Il Treno delle Nuvole (Tren a las Nubes) è una delle esperienze ferroviarie più straordinarie al mondo, un viaggio che conduce nel cuore delle Ande argentine, attraverso paesaggi spettacolari e culture millenarie.
Per gli appassionati dei viaggi sulle tratte ferrate e dopo avervi parlato dei treni più panoramici d’Italia e del viaggio in treno più lungo del mondo ecco un’altra esperienza da non perdere.
Conosciuto per la sua altezza vertiginosa, questo treno raggiunge un’altitudine di oltre 4.200 metri sul livello del mare, regalando ai passeggeri una vista impareggiabile su valli, canyon e saline ed è secondo solo ad alcune linee ferrate del Tibet e della Cina.

Il percorso
Il treno parte dalla città di Salta, situata nell’omonima provincia del nord-ovest dell’Argentina e il suo punto più culminante è il maestoso Viadotto La Polvorilla, un capolavoro ingegneristico situato a 4.220 metri di altitudine! Un viaggio incredibile della durata di circa 15 ore tra andata e ritorno, con una combinazione di tragitto in bus e treno, per un’esperienza più completa che copre in totale 217 chilometri.
Il percorso si snoda attraverso 29 ponti, 21 tunnel, 13 viadotti, due spirali e due zigzag, una configurazione necessaria per superare le ripide pendenze montane delle Ande senza l’uso di cremagliere.

Una storia leggendaria
Il progetto di questa linea ferrata davvero unica al mondo fu avviato negli anni ’20 del Novecento dall’ingegnere americano Richard Maury che ideò il percorso per collegare il nord dell’Argentina con il Cile e la Bolivia.
Un’opera di Fimcantieri,un opera con un raggio di curva di 200 metri. L’intera struttura metallica, di circa 1700 tonnellate, fu completate in soli cinque mesi, compreso il tempo impiegato per l’esecuzione dei calcoli, dei disegni d’officina e per l’approvvigionamento del materiale.
La messa in opera avvenne in un luogo impervio, a oltre 2 mila chilometri da Buenos Aires e dove durante l’inverno, si legge nelle cronache del 1930, la temperatura si mantiene di giorno su una media di 9 a 10 gradi sottozero, mentre durante le brevi, e non troppo frequenti, bufere (“viento blanco”) raggiunge dai 25 ai 30 gradi sotto zero. D’estate invece il termometro raggiunge i 35 gradi al sole, ma a causa della rarefazione dell’aria, la temperatura all’ombra rimane bassissima.
La respirazione è resa difficoltosa dall’altezza e in seguito alla mancanza di qualsiasi fonte di energia elettrica vicina, il sollevamento delle strutture si eseguì esclusivamente con verricelli a mano, mentre per la ribattitura e la pitturazione si improvviso invece un’installazione pneumatica, azionata da un locomobile a vapore, trasportato sul posto con difficoltà eccezionali.
L’inaugurazione dopo i lunghi lavori avvenne nel 1948 e inizialmente era solo una linea ferroviaria per il trasporto merci. Solo negli anni ’70, il treno iniziò ad attrarre l’attenzione di viaggiatori e turisti per la sua altitudine impressionante e per i panorami mozzafiato che offriva, guadagnandosi il nome di “Treno delle Nuvole” grazie alle formazioni di nubi spesso visibili sotto il viadotto. Oggi è una delle principali attrazioni turistiche dell’Argentina, il simbolo della cultura e dell’ingegneria argentina.

Cosa fare e cosa vedere prima di salire e da bordo del treno
Prima di salire a bordo del treno, prendetevi del tempo per scoprire Salta, una città coloniale nota per la sua architettura storica e il suo vivace mercato artigianale. Da visitare la Cattedrale e il Museo di alta montagna (MAAM), dove sono esposte le mummie Inca delle montagne.
Del fantastico ponte de La Polvorilla di cui vi abbiamo accennato, una struttura ad arco in acciaio che è il punto culminante del viaggio e che sembra galleggiare tra le nuvole sappiate che potete scendete per fare foto e ammirare il panorama.
Ma oltre a questo ponte appiccicati col naso al finestrino potrete ammirare anche la Quebrada del toro, una gola spettacolare fiancheggiata da montagne rocciose, le salinas grandes, vaste saline che riflettono il cielo come uno specchio naturale e molti villaggi tradizionali andini come San Antonio de los Cobres, dove il tempo sembra essersi fermato ai tempi degli Incas.
Non vi stupite se a bordo del treno vedete delle bombole d’ossigeno poiché a causa delle altitudini che raggiunge qualcuno può avere dei lievi malesseri come il mal di montagna e ricordate che è necessario per un viaggio sereno anche di vestirsi a strati dato che le temperature possono variare molto durante il giorno, passando dal caldo al freddo pungente.
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