3 Agosto 2024

Riviera romagnola. Non solo mare, scopriamo le saline di Cervia

Le saline di Cervia rappresentano un’importante realtà storica, naturale e produttiva situata sulla costa adriatica dell’Emilia-Romagna. Ecco una panoramica completa delle saline, con informazioni storiche, ambientali e turistiche. Da qui parte la “Strada del Sale” di cui vi abbiamo parlato


Una storia lunghissima e movimentata

Le origini delle saline di Cervia risalgono all’epoca etrusca e romana, quando il sale era un bene prezioso utilizzato per la conservazione degli alimenti e come merce di scambio. Durante il Medioevo, Cervia era conosciuta come un importante centro per la produzione di sale. La città vecchia, nota come “Cervia Vecchia”, era situata in una zona paludosa, ma fu trasferita nel XVII secolo a causa delle condizioni malsane.
Nel 1697, il papa Innocenzo XII ordinò la costruzione della nuova Cervia in una posizione più salubre. Le saline vennero modernizzate e divennero una delle principali fonti di reddito per la città.
Nel 1959, le saline furono acquistate dallo Stato italiano e integrate nell’azienda autonoma delle saline di Stato. Oggi, le saline sono gestite dal Parco della Salina di Cervia, che ne cura la tutela ambientale e la valorizzazione turistica.


Una magia della natura

Le saline di Cervia coprono un’area di circa 827 ettari e sono suddivise in bacini di evaporazione e di cristallizzazione, dove l’acqua del mare, grazie all’evaporazione, lascia il sale che viene raccolto.
Le saline sono un’importante riserva naturale che ospita una ricca biodiversità; vi si possono trovare numerose specie di uccelli, tra cui i fenicotteri rosa, gli aironi, e i cavalieri d’Italia, nonché una varietà di flora tipica delle zone salmastre.
Il paesaggio è caratterizzato da distese d’acqua, canali e argini che creano un ambiente unico e suggestivo che cambia colore e aspetto a seconda delle stagioni e delle condizioni meteorologiche.


Come nasce il sale dolce di Cervia

La produzione del sale avviene attraverso un processo naturale di evaporazione dell’acqua marina. L’acqua viene introdotta nei bacini di evaporazione e, attraverso un sistema di canali e chiuse, viene trasferita nei bacini di cristallizzazione, dove il sale precipita e viene raccolto.
Il sale prodotto nelle saline di Cervia è conosciuto come “sale dolce” per il suo basso contenuto di cloruri amari. È apprezzato per la sua purezza e per le caratteristiche organolettiche che lo rendono ideale per la gastronomia.
La raccolta del sale viene effettuata manualmente, seguendo tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione. Questo metodo preserva la qualità del prodotto e contribuisce alla tutela dell’ambiente.

Tutto ciò che c’è da vedere

La prima visita è per il museo del sale che si trovan nella Torre di San Michele, il museo offre un viaggio attraverso la storia della produzione del sale a Cervia. Espone attrezzi tradizionali, documenti storici e fotografie che raccontano la vita dei salinari.
Il Parco della Salina organizza visite guidate per scoprire il processo di produzione del sale, la flora e la fauna delle saline. Sono disponibili tour in barca, in bicicletta e a piedi.
Le saline offrono anche attività didattiche per scuole e famiglie, con laboratori educativi sulla produzione del sale e la biodiversità.
Durante l’anno, le saline ospitano vari eventi, tra cui la “Sagra del Sale” che si svolge a settembre e celebra la raccolta del sale con degustazioni, spettacoli e mercatini.

 

 

0 commenti