[:it]Si chiama «Ri-Africa» la mostra fotografica di Claudia Romiti che verrà inaugurata sabato 18 gennaio alle 17,30 nella saletta della So.Ri. di piazza Sant’Antonino. Un progetto nato nel 2009, grazie al quale Romiti ha vinto il concorso indetto dal Lucca digital Photo fest, che tratta in modo originale ed intelligente uno degli aspetti più visibili del fenomeno dell’immigrazione in Italia.
«Un lavoro che parla di immigrazione, ma con una visione diversa – spiega Romiti -. I soggetti ritratti sono i vu’ cumprà che spesso vediamo d’estate in spiaggia. Riprendendoli mi sono resa conto che nel nostro paese trovano nuovamente un posto dove sembravano stare bene, ma in realtà non è così».
In mostra 19 scatti, visibili fino al 26 gennaio: un vero e proprio racconto per immagini in bilico tra la documentazione e l’interpretazione visionaria, che unisce alla riflessione socio-antropologica un’empatia proposta con leggerezza, quasi en passant, formula una denuncia e lo fa con garbo. Dal progetto è nato anche un libretto, che sarà acquistabile nei locali della mostra. Parte del ricavato della vendita di questo piccolo volume sarà devoluto alla Caritas diocesana di Prato per il progetto Etiopia. Nell’ex colonia italiana del Corno d’Africa, la Caritas italiana ha dato vita a numerosi progetti per sostenere lo sviluppo della popolazione, soprattutto dei tanti giovani che non hanno un lavoro e che non possono quindi mantenere le proprie famiglie.
Insieme all’autrice saranno presenti all’inaugurazione il direttore artistico del Photolux Festival di Lucca Enrico Stefanelli; Gianni Limberti dell’associazione Matteo Ricci; il giornalista Piero Ceccatelli e il fotografo Baldassarre Amodeo.[:en]Si chiama «Ri-Africa» la mostra fotografica di Claudia Romiti che verrà inaugurata sabato 18 gennaio alle 17,30 nella saletta della So.Ri. di piazza Sant’Antonino. Un progetto nato nel 2009, grazie al quale Romiti ha vinto il concorso indetto dal Lucca digital Photo fest, che tratta in modo originale ed intelligente uno degli aspetti più visibili del fenomeno dell’immigrazione in Italia.
«Un lavoro che parla di immigrazione, ma con una visione diversa – spiega Romiti -. I soggetti ritratti sono i vu’ cumprà che spesso vediamo d’estate in spiaggia. Riprendendoli mi sono resa conto che nel nostro paese trovano nuovamente un posto dove sembravano stare bene, ma in realtà non è così».
In mostra 19 scatti, visibili fino al 26 gennaio: un vero e proprio racconto per immagini in bilico tra la documentazione e l’interpretazione visionaria, che unisce alla riflessione socio-antropologica un’empatia proposta con leggerezza, quasi en passant, formula una denuncia e lo fa con garbo. Dal progetto è nato anche un libretto, che sarà acquistabile nei locali della mostra. Parte del ricavato della vendita di questo piccolo volume sarà devoluto alla Caritas diocesana di Prato per il progetto Etiopia. Nell’ex colonia italiana del Corno d’Africa, la Caritas italiana ha dato vita a numerosi progetti per sostenere lo sviluppo della popolazione, soprattutto dei tanti giovani che non hanno un lavoro e che non possono quindi mantenere le proprie famiglie.
Insieme all’autrice saranno presenti all’inaugurazione il direttore artistico del Photolux Festival di Lucca Enrico Stefanelli; Gianni Limberti dell’associazione Matteo Ricci; il giornalista Piero Ceccatelli e il fotografo Baldassarre Amodeo.[:]
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