4 Agosto 2024

Danubio: 10 cose da fare e vedere sul suo corso

Il fiume Danubio, con i suoi 2.860 chilometri di lunghezza, attraversa dieci paesi europei e bagna alcune delle città più storiche e culturalmente significative del continente. Ecco una panoramica delle principali città lungo il corso del Danubio, con una breve storia e le loro caratteristiche distintive.

La Foresta Nera. Photo credit: Iguana Jo on VisualHunt.com

La Foresta Nera, Germania

Il Danubio nasce nella Foresta Nera (Schwarzwald in tedesco), un’area montuosa e densamente boscosa, un tempo una delle aree verdi più estese d’Europa situata nel sud-ovest della Germania.
E’ una delle regioni più iconiche e affascinanti della Germania, situata nello stato federato del Baden-Württemberg ed è conosciuta per i suoi paesaggi fiabeschi, i densi boschi di conifere e le pittoresche città e villaggi.

Valle del Wachau. Photo credit: Ramón Cutanda on VisualHunt.com

Valle del Wachau, Austria

La valle del Wachau è famosa per i suoi vigneti terrazzati, i frutteti e i villaggi storici. Questa regione vinicola è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e offre splendide viste panoramiche sul fiume.
Quest’area, una delle più significative dell’Austria è situata lungo un tratto di circa 30 chilometri del fiume Danubio, tra le città di Krems e Melk, nella parte Bassa del Paese. Con i suoi paesaggi incantevoli, i vigneti terrazzati, i castelli medievali e i pittoreschi villaggi, la Valle è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2000.
Il Danubio ha giocato un ruolo cruciale nella storia e nello sviluppo della regione, fungendo da via di trasporto e di commercio. La regione è famosa per i suoi vigneti, che sono stati coltivati per secoli su terrazze costruite sulle colline lungo il fiume. Queste terrazze sono una caratteristica distintiva del paesaggio e producono alcuni dei migliori vini bianchi dell’Austria, in particolare il Grüner Veltliner e il Riesling.

Parco Nazionale del Danubio. Foto di Lubos Houska da Pixabay

Parco Nazionale del Danubio-Auen, Austria

Situato tra Vienna e Bratislava il Nationalpark Donau-Auen questo il suo nome originale, è uno degli ecosistemi fluviali più importanti d’Europa e uno dei parchi nazionali più suggestivi dell’Austria e protegge una delle ultime aree di foreste alluvionali lungo il Danubio, offrendo un rifugio a una vasta gamma di specie animali e vegetali. SI estende per circa 93 chilometri lungo il Danubio ed è caratterizzato da una grande varietà di habitat, tra cui foreste alluvionali, prati umidi, paludi, laghi e isole fluviali. L’area è soggetta a regolari inondazioni, che mantengono la dinamica naturale del paesaggio e sostengono una biodiversità unica.
Le foreste alluvionali del parco sono dominate da alberi come salici, pioppi e querce ed è rifugio per molte specie animali, alcune delle quali sono rare o minacciate. Tra i mammiferi, è possibile avvistare castori, cervi e cinghiali. Il parco è anche un paradiso per gli amanti del birdwatching, con oltre 100 specie di uccelli, tra cui aironi, cormorani e aquile di mare. Le acque del Danubio e delle zone umide ospitano diverse specie di pesci, anfibi e rettili, tra cui la tartaruga palustre europea.

Parco Nazionale Duna-Dràva

Parco Nazionale Duna-Dráva, Ungheria

Questo parco nazionale comprende numerosi habitat lungo il Danubio e la Drava. Le aree protette includono foreste, prati umidi e lagune, offrendo rifugio a una ricca varietà di flora e fauna.
Una delle aree naturali protette più significative dell’Ungheria è un parco istituito nel 1996 per preservare l’eccezionale biodiversità e le caratteristiche uniche degli ecosistemi fluviali e delle pianure alluvionali della regione. Con una superficie di oltre 50.000 ettari, il parco si estende lungo le rive dei due fiumi, al confine con la Croazia.
Il Danubio e la Drava formano il cuore del parco; entrambi sono noti per i loro tratti naturali, in gran parte non regolati, che conservano il loro corso originale, creando una vasta rete di isole, canali, laghi e paludi.

La Tabula Traiana alle Porte di Ferro. Wikipedia

Le Porte di Ferro, Serbia e Romania

Le Porte di Ferro sono una delle gole fluviali più spettacolari d’Europa situate al confine tra Serbia e Romania. Questa impressionante serie di canyon, che si estende per circa 134 chilometri, rappresenta un tratto del Danubio particolarmente affascinante dal punto di vista geologico, storico e naturale.
Le Porte di Ferro sono anche note per la loro importanza strategica e per essere state uno dei principali ostacoli alla navigazione sul Danubio fino alla costruzione di una diga nel XX secolo.
Le Porte di Ferro, tra le Alpi Dinariche e i Carpazi Meridionali, segnando il confine naturale tra la Serbia, a sud, e la Romania, a nord. La gola è formata da diverse sezioni, ciascuna con caratteristiche geografiche e geologiche uniche. La gola delle Porte di Ferro è composta da quattro strette principali: Golubac, Gospodin Vir, Kazan, e Sipska Klisura. In questi tratti, le pareti rocciose si innalzano ripidamente dal fiume, creando paesaggi mozzafiato. Il punto più stretto è nella sezione di Kazan, dove il Danubio è largo solo circa 150 metri.
Le gole si sono formate nel corso di milioni di anni attraverso l’erosione operata dal fiume Danubio, che ha tagliato il suo percorso attraverso le rocce calcaree e dolomitiche della regione. La profondità dell’acqua nella gola è considerevole, in alcuni punti supera i 90 metri.
Le Porte di Ferro hanno avuto un ruolo strategico significativo sin dall’antichità. I Romani costruirono una strada militare lungo il fiume, nota come Via Traiana, per facilitare il movimento delle truppe e il commercio. L’imperatore Traiano ordinò anche la costruzione di un ponte sopra il Danubio, il Ponte di Traiano che oggi non esiste più venne costruito tra il 103 e il 105 d.C. per invadere la Dacia (l’attuale Romania). Uno dei reperti storici più importanti della regione è la Tabula Traiana, un’iscrizione in latino incisa su una parete rocciosa serba che commemora la costruzione della strada romana. Questo monumento è un’importante testimonianza dell’ingegneria romana nella regione.
Nel 1972, la costruzione della diga delle Porte di Ferro I, una delle più grandi dighe idroelettriche d’Europa, ha trasformato radicalmente il paesaggio della regione. La diga, una collaborazione tra Jugoslavia e Romania, ha aumentato il livello dell’acqua nel Danubio, sommergendo molti siti archeologici e modificando l’ecosistema fluviale. Un’altra diga, le Porte di Ferro II, è stata completata nel 1984 più a valle.

Il Delta del Danubio

Delta del Danubio, Romania e Ucraina

Il delta del Danubio è una delle aree umide più importanti del mondo, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Questo vasto delta è una rete intricata di canali, lagune e isole, ospitando una biodiversità straordinaria.
Il delta è un paradiso per gli uccelli migratori, con oltre 300 specie di uccelli, tra cui pellicani, cormorani e aironi. La regione è anche ricca di pesci, rettili e anfibi, e offre paesaggi unici di canneti e foreste alluvionali.
Questo delta, il secondo più grande e meglio preservato d’Europa, copre una superficie di circa 4.150 km², con la parte rumena che costituisce circa il 3.450 km² di questa estensione è un’area riconosciuta dall’Unesco come patrimonio mondiale e riserva della biosfera, grazie alla sua straordinaria importanza ecologica.
Il Delta si è formato nel corso di millenni attraverso il deposito di sedimenti portati dal fiume. È un classico esempio di delta a ventaglio, con il fiume che si divide in numerosi rami e canali principali: Chilia, Sulina e Sfântu Gheorghe, che formano un intricato sistema di corsi d’acqua, laghi, lagune e paludi.
Il Delta del Danubio ospita una delle più ricche e diversificate collezioni di flora in Europa. Le aree umide sono dominate da vasti canneti di Phragmites australis, foreste alluvionali di pioppi e salici, e una miriade di piante acquatiche. Le zone di laghi e paludi sono ricche di ninfee, piante galleggianti e alghe ed è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, con oltre 300 specie di uccelli, tra cui il pellicano bianco, il cormorano, l’airone rosso e varie specie di anatre e oche. È altresì una delle aree di nidificazione più importanti d’Europa per uccelli migratori. Anche la fauna ittica è molto ricca, con oltre 45 specie di pesci d’acqua dolce, inclusi storioni, carpe e lucci. Tra i mammiferi si trovano la lontra europea, il visone europeo e il lupo.

Cartolina d’epoca dell’isola di Ada Kaleh

Isola di Ada Kaleh, Romania

Anche se sommersa dalle acque della diga delle Porte di Ferro, Ada Kaleh è stata un’isola pittoresca e storicamente significativa sul Danubio.
Le sue memorie rimangono nei racconti e nelle leggende locali. E’
una delle località più affascinanti e nostalgiche della storia moderna della Romania. Situata sul Danubio, vicino alla città di Orșova e non lontano dalla frontiera con la Serbia, quest’isola è stata sommersa nel 1971 durante la costruzione della diga di Portile di Ferro (Iron Gates), una delle più grandi centrali idroelettriche d’Europa.
L’isola di Ada Kaleh ha una storia complessa che risale all’antichità. Originariamente, era conosciuta come “Saan” o “Cyraunis” in epoca romana, e nel corso dei secoli è passata sotto il controllo di varie potenze, tra cui l’Impero Romano, l’Impero Ottomano, l’Impero Austro-Ungarico, e infine la Romania.
Durante il dominio ottomano che durò dal 1699 al 1913  l’isola era una fortezza strategica sul Danubio, utilizzata per il controllo del commercio e della navigazione lungo il fiume.
La località era abitata principalmente da una comunità turca che preservava le tradizioni ottomane ed era famosa per i suoi bazar, le moschee, le case decorate in stile orientale e per la produzione di dolci tipici come il baklava e il lokum. La popolazione viveva in un’atmosfera quasi esotica, che combinava elementi orientali con quelli europei, rendendo Ada Kaleh un luogo unico.
Nel 1971, con la costruzione della diga di Porțile de Fier, l’isola fu sommersa e i suoi abitanti furono trasferiti. Alcuni tentativi furono fatti per preservare l’eredità culturale dell’isola, come il trasferimento della moschea e di altre strutture su una nuova isola artificiale, ma la maggior parte del patrimonio di Ada Kaleh è andata perduta per sempre.
Oggi Ada Kaleh era spesso descritta come una “città fantasma” romantica, un luogo dove il tempo sembrava essersi fermato. Anche dopo l’inondazione, l’isola è rimasta viva nella memoria collettiva come un simbolo di un’epoca passata. Rimane la leggenda di un’isola sommersa che ha alimentato storie e miti, diventando una sorta di Atlantide del Danubio.

Parco Nazionale del Djerdap

Parco Nazionale del Djerdap, Serbia

Questo parco nazionale comprende le gole delle Porte di Ferro e offre spettacolari paesaggi naturali, sentieri escursionistici e siti archeologici che raccontano la lunga storia della regione. E’ uno dei parchi nazionali più affascinanti e visitati della Serbia lungo il corso del Danubio e al confine con la Romania. Famoso per la sua straordinaria bellezza naturale, la ricca biodiversità e l’importanza storica prende il nome dalla Gola di Đerdap, un’impressionante serie di gole che costituisce la parte più spettacolare del corso del Danubio.
Si estende lungo la riva destra del fiume coprendo un’area di circa 640 chilometri quadrati. La caratteristica più distintiva del parco è la Gola di Đerdap, anche nota come “Porte di Ferro” (Iron Gates). Questa gola è una delle più lunghe e profonde d’Europa, estendendosi per circa 100 chilometri. È composta da quattro sezioni principali: Golubac, Gospodin Vir, Kazan e Sipska Klisura. La gola è famosa per le sue ripide scogliere, che si innalzano fino a 800 metri sopra il livello del Danubio.
Lungo il Danubio, il parco offre panorami mozzafiato, con acque blu intense incastonate tra alte montagne e gole strette.

Le Paludi di Kopacki Rit. Foto Adriagate

Le Paludi di Kopacki Rit, Croazia

Situato alla confluenza del Danubio e della Drava, Kopacki Rit è una delle più grandi zone umide d’Europa e sono situate nella regione della Baranja, tra i fiumi Drava e Danubio.
Kopački Rit si trova nella parte orientale della Croazia, vicino alla città di Osijek e al confine con la Serbia edè un parco che si estende su una superficie di circa 230 chilometri quadrati, ma questa può variare notevolmente a seconda del livello dell’acqua, che in alcune stagioni può inondare ampie aree del parco.
Il paesaggio del parco è dominato da una vasta rete di canali, laghi, isole fluviali, e foreste alluvionali. La riserva è estremamente ricca di vita animale e vegetale. La combinazione di acqua dolce, foreste e prati crea un habitat ideale per una vasta gamma di specie.
Infiine una curiosità storica: durante la Seconda Guerra Mondiale, Kopački Rit servì come rifugio per i partigiani jugoslavi guidati da Josip Broz Tito, che utilizzavano l’area per nascondersi e organizzare operazioni contro le forze occupanti.

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