Questa tipologia di vacanza breve, “mordi e fuggi”, è in costante crescita; infatti, secondo i dati del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, le ricerche di voli e hotel per i viaggi di pochi giorni sono aumentate del 28% nell’ultimo anno.
Per questo motivo, il portale ha voluto condividere la selezione delle città europee preferite dai suoi utenti per le fughe del fine settimana, in modo da essere d’ispirazione ad altri viaggiatori: anche le italiane Napoli, Torino e Agrigento sono in questa lista. Ecco le 14 città più gettonate:

1 – Copenaghen (Danimarca)
Tra i luoghi più visitati c’è di sicuro il pittoresco quartiere di Nyhavn, con le sue casette dai toni pastello che si affacciano sul canale, ideale per rilassarsi ai tavoli delle sue tipiche terrazze. Copenaghen rappresenta un equilibrio perfetto tra verde urbano, design all’avanguardia e atmosfere rilassate.
In centro ci sono anche i Giardini di Tivoli, un vecchio parco divertimenti che mantiene tutto il fascino retro con i suoi vecchi congegni, ma che in estate si trasforma, ospitando concerti e spettacoli notturni.
Molto vicino si trova il quartiere alternativo di Christiania, precursore del movimento hippie, che affascina con i suoi murales e i suoi racconti intrisi di spirito libero.
La capitale della Danimarca è stata riconosciuta in diverse occasioni come la città con la migliore qualità della vita al mondo e passeggiandoci si può respirare un senso di tranquillità e benessere.

2 – Lugo (Spagna)
Oltre alle mura, incluse nel 2000 nella lista di meraviglie, quelle più complete dell’epoca romana conservate ad oggi, ci sono la cattedrale e i suoi dintorni che hanno conquistato il riconoscimento nel 2015; inoltre la città è una tappa importante del Cammino Primitivo di Santiago.
Il valore aggiunto di questi patrimoni è che sono fortemente vivi, non sono semplici monumenti. Le mura, con la loro base di ardesia e granito e i loro oltre due chilometri di percorso, sono la passeggiata più popolare, dove i residenti si godono piacevoli camminate mentre ammirano la città dall’alto.
Lugo è anche una delle tappe fondamentali del Cammino Primitivo di Santiago, il percorso di pellegrinaggio più antico verso Compostela, un itinerario molto frequentato dalle popolazioni asturiano-galiziane durante il IX e gran parte del X secolo, che ha attirato anche pellegrini provenienti da altre parti del Nord della Spagna e d’Europa.
Anche la cattedrale è da non perdere, con il suo mix di stili diversi come il tardo romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco, il neoclassico e molti altri. Ma il vero gioiello è la cappella maggiore, dedicata a Nostra Signora degli Occhi Grandi, dove si scopre come si possono fondere legno e pietra in un’unica creazione.
Inoltre, “Ir a tomar os viños” (andare a prendere i vini) è una vera e propria tradizione a Lugo che non si può snobbare.
Ogni bevanda è sempre accompagnata da una tapa o uno stuzzichino: empanada, trippa, fagiolata, stufato di polpo, patate alla Riojana, tortilla, formaggio, chorizo, ciccioli… c’è solo l’imbarazzo. E se si vuole immergersi nella cultura autentica del posto, il vino deve essere quello della Denominazione d’Origine Ribeira Sacra.

3 – Napoli (Italia)
Da non perdere, la visita alla Galleria Umberto I, bella quanto quella di Vittorio Emanuele II a Milano, situata proprio di fronte al teatro San Carlo, il più antico teatro d’opera in attività del mondo. Tra i musei, spiccano il Museo e Real Bosco di Capodimonte, creato nel 1738 da Carlo di Borbone, quando queste terre erano spagnole, che ospita una parte della collezione Farnese ereditata da sua madre.
L’altra parte della collezione, le sculture romane e greche, si trova nello spettacolare Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti del mondo grazie alla qualità e alla quantità delle opere esposte. Anch’esso fu creato dai Borboni e al suo interno si possono ammirare anche mosaici, affreschi e statue provenienti dalle vicine città di Ercolano e Pompei, piccole meraviglie che sono sopravvissute alla forza distruttiva del Vesuvio e che meritano anch’esse una visita.

4 – Edimburgo (Scozia)
Intorno a questa (in realtà sono quattro strade consecutive) fu costruita la Old Town, dove oggi si trovano, oltre ai monumenti più emblematici della città, come la cattedrale di St. Giles, capolavoro gotico, o la spaventosa Mary King’s Close, che mostra la miseria e la malattia (la peste) che regnavano in città tra il XVI e il XVII secolo, anche decine di negozi di souvenir, pub, ristoranti, artisti di strada e persone che suonano la cornamusa scozzese.
Nelle vicinanze si trova anche The Elephant House, il luogo di nascita di Harry Potter. La scrittrice, sua “mamma”, J.K. Rowling, passava qui tante ore ogni pomeriggio a scrivere i suoi romanzi, con una buona tazza di caffè in mano, seduta a un tavolo in fondo alla caffetteria, accanto alla finestra, con vista sul castello e sul cimitero di Greyfriars.
Anche se l’intera città merita una visita, consigliamo di salire a Calton Hill, il miglior punto panoramico, una collina molto popolare sia per la sua vista che per le costruzioni neoclassiche ispirate all’Antichità, incluso il Monumento Nazionale della Scozia, che ricorda un tempio greco.

5 – Budapest (Ungheria)
Situata nella parte più alta di Buda, è circondata da edifici e monumenti storici, come la Chiesa di Mattia, il Castello di Buda e il Bastione dei Pescatori.
C’è anche una statua iconica dedicata alla Santissima Trinità che rende omaggio alle vittime della peste bubbonica del 1691 e un’altra più moderna, del 1906, di Santo Stefano di fronte al Bastione dei Pescatori, opera di Alajos Stróbl.
Lì, al numero 6, si trova anche la Casa del Vino Ungherese (Magyar Borok Háza) che rappresenta l’intera totalità delle 22 regioni vinicole del Paese e ha bottiglie di circa 700 vini diversi. Molti di essi possono essere degustati pagando il prezzo del biglietto d’ingresso.
Ma questo è solo un assaggio di quello che può offrire la capitale ungherese, una città vibrante e piena di fascino, divisa in due dal maestoso Danubio, che in autunno si illumina con festival, ha delle terme favolose e ospita eventi lungo il fiume.

6 – Porto (Portogallo)
Ma c’è molto di più da vedere: come la Capela das Almas (Cappella delle Anime), una delle chiese più belle con la facciata composta da oltre 16.000 impressionanti piastrelle di azulejos, tra le meglio conservate del Portogallo.
E, parlando di azulejos, è necessario entrare nella Stazione di São Bento che accoglie i visitatori con i suoi murales di oltre 20.000 pezzi.
Anche la spettacolare libreria Lello, una delle più famose e belle del mondo, merita un passaggio: bisogna fare la coda per entrare e pagare un biglietto se non si acquista un libro.
È consigliabile, inoltre, fare una breve crociera a bordo di un “rabelo”, l’imbarcazione tradizionale di Porto, che veniva utilizzata per trasportare il vino dai vigneti della valle del Douro alle cantine di Vila Nova de Gaia, ammirando le due sponde del fiume e attraversando sei ponti, uno dei quali è stato attribuito a Gustave Eiffel.

7 – Torino (Italia)
Con oltre 40.000 pezzi esposti, tra cui antiche tavolette, mummie umane e di animali, oggetti funerari e di vita quotidiana, papiri, statue e sfingi, è il sesto museo più visitato d’Italia.
Ma non è il solo: da non perdere anche il gigantesco Museo Nazionale del Cinema, che espone 1.800.000 pezzi, tra film, fotografie, dispositivi, manifesti, documenti, registrazioni sonore, libri, dischi, cimeli esclusivi e ospita sempre mostre temporanee originali dei grandi maestri del cinema; un gioiello all’interno della Mole Antonelliana, monumento simbolo della capitale piemontese. Elegante e austera, Torino vanta anche un patrimonio artistico e culturale unico: eleganti residenze aristocratiche del passato, imponenti palazzi barocchi, musei e monumenti di inestimabile valore la caratterizzano ancora oggi, rendendola una miscela unica di antichità e modernità.
Alcuni simboli del made in Italy le sono strettamente legati: Juventus, Martini&Rossi, Fiat, Lavazza… C’è molto da scoprire nella città dei Savoia, dove nacque l’Italia unita quando, allora, ne era la capitale, il 17 marzo 1861.

8 – Alicante (Spagna)
Come non provare i celebri risotti di Alicante (non si dica la parola paella), emblema della sua gastronomia, simbolo di identità e qualità.
Ma Alicante non si distingue solo per loro, c’è una variegata offerta gastronomica che include i mercati storici, come il Mercat Central, e oltre 700 rinomati locali con stelle Michelin e soli Repsol. Oltre al buon cibo, la capitale della Costa Blanca ha molto da offrire.
L’icona della città è il Castello di Santa Barbara, risalente al XIV secolo, una delle più grandi e meglio conservate fortezze medievali della Spagna, da cui si possono ammirare perfettamente la città e la baia di Alicante.
Un altro dei suoi luoghi pieni di fascino si trova un po’ più lontano, sull’isola di Tabarca, che si raggiunge in barca in 20 minuti.
Antico rifugio di pirati berberi e di diverse famiglie di pescatori genovesi che erano prigionieri nella città tunisina di Tabarka, è l’unica isola abitata della Comunità Valenciana.
Le mura che circondano il suo centro urbano sono state dichiarate Complesso Storico-Artistico e Bene di Interesse Culturale.
Le sue acque sono una Riserva Marina del Mediterraneo per la loro limpidezza e per la biodiversità della sua flora e fauna.

9 – Vienna (Austria)
Le sue opere più famose, come “Il bel Danubio blu” e “Il Pipistrello”, non solo hanno rivoluzionato la tradizione musicale austriaca, ma gli hanno dato fama mondiale, così come alla città.
Numerose mostre a Vienna ricorderanno quanto sia ancora importante il suo lascito per la musica e la cultura.
Molte delle grandi attrazioni della capitale austriaca, oltre alla splendida cattedrale gotica di Santo Stefano e ai palazzi di Hofburg, Belvedere e Schönbrunn, sono associate alla musica, come l’Opera di Stato di Vienna, una delle principali istituzioni operistiche del mondo, la Mozarthaus Vienna, ultima residenza del geniale compositore, oggi museo, il Musikverein, la sala dorata dove si tiene il celebre concerto di Capodanno, e, naturalmente, il monumento dorato di Strauss nello Stadtpark, che è il soggetto fotografico più ricercato e immortalato di Vienna.
Non dimenticando i caratteristici cioccolatini sferici che portano il suo nome (le Palle di Mozart).

10 – Agrigento (Italia)
Un luogo in cui si respira la storia, ma anche un luogo di accoglienza, relazioni e scambi continui tra persone, dove l’antichità e la contemporaneità coesistono in una dimensione armoniosa.
È conosciuta come la Città dei Templi per la sua estensione di edifici dorici consacrati al culto situati nella cosiddetta Valle dei Templi, inclusa nel 1997 come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Agrigento conserva numerose tracce del suo fastoso passato, anche al di fuori della zona archeologica; il nucleo medievale, ad esempio, mantiene le strade serpeggianti tipiche delle città arabe, con numerosi edifici e chiese di stili ed epoche diverse.
Nel centro storico spicca la cattedrale di San Gerlando con il suo campanile incompiuto, dalla cui cima è possibile ammirare i tetti di Girgenti; una città raccontata nelle pagine di Pirandello e Camilleri, che nelle loro rispettive opere hanno dato vita alle sue seducenti e colorate atmosfere.

11 – Granada (Spagna)
Il percorso per Granada, una città mista, nasride, barocca e cosmopolita; una città di “cármenes” moreschi e conventi con alte mura, mostra decine di luoghi interessanti da visitare in un fine settimana. C’è solo l’imbarazzo di decidere da dove partire.

12 – Perpignano (Francia)
Situata tra i Pirenei e il Mediterraneo, Perpignano offre un’esperienza attraente e tutti i vantaggi di una destinazione turistica mediterranea autentica e accogliente.
La città ha un ricco patrimonio storico che sorprende per la sua densità, la sua diversità e la sua qualità.
C’è molto da vedere qui, ma vi raccomandiamo tre visite da non perdere: la prima è Le Castillet e il museo Casa Pairal, il cui punto forte è, senza dubbio, la cima, che offre una vista a 360 gradi sul centro della città.
C’è poi l’Hotel Pams, gioiello dell’Art Nouveau, con la sobria facciata che dà sulla strada e contrasta con il resto dell’edificio, dove spicca l’imponente scala di onice, marmo e stucco, ai piedi della quale si trova una scultura di Raymond Sudre, decorata con dipinti di Paul Gervais.
Infine, il Palazzo dei Re di Maiorca, situato nel cuore della città, in stile gotico, con il suo cortile centrale, le arcate, le cappelle e le bellissime sale piene di magnifici arazzi, che riflette lo splendore dell’epoca.



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