22 Giugno 2024

Isola d’Elba 2024. Primo festival diffuso che unisce enogastronomia, Aarte, musica e tradizioni

Il primo luglio all’Isola d’Elba partirà l’avventura del primo GEM Island Festival Isola d’Elba, il festival diffuso che fino al 31 agosto unirà enogastronomia ad arte, musica, tradizione, eventi e convivialità. GEM, acronimo di Gastronomy, Enology e Mixology, ruoterà attorno alla presentazione di cocktail originali nelle location più affascinanti dell’isola: un cocktail bar a cielo aperto con angoli di assoluto charme, affacciati su panorami mozzafiato, circondati dalla natura e da un mare dalle mille sfumature. Un’opportunità trasversale per chi vuole conoscere l’isola in modo originale e fuori dai soliti circuiti turistici.

Capo Bianco

Il programma

Su tutta l’isola si svolgeranno eventi gustosi, incontri musicali ricercati, conferenze e workshop. Tra le tante iniziative in programma spiccherà un contest che premierà il cocktail più votato dal pubblico, realizzato dai migliori bartender e barmaid dei più famosi locali mixology dell’isola.
Una tessera scaricabile dal sito www.gemisland.it attiverà infatti i vantaggi del circuito GEM Island Festival e permetterà di:
– testare gratuitamente i cocktail in gara, compresi quelli alcol free
– votare il miglior drink;
– accedere agli sconti presso le strutture iscritte al festival;
– partecipare all’estrazione di un soggiorno all’Elba in un hotel a 5 stelle per la stagione 2025


Alla scoperta dell’isola d’Elba nel piatto

La cucina elbana riflette la storia dell’isola, con influenze etrusche, romane, pisane e medicee, e una forte connessione con il mare e la terra.
Fra i piatti che hanno reso l’isola celebre anche in “continente” il guruglione,
piatto vegetariano simile alla ratatouille, preparato con verdure fresche di stagione come melanzane, zucchine, peperoni, pomodori e cipolle, cotte lentamente in un soffritto di aglio e prezzemolo; il cacciucco dell’Elba variante del famoso cacciucco livornese, questa zuppa di pesce viene preparata con una varietà di pesci e frutti di mare locali, pomodoro, aglio, vino rosso e peperoncino, servita con pane tostato; il polpo lesso semplice e delizioso piatto di polpo bollito, spesso servito con patate, prezzemolo, aglio e un filo d’olio d’oliva; la schiaccia briaca il dolce tipico dell’isola preparato con farina, zucchero, uva passa, noci, pinoli e vino dolce Aleatico e infine il riso nero, un piatto di riso cotto nel nero di seppia, spesso arricchito con seppie o altri frutti di mare.


Il vino che piaceva a Napoleone

Un’isola piccola ma celebre anche per i suoi vini. Su tutti sua maestà l‘Aleatico; un vino dolce e passito prodotto da uve aleatico, caratterizzato da un colore rosso rubino e un sapore aromatico e avvolgente.
Vitigno di origini
antichissime, probabilmente introdotto all’Elba dagli Etruschi o dai Romani anche se le prime testimonianze scritte risalgono al XVII secolo, quando era già apprezzato per la sua qualità.
Di certo piaceva molto a Napoleone Bonaparte che durante il suo esilio sull’isola (1814-1815) lo apprezzò molto e contribuì a diffonderne la fama in Europa.
“Parente” del Moscato, prospera particolarmente bene nel clima caldo e secco dell’Elba ed è prodotto con una tecnica tradizionale che prevede l’appassimento delle uve al sole per circa due settimane dopo la vendemmia; processo fondamentale per concentrare gli zuccheri e gli aromi, conferendo al vino il suo caratteristico sapore dolce e corposo.
L’Aleatico dell’Elba ha ottenuto la DOCG nel 2011, riconoscendo l’alta qualità del vino e le sue radici storiche. oggi questo vino è prodotto in quantità limitate e anche per questo è considerato un vino pregiato e ricercato.
Isola piccola grandi vini! Ebbene sì perché accanto al suo Re l’isola offre anche un eccellente bianco secco ottenuto da uve Trebbiano Toscano e Ansonica, con un gusto fresco e fruttato, l’Elba Bianco e un interessante rosso corposo, spesso ottenuto da uve Sangiovese, che si abbina bene con i piatti di carne dell’isola: l’Elba Rosso.

 

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