Negli anni della guerra fredda la Germania dell’Est era il nome con cui veniva comunemente chiamata la Repubblica Democratica Tedesca, quella oltre le mura e i fili spinati della cortina di ferro.
Oggi indica una zona geografica della Germania che comprende 5 land tedeschi nella parte centro-orientale della nazione: Brandeburgo, Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia e la città-stato di Berlino.
Esclusa Berlino, la Germania orientale è poco visitata dai turisti italiani.
La zona è poco considerata perché ritenuta a torto molto grigia, pregiudizio legato alla presenza in passato di industrie pesanti che creavano forti problemi di inquinamento e alle cupe atmosfere della guerra fredda.
Un viaggio nella Germania dell’Est è invece una vera sorpresa: altro che impianti chimici e tristi edifici grigi, vi aspettano paesaggi lussureggianti, incantevoli città medievali, castelli da fiaba
Germania dell’Est: un mondo tutta da scoprire
La Sassonia (Sachsen) si trova nella parte sud-orientale della Germania dell’Est. Confina con quattro land tedeschi a sud, est e nord, mentre a ovest confina con Polonia e Repubblica Ceca.
Il paesaggio è variegato: principalmente pianeggiante, con zone collinari e montuose; i picchi più alti si concentrano nelle Montagne Metallifere, verso il confine con la Repubblica Ceca.
Il capoluogo del land, Dresda, è tristemente noto per i bombardamenti aerei che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno praticamente raso al suolo la città. Sebbene gran parte del patrimonio artistico della città sia andato irrimediabilmente distrutto, Dresda ha saputo rialzare la testa e oggi è una città molto piacevole da visitare, ricca di musei e di piacevoli passeggiate lungo il fiume. Leggi l’articolo su Dresda qui.
Altra città affascinante da visitare è Lipsia, che alcune riviste straniere descrivono così: “come Berlino, ma meglio”.
Non sono solo i turisti di oggi ad amare tanto questa città, ma anche gli intellettuali del passato: qui vissero alcuni tra i personaggi più significativi della storia e della cultura tedesca, come Goethe, Bach, Wagner, Lenin e Rosa Luxemburg.
La fama di Zwickau è invece legata all’industria automobilista: la città è infatti sede della Audi, storico marchio automobilistico tedesco oggi di proprietà del gruppo Volksvagen.
Lipsia, giovane, cosmopolita e artistica
E’ però di Lipsia che vogliamo parlarvi, Leipzig in tedesco, la più grande della Sassonia.
Un nome che deriva dalla parola slava Lipsk, che significa “insediamento dei tigli”. Lipsia viene citata per la prima volta in un documento nel 1015 e diventa un centro piuttosto importante in epoca medievale.
Fu sede della Battaglia delle Nazioni nel 1813, ma soprattutto fu proprio da Lipsia che partì la caduta del muro di Berlino. Dopo la riunificazione, in molti abbandonarono la “grigia” Lipsia, ma negli ultimi tempi la città sta vivendo un nuovo splendore, riprendendosi un ruolo importante sia a livello economico che politico: dall’unificazione a oggi la città è in continua evoluzione, con il centro storico e i suoi palazzi che sono stati restaurati, attività commerciali sono sorte per la strade animate tutti i giorni da artisti di strada e le fiere del libro e della moda hanno portato un’atmosfera giovanile e accogliente.
Oltre alla grandissima cultura che attraversa ogni angolo della città, Lipsia si fa apprezzare per il suo dinamismo e per l’essere così piena di giovani, grazie anche alla presenza di un’importantissima Università.
Lipsia si sta davvero imponendo come nuova meta turistica, ed è considerata attualmente come una dei luoghi principali da visitare sul piano artistico e culturale. Oggi la città conta 530.000 abitanti, ed è suddivisa in dieci distretti a loro volta organizzati in 63 quartieri distinti.
Alcuni autorevoli quotidiani, come il New York Times e lo Spiegel, hanno come accennato definito Lipsia “come Berlino, ma meglio”.
Sì, perchè la città tedesca sta vivendo un periodo di rinascita che la fa somigliare sempre più alla tanto amata Londra degli anni ’60 del secolo scorso.
Là dove cadde Napoleone
Napoleone subì una pesante sconfitta a Lipsia nel 1813: l’evento è ancora oggi ricordato con un imponente monumento eretto cento anni dopo e meta prediletta dai tanti turisti. La battaglia di Lipsia sottolineiamo che è considerata la maggiore mai combattuta precedentemente alla Prima Guerra Mondiale.
Costruito in granito e arenaria e situato su una collina, il monumento rispecchia in pieno lo stile guglielmino: una volta raggiunto, ci si accorge della splendida vista panoramica che offre il posto.
Il monumento è composto da due parti: la prima è una cripta con otto statue che rappresentano i guerrieri caduti, la seconda presenta invece quattro statue che stanno a simboleggiare le qualità tedesche: coraggio, fede, sacrificio e fertilità.
È possibile salire sul monumento dove vi è una piattaforma panoramica, all’altezza di 90 metri, scalando ben 500 scalini stretti e ripidi. Se non si è troppo stanchi, la vista panoramica che si gode dal monumento ricompensa la fatica compiuta passo dopo passo.
Caduta del muro. Qui tutto ebbe inizio con la fiaccolata dei 70.000
Oltre al monumento che ricorda la celebre battaglia a Lipsia sono altre le bellezze da scoprire.
Iniziamo da una delle sale concerti più belle del mondo: il Gewandhaus.
Quando farete l’ingresso in questo ambiente, resterete praticamente senza fiato: ciò che colpisce maggiormente è l’eccezionale acustica, ritenuta tra le migliori di tutto il pianeta.
Le origini della Gewandhaus di Lipsia risalgono al 1781: la struttura è stata distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma è stata ripristinata negli anni ’80 e ora si mostra in tutto il suo splendore.
Passiamo poi alla chiesa di San Nicola che è senza dubbio la chiesa più famosa di Lipsia, sia per la sua inestimabile bellezza ma soprattutto perché ha rappresentato lo spirito combattivo del popolo di Lipsia.
La sera del 9 ottobre 1989 erano in 70.000 a marciare con delle fiaccole luminose proprio nei pressi di questa splendida chiesa per sfidare il regime comunista: un gesto che sostanzialmente diede il primo “colpo” al Muro, che cadde poco dopo portando alla riunificazione della Germania.
Il suo stile neoclassico vi farà innamorare, e gli interni vi daranno un senso di pace e serenità.
Cosa vedere a Lipsia
Il vecchio municipio costruito nel 1556 dall’architetto Hieronymus Lotter su basamenti di due case patrizie in stile rinascimentale, rimane uno dei più grandi della Germania.
Situato sulla bella piazza principale della città, è un ottimo punto di orientamento. Affascinante l’enorme Sala per banchetti con interno rinascimentale, e vi sono molte opere d’arte sacra medievale (altari, dipinti, sculture in legno intagliato, ecc.) che in maggior parte sono stati salvati dalle chiese della città che sono state via via distrutte durante i secoli.
Con un po’ di fortuna vi sarà permesso di visitare la cantina del palazzo, dove potete trovare la camera della tortura e il carcere.
Nel museo di storia della città, presente nel palazzo del Municipio, vi è esposto l’unico dipinto originale che si può attribuire ufficialmente a Bach, in tutto il corso della sua vita.
Da non perdere la Augustus Platz uno dei luoghi più belli di tutta la Germania. La piazza civica è circondata da bellissimi monumenti, e prese il suo nome attuale nel 1839 in onore Federico Augusto, il primo re di Sassonia.
La Chiesa di San Tommaso – Thomaskirche – fu invece costruita nel 1212 e più volte rimaneggiata nei secoli successivi. Martin Lutero predicò qua nel 1539 e la Chiesa è famosa in quanto fu qui che Bach lavorò come cantore dal 1723 fino alla sua morte nel 1750. I suoi resti sono sepolti sotto un epitaffio in bronzo vicino all’altare.
Anche Mozart, Schumann, Mendelssohn e Liszt hanno avuto l’occasione di suonare in questa bella abbazia. Il Coro di San Tommaso è un coro famoso ancora oggi. Spesso non è presente nella Chiesa, ma se si ha la possibilità di assistervi, è una occasione da non perdere.
Di fronte alla chiesa vi è il Bosehaus, sede dell’Istituto di Ricerca Bach e l’Archivio memoriale di Bach.
Aperta dal lunedi al sabato, la Biblioteca nazionale della Germania raccoglie opere pubblicate in Germania o in lingua tedesca. Si compone di tre edifici di diverse epoche: l’edificio principale originale aperto nel 1916; una torre di deposito senza finestre risalente alla fine degli anni ’70 e un’ala che riprende una simpatica forma a libro, aperta nel maggio 2011. Il centro dell’edificio principale è una grande sala di lettura che merita una visita anche solo per la sua atmosfera.
La Panorama Tower si trova proprio di fronte alla Augustuplatz, subito dopo il campus dell’Università.
E’ un grattacielo di vetro alto 142 metri, costurito a cavallo tra gli anni 60 e 70, che prende il nome di “City Hochaus”: ha una forma talmente particolare che viene soprannominata da molti il “dente del giudizio”.
Se salite fino al 29° piano, avrete la possibilità di fermarvi a pranzo o a cena al ristorante della torre, che si trova a 110 metri d’altezza: da qui potrete godervi quella che è senza dubbio la vista migliore di tutta la città.
0 commenti