1 Gennaio 2024

Il futuro della viticoltura del Sud Italia secondo il miglior giovane enologo d’Italia

Come sarà ill vino ell’Italia del sud nel 2024? Come sarà capace questa zona di contrastare i cambiamenti cilimatici?
Risposte che cerca di darci Jacopo Vagaggini, Miglior Giovane Enologo Italiano per Vinoway Selection 2024, che offre una prospettiva unica sulla viticoltura del Sud Italia, che ritiene più resiliente e per questo capace di esprimere prodotti moderni ed equilibrati.
 

Gli autoctoni salveranno il mondo enoico?

Jacopo Vagaggini ha esplorato l’attuale panorama enologico del Sud Italia e ha evidenziato il notevole potenziale enoico del Mezzogiorno.
Sottolinea l’importanza dello sviluppo tecnologico nelle cantine del Sud Italia al fine di migliorare la precisione dei prodotti con minore apporto di prodotti chimici.
Uno dei punti di forza evidenziati dall’enologo è la ricchezza di vitigni autoctoni che si sono adattati al clima e alla cultura del territorio nel corso del tempo.
Esprime ammirazione, ad esempio, per la tenacia del vitigno Gaglioppo in Calabria, che resiste al caldo maturando lentamente e con gradazioni contenute.
Questo dimostra l’unicità delle varietà autoctone rispetto alle varietà internazionali, che spesso richiedono impianti di irrigazione costosi e poco duraturi.
 

Nel profondo sud all’origine della viticultura

La passione di Jacopo Vagaggini per il Sud Italia è alimentata dalla sua connessione familiare con la Sicilia, essendo sua nonna paterna originaria di Lipari.
Questo legame personale con l’isola ha ispirato una profonda affinità per la regione e la sua storia vinicola.
«Considero il Sud una terra bellissima con una grande storicità nella produzione del vino; la Calabria, anche detta Enotria, è stata tra le prime zone ad allevare la vite. Il suo vino veniva offerto nell’Antica Grecia ai vincitori delle Olimpiadi», sottolinea Vagaggini.
«Il Sud Italia è una regione che vanta un eccezionale potenziale enologico. I tanti vigneti antichi, con viti mature, spesso allevate ad alberello, mostrano una notevole resistenza agli stress ambientali, rendendoli adattati al crescente caldo».
 

Purezza e autenticità le chiavi del successo

Una delle passioni di Jacopo Vagaggini è la valorizzazione dei vitigni autoctoni, un punto cruciale del suo lavoro enologico.
Lavorandoli in purezza, si propone di svelarne la vera essenza. Jacopo crede fermamente che la bellezza dei vini risieda nella purezza e nell’autenticità.
Questo approccio è in linea con l’evoluzione delle preferenze dei consumatori che cercano sempre più la qualità e l’autenticità nei vini.
Jacopo guarda con ottimismo al futuro della viticoltura nel Sud, in particolare in Puglia, Calabria, Sicilia e Campania. Ritiene che queste regioni stiano vivendo una crescita significativa, anche a livello mediatico, e che ci siano enormi opportunità di sviluppo. Il suo ruolo come enologo “itinerante” è fondamentale nel portare nuove prospettive ed innovazioni a queste terre ricche di tradizione.

«Mi stupisce come, al contrario delle aspettative, i vini prodotti al Sud siano spesso più eleganti e fini rispetto a quelli del centro-nord Italia. Gradazioni contenute, spesso sotto i 13 gradi, colori tenui e corpo sottile, rendono questi prodotti molto contemporanei e di grande bevibilità. I nomi dei vitigni spesso ingannano: sono molto belli ma fanno erroneamente pensare a prodotti molto coloriti e potenti».

Un futuro promettente a sud

Tra le varietà autoctone che ritiene più adatte in questo senso l’enologo individua in Sicilia il Nerello ed il Nero d’Avola; in Puglia il Nero di Troia; in Campania l’Aglianico; in Calabria il Magliocco e il Gaglioppo. Proprio su quest’ultimo Jacopo ha intrapreso un lungo e appassionante studio per esplorarne appieno l’anima. Da questo progetto nascerà un Gaglioppo in purezza che l’enologo considera “un vino sorprendente e di forte personalità, capace di raccontare la cultura del territorio in ogni sorso”. Ci sono poi bianchi su cui pone attenzione, tra cui il Pecorello in Calabria, l’Inzolia in Sicilia e il Biancolella in Campania.
Jacopo Vagaggini, eletto come Miglior Giovane Enologo Italiano per Vinoway Selection 2024, ha un messaggio chiaro per il mondo enologico.
«Credere nelle proprie radici e nei vitigni autoctoni, investire nella tecnologia appropriata e raccontare la cultura e la storia del territorio attraverso il vino».
Questo, secondo Vagaggini, è il percorso per creare esperienze vinicole autentiche e di qualità.
Il futuro della viticoltura nel Sud Italia sembra promettente, e figure come Jacopo Vagaggini stanno contribuendo in modo significativo a rafforzare l’identità vinicola di questo territorio.

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