Il caffè è una delle bevande più amate al mondo, e la sua storia attraversa secoli e continenti. La Giornata Mondiale del Caffè, che si celebra il 1° ottobre, è un’occasione per rendere omaggio a questo prodotto che ha influenzato culture e società in tutto il globo.
Dai bar italiani alle case giapponesi, il caffè ha unito persone di diverse tradizioni con il suo aroma inconfondibile. Scopriamo insieme alcune curiosità e come viene vissuto il caffè nelle diverse parti del mondo.
Vi avevamo già portato in questo nostro articolo del caffè, abbiamo poi fatto alcune riflessioni con il campione del mondo di caffè Francesco Sanapo, ma oggi cerchiamo di aggiungere altro per chi ama la scura bevanda.
Una scoperta avvolta nella leggenda
Secondo la leggenda, il caffè fu scoperto in Etiopia nel IX secolo da un pastore di nome Kaldi.
Il racconto narra che Kaldi notò che le sue capre diventavano particolarmente energiche dopo aver mangiato alcune bacche rosse da un albero.
Curioso, decise di provarle lui stesso, scoprendo il loro effetto stimolante. Da qui nacque l’uso del caffè come bevanda.
Dal Corno d’Africa, il caffè si diffuse prima in Arabia, dove furono aperte le prime case del caffè, e poi nel resto del mondo attraverso commercianti europei.
Una storia carina che, anche se è solo leggenda rende onore a un prodotto come il caffè.
Un chicco in borsa
Il caffè, una delle poche materie prime dell’agroalimentare quotato in borsa, è la seconda merce più scambiata al mondo dopo il petrolio.
Per capire il suo valore basta solo dire che gli unici altri prodotti del settore scambiati in borsa sono il grano, il mais, la soia, il caco, il riso e lo zucchero.
Le varietà più diffuse e commerciate sono l’Arabica e la Robusta, con il Brasile, il Vietnam e la Colombia tra i principali produttori globali.
Il suo prezzo può essere estremamente volatile, influenzato da fattori climatici, politici ed economici nei paesi produttori. Attualmente, il prezzo del caffè si aggira comunque intorno ai 270 dollari per libbra
Ogni anno, vengono prodotte globalmente oltre 10 milioni di tonnellate di caffè e il mercato vede uno scambio di circa 90-100 milioni di sacchi da 60 kg.
Come accennato il caffè è il secondo prodotto più scambiato al mondo dopo il petrolio e si trova nella speciale graduatoria prima dei metalli preziosi come l’oro.
Il caffè resta comunque unico nel panorama delle materie prime agricole per l’importanza che riveste sia come bene di consumo che come asset finanziario.
Un caffè per ogni paese
Ogni giorno vengono consumate circa 2,25 miliardi di tazze di caffè in tutto il mondo e ogni paese ha il suo “rito” legato a questa bevanda.
L’Italia è la patria dell’espresso, ma curiosamente non è il più grande consumatore di caffè al mondo. Questo primato spetta alla Finlandia, dove si consumano in media 12 kg di caffè all’anno pro capite.
Il Brasile è il più grande produttore di caffè al mondo; ogni anno produce circa un terzo del caffè mondiale.
Italia: l’Espresso, un rito quotidiano
In Italia, il caffè è una vera e propria tradizione. La giornata spesso inizia con un espresso o un cappuccino al bar, accompagnato da un cornetto.
La parola “espresso” indica che la bevanda viene preparata al momento e servita rapidamente.
Turchia: Il caffè turco, patrimonio dell’Unesco
Il caffè turco, conosciuto per essere denso e dal sapore forte, ha una lunga storia e tradizione. Viene preparato in una speciale pentola chiamata cezve e servito in tazze piccole senza essere filtrato.
Una delle tradizioni più curiose legate al caffè turco è la lettura dei fondi di caffè che si usa fare per predire il futuro. Il caffè turco è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco nel 2013.
Etiopia: il caffè come rito di comunità
In Etiopia, il paese dove si ritiene sia nato il caffè, la cerimonia del caffè un importante rito sociale.
Il processo di preparazione è lungo e complesso: i chicchi di caffè vengono tostati a mano, macinati e poi preparati in un recipiente chiamato jebena.
È una cerimonia che simboleggia ospitalità e rispetto per gli ospiti, e può durare anche diverse ore.
Vietnam: il caffè con l’uovo
In Vietnam, il caffè ha una tradizione molto particolare. Uno dei modi più curiosi di berlo è il cà phé trung, ovvero caffè con l’uovo.
Si tratta di un caffè preparato con tuorlo d’uovo montato con zucchero e latte condensato, che gli conferisce una consistenza cremosa simile a una mousse.
È una bevanda energetica e dolce, consumata prevalentemente nel nord del Paese.
Svezia: il Fika, la pausa caffè svedese
In Svezia, il caffè è parte di un rituale chiamato fika,, che significa fare una pausa per godersi una tazza di caffè accompagnata da dolci come la kanelbulte (la famosa brioche alla cannella).
Il fika non è solo un momento per prendere una bevanda, ma è un’importante occasione per socializzare con colleghi o amici.
Giappone: le caffetterie minimaliste e i baristi artigianali
Anche se non è tradizionalmente una bevanda autoctona, il caffè ha guadagnato grande popolarità in Giappone.
Qui le caffetterie sono spazi minimalisti dove si può sperimentare la cerimonia del caffè in chiave moderna.
In particolare, si è diffusa la cultura del caffé filtrato a mano, con baristi artigianali che esaltano ogni singolo dettaglio nella preparazione.
Il caffè fa bene o fa male?
Nel corso della storia, il caffè è da sempre oggetto di dibattito per i suoi effetti sulla salute. Oggi, numerosi studi suggeriscono che il consumo moderato di caffè possa avere diversi benefici:
Il caffè è noto per il suo contenuto di caffeina, un alcaloide naturale che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, migliorando la concentrazione, l’energia e riducendo la sensazione di stanchezza.
Il caffè è ricco di composti antiossidanti, come gli acidi clorogenici, che aiutano a neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dai danni ossidativi: questo può contribuire a ridurre il rischio di alcune malattie croniche. Studi hanno dimostrato che il caffè può aiutare a migliorare il metabolismo e stimolare la combustione dei grassi, grazie alla caffeina; alcuni integratori per la perdita di peso includono la caffeina proprio per questa ragione.
Un consumo moderato di caffè è stato associato a una riduzione del rischio di sviluppare malattie come Alzheimer e Parkinson mentre altri suggeriscono che il consumo di caffè potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, grazie agli antiossidanti e agli effetti benefici sul metabolismo del glucosio. Il caffè infine può avere effetti sia positivi che negativi sulla salute cardiovascolare: un consumo moderato è stato associato a una riduzione del rischio di malattie cardiache, ma un eccesso può aumentare la pressione sanguigna, soprattutto nei soggetti sensibili alla caffeina.
Il rovescio della medaglia è chela caffeina può causare dipendenza e quindi un consumo eccessivo può portare a sintomi come insonnia, nervosismo, tachicardia o disturbi gastrointestinali. L’eccesso di caffè può inoltre irritare lo stomaco e contribuire a condizioni come il reflusso gastroesofageo.
In conclusione, il caffè offre numerosi benefici per la salute quando consumato con moderazione, e le sue proprietà organolettiche lo rendono una delle bevande più apprezzate a livello globale.
Per moderazione in tazze di caffè si parla di un consumo suggerito di massimo 3-4 tazze al giorno (circa 400 gr. di caffeina) quota che è generalmente sicura per la maggior parte delle persone adulte; tuttavia, la sensibilità alla caffeina varia da persona a persona.
In generale però, è bene sottolineare che il caffè può essere dannoso nelle donne incinte che dovrebbero limitare il consumo di caffeina poiché può influire sullo sviluppo del feto. Le linee guida raccomandano di non superare i 200 mg di caffeina al giorno in caso di gravidanza.
Con il crescente impatto dei cambiamenti climatici, la coltivazione del caffè sta affrontando diverse sfide. Il riscaldamento globale sta alterando le condizioni climatiche ideali per la crescita delle piante di caffè, mettendo a rischio la produzione in alcune regioni.
Un mito raccontato da celebrità e in libri e film
Il caffè ha ispirato molti personaggi famosi, libri e film, ed è spesso presente nella cultura popolare per il suo ruolo come bevanda socializzante e simbolo di creatività e riflessione. Ecco alcuni esempi significativi di personaggi famosi legati al caffè.
Lo scrittore francese Honoré de Balzac era famoso per il suo consumo eccessivo di caffè. Secondo alcune fonti ne beveva fino a 50 tazze al giorno per sostenere i suoi ritmi di scrittura frenetici! Ha anche scritto brevi saggi sul potere stimolante del caffè.
Il compositore barocco tedesco Johann Sebastian Bach ha persino scritto una composizione intitolata “Cantata del caffè” (BWV 211), che racconta in modo ironico la dipendenza dal caffè nella Germania del XVIII secolo.
Il filosofo e scrittore illuminista Voltaire era noto anche lui per consumare enormi quantità di caffè, spesso mescolato con cioccolata, e si diceva che bevesse circa 40 tazze al giorno!
Caffè narrato anche nella letteratura vediamo un po’ alcuni titolo ad esso dedicato.
“Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” di Osvaldo Scorrano è un libro che esplora la cultura del caffè in Italia, in particolare nel Sud, combinando storie e tradizioni legate a questa bevanda.
“Coffee: A Dark History” di Antony Wild è invece un’analisi storica del caffè, dalla sua scoperta in Etiopia fino alla sua diffusione globale, che esplora anche le implicazioni economiche e sociali della produzione di caffè.
“Il profumo del caffè” di Anthony Capella è invece un romanzo che racconta una storia d’amore ambientata tra le piantagioni di caffè del Brasile, evidenziando il legame tra caffè e sentimenti.
“The Devil’s Cup” di Stewart Lee Allen, l’ultimo titolo che vi proponiamo è un libro che segue l’autore in un viaggio attraverso le terre dove il caffè è nato e si è diffuso, esplorando la sua influenza sulla civiltà umana.
Passando al mondo della celluloide iniziamo da “Coffee and Cigarettes” (2003) di Jim Jarmusch un film a episodi che racconta diverse conversazioni tra persone che si incontrano per bere caffè e fumare sigarette. I dialoghi tra i personaggi riflettono sulla vita, la morte e tutto ciò che sta in mezzo.
In “A proposito di Davis” (Inside Llewyn Davis, 2013) dei fratelli Coen anche se il caffè non è il tema centrale,si mostra come questa bevanda sia parte integrante della vita quotidiana, specialmente nella scena musicale degli anni ’60 a New York.
“Caffè” (2016) di Cristiano Bortone è un film italiano che intreccia tre storie ambientate in Italia, Belgio e Cina, tutte collegate dal tema del caffè, che è anche inequivocabilmente il titolo, e delle sue implicazioni economiche e sociali globali.
Infine “Black Coffee” (2014) è un film romantico americano che usa il caffè come metafora per esplorare le relazioni interpersonali e le sfide dell’amore.
Infine anche la tv guarda al caffè dato che è spesso protagonista anche nella cultura pop. Nella celebre serie TV “Friends”, il Central Perk, un caffè di New York, è il luogo principale in cui i personaggi si incontrano.
Caffè e sostenibilità fra luci e ombre
Negli ultimi anni con una coscienza ambientale sempre più spiccata anche nel mondo del caffè si sta dando sempre più importanza dalla produzione allo smaltimento e riciclo finale fra luci e ombre.
Deforestazione e uso del suolo sono i punti deboli della coltivazione del caffè, soprattutto nelle sue varietà intensive che possono causare danni nei paesi tropicali.
Il caffè viene spesso coltivato in monocoltura, il che impoverisce i suoli e riduce la biodiversità. Le piantagioni tradizionali di caffè crescono all’ombra di altri alberi, ma le pratiche moderne spesso eliminano questa biodiversità per aumentare la produttività.
C’è poi l’uso di pesticidi e fertilizzanti che nelle coltivazioni intensive vengono utilizzati chimici che inquinano il suolo e le acque.
C’è poi la sostenibilità sociale e quella etica legata alle condizioni di lavoro dei coltivatori di caffè, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, che sono spesso precarie. Oggi, programmi internazionali come il Fair Trade (commercio equo) mirano a garantire salari equi e condizioni lavorative dignitose per i produttori.
C’è poi il problema del trasporto dato che il caffè è una delle materie prime più esportate al mondo. Il trasporto internazionale avviene principalmente via nave ed è una delle fasi più impattanti dal punto di vista delle emissioni di gas serra: si stima che il trasporto rappresenti una percentuale significativa dell’impronta di carbonio totale del caffè. Tuttavia va sottolineato che rispetto al trasporto aereo, il trasporto marittimo è meno inquinante, ma c’è ancora molto da fare per rendere più sostenibili le operazioni logistiche e di distribuzione.
Le capsule di caffè oggi diffusissime sono poi un esempio di un problema ambientale moderno. Realizzate in alluminio o plastica, sono difficili da riciclare e creano un grande quantitativo di rifiuti difficili da smaltire. Alcune aziende stanno cercando soluzioni alternative come le capsule compostabili o biodegradabili per ridurre l’impatto ambientale ma tanta strada c’è ancora da fare.
I fondi di caffè sono invece un esempio di come un sottoprodotto può essere riutilizzato in modo creativo ed ecologico dato che ad esempio, essendo ricchi di azoto sono ottimi per arricchire il compost domestico. Non solo il fondi sono considerati un ottimo biocombustibile e alcune aziende innovative stanno trasformando i fondi di caffè in moderni biocombustibili o pellet riducendo così la dipendenza dai combustibili fossili. I fondi caffè vengono utilizzati anche nei prodotti cosmetici e detergenti venendo utilizzati in scrub per la pelle o prodotti per la pulizia grazie alle loro proprietà esfolianti.
Infine nell’uso alimentare va ricordato che sono davvero eccellenti i funghi coltivati ottenuti dai fondi di caffè.
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