Sono 20 le domande accolte per progetti di miglioramento dei castagneti da frutto e ad esse andranno i 560mila euro di fondi disponibili.
Grazie a queste risorse, le imprese agricole singole o associate, come individuate dall’articolo 2135 del Codice civile, e quelle iscritte all’Albo regionale delle imprese agricolo-forestali, previsto dalla legge regionale 39/2000, potranno realizzare i loro interventi con una copertura dell’80 per cento del costo dell’investimento.
Le richieste pervenute sul bando sono state in tutto 75.
“Con queste risorse messe a disposizione dal Ministero, e che abbiamo scelto di indirizzare in particolare al recupero dei castagneti da frutto, diamo prima risposta ad un settore che non ha trovato sufficiente soddisfazione con le risorse del Piano di sviluppo rurale – dichiara la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -. La decisione punta al miglioramento dei castagneti, alla luce anche della sensibile contrazione delle aziende del settore che, dopo il problema degli attacchi del cinipide, adesso si ripercuote sui futuri assetti dell’equilibrio idrogeologico di sistemi estremamente fragili, quali quelli montani, in cui l’abbandono incide pesantemente sul contesto non solo produttivo, ma anche sociale dei territori. Invece – sottolinea – il ruolo della castanicoltura nel panorama regionale riveste un ruolo importante non solo per gli aspetti produttivi ed economici, ma anche per quelli ambientali, paesaggistici, sociali, culturali e per la tutela della biodiversità agraria e forestale e le nostre politiche puntano a valorizzarla”.
Le istruttorie delle domande partiranno nei prossimi giorni e si prevede di confermare le assegnazioni alle aziende entro il mese di gennaio 2023.
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