di Nicoletta Curradi – E’ stato per anni considerato una copia, adesso può dirsi a tutti gli effetti un originale. Mina Gregori, Professoressa Emerita di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Firenze, caravaggista di fama mondiale, ha infatti riconosciuto la mano di Johan Zoffany, artista tedesco del XVIII secolo, in un autoritratto del 1777: una composizione con taglio ravvicinato sull’artista che cattura perfettamente la sua enigmatica personalità di umorista irriverente e acuto osservatore che sfida le gerarchie, i confini nazionali e le implicazioni sociali. Zoffany è l’autore della Tribuna degli Uffizi, tela che ritrae la sala del Buontalenti riaperta di recente al pubblico dopo mesi di restauro. I suoi migliori autoritratti sono tutti in Italia, agli Uffizi, al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona e alla Galleria Nazionale di Parma.
“Si tratta della stessa ideazione del ritratto conservato a Cortona – scrive Gregori nella sua attribuzione – Qui la rappresentazione è più concentrata nel busto, come confermano anche le minori misure di quelle dell’esemplare cortonese (cm. 72,5 x 58). Poiché questo è datato 1777, si può pensare che anche il nostro ‘Autoritratto’ sia stato eseguito all’incirca a questa data. La fattura libera, con colpi quasi a macchia, non solo nella pelliccia, ma anche negli incarnati, rafforza l’ipotesi della sua autografia. I caratteri brillanti dell’esecuzione rappresentano le qualità che rendono significativa l’opera e corrispondono allo spirito del personaggio”.
La piccola tela (cm. 55 x 40.5) è stata riportata allo stato originale, utilizzando gli ultimi metodi scientifici, dalla restauratrice fiorentina Roberta Lapucci. La campagna di indagini diagnostiche svolta sotto la supervisione di Anna Pelagotti nei laboratori Art-Test di Firenze, eccellenza della investigazione scientifica applicata ai beni culturali (analisi chimiche dei pigmenti, raggi X, fotografia multilayer), conferma l’originalità del dipinto. Inoltre, l’analisi storico-artistica delle vesti, condotta da Cristina Giorgetti (Accademia delle Belle Arti, Firenze), rafforza la tesi che si tratti di una versione precedente alla tela di Cortona.
Una scoperta affascinante presentata all’interno del Simposio Internazionale “Riconoscere l’originale nell’arte”, ospitato dalla prestigiosa università americana SACI Studio Art Centers International – Palazzo dei Cartelloni – Firenze, il 12 ottobre scorso.
L’Autoritratto di Zoffany appartiene a Mnajdra Ltd, Discerning Fine Arts, giovane società spagnola che gestisce una collezione di opere d’arte antiche di grande qualità e valore tecnico e che ha promosso il Simposio odierno. La selezione delle opere si deve a Susan Grundy, storica dell’arte inglese, fondatrice e direttrice di Mnajdra. Il suo intuito, la sua competenza storico-artistica, nonché il suo coraggio nell’investigare le fonti, uniti all’impiego di tecnologie di ricerca all’avanguardia, hanno infatti riportato alla luce eccezionali opere d’arte: lo Zoffany, ma anche il Ritratto di Filosofo (XVII secolo) di un Anonimo Caravaggesco e il Ritratto di Lady Diana Cecil, Contessa di Oxford (XVII secolo), ritenuto una maniera autentica di A. Van Dyck. Tutti e tre i dipinti sono esposti per l’intera giornata del Simposio.
“Noi acquisiamo opere d’arte trascurate – ha detto Grundy – e, poi, rispettandone l’epoca e l’originalità della concezione, ci sforziamo di restaurarle e rivalutarle. In futuro, ci piacerebbe lavorare su dipinti di artiste donne abbandonati nei magazzini, in particolare a Firenze. Utilizzando intuizione, conoscenze storiche, campagne diagnostiche indipendenti e accurati restauri, abbiamo già recuperato un capolavoro”.Oggi Zoffany ha un’opera in più: lo straordinario Autoritratto della collezione Mnajdra.
di Nicoletta Curradi – It ‘s long been considered a copy, can now be said to be in all payday loans for bad credit respects an original. Mina Gregori, Professor Emeritus of Modern History at the University of Florence, Caravaggio world famous, has recognized the hand of Johan Zoffany, German artist of the eighteenth century, in a self-portrait of 1777: a composition close cut on artist who perfectly captures his enigmatic personality irreverent humorist and keen observer that challenge hierarchies, national boundaries and social implications.
Zoffany is the author of the Tribuna of the Uffizi, canvas depicting the hall of Buontalenti recently reopened to the public after months of restoration. His best portraits are all in Italy, the Uffizi Gallery, the Museum of the Etruscan Academy of Cortona and the National Gallery of Parma.
“This is the same conception of the portrait preserved in Cortona – Gregori writes in his attribution – Here the representation is more concentrated in the chest, as confirmed by the smaller sizes of the specimen Cortona (cm. 72.5 x 58). Since this is dated 1777, one might think that our ‘Self’ has been executed at about that date. The invoice free shots with almost spot, not only in the fur, but also in flesh tones, strengthens the hypothesis of its authenticity. The characters are brilliant execution the qualities that make the work meaningful and reflect the spirit of the character. ”
The small canvas (cm. 55 x 40.5) has been restored to its original state, using the latest scientific methods, the Florentine restorer Roberta Lapucci. The campaign of diagnostic tests carried out under the supervision of Anna Pelagotti Art-Test laboratories in Florence, excellence in scientific investigation applied to cultural heritage (chemical analysis of pigments, X-ray photography multilayer), confirms the originality of the painting. Moreover, the analysis of historical and artistic clothes, led by Cristina Giorgetti (Academy of Fine Arts, Florence), strengthens the argument that this is an earlier version of the canvas of Cortona.
A fascinating discovery presented in the International Symposium “Recognizing the original art”, hosted by the prestigious American university SACI Studio Art Centers International – Palace of Billboards – Florence, on October 12 last year.
The Zoffany Portrait of a member of Mnajdra Ltd, Discerning Fine Arts, a young Spanish company that manages a collection of ancient works of art of great quality and technical merit and promoted the Symposium today. The selection of works is due to Susan Grundy, English art historian, founder and director of Mnajdra. His insight, expertise of art history, and his courage in investigating the sources, combined with the use of technology to cutting-edge research, have in fact brought to light great works of art: the Zoffany, but also the Portrait of a Philosopher (XVII century) by an anonymous Caravaggio and the Portrait of Lady Diana Cecil, Countess of Oxford (XVII century), regarded as an authentic way of A. Van Dyck. All three paintings are on display for the whole day of the Symposium.
“We acquire works of art neglected – Grundy said – and, then, respecting the time and the originality of the design, we strive to restore them and rivalutarle. In the future, we would like to work on paintings by women artists in abandoned warehouses, particularly in Florence. Using intuition, historical knowledge, and independent diagnostic campaigns careful restoration, we have already recovered a masterpiece. “Today Zoffany has more than a work: the extraordinary portrait of the collection Mnajdra.
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