di Nadia Fondelli – Una rivoluzione attesa da tempo e di cui si sentiva parlare da almeno da un anno. Il Chianti Classico cambia o più semplicemente si mette al passo coi tempi.
Via la fascetta col Gallo Nero strizzata sul collo della bottiglia. L’etichetta scende sull’etichetta o sul retroetichetta con misure e colori definiti dal Consorzio.
Regole severe per il viso sfuso che dovrà uscire dalle cantine già “firmato” Chianti Classico come garanzia di qualità per il consumatore. Ma sopratutto una rivoluzione quasi totale della piramide di qualità della denominazione.
Gli appassionati dallo scorso maggio – data in cui si sentiva già parlare di alcune importanti novità – erano in fibrillazione; i colleghi più titolati a caccia di scoop e anticipazioni si sono arrampicati sugli specchi per cercare di indovinare, ma oggi è il Consorzio stesso a svelarci le novità.
Il “Gran Selezione” diventerà il prodotto d’elite della griffe. Il vino migliore fatto solo con uve nate nell’azienda e che non andrà sul mercato prima di 30 mesi.
Questa attesa novità rivoluzionerà un po’ tutte le altre linee di produzione. Solo il Chianti Classico d’annata rimarrà inalterato, mentre la Riserva avrà come novità il doversi dichiarare tale fin da subito e non come succedeva fino ad oggi quando poteva diventare tale anche solo prima di andare sul mercato, ovvero 2 anni dopo la raccolta delle uve e di cui almeno tre mesi passati in bottiglia.
D’ora in poi per poter essere un Chianti Classico Riserva il produttore deve dichiararlo dalla vigna: quell’uva e solo quella diventerà tale.
Novità approvate pochi giorni fa a grande maggioranza dall’assemblea su proposta del Consiglio di Amministrazione. Novità che intendono valorizzare la Denominazione facendola crescere sempre di più nonostante che il 2012 con i suoi venti di crisi abbia fatto registrare un invidiabile +8% sui mercati mondiali con gli Usa come piazza forte e una forte crescita cinese.
“Si chiude un percorso iniziato più di due anni fa con il preciso intento di rilanciare la denominazione attraverso una serie di modifiche al disciplinare finalizzate ad assecondare quell’innalzamento qualitativo del prodotto conseguito dai nostri vini negli ultimi anni” afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico.
“Sono sicuro che con questi nuovi strumenti saremo in grado di affrontare le sfide del futuro con una serie di regole capaci di rendere il Chianti Classico più forte davanti alla crescente concorrenza internazionale. Ringrazio tutto il corpo sociale, il cda e la Presidenza che mi ha preceduto, tutti insieme abbiamo contribuito a questo importante traguardo”.
Sarà il tradizionale appuntamento annuale della Stazione Leopolda di Firenze con il Chianti Classico Collection a “battezzare” con la presentazione ufficiale il prossimo febbraio il Chianti Classico del futuro. Più in particolare, martedì 19 febbraio, nella tradizionale conferenza stampa della manifestazione sarà “svelata” la nuova immagine e tutte le altre novità del riassetto.
260mila quintali pari a 34 milioni di bottiglie venduti nel 2012; 4,7 miliardi export per tutto il vitigno Italia, crescite di fatturato del +13% del comparto che ha salvato di fatto l’Italia sui mercati internazionali.
Numeri importanti per il re del made in Italy, numeri a cui si arriva solo grazie a una qualità sempre maggiore, ad un’attenzione viva per le richieste del mercato nella certezza che il vino italiano e il suo principe Chianti Classico non si possono taroccare!
by Nadia Fondelli – A revolution is long overdue and that viagra online without prescription there was talk for at least a year. The Chianti Classico changes or simply puts up with the times.
Go the band with Gallo Nero wrung the neck of the bottle. The label goes on the label or on the back label sizes and colors defined by the Consortium.
Strict rules for the face loose and must leave the cellar already “signed” Chianti Classico as a guarantee of quality for the consumer. But above all a revolution almost total quality pyramid of the name.
Fans since last May – the date on which she was already talking about some major changes – were fibrillation; colleagues more qualified to hunt for scoops and advances climbed at straws to try to guess, but today is the Consortium to reveal the news.
The “Great Selection” will become the elite product of the brand. The best wine made only from grapes born on the farm which will not go on the market before 30 months.
This innovation will revolutionize waiting a bit ‘all the other production lines. Only the Chianti Classico vintage will remain unchanged, while the Reserve will like the novelty having to declare this immediately and not going to date when he could become that even before going on the market, or 2 years after the harvest of which at least three months in bottle. From now on, in order to be a Chianti Classico Riserva, the manufacturer shall declare the vineyard and only those grapes that become such.
New approved a few days ago by the Assembly by a large majority on a proposal from the Board of Directors. News that intend to enhance the name making it grow more and more in spite of the 2012 with its winds of crisis has registered an enviable +8% on world markets with the U.S. as a fortified town and a strong growth in China.
“It closes a process that began more than two years ago with the specific intent to revive the name through a series of changes to the specification designed to accommodate quell’innalzamento product quality achieved by our wines in recent years,” said Sergio Zingarelli, President of the Consortium Chianti Classico wine.
“I am sure that with these new tools will be able to meet the challenges of the future with a set of rules that can make Chianti Classico stronger in front of the growing international competition. I thank all the social body, the Board of Directors and the President who preceded me, we have all contributed to this important milestone. “
It will be the annual event of the Stazione Leopolda in Florence, Chianti Classico Collection to “baptize” with the official launch next February Chianti Classico of the future. More specifically, Tuesday, Feb. 19, in the traditional press conference of the event will be “unveiled” the new image and all the other news of the reorganization.
260 thousand tons of 34 million bottles sold in 2012, 4.7 billion and exports to all over the vine Italy, revenue growth of +13% of the sector that has actually saved Italy in international markets.
Important numbers for the king of the made in Italy, numbers which can be reached only through a higher and higher quality, with attention alive to the demands of the market in the certainty that Italian wine Chianti Classico and her prince can not falsify!
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