Il 2024 è stato l’anno della consacrazione del turismo geotermico, una forma di viaggio che unisce natura, benessere e sostenibilità.
Dalle terme naturali immerse nei boschi alle piscine vulcaniche affacciate sul mare, sempre più viaggiatori hanno scelto mete legate alle fonti geotermiche, attratti da un’esperienza che rigenera corpo e mente, a contatto diretto con la terra che respira.

Fumarole
Cos’è il turismo geotermico?
Il turismo geotermico si basa sulla fruizione turistica di luoghi in cui il calore del sottosuolo dà vita a sorgenti termali, geyser, fanghi e vapori naturali.
Non si tratta solo di benessere termale, ma di un viaggio esperienziale in ambienti unici, spesso ancora poco battuti dal turismo di massa.
Il successo del turismo geotermico nel 2024 si spiega con diversi fattori: è un’esperienza autentica e immersiva nella natura; promuove la sostenibilità ambientale dato che molte strutture sono a impatto zero; alta instagrammabilità per i paesaggi mozzafiato e le location esclusive; ottimo per la destagionalizzazione dato che è meta ideale anche in autunno e inverno

fumarole
Le mete più gettonate nel 2024 nel mondo
Il turismo geotermico si conferma una realtà consolidata ed anzi in continua crescita. Ecco alcune delle destinazioni geotermiche più richieste nel 2024:
Islanda, il regno del vapore
L’Islanda si conferma al top per chi cerca esperienze termali in contesti paesaggistici mozzafiato.
La Blue Lagoon, con le sue acque lattiginose ricche di silice, è una delle spa naturali più fotografate al mondo.
Altre gemme da scoprire sono le hot springs di Reykjadalur, dove si cammina tra fumarole per immergersi in fiumi termali, e l’area geotermica di Hverir, tra fango bollente e paesaggi lunari.
Azzorre, benessere nell’Atlantico
L’arcipelago portoghese delle Azzorre è la nuova meta top per il turismo slow.
A Furnas, sull’isola di São Miguel, è possibile immergersi in laghi termali, assaporare la cucina geotermica (come il cozido cotto nel vapore del terreno) e dormire in lodge immersi nel verde tra fonti sulfuree e geyser.
Giappone, onsen experience
Il Giappone ha fatto del turismo geotermico una vera arte.
Gli onsen, bagni termali pubblici o privati, si trovano in ogni angolo del paese. Nel 2024, le località più visitate sono state Beppu, famosa per i suoi “inferni” termali colorati, e Kusatsu, immersa tra le Alpi giapponesi, dove l’acqua termale scorre tra i villaggi di legno.
Nuova Zelanda, geotermia e cultura Maori
La città di Rotorua, nell’Isola del Nord, è un concentrato di attività geotermiche.
Qui si trovano geyser attivi, pozze termali multicolore, fanghi bollenti e centri termali che integrano trattamenti con riti Maori. Un’esperienza che fonde spiritualità, benessere e natura selvaggia.
Stati Uniti d’America, esperienze geotermiche in chiave outdoor
Anche negli Stati Uniti il 2024 ha visto una riscoperta delle terme naturali, soprattutto nel West.
Le Hot Springs dell’Arkansas, i bagni termali in mezzo al deserto del Nevada e le pozze naturali del Colorado sono diventate tappe imperdibili per chi cerca relax fuori dagli schemi, spesso in modalità wild.
Albania, il segreto delle terme di Benjë
Nel sud dell’Albania, vicino a Përmet, le terme di Benjë stanno diventando un piccolo culto tra gli amanti dei viaggi alternativi. Vasche naturali d’acqua calda sorgono accanto a un ponte ottomano in pietra, immerse in un canyon scenografico. L’accesso è gratuito, il panorama è da favola e il turismo è ancora autentico.
Turchia, oltre Pamukkale
Oltre alla famosa terrazza di travertino di Pamukkale, la Turchia offre vere gemme geotermiche poco note come Akyaka e Kızıldere, dove l’acqua calda affiora dal suolo tra paesaggi rurali.
Qui le terme si uniscono alla cucina mediterranea e all’ospitalità turca, per un’esperienza rilassante e accessibile.
Georgia, Tbilisi tra sorgenti calde e cultura antica
La capitale della Georgia, Tbilisi, è celebre per i suoi bagni sulfurei nel quartiere di Abanotubani.
Le cupole di mattoni nascondono stanze antiche con piscine calde naturali, frequentate fin dall’epoca persiana.
Oggi sono il cuore pulsante di una città che fonde Oriente e Occidente, tra relax, design e vino locale.

paesaggio geotermico
Le mete più gettonate nel 2024 in Italia

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La Toscana, regina mondiale della geotermia
I dati di Enel Green Power per quello che riguarda la Toscana registrano oltre 60mila accessi ai territori geotermici, la cui peculiarità sta diventando sempre di più un’attrazione turistica e culturale per scuole, gruppi, turisti e visitatori provenienti dall’Italia e da molte parti del mondo.
Il Museo della Geotermia di Larderello e il pozzo dimostrativo ha infatti sfiora le 30mila visite annue, mentre il Parco delle Biancane e il Museo MuBia nel territorio comunale di Monterotondo Marittimo hanno registrato più di 16mila accessi.
Circa 6mila gli accessi al Parco delle Fumarole di Sasso Pisano, nel comune di Castelnuovo Val di Cecina, alle manifestazioni naturali di San Federigo e altre diffuse nelle terre geotermiche tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, nonché al percorso del trekking geotermico che collega le Fumarole alle Biancane.
A queste si aggiungono le circa 1.500 visite guidate alla centrale di Valle Secolo, la più grande centrale geotermica d’Europa con i suoi 120 MW di potenza installata, e le 6.500 presenze al percorso turistico degli impianti di Bagnore 3 e Bagnore 4 in Amiata, oltre ad alcune migliaia di partecipanti agli eventi dei 120 anni della geotermia promossi da Enel Green Power, istituzioni e associazioni, tra cui il Festival delle Colline Geotermiche e il Parco nazionale delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Unesco Global Geopark, nelle aree geotermiche di Toscana, per un totale che supera ampiamente le 60mila presenze.

Quelle cinque lampadine del 1904
Il 4 luglio 2024 la geotermia toscana ha celebrato una vicenda passata che però non è il passato, perché questa storia di talento e di innovazione prosegue ancora oggi – con un processo tecnologico e ambientale di innovazione continua che vede 916 MW di potenza installata e quasi 6 miliardi di KWh prodotti annualmente in Toscana –, esattamente 120 anni dopo dal giorno in cui, il 4 luglio 1904, il Principe Ginori Conti accese le prime cinque lampadine grazie al vapore contenuto nel cuore della Terra. La ricorrenza è stata celebrata con molte importanti iniziative importanti nel corso dell’anno passato.
Del resto, quel 4 luglio 1904 in cui il Principe Ginori Conti, con un semplice generatore costituito da una dinamo alimentata dal calore geotermico, riuscì ad accendere le prime cinque lampadine producendo elettricità dal calore della terra per la prima volta nella storia dell’umanità, è la tappa di una grande storia toscana che affonda le proprie radici negli usi termali degli etruschi e dei romani, prosegue nel corso dei secoli con l’inizio dell’attività industriale nel corso dell’800 per gli usi chimici, ad opera del Conte De Larderel, e trova il suo compimento con l’avventura elettrica nel Novecento fino al presente in cui il know how di Enel Green Power sviluppato in Toscana fa scuola in Italia e nel mondo per la coltivazione geotermica e lo sviluppo sostenibile di questa energia rinnovabile dal grande fascino, con un’attenzione specifica agli standard ambientali e all’innovazione tecnologica. Il Museo della Geotermia di Larderello, nelle sue sale interattive al piano terra, custodisce copia del prototipo della macchina con cui il Principe Ginori Conti accese le prime lampadine e, nell’ala monumentale del primo piano, dove si trova la ricostruzione dell’antica abitazione del Conte De Larderel e poi dei suoi eredi, è conservato anche il bastone con cui si narra che il Principe misurasse la potenza dei pozzi, in base a quanto il getto di vapore uscente dalla nuova perforazione sollevasse il bastone stesso. Per l’occasione, ieri, Enel Green Power ha esposto sulla facciata del Palazzo del Museo della Geotermia la grande effigie dell’esperimento del Principe Ginori Conti del 4 luglio 1904.

Re Carlo III parla di geotermia al Parlamento italiano
Il 4 luglio 2024 la geotermia toscana ha celebrato una vicenda passata che però non è il passato, p
Una realtà storica di successo e di eccellenza, in continua fase creativa, che anche Re Carlo III, nella sua visita di Stato in Italia con la regina Camilla, ha citato nel suo intervento al Parlamento italiano: “è profondamente incoraggiante vedere i nostri due Paesi lavorare insieme per contrastare la perdita di biodiversità e ridurre le emissioni. Non posso che plaudire agli imprenditori italiani per i loro successi pionieristici, dalla prima centrale geotermica al mondo alla prima installazione di contatori intelligenti a livello nazionale” ha detto il Sovrano britannico tra gli applausi dei parlamentari.
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