10 Febbraio 2024

Le 8 strade più suggestive d’Italia

Facciamo insieme un viaggio particolare scoprendo insieme le strade più iconiche d’Italia (e dintorni). Strade statali, provinciali e comunali che vale la pena percorrere almeno una volta nella vita.
Anche se non affronteremo le altitudini di certe strade andine o i pericoli di quelle asiatiche siamo certi che anche in questa carrellata di strade nazionali troverete motivo d’interesse.
Sono strade di montagna oppure costiere che hanno il comune denominatore della bellezza a fare da padrone.


L’Amalfitana

Tecnicamente è la strada statale 163 ma per tutti è sicuramente una delle più belle strade costiere del mondo. Ad ammirarla affascinati dal suo mito arrivano turisti da ogni parte del mondo che curva dopo curva si lasciano ammaliare da panorami mozzafiato sul mar Tirreno e pittoreschi villaggi incastonati sulle scogliere scoscese.
La strada che mette a dura prova gli stomachi più fragili e le capacità di guida di molti driver che spesso finiscono incastrati fra le strette curve e tornanti è dal 1997 Patrimonio dell’ Umanità Unesco per la sua eccezionale bellezza naturale e il suo valore culturale.
Lungo la strada, è possibile visitare una serie di incredibili affascinanti villaggi costieri, tra cui Positano, Amalfi e Ravello, caratterizzati dalle loro strette stradine acciottolate, le case colorate e le pittoresche piazze.
La Costiera Amalfitana ha peraltro una ricca storia e un patrimonio culturale unico risalente all’epoca romana e bizantina. Amalfi stessa fu un’importante Repubblica Marittima nel Medioevo e conserva ancora molte testimonianze del suo glorioso passato, come la Cattedrale di Sant’Andrea e il Museo della Carta.


L’Orientale Sarda

Attraversa la costa orientale della Sardegna, offrendo vedute sul mare cristallino, spiagge deserte e affascinanti siti archeologici.
Per la cartografia è la strada statale 125 che segue un percorso tutto costiero e offrendo agli automobilisti e ai viaggiatori che non si fano intimorire da curve e strapiombi una vista spettacolare sul Mar Mediterraneo.
Lungo il tragitto, si aprono alla vista spiagge di sabbia bianca, calette semi nascoste e scogliere scoscese che si tuffano nel mare cristallino.
La strada attraversa anche il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, un’area protetta che comprende alcune delle più spettacolari formazioni naturali della Sardegna, come le famose grotte marine del Golfo di Orosei e le montagne selvagge del Gennargentu.
Lungo il suo percorso è possibile trovare anche diversi siti archeologici di grande interesse storico e culturale, tra cui nuraghi, tombe dei giganti e siti fenici che testimoniano la ricca storia dell’isola e delle sue antiche civiltà.
In sintesi, statale 125 Orientale Sarda è una strada panoramica che offre un viaggio emozionante nella natura, nei paesaggi e nella cultura autentica della Sardegna. È un’esperienza imperdibile per chiunque ama questa affascinante isola mediterranea.


Il Passo dello Stelvio

La Strada Statale 38, conosciuta come Passo dello Stelvio, è una delle strade più spettacolari e famose d’Europa ed si trova nel cuore delle Alpi.
La strada
si snoda attraverso le Alpi Retiche centrali, collegando la provincia di Sondrio in Lombardia con la provincia di Bolzano in Alto Adige.
È la strada più alta delle Alpi orientali italiane raggiungendo un’altitudine massima di 2757 metri sul livello del mare al Passo dello Stelvio.
La strada è famosa per i suoi 48 tornanti, che rendono il percorso estremamente panoramico ma anche impegnativo per i conducenti. Sono 48 tornanti stretti e ripidi che offrono una guida emozionante e spettacolare attraverso le montagne.
La strada fu costruita tra il 1820 e il 1825 dall’Impero Austriaco per scopi militari e servita per collegare le province di Lombardia e Tirolo.
Dopo l’unità d’Italia è diventata senza ombra di dubbio una delle strade più popolari fra gli appassionati di ciclismo e automobilismo.
Il Passo dello Stelvio è infatti una tappa iconica del Giro d’Italia e gli appassionati di ciclismo da tutto il mondo affrontano la sfida di scalare i tornanti dello Stelvio, godendo dei panorami mozzafiato che si schiudono lungo il percorso.
Durante i mesi invernali il Passo diventa una popolare destinazione per gli sport invernali con piste da sci alpino e nordico, sentieri per lo snowboard e percorsi per lo sci escursionistico.
Lungo la strada gli occhi del viaggiatore si riempiono di bellezza fra i panorami delle cime, dei ghiacciai e i paesaggi alpini. Uno scenario sempre affascinante in ogni stagione dell’anno.


Gardesana Occidentale

Passiamo dopo una tripletta di grandi statali a fare la scoperta di una delle più belle strade provinciali dl’Italia ovvero la Gardesana Occidentale strada provinciale 38 che si estende lungo la sponda occidentale del Lago di Garda collegando Salò in Lombardia con Riva del Garda in Trentino.
La strada attraversa pittoreschi villaggi come Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Limone sul Garda e Gargnano, offrendo viste panoramiche sul lago e sulle montagne circostanti.
Lungo la strada il più grande lago d’Italia si schiude davanti al cruscotto dell’auto offrendo scorci sempre diversi ma tutti di rara bellezza.
Nei pressi di Gardone Riviera, la Gardesana Occidentale passa accanto al famoso Giardino Botanico di André Heller, un’attrazione unica che offre una straordinaria esperienza artistica e botanica. Lungo il percorso la strada attraversa numerosi villaggi, ognuno con il proprio fascino unico. Gardone Riviera, ad esempio, è famosa per i suoi eleganti giardini e ville storiche, mentre Limone sul Garda è noto per i suoi limoni e il suo pittoresco centro storico.
In sintesi, la Gardesana Occidentale è una strada panoramica che offre un viaggio indimenticabile attraverso alcuni dei paesaggi più belli d’Italia, con viste spettacolari sul lago di Garda, una destinazione ideale per chiunque desideri esplorare la bellezza naturale e la cultura dell’Italia rivierasca.


Strada della Forra

Una delle strade più spettacolari e suggestive d’Italia, situata in Trentino-Alto Adige, più precisamente nella Valle di Ledro, che collega Tremosine sul Garda, un pittoresco borgo sulle pendici del Monte Baldo, con Pieve di Ledro, nel cuore della Valle di Ledro.
Il percorso si snoda lungo una stretta gola rocciosa scavata nella roccia calcarea dal fiume Brasa, offrendo un viaggio incredibile tra le pareti rocciose e il torrente sottostante.
La strada è stata costruita negli anni ’30 del Novecento, durante il periodo fascista, ed è considerata un capolavoro ingegneristico per la sua audacia e bellezza.
I viaggiatori percorrendola possono ammirare le spettacolari gallerie scavate nella roccia, i ponti sospesi sul fiume e le vedute sul paesaggio circostante.
Uno dei punti salienti della strada è il cosiddetto “Tunnel di Rocca di Pieve”, un tunnel scavato nella roccia lungo circa 200 metri, illuminato da luci artificiali che creano un’atmosfera suggestiva durante il transito.
Oltre alla bellezza naturale la strada offre ai visitatori la possibilità di esplorare spettacolari emergenze storico culturali come il Santuario della Madonna di Montecastello, un antico santuario situato su una rupe panoramica.


Strada delle 53 gallerie

Unica nel suo genere è una strada militare costruita durante la Prima Guerra Mondiale sulle montagne del Veneto.
Conosciuta anche come “Strada della Prima Armata”, è stata costruita dall’esercito italiano per consentire il trasporto di truppe e rifornimenti sul fronte di guerra contro l’Impero Austro-Ungarico.
E’ caratterizzata da una serie di 52 gallerie scavate nella roccia e numerose scale e ponti che permettono il transito su terreni impervi e ripidi.
Le gallerie sono numerate progressivamente da 1 a 52 e sono costruite in modo da offrire riparo agli spostamenti delle truppe e protezione dagli attacchi nemici.
La Strada delle 52 Gallerie (non percorribile in auto) offre un percorso panoramico mozzafiato attraverso le montagne del Veneto ed è diventata una popolare attrazione turistica e un’importante meta per gli appassionati di escursionismo e trekking.
I visitatori possono percorrere l’intero tracciato delle gallerie a piedi, godendo di un’esperienza unica e affascinante.
Nel 2006  è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco insieme ad altre opere difensive della Prima Guerra Mondiale presenti nelle Alpi italiane. Un riconoscimento che testimonia l’importanza storica e culturale oltreché paesaggistica della strada e delle sue gallerie.
La a Strada delle 52 Gallerie è quindi una testimonianza storica unica e affascinante della Prima Guerra Mondiale oltre che una destinazione imperdibile per gli amanti dell’escursionismo e della storia militare.


Strada statale 352 a Grado

Bellissima e unica nel suo genere è l’ultimo tratto della strada statale 252 che collega Udine a Grado; una via rivierasca davvero spettacolare.
Un tempo Grado la si raggiungeva solo in barca, poi, nel 1936 venne inaugurato un lungo ponte, chiamato Ponte Littorio che collegava Grado alla terraferma verso Aquileia ed iniziò così un nuovo turismo.
Oggi il ponte si chiama Ponte Giacomo Matteotti e lungo quel ponte girevole ogni automobilista si trasforma per qualche minuto in esploratore.
La straordinaria importanza del ponte è rappresentata dalla svolta che esso portò alla vita cittadina, fornendo una più rapida via per i trasporti e il commercio con l’entroterra e rinforzando la vita economica, sociale e culturale della popolazione.
Il ponte che ha cambiato il nome da Littorio a Matteotti nel 1965 è una lingua d’asfalto che corre nel bel mezzo della laguna per alcuni chilometri caratterizzato da due iconici pini marittimi che sembrano quasi emergere dalle acque.


La strada della sella del monte Mangart

E’ la strada più alta della Slovenia all’interno del parco naturale dei Triglav appena oltre il confine italiano raggiunge la sella del monte Mangart a 2679 metri d’altitudine.
Seppur asfaltata è una strada molto stretta originariamente lunga dodici chilometri che supera un dislivello di quasi mille metri attraverso
cinque tunnel scavati nella roccia viva.
La bellissima strada, che in sloveno si chiama Mangartsko sedlo, è percorribile oggi a causa di alcune frane fino al nono chilometro oppure fino al parcheggio a 400 metri dal bivio per il rifugio. Il traffico dal luogo della caduta massi verso l’alto è vietato a tutti i veicoli.
La strada fu costruita dai soldati italiani che scavarono la pietra viva nel 1938 e che in seguito la risistemarono più volte e offre splendide viste sulle Alpi Giulie fra cui una spettacolare veduta sugli italiani laghi di Fusine, immersi in verdi foreste di abeti.
Per percorrerla serve pagare una tassa ecologica di 10 euro, ma attenzione è aperta solo quando lo consentono le condizioni dettate della neve.
Bellissima e suggestiva è però adatta solo a guidatori esperti e coraggiosi dato che oltre ad essere estremamente stretta e a doppio senso e oltre ad attraversare cinque gallerie molto buie all’uscita delle quali si viene travolti dallo scrosciare di una cascata costeggia in parte un precipizio dove il guard rail  non esiste..

 

 

 

 

 

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