12 Gennaio 2025

La strada più lunga del mondo

Andiamo alla scoperta della strada più lunga del mondo ovvero la rotta panamericana che collega l’Alaska, negli Stati Uniti, con la Terra del Fuoco, nel sud dell’Argentina attraversando 14 paesi (Canada, Stati Uniti, Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador, Perù, Cile e Argentina). Questa autostrada ha un tratto incompleto di 87 chilometri conosciuto come Darién Gap, che si trova tra Panama e Colombia.


Dall’artico al deserto passando per le giungle e la pampas

La Rotta Panamericana offre una varietà di paesaggi che nessun’altra strada al mondo può eguagliare. Partendo dal freddo artico dell’Alaska, si attraversano le montagne rocciose del Canada, le praterie degli Stati Uniti e i deserti infuocati del Messico.
Proseguendo verso sud, si incontrano le giungle tropicali del Centro America, le vette andine di Ecuador e Perù, e infine le sconfinate pampas e le steppe patagoniche dell’Argentina.
Questo viaggio è anche un’immersione nelle culture e tradizioni delle Americhe.
Si passa attraverso metropoli come Los Angeles, Città del Messico e Bogotá, ma anche per villaggi remoti e comunità indigene, dove le tradizioni antiche si mescolano con la modernità.

L’area inaccessibile

Il Darién Gap: l’interruzione misteriosa

Il Darién Gap è una delle regioni più remote e inaccessibili al mondo. Situato tra la parte orientale di Panama e il nord-ovest della Colombia è una giungla lussureggiante; un mosaico di foreste pluviali, paludi, e terreni accidentati che interrompe la continuità della Rotta Panamericana, rendendolo uno degli ultimi luoghi quasi incontaminati e inesplorati del pianeta. Quest’area è pericolosa anche per la fauna selvaggia che la abita, giaguari, puma e serpenti velenosi.
Sebbene sia tecnicamente possibile attraversare il Darién Gap a piedi o con veicoli fuoristrada, il viaggio è estremamente rischioso e solo alcuni avventurieri, armati di coraggio e preparazione, hanno tentato di attraversarlo documentando le loro esperienze.
Il Darién Gap ha rappresentato una sfida per secoli, sia per i conquistadores spagnoli che per i moderni esploratori. Molti nei secoli hanno tentato di attraversarlo, ma pochi ci sono riusciti senza difficoltà significative. Ci riuscì Vasco Núñez de Balboa uno dei primi esploratori con i suoi uomini che attraversarono la regione per raggiungere l’Oceano Pacifico nel 1513, ma affrontarono condizioni estreme e conflitti con le popolazioni locali.
Nel corso del XX secolo, ci sono stati diversi progetti per completare la Rotta Panamericana attraversando il Darién Gap, ma tutti sono stati abbandonati per motivi ambientali, economici e politici perché questa è una zona pericolosa anche perché frequentata da gruppi armati, narcotrafficanti e contrabbandieri.
Per tutti questi motivi il Darién Gap è l’unico tratto mancante della Rotta Panoramica, del resto la mancanza di strade è vista da molti come una vittoria per la conservazione della natura che qui è così florida con la sua giungla inaccessibile che ha addirittura impedito la diffusione di alcune specie animali e malattie tra il Sud e il Nord America.


Tutte le curiosità della Rotta Panamericana

Con u suoi oltre 30.000 chilometri, è riconosciuta dal Guinness dei Primati come la strada più lunga del mondo costruita, Si estende da Prudhoe Bay in Alaska fino a Ushuaia nella Terra del Fuoco, Argentina.
Percorrendo la Rotta Panamericana, si attraversano tutti i climi principali del pianeta, dall’artico al tropicale, fino al subpolare.
Sebbene definita come un’unica strada, è composta da diverse autostrade nazionali e regionali. L’unica sua interruzione è l’appena citato Darién Gap che la interrompe per circa 87 chilometri.
L’idea di una strada intercontinentale che collegasse l’estremo nord e l’estremo sud dell’America nacque nel 1923 durante una conferenza panamericana e sebbene l’obiettivo fosse creare un percorso di facile accesso abbiamo visto con il tratto del Darién Gap  che è rimasto incompleto che non è andata così.
In molti suoi tratti, il nome “Pan-American Highway” potrebbe non essere esplicitamente segnato dato che ogni paese utilizza nomi locali per le sezioni stradali (ad esempio, la US Route 101 negli Stati Uniti o la Carretera Panamericana in America Latina).
Percorrere la Rotta Panamericana significa attraversare anche più di 10 fusi orari e 14 confini nazionali, ognuno con proprie regole e procedure doganali.


Le tappe principali della Rotta Panamericana

Ecco le principali tappe per chi sogna o programma di percorrerla.
Nord America
Alaska (Prudhoe Bay): Punto di partenza con la Dalton Highway, che conduce attraverso paesaggi artici mozzafiato.
Canada: Attraversa la British Columbia, con montagne, foreste e il confine con gli Stati Uniti.
Stati Uniti: La US Route 101 e altre autostrade conducono attraverso Seattle, San Francisco e Los Angeles.
America Centrale
Messico: La Baja California e il deserto di Sonora offrono panorami desertici spettacolari.
Guatemala: Antiche rovine Maya come Tikal sono una tappa imperdibile.
El Salvador: Le spiagge sul Pacifico attirano surfisti da tutto il mondo.
Honduras: Le piantagioni di caffè e le città coloniali caratterizzano il paesaggio.
Nicaragua: Il lago di Nicaragua e Granada sono mete popolari.
Costa Rica: Famosa per la biodiversità, include il Parco Nazionale Manuel Antonio.
Panama: La città di Panama e il suo famoso canale segnano la fine del percorso prima del Darién Gap.
Sud America
Colombia: Dopo il Darién Gap, si entra in Colombia, con città come Bogotá e Medellín.
Ecuador: Attrazioni come Quito e le Ande rendono questo tratto straordinario.
Perù: Da Machu Picchu al lago Titicaca, le meraviglie non mancano.
Cile: Santiago e il deserto di Atacama sono punti salienti.
Argentina (Ushuaia): Il viaggio termina nella città più a sud del mondo.

La Rotta Panamericana non è solo una strada: è un viaggio epico che unisce il nord e il sud del mondo, attraverso una miriade di culture, paesaggi e avventure.
Attraversarla in meno di un mese o anche in molto più tempo per gOdersela tutta, significa abbracciare il senso di esplorazione e connessione che solo una rotta così iconica può offrire.

 

 

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