In Toscana il fiore è chiamato giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la struttura spatiforme delle foglie.
L’iris è da sempre il simbolo di Firenze: una rappresentazione stilizzata del fiore appare nei soldi d’argento della repubblica fiorentina del XII secolo e, successivamente, nel fiorino d’oro.
Il “giglio” che appare nel gonfalone fin dal 1250, è in realtà un’iris bianca della varietà alba florentina – che cresceva spontaneamente nella valle dell’Arno.
Nel 1266, dopo la cacciata dei Ghibellini, i Guelfi invertirono i colori dello stemma cittadino, creando l’insegna che è rimasta fino ad oggi: un’iris rossa – mai esistita in natura – su sfondo bianco.
Per confermare il ruolo di Firenze come “Capitale dell’Iris”, esiste, dal 1954, un Concorso Internazionale che premia le migliori varietà di iris e ne conserva una traccia storica nell’apposito Giardino del Podere dei Bastioni, sul lato est del Piazzale Michelangelo.
Ogni anno il Concorso richiama gli ibridatori di tutto il mondo, che propongono varietà nuove nei colori e nelle forme.
Una giuria internazionale conferisce, alla varietà più bella, il “Fiorino d’oro”; inoltre, il Comune assegna il premio “Città di Firenze” al fiore il cui colore si avvicina maggiormente al rosso del gonfalone.
E’ rimasta storica la vittoria, nel 1973, dell’americano George Specht con “Rosso Fiorentino” la prima Iris ibridata in Italia ad aggiudicarsi entrambi i premi.In Tuscan, the flower is called “giaggiolo” (from the Latin gladius = sword) due to the sword-like structure of the leaves.
The iris Online Casino has always been the symbol of Florence: a stylised representation of the flower appears on the silver coins of the Florentine Republic dating back to the twelfth century; and, later, on the gold florin.
The “lily” which has appeared on the city standard ever since 1250, is really a white iris of the “alba florentina” variety which grows spontaneously in the Arno valley.
In 1266, after the banishment of the Ghibellines, the Guelphs inverted the colours of the coat-of-arms of the city to create what can still be seen today: a red iris – something which has never existed in nature – on a white background.
To confirm the role of Florence as the “Capital of the Iris”, an International Competition was set up in 1954 to give prizes to the best varieties of irises and keep a historical record of them in the special “Podere dei Bastioni” garden on the eastern side of Piazzale Michelangelo.
Every year, the competition attracts breeders from all over the world who come to propose varieties with new colours and shapes.
An international panel awards the “Golden Florin” to the best variety while the city council gives the “City of Florence” award to the flower whose colour gets closest to the red iris on the city standard.
The 1973 victory of the American, George Specht, with “Rosso Fiorentino”, the first Italian-bred iris to win both awards, was a historical event.
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