22 Maggio 2023

Leonardo Beconcini: il padre del Tempranillo di Toscana

(guarda il video in fondo all’articolo) – Da Santiago di Compostela  a Roma viaggiando nelle tasche dei pellegrini. Potrebbe sembrare l’inizio di una storia leggendaria e forse lo è.
La storia dell’azienda agricola Pietro Beconcini di San Miniato nella leggenda ci sguazza e non solo perché i suoi vigneti sorgono proprio di fianco all’autostrada medievale dei pellegrini: la via Francigena.
Leonardo Beconcini visionario e coraggioso vignaiaolo ha puntato e creduto sul romanticismo di una leggenda con la concretezza degli studi che gli davano ragione e oggi è a tutti gli effetti il re del Tempranillo toscano.


Leonardo Beconcini e il tempranillo di Toscana

Tutto e nato per caso potrebbe sembrare, ma dato che Leonardo è uomo vispo e arguto siamo certi che quando iniziò a osservare quegli strani vitigni da sempre coltivati come Malvasia Nera qualcosa in lui si smosse specie quando racconta che:
“Si può ipotizzare che questo vitigno sia stato portato nel ‘700 dai pellegrini che percorrevano la Via Francigena alla volta di Roma. Quel tracciato è da considerarsi come una specie di autostrada moderna. La direttrice Santiago de Campostela-Roma può essere la più credibile per l’origine di tutto.”
Del resto i suoi terreni erano un tempo proprietà della curia e San Miniato è tutt’oggi un’importante sede vescovile e niente viene a caso.
Individuata la sua presenza di questo vitigno misterioso che non era nè Sangiovese ne Malvasia Nera, “nemmeno i più esperti professori universitari  e i più anziani vignaioli seppero riconoscerlo.
Ma Leonardo su di lui a creduto e “isolato in una porzione di terreno preparato appositamente, per ben 13 anni, ho continuato a coltivarlo chiamandolo vitigno X. Nel 2004 decisi di percorrere la strada più rischiosa e costosa: effettuare l’analisi del DNA alle piante più storiche. Da quei risultati non immaginati nella realtà contingente ma sperati per l’impegno pluriannuale e la determinazione a non mollare mai, ebbi l’assoluta certezza di trovarsi di fronte ad una scoperta sconvolgente: il vitigno Tempranillo in Toscana.”
Dalla metà del 2009, a seguito della scoperta è riuscito ad inserirlo fra le specie coltivabili n tutta la regione e da lì è partita una storia di successo


Scopriamo il tempranillo

IL Tempranillo è un’uva da vino rosso di alta qualità che viene coltivata in tutta la Spagna, ad eccezione delle regioni calde del sud.
La sua zona migliore è in Rioja e Navarra, dove costituisce circa il 70% della maggior parte dei vini rossi. Nella zona vitivinicola della Ribera del Duero è conosciuto anche come Tinto Fino.
Il Tempranillo ha viaggiato per il mondo è oggi è stato “adottato” con successo nel Nuovo Mondo, soprattutto in California, Argentina e Australia.


I vini a base di Tempranillo tendono ad avere un carattere speziato, erbaceo, con note di tabacco, accompagnato da fragole mature e frutti di ciliegia rossa. Le uve Tempranillo non sono note per la loro acidità elevata. Tuttavia, il Tempranillo diventa davvero unico quando invecchiato in rovere, come con i migliori Riojas e Ribera del Duero dove i suoi sapori sembrano armonizzarsi perfettamente con l’affinamento in botte, producendo vini ricchi ed eleganti dal lungo potenziale d’invecchiamento.

Cuore spagnolo e terrori toscano

Il Tempranillo toscano che coltiva Beconcini è diverso. Lo è per terreno ovviamente, quello di San Miniato è composto da argilla bianca, sabbie sia fini disposte in strati sottili e suoli diversi fra loro per sapidità e fertilità che obbligano le radici a cercare nella profondità i nutrimenti. Fossili di origine marina di età pliocenica e arenaria completano il tutto.
Di sicuro ha un grande successo il Tempranillo di Toscana e Leonardo racconta che “ora possiamo commercializzarlo come Igt Toscana Tempranillo con richieste anche sul mercato estero dal Brasile al Canada, dal Giappone al Regno Unito.”.


La prova d’assaggio

Grazie al wine club del sabato sera dell’amico Riccardo Chiarini enoselezionatore di fama abbiamo provato nella sua Vineria Moderna di Firenze i grandi classici e le novità del vulcanico Leonardo Beconcini.

Terrazze
Il nuovo nato che nasce da un’antica collina una volta terrazzata da cui nasce Terrazze un rosso moderno, fresco e molto estivo ottenuto da nove diverse varietà di uve autoctone fra cui colorino, canaiolo e malvasia nera.

Prs
Piacevole bianco estivo che per le sue carratteristiche di leggerezza e bevibilità è perfetto come aperitivo e per accompagnare la cucina mediterranea più leggera.

Conquista nel suo giallo oro tenue con riflessi verdi e i profumi molto aromatici di agrumi e frutta esotica. In bocca ha tutta la sapidità del terroir e una morbidezza molto burrosa.

Vea
Un trebbiano macerato giallo ro intenso, molto complesso e rotondo perfetto compagno per il tartufo che di San Miniato è il re incontrastato.


Fresco di Nero
Un sorprendente e inedito Tempranillo rosato dal rosso chiaro brillante e trasparente i profumi intensi di fiori rossi, fragole di bosco e melograno. In bocca è brillante, leggero ma complesso con la sua frutta che insiste.

Tempranillo IXE
Quello del mito e della scoperta dal tannino vigoroso il rosso intenso che vira al violaceo ma al contempo molto trasparente. Al naso esplode il bouquet di fiori e frutta nera e quella mineralità che ritroviamo poi in bocca con la sua morbidezza, la nota verde e l’acidità che identificano davvero come Tempranillo di San Miniato.

Per saperne di più guarda il nostro video: https://www.youtube.com/watch?v=7qLEI-N2brI&t=14s

 

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