Il nome Ciliegia di Lari (Igp) è annotato nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. È quello che si legge all’Articolo 1 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di giovedì 31 agosto 2023.
È la 146esima indicazione protetta e il 324esimo alimento italiano a ricevere questo riconoscimento e tutela.

Sedicesima Indicazione Geografica Tipica per la Toscana
E’ ufficiale, la ciliegia di Lari è “Ciliegia di Lari IGP” ed è la IGP numero 16 della Toscana, 32esima DOP e IGP.
L’iscrizione nel registro Comunitario è certificata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di oggi. La Toscana si conferma la prima regione per numero di DOP e IGP per vino e cibo.
Si tratta di un risultato atteso da tempo e che riempie di soddisfazione il presidente Eugenio Giani: “E’ un successo per le produzioni agroalimentari della Toscana e un riconoscimento meritatissimo per questa speciale qualità di frutto, il più atteso della primavera tra le nostre coltivazioni toscane e abbastanza precoce nel panorama nazionale. Questo riconoscimento si deve all’impegno dell’Associazione dei produttori della ciliegia di Lari, che tra gli associati ha molte aziende guidate da giovani, e che è stato supportato dalla Regione negli anni. Si apre un futuro di qualità e di nuove prospettive occupazionali, grazie a una produzione che storicamente era concentrata nelle colline tra Lari e Casciana Terme, oggi unite in un solo Comune”.
Nell’iter per ottenere la certificazione dell’Indicazione Geografica Protetta, garantendo origine e qualità, i coltivatori della Toscana hanno fatto la differenza. “Il disciplinare di produzione prevede un’ampia varietà di ciliegie con una grande attenzione alla biodiversità – afferma la vicepresidente Stefania Saccardi, assessora all’agricoltura; i produttori hanno inserito, accanto a varietà di ciliegie di tipologia più commerciale, produzioni più antiche, particolarmente profumate e aromatiche, seppur più delicate. Con questo riconoscimento si dà atto all’impegno dei nostri territori per una coltivazione che altrove è residuale e che un tempo era ancor più estesa della zona di Lari e Casciana Terme”.

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Scopriamola…
La Ciliegia di Lari è una coltivazione autoctona originaria del pisano, prodotta nei comuni di Casciana Terme – Lari, Terricciola e Crespina-Lorenzana, in Toscana.
Anche se le sue caratteristiche cambiano a seconda della varietà coltivata, è un frutto consistente, di colore rosso intenso e dal sapore zuccherino.
I produttori della ciliegia di Lari sono circa 36, non soltanto nel comune di Lari ma anche a Cevoli, Usigliano, Lavoiano, Perignano, San Ruffino di Lari e Boschi di Lari.
La produzione annua totale è di circa 150 quintali destinati solo in parte alla vendita in zona, la maggior parte viene venduta nei mercati del resto della Toscana.
Sono presenti 14 varietà autoctone che vanno a costituire parte dell’attuale produzione di ciliegie come la Papalina dal rosso cupo, la Crognolo rossa lucente, la famosa Marchiana di Lari, la Morella, la Gambolungo, la Cuore, Del Paretaio, Di Giardino, Di Nello, Di Guglielmo, Orlando, Precoce di Cevoli, Siso, Usigliano.
Il percorso per l’ottenimento del Marchio IGP era stato avviato nel 2014.
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