anche, eccezionalmente, palazzo Valori Altoviti sede della loggia massonica del Grande Oriente d’Italia un palazzo cinquecentesco famoso col nome di ‘Palazzo dei visacci’ per i ritratti di illustri fiorentini scolpiti sulla facciata.
Da non perdere neache la Torre di Careggi, l’ex convento delle Oblate e l’ex manifattura Tabacchi.

Allargandosi alla regione ben 48 i luoghi da scoprire o riscoprire aperti  eccezionalmente con orario dalle 10 alle 16,30.
Tra i ‘tesori’ da non perdere in provincia di Arezzo il chiostro dell’antico ospedale dell’ex convento di san Francesco a Foiano della Chiana; la villa del presidente a Livorno; l’idroscalo di Orbetello; palazzo Orsetti e la chiesa di Santa Caterina a Lucca; la splendida villa Puccini a Viareggio; il camposanto monumentale di Pisa; il conservatorio di San Niccolò a Prato; la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Pistoia; il cimitero monumentale della Misericordia e la farmacia dell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò a Pisa e l’abbazia di San Galgano a Chiusdino.

Un week end speciale, da non perdere!

Informazioni: www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=delegazione-toscana[:]

Alcune idee per un San Valentino speciale a Firenze e in Toscana

Alcune idee per un San Valentino speciale a Firenze e in Toscana

[:it]SAN-VALENTINOdi redazione – Indimenticabile lo è se sei con la persona che ami. Un San Valentino speciale? E’ possibile
Abbiamo selezionato per voi alcune idee.

Firenze

Avreste mai pensato di potervi romanticamente baciare sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio? Ora è possibile.
In occasione di San Valentino potrete stupite il vostro partner con una romantica visita sulla vetta di Palazzo Vecchio grazie ai Musei Civici Fiorentini e all’Associazione MUS.E.
Al costo di 15 € sarà possibile visitare il camminamento di ronda e la torre di Palazzo Vecchio e, una volta saliti fino alla cima, brindare col proprio innamorato. Le visite sono previste dalle 19.00 alle 21.00 (ultimo accesso alle 20.30). I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria (055-2768224 / 055-2768558).

Palazzo Borghese in via Ghibellina 110a Firenze l’evento Valentine’s Day for ANT, organizzato da Fondazione ANT Italia Onlus per raccogliere fondi da destinare al servizio di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai progetti di prevenzione oncologica offre l’opportunità di festeggiare in maniera solidale.
La serata verrà presentata dalla coppia Veronica Maffei, Miss Simpatia 2012 e Stefano Baragli, presentatore e showman.
Aperitivo nella Sala degli Specchi a partire dalle 19.30 e cena nella sala Galleria Monumentale. A conclusione danze con la musica DJ set di Margherita Cecchi. Si potrà partecipare all’evento con un’offerta minima di 50 euro.
Tutti i fondi raccolti saranno devoluti a sostegno delle attività che ANT svolge a Firenze, Prato e Pistoia.
Tel. 055-5000210
.

fulin-san-valentino-2-e1486313326363-1900x700_cIl ristorante Fulin, luxury chinese experience ha studiato un menù adatto alla cena più romantica dell’anno.
Il ristorante cinese diretto da Stefano e Francesco Dai, cinesi di terza generazione, è una delle realtà più innovative del panorama della ristorazione fiorentina. Eleganza e cultura si ritrovano in questo spazio pensato per dare intimità e riservatezza creato per creare benessere e raccontare attraverso il cibo la storia di una grande cucina. Una cucina che pur adattando i piatti al palato Occidentale ha mantenuto intatta la sua peculiarità fatta di sapori intensi ma ben calibrati, di spezie profumate. Un cibo per l’anima che aiuta il corpo e le emozioni. L’inconfondibile qualità delle materie prime e le lunghe lavorazioni tradizionali sono la sfida che ogni giorno la nutrita brigata di cucina del Fulin mette in campo per dare sempre il meglio alla clientela.
La deliziosa palazzina sorta negli anni di Firenze Capitale che oggi ospita il Fulin, offre un “porto” sicuro per tutti gli innamorati che in questa serata vogliono dichiararsi o rinnovare il loro impegno quotidiano.
Da provare i ravioli cristalli di mare e girandoline dell’orto, il riso Fulin con verdure d’Oriente, uova, maiale e capesante, il pesce Fulin e l’immancabile anatra alla pechinese, ricetta che richiede una lunga preparazione ed è una specialità del ristorante. via

Per informazioni e prenotazioni
Tel. 055 684931 –  info@fulin.it

Viareggio

Insolito è pensare di restare intrappolati il giorno di San Valentino. Nessun incubo è solo la proposta di Intrappola.to, format di successo a metà tra una caccia al tesoro e un gioco di ruolo dal vivo, che il 14 febbraio si terrà a Viareggio.
La squadra – composta da un minimo di due fino a un massimo di sei giocatori – verrà chiusa in una stanza e avrà a disposizione un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per riconquistare la libertà. Mettete alla prova le vostre capacità di logica e osservazione, con una festa degli innamorati all’insegna dell’avventura, naturalmente in coppia.
Per info e prenotazioni consulare il sito ufficiale http://www.intrappola.to/.

Piombino

I parchi e i musei della Val di Cornia propongono un evento per festeggiare in modo per un inusuale San Valentino, alle 18.00 va in scena “Museum in Love”.
Il Museo archeologico di Piombino organizza una speciale visita dedicata agli amori mitici rappresentati sull’Anfora di Baratti, con aperitivo al Bar In Cittadella al termine della visita.
Per maggiori informazioni sulle modalità di visita: tel. 0565 226445 – prenotazioni@parchivaldicornia.it

Siena

Una notte speciale in quello che gli utenti di Tripadvisor hanno insignito l’hotel più romantico d’Italia.
Un primato che vale ancora di più se si considera che l’Aia Mattonata Relais, di Doglia, poco a sud di Siena ha conquistato anche il terzo posto nella Top 10 d’Europa (primo posto in Grecia e secondo in Inghilterra) e il quarto posto al mondo, sempre nella categoria ‘hotel più romantici’.

Per chi invece preferisce farsi coccolare dalle sorgenti termali la meta è Terme Antica Querciolaia a Rapolano Terme, Relax e benessere in cinque piscine con temperature fra i 30 e i 40 gradi, due coperte e tre esterne inserite in un magnifico parco verde affacciato sulle Crete Senesi.
Da provare i massaggi di coppia total body, la biosauna e l’hamman con paertura straordinaria fino alle 1.00 di notte.[:en]di redazione – Indimenticabile lo è se sei con la persona che ami. Un San Valentino speciale? E’ possibile
Abbiamo selezionato per voi alcune idee.

Firenze

Avreste mai pensato di potervi romanticamente baciare sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio? Ora è possibile.
In occasione di San Valentino potrete stupite il vostro partner con una romantica visita sulla vetta di Palazzo Vecchio grazie ai Musei Civici Fiorentini e all’Associazione MUS.E.
Al costo di 15 € sarà possibile visitare il camminamento di ronda e la torre di Palazzo Vecchio e, una volta saliti fino alla cima, brindare col proprio innamorato. Le visite sono previste dalle 19.00 alle 21.00 (ultimo accesso alle 20.30). I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria (055-2768224 / 055-2768558).
Palazzo Borghese in via Ghibellina 110a Firenze l’evento Valentine’s Day for ANT, organizzato da Fondazione ANT Italia Onlus per raccogliere fondi da destinare al servizio di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai progetti di prevenzione oncologica offre l’opportunità di festeggiare in maniera solidale.
La serata verrà presentata dalla coppia Veronica Maffei, Miss Simpatia 2012 e Stefano Baragli, presentatore e showman.
Aperitivo nella Sala degli Specchi a partire dalle 19.30 e cena nella sala Galleria Monumentale. A conclusione danze con la musica DJ set di Margherita Cecchi. Si potrà partecipare all’evento con un’offerta minima di 50 euro.
Tutti i fondi raccolti saranno devoluti a sostegno delle attività che ANT svolge a Firenze, Prato e Pistoia.
Tel. 055-5000210
.

Il ristorante Fulin, luxury chinese experience ha studiato un menù adatto alla cena più romantica dell’anno.
Il ristorante cinese diretto da Stefano e Francesco Dai, cinesi di terza generazione, è una delle realtà più innovative del panorama della ristorazione fiorentina. Eleganza e cultura si ritrovano in questo spazio pensato per dare intimità e riservatezza creato per creare benessere e raccontare attraverso il cibo la storia di una grande cucina. Una cucina che pur adattando i piatti al palato Occidentale ha mantenuto intatta la sua peculiarità fatta di sapori intensi ma ben calibrati, di spezie profumate. Un cibo per l’anima che aiuta il corpo e le emozioni. L’inconfondibile qualità delle materie prime e le lunghe lavorazioni tradizionali sono la sfida che ogni giorno la nutrita brigata di cucina del Fulin mette in campo per dare sempre il meglio alla clientela.
La deliziosa palazzina sorta negli anni di Firenze Capitale che oggi ospita il Fulin, offre un “porto” sicuro per tutti gli innamorati che in questa serata vogliono dichiararsi o rinnovare il loro impegno quotidiano.
Da provare i ravioli cristalli di mare e girandoline dell’orto, il riso Fulin con verdure d’Oriente, uova, maiale e capesante, il pesce Fulin e l’immancabile anatra alla pechinese, ricetta che richiede una lunga preparazione ed è una specialità del ristorante. via

Per informazioni e prenotazioni
Tel. 055 684931 –  info@fulin.it

Viareggio

Insolito è pensare di restare intrappolati il giorno di San Valentino. Nessun incubo è solo la proposta di Intrappola.to, format di successo a metà tra una caccia al tesoro e un gioco di ruolo dal vivo, che il 14 febbraio si terrà a Viareggio.
La squadra – composta da un minimo di due fino a un massimo di sei giocatori – verrà chiusa in una stanza e avrà a disposizione un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per riconquistare la libertà. Mettete alla prova le vostre capacità di logica e osservazione, con una festa degli innamorati all’insegna dell’avventura, naturalmente in coppia.
Per info e prenotazioni consulare il sito ufficiale http://www.intrappola.to/.

Piombino

I parchi e i musei della Val di Cornia propongono un evento per festeggiare in modo per un inusuale San Valentino, alle 18.00 va in scena “Museum in Love”.
Il Museo archeologico di Piombino organizza una speciale visita dedicata agli amori mitici rappresentati sull’Anfora di Baratti, con aperitivo al Bar In Cittadella al termine della visita.
Per maggiori informazioni sulle modalità di visita: tel. 0565 226445 – prenotazioni@parchivaldicornia.it

Siena

Una notte speciale in quello che gli utenti di Tripadvisor hanno insignito l’hotel più romantico d’Italia.
Un primato che vale ancora di più se si considera che l’Aia Mattonata Relais, di Doglia, poco a sud di Siena ha conquistato anche il terzo posto nella Top 10 d’Europa (primo posto in Grecia e secondo in Inghilterra) e il quarto posto al mondo, sempre nella categoria ‘hotel più romantici’.

Per chi invece preferisce farsi coccolare dalle sorgenti termali la meta è Terme Antica Querciolaia a Rapolano Terme, Relax e benessere in cinque piscine con temperature fra i 30 e i 40 gradi, due coperte e tre esterne inserite in un magnifico parco verde affacciato sulle Crete Senesi.
Da provare i massaggi di coppia total body, la biosauna e l’hamman con paertura straordinaria fino alle 1.00 di notte.[:]

Carnevali di Toscana: coriandoli ed allegria

di Stefania Pianigiani – Arriva il Carnevale e Viareggio si trasforma. Anzi i viareggini si trasformano. Non è facile capire cosa succede a Carnevale, per chi non vive in questa città.
Humor sottile e voglia di divertirsi si avvertono a tutte le età e scatta un meccanismo di autoironia che diventa il filo conduttore di maschere e gruppi. I viareggini con maestria e cura, preparano gli abiti e il copione delle loro mascherate, riversandosi in massa in passeggiata e sui viali a mare. Altra particolarità di Viareggio, è che ogni sabato, precedente al corso mascherato della domenica, ogni rione, fa la propria festa: musica, cibo di strada, frittura, tortelli e gnocchetti di pesce accompagnano la lunga notte nei rioni. Il primo rione a cominciare la festa, è “Torre del Lago”, seguito dal rione “Marco Polo”, poi arriva il turno della “Vecchia Viareggio” e conclude il rione “Baccanale Darsena”.
Il Carnevale a Viareggio, comincia con la cerimonia di apertura, dove si consegnano le chiavi della città a Burlamacco, e l’ultimo corso chiude con spettacolari fuochi d’artificio.

Poco distante, troviamo il “Carnevale Pietrasantino”, con la maschera simbolo che si chiama “Sprocco”. E’a partire dai primi anni del novecento, che si svolgono sfilate in maschera a Pietrasanta, e col tempo i corsi mascherati, si sono arricchiti di un altro importante evento “Lo Sprocco d’Argento”: festival che elegge la canzone regina del Carnevale.

Nel Valdarno, precisamente nella ridente cittadina di San Giovanni, i suoi abitanti, oltre a fare uno squisito “stufato alla sangiovannese”, con tanto di ricetta segreta, sono anche unici nel festeggiare il Carnevale. Gli Uffizi di Carnevale, è infatti una manifestazione unica nel suo genere: nell’Oratorio di Santa Maria delle Grazie, le sette compagnie di suffragio, organizzano ricchi pranzi a base di specialità locali, preceduti dalla sfilata del carroccio con i paggetti in costume.
I cinque “Uffizi” che tuttora sopravvivono sono: Sant’Antonio, Santa Lucia, quello “dell’Industria”, quello del “Vicariato” e quello delle “Donne”.

Spostandoci nell’aretino, una nota di merito va al “Carnevale dei “Figli di Bocco”: tutto nasce da un antico documento datato 1174, dove si narra di grandi festeggiamenti prima dell’inizio della quaresima, con balli e libagioni, dove signori e bifolchi, festeggiano insieme.
I figuranti, indossano meravigliosi costumi e bellissime maschere e sfilano per le vie del borgo, accompagnati da musici, sbandieratori e tamburini.

Un altro Carnevale toscano molto famoso è quello di Foiano della Chiana: la sua esistenza è documentata in uno Statuto del 1539, e tale documento fa si che questo Carnevale sia il più antico d’Italia.
Ad aprire le sfilate dei quattro quartieri del paese è “Re Giocondo”, che verrà bruciato durante la cerimonia della “Rificolona” e della lettura del testamento.

Ma la Toscana, si conferma la regione regina dei carnevali fantasiosi sia per il nome che per i costumi: ad Arezzo è rinomato il “Carnevale dell’Orciolaia”, a Ponte a Buggiano (Pistoia) c’è quello dei golosi, a Bibbiena (Arezzo), quello della “Mea”.

E anche la costa organizza sfavillanti corsi in maschera, come il “Carnevale del Mare” a San Vincenzo, “Il Baraonda” a Rosignano Solvay e il “Carnevale di Follonica”.by redaction HGH – Viareggio Carnival arrives and turns. Indeed the Viareggio turn. It is not easy to understand what happens during Carnival, for those who do not live in this city.
Subtle humor and desire to have fun, you will hear all ages and takes a mechanism of self-irony that becomes the theme of masks and groups. The Viareggio with skill and care, prepare clothes and the script of their masked, pouring in mass walk and walks along the sea. Another peculiarity of Viareggio, is that every Saturday, Sunday masked prior to the course, each district makes its festival: music, street food, fry, ravioli and gnocchi fish accompany the long night in the wards. The first district to start the party, is “Torre del Lago”, followed by the district “Marco Polo”, then comes the turn of the “Old Viareggio” and concludes the district “Bacchanal Dock”.
The Carnival in Viareggio, begins with the opening ceremony, where you hand over the keys of the city to Burlamacco, and the last course ends with a spectacular fireworks display.

Nearby, there is the “Carnival Pietrasanta” with the mask symbol called “Sprocco.” E’a since the early years of the twentieth century, taking place in Pietrasanta dress parades, masked and in time, we are enriched by another important event “The Sprocco Silver” festival which elects the song Queen of the Carnival .

In Valdarno, specifically in the small town of St. John, its inhabitants, as well as make a delicious “stew sangiovannese”, complete with a secret recipe, they are also unique in celebrating Carnival. The Uffizi Carnival, is indeed a unique event of its kind: the Oratory of Santa Maria delle Grazie, the seven companies suffrage, lavish meals based on local specialties, preceded by a parade of carroccio with pageboy costume.

The five “Uffizi” that still survive are: Saint Anthony, Saint Lucia, the “Industry”, that of “vicariate” and that of “Women”.
Moving nell’aretino, a note of credit goes to the “Carnival of the” Sons of Bocco “everything comes from an ancient document dated 1174, which tells of a great celebration before the beginning of Lent, with dancing and drinking, where lords and peasants, celebrating together.
The participants, wearing beautiful costumes and beautiful masks and parade through the streets of the village, accompanied by musicians, flag bearers and drummers.

Another very famous Tuscan Carnival is to Foiano della Chiana: its existence is documented in a statute of 1539, and this document makes this Carnival is the oldest in Italy.
To open the parade of four districts of the country is “Re Giocondo,” which will be burned during the ceremony of the “Rificolona” and the reading of the will.

But Tuscany, is still the region queen of carnival fancy Both the name and for the costumes in Arezzo is the famous “Carnival dell’Orciolaia” Bridge to Buggiano (Pistoia) is that of a sweet tooth, in Bibbiena ( Arezzo), that of “Mea”.
And the coast organizes courses in sparkling form, as the “Carnival of the Sea” in San Vincenzo, “The Uproar” Rosignano Solvay and the “Carnival of Follonica”.

Il piatto vietato: le cèeThe forbidden dish: the fry eels “alla pisana”

Oggi è questo un piatto vietato, fra l’altro anche ecologicamente scorretto… Ma siccome fa parte della storia millenaria di Pisa e delle sue genti, non possiamo non parlarvene fosse altro per curiosità.

Sono, – detta alla pisana, – le cèe, che altro non sono che avannotti d’anguilla.

Un tempo in tutta la Toscana sulla costa, da nord a sud, erano moltissimi i pescatori di cèe che “intercettavano” gli avannotti mentre questi risalivano i corsi d’acqua per andare a crescere nell’acqua dolce.

Poi la pesca è stata messa fuorilegge, le reti riposte, ma purtroppo si è sviluppato un fiorente mercato nero. Quindi è bene chiarire da subito che, oggi, se in un ristorante vi offrono le cèe, sappiate che o sono di contrabbando oppure sono importante dalla Francia dove la pesca non è vietata.

Le cèe sono state per moltissimi secoli una prelibatezza culinaria, ingrediente primo di molte semplici e gustosissime ricette. Un piatto semplicissimo ma poetico (tanto da essere esaltato in un sonetto da Neri Tanfucio, che altri non era che Renato Fucini) sono proprio le cèe alla Pisana. Si buttavano in padella con olio e salvia e poi si servivano nel piatto caldissimo. Qualcuno vi ci grattugiava sopra anche un po’ di formaggio parmigiano. Ma ad esempio a Viareggio, vi aggiungevano il pomodoro ed alcuni le usavano anche per condire la pastasciutta o farci delle succulente frittatine.

Ma la vera poesia e nostalgia delle cèe stava soprattutto nelle interminabili notti trascorse a Bocca d’Arno ad aspettare che la rete inquadrasse una colonna di cèe che risalivano il fiume. Notti di ghiaccio e freddo perché la risalita in acqua dolce avviene da Natale ai primi di marzo!

Lunghe notti in cui, per stemperare il freddo, si accendevano fuocherelli in riva all’Arno; un grande spettacolo che fa irremidiabilmente parte del passato.Today it’s a forbidden dish, ecologically incorrect…

But because it’s a part of the millenary history of Pisa and of the people who have lived here, how could we not talk about it.

They are the fry eels called “alla pisana”. Once upon a time along the whole Tuscan coast side, from the north to the south, many fishermen caught the fry eels on their way to the sweet water where they were supposed to grow.

Today the fry eel fishing is forbidden but unfortunately there is a flourishing black market. So it’s good to know that if you find fry eels in the restaurant they are illegally imported or bought from France where the fishing is still legal.
For many centuries the fry fish has been a culinary delicacy and an ingredient in many simple and tasty recipes.

A very simple but poetic dish (the dish was exalted in a sonnet by Neri Tanfucio also known as Renato Fucini), it’s made in the frying pan with olive oil and salvia and it’s served on a hot plate.

Some people like to put parmesan cheese on top and in Viareggio, for example, they add tomatoes, they could also be used as seasoning for pasta or omelette. But the true poetry and nostalgia of this dish is connected with the long nights waiting at the Arno River to get some fry eels on their way up the river in the net.

The nights were very cold, because it all occurred between Christmas and the beginning of March, and also very long and to keep warm they used to lit fires on the river bank, but today that is all part of the past.