16 Aprile 2024

Malta, l’isola del miele

A Malta trovano sempre più spazio storie di sostenibilità, tra iniziative che rigenerano il territorio e il tessuto sociale delle isole e progetti di ampio respiro finalizzati a ridurre l’impatto ambientale del comparto turistico nell’arcipelago

Calin Stain per UNspash

L’isola sostenibile

Tra le teorie relative alle origini del nome di Malta, la più affascinante è sicuramente quella secondo cui il toponimo greco dell’isola, Melite, deriva da μελιττα (melitta, ape) e μελι (meli, miele).
Non abbiamo prova certa che l’etimologia sia corretta, ma sappiamo che api e miele sono componenti che, tre millenni fa come oggi, non sono mai mancati a Malta.

È giusto che un racconto su Malta, quale destinazione sostenibile, parta proprio da qui: dalle api e dalla cultura del miele, vero e proprio oro liquido dell’arcipelago che, oltre alle proprietà benefiche che variano, come il gusto, a seconda delle stagioni e delle diverse fioriture, contribuisce anche alla conservazione e alla salvaguardia dell’ambiente naturale locale.

Dai Fenici ad oggi

Il miele, a Malta, è parte del DNA: già i Fenici praticavano l’apicultura, secondo metodi che hanno attraversato i secoli giungendo fino a poche generazioni fa, quando sono stati introdotti nell’arcipelago i primi alveari moderni.
Ed è con lo stesso spirito, un mix di conservazione e innovazione, di identità e responsabilità, che Malta preserva tanto il nettare delle api quanto l’habitat in cui queste vivono e, insieme a loro, il paradiso mediterraneo di uccelli, animali terrestri e marini, parchi e riserve, e cultura umana che prolifera.

Foto Rick Barton per UNsplash

Tra saperi, storia, mare e natura: Malta da scoprire a basso impatto

Ogni viaggiatore arriva con la voglia di vivere appieno le bellezze di Malta, rispettandone, al contempo, l’unicità e il delicato equilibrio che contraddistingue il clima nell’arcipelago.
Sono tante le attività all’aperto che permettono di attraversare le isole con minimo impatto ambientale: bicicletta, segway o anche un giro a bordo dei rolling geek, piccole auto elettriche facilissime da guidare.

E la stessa cosa vale per il mare: le coste maltesi possono essere ammirate, dal mare, in kayak, in barca a vela, o anche in SUP, magari al largo delle 12 spiagge bandiere blu dell’arcipelago.
Da Malta si porta a casa, come souvenir, una bella storia in ogni caso.
Quella di Merril, ad esempio, un’impresa sociale che mette in rete i produttori locali e che ha creato i Malta Rural Tours: nei luoghi di lavoro, questi tour hanno per protagonisti i produttori, con il loro racconto sui segreti del vino, dell’olio, dell’apicultura e dei saperi artigianali, come gli strumenti musicali o la produzione del sale. Conoscere le storie del loro lavoro significa dare al cibo, alle musiche e agli oggetti un sapore, un suono e un significato diverso: quello della condivisone, che fa bene tanto a chi viaggia quanto ai locali.

Valletta. Foto Mike Nahlii per Unsplash

Valletta, rinascita di una capitale

Sono passati sei anni dall’elezione di Valletta a Capitale Europea della Cultura 2018: tra i progetti più interessanti che hanno visto la luce nell’ultimo periodo, sicuramente spiccano quelli di riqualificazione del tessuto urbanistico, che hanno ridato nuova identità a luoghi come Strait Street, abbandonata per decenni, oggi una delle strade più celebri della città.
Lo stesso si può dire delle vicine Tre Città ovvero Senglea, Cospicua e Vittoriosa, tornate a splendere, e dei tantissimi palazzi d’epoca che a Valletta stavano andando in rovina e sono invece stati riconvertiti in Boutique Hotel di design.

foto di Rick Barton per UNsplash

Le due piccole isole gemelle: Comino e Gozo

L’isola sorella di Malta, Gozo, merita sicuramente una visita, sia come destinazione a sé stante, sia per una gita di un giorno, utilizzando uno dei traghetti che collegano le isole.
Sicuramente un’alternativa più pittoresca alla terraferma, con più aree verdi, Gozo è meno popolata e tuttavia offre una miriade di attrazioni.
Un viaggio in traghetto di 25 minuti dal terminal di Cirkewwa, che si trova nel nord di Malta, o un traghetto di 45 minuti dalla capitale La Valletta, offre ai visitatori e alla gente del posto un’esperienza di uno stile di vita più rurale.
I visitatori possono sperimentare antiche tradizioni come la mungitura delle capre e delle pecore e osservare come questo latte viene preparato nel tradizionale formaggio gozotano.
Gozo non manca di esperienze per i visitatori – con i templi indipendenti più antichi del mondo di Ggantija, patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo maestoso sito, situato in una campagna lussureggiante, è composto da due enormi templi. Le rocce sono così grandi che non sorprende che molti locali credessero che fossero state costruite dai giganti.

L’antica città di Cittadella, recentemente restaurata, situata in cima a una delle famose tre colline di Gozo, si erge alta e orgogliosa, dominando l’orizzonte dell’isola.
Adiacente alla capitale di Gozo, Victoria, Cittadella è costituita da un labirinto di strade pittoresche, che si intrecciano dentro e intorno ai bastioni che circondano la città e la Cattedrale.
Situata tra Malta e Gozo, si trova l’incantevole isola di Comino. A soli 10 minuti di barca da Gozo e ospita una sola famiglia.
Altri servizi per Comino abbondano, dalle barche charter private alle offerte speciali per gite di un giorno, con partenza principalmente da Sliema, Malta.
I mari intorno a Comino sono meravigliosi, con la famosa Laguna Blu e la Laguna di Cristallo che sono le principali attrazioni. La fantastica visibilità del mare ha anche portato Comino ad essere una delle migliori destinazioni per le immersioni, con tutti i siti per immersioni in barca.
Una torre di guardia del XVII secolo è il punto di riferimento più alto dell’isola, giustamente chiamata Torre di Santa Marija.
Questa torre fu costruita dai Cavalieri di San Giovanni e fu utilizzata come prigione dai Cavalieri. Quando i turchi ottomani attaccarono le isole maltesi, prima spazzarono via completamente tutti gli abitanti di Gozo e Comino.
Dopo aver visitato la torre, si può passeggiare verso l’Ospedale dell’Isolamento, che come dice il suo nome veniva utilizzato nei secoli XIX e XX per isolare chiunque fosse affetto da peste o colera.
Questo ospedale fu sempre utilizzato per ospitare i prigionieri tedeschi durante la prima guerra mondiale. Comino è per lo più disabitata e ciò aggiunge all’atmosfera esotica e avventurosa di quest’isola.

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