5 Luglio 2025

Le 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia (secondo una nota guida)

Parliamo ancora di gelato. Con questo caldo è sempre ben gradito.
Dopo avervi parlato dei gelati “speciali” dedicati alle grandi donne italiane nati a Firenze torniamo ancora sull’argomento e lo facciamo con la nuova classifica che è on line firmata da un noto portale, Dissapore che premia le 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia per il 2025.

Il primo classificato

Una classifica che mancava dal 2018

Un ritorno molto atteso dopo l’ultima edizione del 2018, che con questa edizione ha coinvolto la redazione in un profondo lavoro di ricerca e assaggi sul campo, regione per regione, per quattro mesi di visite lungo tutta la Penisola. Degustazioni in incognito e valutazioni professionali basate su profilo sensoriale, materia prima, offerta e creatività delle ricette hanno portato a stilare una panoramica unica e appassionata del mondo del gelato italiano. Una guida alla distinzione della buona coppetta artigianale, oltreché una graduatoria.

Il terzo classificato

La top 10

1 – Ciacco Lab – Milano e Parma

Nessuno come Stefano Guizzetti unisce rigore scientifico a una ricerca sensoriale tanto sistematica.
Che riesca a unire i grandi numeri richiesti da una piazza come Milano allo sprezzo del pericolo del proporre gelati all’aglio nero nella ben più tradizionalista Parma, e che dopo 12 anni trova ancora la scintilla nell’innovazione continua, confluita questa primavera in nuova linea di 17 gusti costruita attorno a botaniche della stessa famiglia. 

2 – Papalele – Torino

La nuova insegna di Emanuele Monero (aka Papà Lele), conquista subito la vetta.
Ogni gusto ha un’identità memorabile o un profilo sensoriale di grande spessore.
Ricette che sono il superamento del lavoro che il gelatiere stesso fa da molti anni su Torino, dalla ricercatezza della materia prima agli accostamenti di fine ricercatezza gastronomica. 

3 – Gelateria Liparoti – Trapani ed Erice

La compiuta traslitterazione in carapina dell’ingrediente siculo, colto nella sua sconfinata pluralità e portato allo stremo.
Quella di Maurizio Liparoti è una prospettiva gastronomica squisitamente contemporanea: egli coglie attraverso il gelato il senso profondo del gusto dell’Isola.
Concettualizza il concetto di Caratterizzazione. 

4 – L’albero dei gelati – Monza, Seregno, Cogliate e New York

Ogni materia prima è retta da un’etica incrollabile, tra sopraffine creme dedicate alla pasticceria lombarda e sorbetti in ogni frutto è abbinato un infuso di fiori o erbe raccolte in Valgrana. 

Il quarto classificato

5 – Soban – Valenza e Alessandria 

L’offerta di Soban è tangibilmente una delle più complete e articolate sul panorama nazionale, la materia prima finanche didattica che fa capolino da ogni ricetta.
Regna la maestria, trasversalmente.

6 – Magritte – Fidenza e Piacenza

In ogni coppetta di Gian Luca Cavi si percepisce l’urgenza e l’energia che deriva dalla necessità di esprimere tutta la passione per ciò che è buono.
Tecnica stratosferica, a partire dall’utilizzo virtuosistico di un ingrediente complesso come l’uovo. Consistenze, texture e ariosità perfettamente ponderate. 

7 – Michel – Peschici (Foggia)

Michel Draicchio fa avanguardia dal 1999 nel cuore antico di uno dei borghi più belli del Parco Nazionale del Gargano, espimendosi in sorbetti soavi che riescono a non intaccare il delicato equilibrio tra dolcezza ed acidità della frutta, ma anche in sperimentazioni da fine dining. 

8 – Gelateria Prossima Fermata – Milano

Curzio Baraggi ha fatto del laboratorio una piccola mecca per il gelato di qualità, imprimendo la propria firma su un’incredibile varietà di frutte e nondimeno creando gusti signature a base crema, come il raffinatissimo e fanciullesco Latte e Biscotti. 

9 – Gelateria Brunelli – Senigallia (Ancona)

Una delle figure più influenti nel panorama della gelateria artigianale italiana ispira ancora texure e compostezze di parecchie creme che abbiamo incontrato lungo tutto lo Stivale.
Esaltazione di umami, calore perfetto nei gusti alcolci, evocazione di terre marchigiane: tutto è una firma. 

10 – Gelaterie Pallini – Seregno e Verano Brianza (Monza e Brianza)

La materia prima senza compromessi caratterizza tutta l’offerta, con il valore aggiunto di una grande ricerca sui semi oleosi, che ha portato Alberto e Alessandro Pallini al recupero di un antico mulino per macinarli a pietra.
Un gelato di raro pregio. 

Il nono classificato

Metodo di selezione: rigore, trasparenza e avanguardia

La classifica del 2025 nasce da un meticoloso lavoro di selezione e assaggi sul campo ed è stata preceduta dalla stesura di un’articolata scheda di valutazione.
Curata da Chiara Cavalleris, è stata redatta da Stefania Pompele, Massimo De Marco, Elena Bellusci, Luciano Fiordiponti, Fiammetta Parodi, Daniela Persico, Caterina Vianello, Rossella Neri e Valentina Dirindin.
I redattori hanno attraversato le venti regioni italiane da febbraio a giugno. Il processo ha privilegiato le realtà capaci di esprimere un’identità gastronomica precisa, evitando le scorciatoie delle basi standardizzate e premiando chi lavora con creatività consapevole, senza perdere di vista la tecnica e la sostenibilità della materia prima, con un occhio di riguardo all’avanguardia del gelato.
Così è stata costruita una classifica rappresentativa e plurale, in grado di restituire la varietà e la vitalità del panorama del gelato artigianale italiano contemporaneo.

 

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