Nel cuore del Salar de Arizaro, il sesto salar più grande al mondo e il secondo più esteso dell’Argentina, si erge una delle meraviglie geologiche più affascinanti della Puna de Atacama: il Cono Arita.
Questa straordinaria formazione naturale, con la sua forma conica quasi perfetta, sembra appartenere a un paesaggio alieno, un luogo che unisce scienza, natura e mistero. Situato nella provincia di Salta, a circa 70 chilometri dal remoto villaggio di Tolar Grande, il Cono Arita si trova a un’altitudine di circa 3.600 metri sul livello del mare, circondato dalla vastità del deserto salato.

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Un luogo che unisce scienza, natura e mistero
Il Cono Arita non è un vulcano attivo, anche se la sua forma e posizione potrebbero farlo pensare. Gli studiosi ritengono che la sua origine sia legata a un’antica attività vulcanica, seguita da millenni di modellamento naturale che hanno scolpito questa struttura fino a conferirle la sua simmetria straordinaria. Il suo nome deriva dal quechua e significa “filo sottile” o “punta”, un chiaro riferimento alla sua forma slanciata e inconfondibile.
Con i suoi 122 metri di altezza, il Cono Arita emerge dal bianco abbagliante del salar creando un contrasto visivo mozzafiato. La sua silhouette piramidale è particolarmente suggestiva durante l’alba o il tramonto, quando le ombre e i colori del cielo amplificano il senso di isolamento e maestosità. Questo luogo ha attratto fotografi da tutto il mondo, affascinati dall’effetto drammatico delle ombre proiettate dal cono sulle saline circostanti e dalla luce che cambia nel corso della giornata.

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Raggiungerlo e visitarlo non è per tutti
Viaggiare al Cono Arita richiede una preparazione adeguata. L’altitudine elevata può causare lievi malesseri, per cui è importante acclimatarsi, portare acqua e cibo, e vestirsi a strati per affrontare le variazioni di temperatura. Il rispetto per l’ambiente è essenziale: questo luogo fragile merita di essere preservato per le generazioni future.
Raggiungere il Cono Arita è un’avventura che inizia solitamente a Tolar Grande, un piccolo villaggio che funge da porta d’accesso alla regione. Il viaggio richiede un veicolo 4×4 e una guida esperta, poiché le strade sterrate attraversano un territorio remoto privo di segnaletica. La stagione secca, da maggio a novembre, è il periodo migliore per visitarlo, quando le condizioni del salar sono più favorevoli e le temperature meno rigide.
Chi visita questa meraviglia naturale può anche esplorare altre attrazioni nei dintorni. Tolar Grande, con la sua autenticità andina, offre uno spaccato della vita tradizionale in questa regione isolata, mentre il Salar de Arizaro incanta con i suoi colori cangianti e i cristalli di sale. Non lontano, si trovano lagune spettacolari come gli Ojos del Mar e maestosi vulcani come il Llullaillaco, che ospita uno dei siti archeologici Inca più alti al mondo.
Oltre al fascino geologico, il Cono Arita è circondato da leggende e misteri. Le popolazioni locali raccontano storie di significati spirituali legati a questo luogo, e alcuni ipotizzano che sia stato utilizzato come sito cerimoniale dagli antichi popoli andini. La sua unicità e il paesaggio surreale che lo circonda hanno ispirato artisti, scrittori e registi, rendendolo un simbolo della Puna de Atacama.
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