13 Agosto 2023

Estate in malga sullo Zoncolan

All’inizio del ’900 in Carnia funzionavano circa 250 malghe, cuore di un’economia di montagna basata sulla
lavorazione del latte: oggi ne sono rimaste ancora alcune, dove si possono gustare ed acquistare burro e
formaggi freschi e genuini.
Chiuse d’inverno vengono riaperte verso metà giugno quando i malghesi seguendo i tradizionali riti della monticazione portano le loro mandrie nei pascoli di alta montagna, dove rimangano fin verso la fine di settembre.

Malga Lavareit

La Carnia, cuore della Alpi Orientali

Iniziamo raccontando a quelli che non lo sanno cos’è e dov’è la Carnia. Trattasi di una zona montuosa che offre un mix affascinante di bellezze naturali, tradizioni autentiche e atmosfera suggestiva.
Situata nelle Alpi Orientali è una zona montuosa che si trova nella parte più settentrionale del Friuli-Venezia Giulia, abbracciando paesaggi di piccoli villaggi pittoreschi e maestose vette alpine.
Valli verdeggianti, pascoli alpini e boschi lussureggianti donano all’occhio del viaggiatore un paesaggio incredibile che cambia con lo svolgersi delle stagioni.
Carnia luogo da visitare quindi in tutte le stagioni. In primavera per le distese di fiori multicolori, in estate per il verde intenso delle sue vallate, in autunno per ammirare i mille colori della stagione e in inverno per gli spettacolari scenari invernali da vivere a pieni polmoni sugli sci.
Caratterizzano la zona piccoli borghi, talvolta quasi lillipuzziani fatti di legno in stile tradizionale. Qui
le tradizioni locali sono ancora ben radicate nella vita quotidiana e sopravvivono antichi mestieri artigianali legati soprattutto alla lavorazione del legno.

Pascoli a Malga Meleit

Qui peraltro sono nate le scarpe iconiche amate dagli stilisti e che nell’alta moda hanno assunto il nome  “le friulane”, ma che in realtà sono gli scarpèts, le tradizionali calzature che le donne carniche cucivano a mano utilizzando materiali di recupero.
La Carnia è anche il luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, consentendo agli ospiti di immergersi in un’atmosfera autentica e genuina e che ha portato alla nascita dell'”albergo diffuso” nata dall’idea di utilizzare a fini turistici le case vuote ristrutturate coi fondi del post terremoto del Friuli (1976).Un’intuizione messa a punto da Giancarlo Dall’Ara docente di marketing turistico riconosciuta in modo formale per la prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al 1998.

Sutrio Caseificio Alto But

Andar per malghe e caseifici a scoprire la tradizione

Vero serbatoio di autentica vita alpina sono le malghe Meleit sullo Zoncolan, Zoufplan sul monte Tenchia e
Lavareit sopra Timau, nella Val But. Qui, seguendo la sapienza di un tempo affiancata dalle moderne
conoscenze, vengono prodotti burro genuino, ricotta affumicata e pregiati formaggi di malga che portano
in sé i sentori delle erbe e dei fiori di montagna e che poi vengono sottoposti a diverse stagionature.
Chi
volesse andare alla scoperta del loro mondo fatto di antiche usanze, genuinità, semplicità e trascorrere
qualche ora fra gli incantevoli e incontaminati paesaggi carnici no ha che l’imbarazzo della scelta e andar per malghe alla scoperta di formaggi in vendita anche nei caseifici.
Quello di Sutrio è uno dei pochi caseifici di valle ancora attivi. Sorto nel 1969 dalla fusione delle piccole latterie della Val But, aveva associate circa 600 piccole stalle, che fornivano quotidianamente il latte per la lavorazione di burro e formaggi.
Oggi lavora da
dicembre a giugno 115 quintali di latte al giorno, che scendono a 60 quintali da luglio a novembre, dato che il grosso del bestiame sale nelle malghe. Nel suo fornitissimo spaccio si trova una ricca scelta di formaggi e prodotti tipici locali, anche di piccolissime realtà agricole.
Oltre a quelli di malga, si trovano fra gli altri formaggi
tipici della Carnia i latteria Alto But a pasta semicotta fresco e stagionato, le ricotte e le caciotte fresca e affumicata.
Fra i più particolari, il Formadi frant dall’antica storia e dal sapore deciso (formato da un
impasto di diverse stagionature di formaggio Alto But macinato, impastato con sale, pepe e panna ed infine messo in forma e stagionato per circa 20-30 giorni) e il Pastorùt, considerato l’erborinato della Carnia, che si ricava da latte vaccino intero pastorizzato a cui vengono aggiunti un lattofermento e spore della muffa Penicillum: il sapore, unico, è una miscela armoniosa di dolce e piccante.
Nel caseificio sono organizzate
visite guidate, con la Casara ed il suo staff che fanno scoprire i segreti della lavorazione dei pregiati formaggi e illustrano le fasi del processo di trasformazione del latte in formaggio. La visita guidata ha inizio nel laboratorio di produzione, prosegue nelle sale di maturazione e termina con la degustazione del prodotto finito. Può essere preceduta anche da una passeggiata guidata fino alla vicina Fattoria Diffusa con la stalla dove vengono munte le mucche.
Un’esperienza fantastica soprattutto per i
bambini, che possono così conoscere da vicino la vita di una fattoria e imbattersi lungo il piacevole percorso in mucche, galline, muli, capre, conigli e anche cervi.

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