Domenica 1 giugno 2025 fra i monti del Friuli Venezia Giulia a Sutrio la Festa dei Cjarsòns,
il piatto simbolo della Carnia: 10 ricette, 10 paesi, 10 modi di interpretarli.

Scoprendo Sutrio, il cuore di legno della Carnia
Incorniciato dalle montagne friulane, Sutrio è un piccolo gioiello dove il tempo si misura a colpi di scalpello e profuma di legno lavorato.
Famoso per i suoi maestri artigiani, questo borgo racconta, tra viuzze lastricate e case in pietra, una storia di tradizione e creatività.
Passeggiare a Sutrio è come entrare in un laboratorio a cielo aperto: intagli, sculture e dettagli artistici decorano ogni angolo. Non a caso è sede di eventi come “Magia del Legno”, che trasforma il paese in una galleria d’arte viva.
Non solo arte: Sutrio è anche natura incontaminata, sapori autentici e ospitalità sincera.
Da qui partono sentieri che si inerpicano verso il Monte Zoncolan, regno di escursioni estive e leggendarie tappe del Giro d’Italia.
Se cercate un luogo dove bellezza, artigianato e natura si intrecciano in perfetta armonia, Sutrio vi aspetta, soprattutto il 1 giugno!

I Cjarsons, l’anima della Carnia in un piatto
Non è solo un piatto: i cjarsons sono un viaggio nella tradizione, nei sapori e nelle storie della Carnia. Questi ravioli rustici, fatti a mano con pasta fresca e ripieni sorprendenti, raccontano l’anima creativa e generosa della montagna friulana.
Ogni famiglia custodisce una propria ricetta, ma il segreto dei cjarsons sta nell’armonia di contrasti: dolce e salato si incontrano in un ripieno che può mescolare patate, uvetta, erbe aromatiche, ricotta affumicata e spezie. Il tutto condito semplicemente con burro fuso e una spolverata di ricotta affumicata grattugiata.
Assaggiare i cjarsons significa assaporare un pezzo di storia viva, tramandata da generazioni.
Li troverete nelle sagre di paese, nei ristoranti tipici ma soprattutto durante “la Festa dei Cjarsons”, dove ogni variante racconta un diverso angolo della Carnia. Un piatto che non si dimentica: come la terra che l’ha creato.
L’origine dei Cjarsòns si perde nella notte dai tempi dei tempi ed è legata ai cramârs, i venditori ambulanti di spezie carnici che, dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi germanici la loro preziosa ed esotica mercanzia acquistata a Venezia e riposta nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle.
Quando tornavano a casa, era festa grande e le donne preparavano i Cjarsòns, ravioli con ripieno a base di ricotta impastata con una ricchissima varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi orientali, erbe aromatiche…tutto quanto insomma rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne, perché nulla doveva andare sprecato.

10 ricette, 10 paesi, 10 modi di interpretarli
Con le erbe di primavera, con la ricotta, le uvette, la confettura di pere, con le patate ingentilite da mela e scorza di limone grattugiate e cannella, prezzemolo, menta e melissa, con i biscotti e la composta di albicocche e perfino con cacao dolce e amaro: sono una cinquantina le versioni dei Cjarsòns, il più tipico piatto della Carnia, ed ogni vallata ne ha la sua versione.
Non solo, come accennato, anche ogni ristorante e ogni famiglia ha il suo piccolo segreto per preparare questa sorta di golosi ravioli dagli innumerevoli gusti, col comune denominatore del ripieno speziato e del condimento con burro fuso, una grattugiata di ricotta affumicata e spesso anche una spolverata di cannella.
A questa golosa prelibatezza (un tempo il piatto della festa) Sutrio, antico borgo ai piedi del monte Zoncolan, dedica domenica 1 giugno la Festa dei Cjarsòns, divenuta ormai fra i più tradizionali e attesi appuntamenti primaverili del Friuli Venezia Giulia.

Cjarsòns e non solo…
Dieci paesi, in rappresentanza di tutte le vallate della Carnia, proporranno ciascuno la propria ricetta tradizionale.
Passeggiando fra una decina di isole di degustazione allestite negli angoli più caratteristici del paese, si potranno gustare e confrontare fra loro i sapori inconsueti di questo piatto e conoscere le diverse anime che caratterizzano un cibo che, pur avendo un’origine povera e popolare, è complesso e ricco d’ingredienti quanto un piatto di alta ristorazione.
Si potranno così degustare cjarsòns salati o dolci, insaporiti da erbe primaverili o da piccole scaglie di cioccolato, con melissa e cipolla oppure con pere secche e carrube, accompagnati dai più pregiati vini di grandi aziende friulane selezionati per l’occasione.
Oltre agli stand gastronomici, ci sarà un Mercatino con i prodotti del territorio, attività per bambini, musica dal vivo. La festa rientra nelle attività di animazione del territorio prevista dal Bando Borghi PNRR “Il Bosco nel Borgo-Il Borgo nel Bosco”.
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