27 Maggio 2024

Cicloturismo, è boom di presenze sul Monte Grappa dopo il passaggio della corsa rosa

Scalate collettive, enti che promuovono gli eventi, lo spettacolo incontaminato del Monte Sacro. Adesso dopo che è arrivato anche il Giro d’Italia, i numeri dei ciclisti sono destinati a crescere.
Hotel pieni, sportivi provenienti anche da Stati Uniti e Sud America, fan di Pogačar in arrivo dalla Slovenia. Perché “Fare il Grappa” è un percorso in salita verso la storia


Il rito del “fare il Grappa”

Per i ciclisti italiani “Fare il Grappa” è un rito. Fare il Grappa è un po’ come fare il Passo dello Stelvio, questa vetta è dura come i valichi alpini e dolomitici.
Fare il Grappa è una sfida, come quella dei soldati che qui si sono trincerati durante la Prima Guerra Mondiale. Ma Fare il Grappa è anche un’esperienza turistica emozionante, dentro la natura incontaminata che è Riserva di Biosfera Mab Unesco. E la passione dei ciclisti per la Sacra Cima in occasione del passaggio del Giro d’Italia è esplosa. 

In occasione della 20esima tappa del Giro d’Italia 2024 sono arrivati da ogni parte d’Europa e non solo. C’è persino chi ha prenotato alberghi e tour turistici dall’Australia, dagli Usa o ancora Sud America.
E poi c’è stata l’invasione di turisti sloveni, tutti qui a tifare il loro mito Tadej Pogačar.
“Il mondo del cicloturismo e in generale dei grandi eventi è un vero volano per l’economia territoriale”, spiegano dal consorzio turistico Vivere il Grappa.
“Sono coinvolte positivamente tutte le realtà, non solo quelle prettamente turistiche, ma anche la ristorazione, il commercio al dettaglio e tutte le attività locali.
Con questo spirito l’Ipa Terre di Asolo e Montegrappa insieme con l’Unione Montana del Bassanese ha promosso una campagna di comunicazione stampa e on line in chiave turistica per far conoscere i nostri bellissimi territori, paradiso per i ciclisti, sportivi del volo libero o degli sport d’acqua; un territorio ricco di storia e cultura grazie alle grandi opere degli artisti veneti. Il Giro lambirà ad esempio il Tempio del Canova a Possagno”.


L’importanza della bici nella Marca Trevigiana

Nella Marca Trevigiana, le due ruote sono peraltro di moda
Treviso è la seconda provincia veneta nella filiera della bicicletta, in particolare con le imprese artigiane. Un trend che è distribuito in tutta Italia.
Stando a “Viaggiare con la bici 2023 – Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo”, l’importanza del cicloturismo a livello nazionale è riassumibile in questi dati: i 33 milioni circa di presenze generate nel 2022, pari al 4,3% di quelle totali registrate in Italia, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro (stime Isnart, Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio 2022). Tre Regioni, Veneto (19,0% di cicloturisti), Trentino-Alto Adige (16,5%) e Toscana (11,4%) hanno da sole  attratto il 47% del flusso di cicloturisti nell’ultimo anno.


Il brevetto del Grappa e non solo…

Focalizzandoci sul Monte Grappa, in queste settimane, per tutti, l’ambizione è quella di portare a casa il Brevetto del Monte Grappa.
Noto anche come “le 10 salite della vita”, è un attestato che viene consegnato ai ciclisti che compiono in un anno le più importanti e impegnative 10 ascese con bici da strada.
Per chi ama gli eventi, da dieci anni si celebra il Monte Grappa Bike Day, un giorno in cui gli appassionati di ciclismo possono vivere l’emozione unica di scalare il Monte Grappa su strade chiuse al traffico, in un’atmosfera di festa e condivisione.
In dieci anni ha coinvolto oltre 70.000 ciclisti sulle stesse strade calcate dai professionisti del Giro, quest’anno è stata scelta la domenica 26 maggio per l’evento. 

Per chi invece preferisce pedalare da solo, le salite non mancano. Ci sono le grandi ascese sull’asfalto: strada Cadorna, strada General Giardino, dorsale Nord, dorsale Est, Cismon-Forcelletto. Per i cicloamatori da non perdere anche le salite di San Liberale Salto della Capra, Possagno Strada degli Alpini, Tomba Archeson Valle delle Mura, salita Cismon, Corlo, Col dei Prai, Forcelletto. E i sentieri sono tantissimi per chi va in mountain bike: l’anello Finestron, val Cesilla, Termine, Col dei Prai, il grande anello attorno ai Colli Alti, monte Asolone, monte Oro.


Le “10 salite della vita”

La salita in bicicletta al Monte Grappa è una delle sfide più iconiche per gli appassionati di ciclismo. Accanto a questa, ci sono altre salite leggendarie che ogni ciclista dovrebbe affrontare almeno una volta nella vita. Ecco una lista delle “salite della vita” per i ciclisti:

  1. Alpe d’Huez (Francia)
    • Dettagli: 13,8 km di lunghezza con una pendenza media dell’8,1%.
    • Celebrità: Una delle salite più famose del Tour de France, con 21 tornanti iconici.
  2. Mont Ventoux (Francia)
    • Dettagli: 21,4 km di lunghezza con una pendenza media del 7,6%.
    • Celebrità: Conosciuto come il “Gigante della Provenza”, famoso per il suo paesaggio lunare e le dure condizioni climatiche.
  3. Passo dello Stelvio (Italia)
    • Dettagli: 24,3 km di lunghezza con una pendenza media del 7,4%.
    • Celebrità: Con 48 tornanti, è una delle salite più impegnative e scenografiche delle Alpi italiane.
  4. Col du Tourmalet (Francia)
    • Dettagli: 19 km di lunghezza con una pendenza media del 7,4%.
    • Celebrità: Una delle salite più frequentate del Tour de France, situata nei Pirenei.
  5. Passo di Gavia (Italia)
    • Dettagli: 17,3 km di lunghezza con una pendenza media del 7,9%.
    • Celebrità: Famoso per le condizioni spesso estreme e per la sua altitudine elevata.
  6. Colle delle Finestre (Italia)
    • Dettagli: 18,6 km di lunghezza con una pendenza media del 9,1%.
    • Celebrità: Conosciuto per il suo tratto finale sterrato, è stato spesso decisivo nel Giro d’Italia.
  7. Mortirolo (Passo della Foppa) (Italia)
    • Dettagli: 12,4 km di lunghezza con una pendenza media del 10,5%.
    • Celebrità: Una delle salite più dure del Giro d’Italia, con pendenze estreme.
  8. Galibier (Francia)
    • Dettagli: 17,6 km di lunghezza con una pendenza media del 6,9%.
    • Celebrità: Una delle salite più alte delle Alpi, spesso affrontata nel Tour de France.
  9. Lagos de Covadonga (Spagna)
    • Dettagli: 12,6 km di lunghezza con una pendenza media del 7,3%.
    • Celebrità: Salita iconica della Vuelta a España, con paesaggi spettacolari.
  10. Sa Calobra (Maiorca, Spagna)
    • Dettagli: 9,4 km di lunghezza con una pendenza media del 7%.
    • Celebrità: Una delle salite più famose tra i ciclisti che si allenano a Maiorca, nota per le sue curve a gomito e i panorami mozzafiato.
  11. Pico de Veleta (Spagna)
    • Dettagli: 40 km di lunghezza con una pendenza media del 5,8%.
    • Celebrità: La strada asfaltata più alta d’Europa, situata nella Sierra Nevada.


Perché affrontare queste salite

Ogni salita offre una combinazione unica di sfida fisica, bellezza paesaggistica e importanza storica nel mondo del ciclismo. Affrontarle significa mettersi alla prova, immergersi nella natura e, per molti, realizzare un sogno ciclistico. Che tu stia cercando di testare i tuoi limiti fisici o semplicemente goderti alcune delle strade più belle del mondo, queste salite sono tappe fondamentali nel viaggio di ogni ciclista appassionato.


Il Monte della storia

La vetta principale del Monte Grappa raggiunge un’altezza di 1.775 metri sul livello del mare e si trova tra le province di Belluno, Treviso e Vicenza.
Caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, tra cui prati alpini, boschi di faggi e abeti, e aree rocciose e una flora e una fauna molto ricche il monte è celebre anche perchè il suo nome è indissolubilmente legato alla storia d’Italia.
Durante la Prima Guerra Mondiale, il Grappa fu infatti un punto strategico cruciale, soprattutto dopo la disfatta di Caporetto del 1917 divenne il fulcro della difesa italiana contro l’avanzata austro-ungarica.
Fu quindi teatro di aspri combattimenti, noti come le Battaglie del Grappa, che si svolsero principalmente tra il 1917 e il 1918, ma qui le forze italiane riuscirono a fermare l’avanzata nemica e mantenere la linea difensiva.
Sul Monte Grappa è non a caso un grande sacrario militare che ospita le spoglie di migliaia di soldati italiani e austro-ungarici caduti durante la guerra. Il sacrario è un luogo di memoria e riflessione, visitato da molti per rendere omaggio ai caduti.
Non solo bicicletta per il Monte Grappa quindi ma è ottimo punto di partenza e arrivo anche per escursioni a piedi
esplorando la montagna e godendo di panorami mozzafiato. Tra i percorsi più noti ci sono il “Sentiero della Memoria” e la “Strada Cadorna”.

 

 

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