Il Montasio è uno dei formaggi più apprezzati d’Italia ma è anche uno dei meno conosciuti. A lui si associano le splendide Alpi Giulie che fanno da confine fra Italia, Austria e Slovenia. Siamo in Friuli Venezia Giulia i confini più ad est d’Italia.
Il Montasio Dop vive sull’altopiano, nasce vicino a Tarvisio e dentro la sua millenaria foresta (LEGGI). E proprio da queste montagne prende il nome. Il Jof Montasio è dopo il Tricorno (Triglav) che oggi si trova in Slovenia, la montagna più alta delle Alpi Giulie con i suoi quasi 2800 metri di altitudine.
Che tipo di formaggio è il Montasio
Il formaggio Montasio Dop dell’altopiano è un formaggio di montagna con un origine millenaria. La storia racconta che la sua produzione sia iniziata alla metà del XXIII secolo grazie a un monaco dell’abbazia di Moggio Udinese. Un espediente per poter conservare il latte delle malghe del massiccio del Montasio che erano sotto la giurisdizione dell’abbazia. Una storia comune a quella di molti altri formaggi di montagna nati dall’esigenza di conservare il latte per la scarsa produzione invernale.
Una tecnica di produzione e conservazione che si diffuse poi anche nelle pianure friulane e venete. Grazie alla posizione in cui si trova il Jof Montasio posto fra le valli di Resia e Canale del ferro.
Due vallate che fin dall’epoca romana erano le vie di comunicazioni e scambio fra i due versanti delle Alpi.
La scuola dei casari
I primi documenti che citano il Montasio sono datati 1775. Si tratta dei “prezziari” della città di San Daniele (quella famosa per il prosciutto). Documenti mercantili che assegnano al Montasio un alto valore di scambio. Un valore molto superiore in tutte le piazze che testimoniano il pregio e il valore di questo formaggio.
Alla fine dell’Ottocento il Montasio scese in pianura come si legge nell’opera letteraria di Guglielmo Ghinetti che parla della diffusione di questo formaggio. Un successo favorito anche dalla nascita delle prime latterie sociali grazie a Eugenio Caneva di Collina che promosse la prima. Un formaggio sempre più famoso e ricercato che vide nel 1925 aprirsi a San Vito al Tagliamento la prima scuola per casari. Una scuola molto importante a livello nazionale da cui sono uscite generazioni di tecnici che hanno diffuso quest’arte in molte province.
DOP dal 1996
Il formaggio Montasio dell’altopiano ha ottenuto la denominazione di origine protetta nel 1996. Oggi si produce in tutto il Friuli Venezia Giulia, in Veneto nelle province di Belluno, Treviso e in parte di Padova e Venezia.
La sua fama negli ultimi anni è cresciuta tantissimo fra gli amanti del gusto. Fra i formaggi italiani il suo posto è di tutto rilievo, ma la sua fama ha superato i confini italiani grazie a Master Chef. Il cuoco friulano Luca Manfè vinse l’edizione americana 2013 portando in finale il frico: piatto simbolo della tradizione friulana a base di patate e Montasio.
Com’è il Montasio?
Forma cilindrica e diametro di circa 30, 35 cm. Alto al massimo 8 centimetri a pasta dura o semidura. Questo l’identikit dell’autentico formaggio Montasio Dop.
Quello riconosciuto dal Consorzio Montasio lo si riconosce per la crosta sottile, liscia e gialla chiara nel prodotto fresco che diviene più scura e dura con la stagionatura. In bocca la pasta è compatta ed elastica. Il colore è bianco per la tipologia fresco e tende sempre più al paglierino con la stagionatura. L’occhiatura è fine e distribuita regolarmente nel prodotto fresco mentre nello stagionato è più rado.
L’etichettatura e lo stampo sulla forma sono le cose più importante da guardare per riconoscere Montasio il formaggio Dop dell’altopiano.
La scritta col nome è in diagonale sulla forma e in alcune zone dalla crosta ci possono essere la data e il casello di produzione. L’etichetta è di facile lettura. Deve riportare il simbolo originale della denominazione del prodotto, il marchio Dop, il nome dell’azienda produttrice e i dati identificativi rilasciati dal Consorzio.
Il disciplinare stabilisce che il Montasio si trova in commercio in quattro versioni: fresco minimo 60 giorni, semi stagionato minimo 4 mesi, stagionato minimo 10 mesi, stravecchio minimo 19 mesi.
Il formaggio senza lattosio
L’intolleranza al lattosio è sempre più diffusa. Studi scientifici confermano che soffre di questo disturbo circa il 30% della popolazione italiana. Necessario ricordare che l’intolleranza al lattosio non va confusa con l’allergia. Chi è intollerante al lattosio semplicemente ha difficoltà a digerire i prodotti che contengono questa sostanza. Deve quindi consumare formaggi e altri prodotti con lattosio con moderazione in base al suo grado di intolleranza.
I formaggi italiani privi di lattosio non sono moltissimi: gruviera, gorgonzola, grana padano, pecorino molto stagionato, provola e appunto, Montasio il formaggio Dop dell’altopiano
Naturalmente senza lattosio
La peculiarità che rende unico il formaggio Montasio è però che è naturalmente privo di lattosio. In alcuni formaggi infatti l’eliminazione del lattosio avviene durante il progetto di lavorazione quando vengono aggiunti alcuni batteri che eliminano il lattosio. Il Montasio invece ne è naturalmente privo anche nella versione fresca.
Non è questa l’unica grande dote che rende il Montasio un formaggio straordinario anche dal punto di vista nutrizionale. Ha alto valore nutritivo, è equilibrato, digeribile e ricco di proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine.
Si consiglia di mangiarlo a tavola nella versione fresco e semi stagionato mentre quello stagionato e stravecchio è perfetto per essere grattugiato su pasta e minestre.
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