29 Aprile 2024

Alla scoperta dell’Italia underground: miniere e grotte da esplorare

L’Italia non è solo famosa per le sue città storiche e le sue bellezze naturali in superficie, ma offre anche un mondo affascinante e misterioso sotto terra.
Con le sue miniere secolari e le grotte nascoste, l’Italia è una destinazione perfetta per gli amanti dell’avventura e dell’esplorazione sotterranea. Scopriamo insieme alcune delle miniere e grotte più affascinanti che l’Italia ha da offrire.
Esplorare le miniere e le grotte dell’Italia underground è un’avventura emozionante che permette di scoprire la bellezza e la storia nascoste sotto la superficie del Paese. Con le sue impressionanti formazioni naturali e la sua ricca storia mineraria.


Le miniere di sale di Realmonte, Sicilia

Situato sulla costa meridionale della Sicilia in un tratto di costa molto particolare il comune di Realmonte è frequentatissimo dai turisti italiani e stranieri per il bianco abbagliante del celebre promontorio dellaScala dei Turchi che crea un paesaggio incredibile.
Realmonte è però il luogo dove sono le Cave di Sale” e la celebre “Cattedrale di Sale” che si trova non distante dal centro abitato, in contrada Scavuzzo.
All’interno dell’antichissima miniera di salgemma (giacimento formatasi circa 6 milioni di anni fa e, adesso, una tra le più importanti fonti d’estrazione di sale presenti in Sicilia) è la Cattedrale di Sale; un vero “tesoro” a meno 100 metri sotto la superficie ed a 30 metri sotto il livello del mare.
Entrando percorrete gallerie e cunicoli di vari livelli, scavati dai minatori stessi, dov’è possibile ammirare quello che è un tesoro unico al mondo sia per la sua ubicazione che per le sue caratteristiche.
La struttura, ricavata dagli stessi minatori scolpendo direttamente la roccia salina, può ospitare fino a 800 posti a sedere ed è proprio qui che viene celebrata, il 4 dicembre di ogni anno, la messa di Santa Barbara, protettrice dei minatori. All’interno della “Cattedrale” troviamo varie opere scolpite nelle pareti di sale come i bassorilievi che raffigurano Santa Barbara, la Sacra Famiglia nella parete di destra e Gesù Crocifisso in quella di sinistra. Sono inoltre presenti, all’ingresso, due acquasantiere, ricavate da unici blocchi di sale e altri elementi religiosi, ricavati sempre scolpendo il sale


Le grotte di Frasassi, Marche

Nascoste nel cuore delle colline marchigiane, le Grotte di Frasassi sono uno dei più spettacolari sistemi di grotte carsiche d’Europa.
Conosciute per le loro impressionanti stalattiti e stalagmiti, le Grotte di Frasassi offrono un viaggio emozionante attraverso un labirinto sotterraneo di camere e corridoi, culminando nella suggestiva Sala dell’Infinito.
Le grotte di Frasassi si trovano nel comune di Genga, in provincia di Ancona.
Il complesso delle grotte e formato da vari ambienti sotterranei di cui il primo è visitabile da tutti con facilità ed è noto col nome di Abisso Ancona, un ambiente così vasto che al suo interno s potrebbe mettere senza problemi il duomo di Milano. Scoperte nel 1971 e aperte al pubblico dal 1974 sono una delle attrazioni turistiche più visitate delle Marche.


Le miniere di Montecatini Val di Cecina

A Montecatini Val di Cecina, pittoresco borgo nel cuore della Toscana è l’antica miniera di rame e pirite che risale all’epoca etrusca. Oggi è aperta al pubblico e offre visite guidate che permettono ai visitatori di esplorare i suoi tunnel sotterranei, scoprire la storia dell’estrazione mineraria in Toscana e ammirare i resti dell’antica attività mineraria.
La miniera di Montecatini Val di Cecina che si trova a meno di un chilometro dal centro storico è rimasta attiva fino al 1907 e nel XIX secolo è stata la più grande miniera di rame d’Europa.
E’ qui che è nata la società Montecatini, una delle maggiori industrie europee, confluita poi nella più famosa Montedison.
In visita si possono ammirare le strutture ottocentesche legate all’estrazione, le ex Laverie, parte delle gallerie percorribili a piedi, gli ex uffici della Direzione.


Le grotte di Castellana, Puglia

Nascoste sotto il paesaggio carsico della Puglia, le Grotte di Castellana sono un’attrazione naturale straordinaria che attira visitatori da tutto il mondo.
Conosciute per le loro impressionanti formazioni calcaree e le loro immense caverne sotterranee offrono un’avventura emozionante attraverso un mondo sotterraneo di bellezza e mistero.
Considerate fra le grotte più belle e spettacolari d’Italia, si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie.
Ubicate nella val d’Idra e quindi nei pressi della famosa Alberobello offrono un percorso di visita lungo 3 Km per una straordinaria escursione guidata, a circa 70 metri di profondità, in uno scenario stupefacente, dove caverne dai nomi fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti
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Le miniere di Sulcis, Sardegna

Nel sud della Sardegna, nella zona storica del Sulcis Iglesiente si concentra la storia e la vita di una delle aree minerarie più estese d’Europa di carbone e minerali che hanno giocato un ruolo importante nell’economia della regione per secoli: dai romani, passando per i fenici fino all’oggi.
Oggi, molte di queste miniere sono dismesse e abbandonate e offrono un’opportunità unica di esplorare il passato industriale dell’isola attraverso visite guidate che permettono ai visitatori di scoprire anche le comunità minerarie fantasma.
Nei comuni di Arbus, Buggerru, Carbonia, Carloforte, Domus De Maria, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Gonnesfanadiga, Guspini, Iglesias, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Santadi, Sarroch, Siliqua, Teulada, Villacidro e Villamassargia le miniere oggi sono tutte chiuse, sopravvive nel comune di Gonnesa l’unica miniera di carbone ancor attiva in Italia, la miniera di Monte Sinni.

La visita immersiva sarà indimenticabile e vi permetterà di calarvi nella vita e la cultura delle popolazioni la cui vita ruotava attorno ad essa. E’ possibile infatti, imbattersi in suggestivi villaggi operai, in pozzi d’estrazione, in migliaia di chilometri di gallerie sotterranee, in impianti industriali, ferrovie, archivi e le testimonianze stesse tramandate di generazione in generazione.
Dal 2007 il parco venne è patrimonio Unesco anche se fino ala 2015 sono stati estratti quasi 30 milioni di tonnellate di carbone, che occuparono quasi 20.000 minatori.


Le grotte di Toirano, Liguria

Situato nella splendida regione della Liguria, le Grotte di Toirano sono uno dei più importanti siti paleontologici d’Italia.
Queste grotte offrono un affascinante viaggio nel passato, conosciuto per le sue impressionanti incisioni rupestri e i resti fossili di animali preistorici.
Le visite guidate permettono ai visitatori di esplorare il labirinto sotterraneo delle grotte e scoprire i segreti dell’antica vita selvatica della regione.
Il complesso carsico delle grotte di Toirano è formato da quattro differenti cavità, di cui due attrezzate per il pubblico.

La prima delle due grotte visitabili, detta della Bàsura (strega, in dialetto ligure), è nota fin dal 1950 per le notevoli evidenze riferibili a Homo sapiens conservate al suo interno: centinaia di orme di piedi, mani e ginocchia, tracciati digitali e carboniosi databili all’Epigravettiano finale, circa 14400 anni fa.
Nella sala più profonda della caverna si conserva anche uno spettacolare ammasso di ossa di Ursus spelaeus, databili tra i 50000 e i 28000 anni fa, derivate dall’accumulo di carcasse di animali morti durante il letargo invernale.
La Bàsura è collegata alla seconda grotta turistica, detta di Santa Lucia Inferiore, tramite un tunnel artificiale che consente ai visitatori un percorso a senso unico di circa un chilometro. La seconda grotta per quanto bellissima non conserva come l’altra evidenze preistoriche.
Le altre due cavità che completano il complesso sono la grotta di Santa Lucia Superiore e la Grotta del Colombo sono aperte solo in rare occasioni o solo per studiosi. Quela di Santa Lucia Superiore ospita un Santuario rupestre eretto tra il XV e il XVI secolo meta di pellegrinaggio per secoli dove dietro l’altare è visibile uno scavo archeologico che ha restituito testimonianze della frequentazione preistorica della grotta dall’uomo di Neanderthal fino al Neolitico. La grotta del Colombo invece conserva importantissime testimonianza preistoriche probabilmente riferibili al Paleolitico superiore ed è aperta solo su richiesta per ricercatori e studiosi.


Le miniere di Rio Marina sull’isola d’Elba, Toscana

L’Isola d’Elba è famosa per le sue miniere di ferro e le miniere di Rio Marina sono una delle testimonianze più significative di questo patrimonio industriale.
Le visite guidate permettono ai visitatori di esplorare i tunnel sotterranei delle miniere, scoprire la storia dell’estrazione del ferro sull’isola e ammirare le impressionanti formazioni rocciose create dall’attività mineraria.
Un parco all’interno di un Parco, quello dell’Arcipelago toscano, da esplorare a piedi, in bici, a bordo di un trenino o di un fuoristrada militare per un’avventura fuori dal tempo, in un paesaggio surreale, in un giardino di fiori minerali, ripercorrendo le vecchie strade ferrate e le storie di quegli uomini che lo hanno vissuto, amato e trasformato, radicalmente
Tutte le escursioni guidate prevedono la visita dei principali giacimenti di Rio Marina e Rio Albano: Bacino, Valle Giove, Falcacci e Conche.
Ematite, pirite, quarzo, adularia, calcite, epidoto, fluorite, galena, limonite, blenda, malachite, galena, bismutinite, siderite, magnetite, epidoro. C’è una ricchezza unica nel ventre dell’isola d’Elba.


Le grotte di Borgo Verazzi, Liguria

Situato lungo la costa ligure, le Grotte di Borgio Verezzi sono una delle attrazioni naturali più spettacolari della regione e sono considerate
Conosciute per le loro impressionanti formazioni calcaree e i loro suggestivi laghetti sotterranei, offrono un’esperienza unica di esplorazione sotterranea. Le visite guidate permettono ai visitatori di scoprire la storia geologica delle grotte e ammirare la loro bellezza naturale.

Furono scoperte soltanto nel 1933, anche se la presenza di una cavità era ben nota da lungo tempo agli abitanti del luogo a causa di alcuni strani fenomeni. Ad esempio le acque del Rio Battorezza sembravano essere inghiottite in diversi tratti del suo corso, anche se ciò non impediva al torrente di uscire periodicamente dall’alveo per devastare i campi circostanti. Poi c’era il lago, sul fondo della quasi mitica grotta cui si accede dal pavimento della chiesa di S. Pietro, ed in ultimo il Roggetto: un torrentello che sgorga da una frattura, giusto ai piedi dell’abitato di Borgio.
Degli anni Trenta del Novecento l’ennesima alluvione con l’acqua penetrata nel pozzo che riesce a sfondare un sottile diaframma di roccia e scompare nel sottosuolo. Seguendo la via dell’acqua tre ragazzini di Borgio entrano nella prima sala di una nuova grotta. Nessuno si rende conto dell’entità della scoperta fino al 1951 quando con un esplorazione sistematica della grotta, fu rinvenuto il complesso di sale e gallerie che si snoda per alcuni chilometri al di sotto dell’abitato di Borgio. Il percorso turistico è stato inaugurato nel 1970 e permette di entrare in un mondo di colori: bianco, giallo, rosso in mille sfumature diverse dovuti dalla presenza di svariati minerali, fanno delle Grotte di Borgio Verezzi la grotta turistica più colorata d’Italia.


Il parco geominerario di Raibl

In Val Canale vicino al confine con l’Austria e a due passi da quello con la Slovenia è la miniera di Raibl – Cave del Predil che è stata per secoli una delle più importanti miniere europee di piombo e zinco.
Chiusa nel 1990, oggi è diventata il Parco internazionale geominerario di Raibl, monumento alla memoria del lavoro operaio e meta turistica e didattica.
La vecchia miniera era costituita da un reticolo di 120 km di gallerie disposte su 19 livelli, che scendevano fino a 520 m di profondità. Ora è possibile visitare alcuni degli spazi al suo interno, percorrendo parte delle gallerie a piedi o a bordo di un trenino elettrico.
La visita permette di scoprire i minerali e le tecniche di estrazione, ma soprattutto di comprendere le fatiche di migliaia di minatori che hanno lavorato per secoli dentro le viscere della terra.
L’esperienza della visita si completa nel Mostra della tradizione mineraria di Raibl, un museo della tradizione mineraria che propone un percorso documentario con foto d’epoca e carte storiche.
Da visitare anche il paese di Raibl-Cave del Predil, che deve il suo nome italiano proprio alla presenza della miniera ed è oggi un esempio di company town.
Infine una curiosità: all’interno di questo complesso minerario che si snoda sotto la montagna in una rete di gallerie, una delle quali utilizzata per il deflusso delle acque è conservato anche il segreto della battaglia di Caporetto.

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