Il ginepro dell’AppenninoThe juniper of the Apennines

Fra le ricchezze dei boschi della montagna pistoiese, il sambuco è forse il tesoro meno conosciuto. Un tesoro spontaneo ricco di storia che sta conoscendo un boom con il ricorso alla medicina alternativa.

Conosciuto già dall’età della pietra quest’arbusto dai fiori bianco-giallognoli che sbocciano in primavera e che in estate producono bacche dal colore nero-violetto, era il prediletto di maghi e dai guaritori.

In epoca greco-romana con i suoi infusi si curavano gotta, sciatica e reumatismi, mentre nel Medioevo non mancava mai nei boschi dietro le abbazie e i monasteri dato che con le sue bacche i frati distillavano sciroppi perfetti per curare le infiammazioni e le infezioni dell’apparato digerente.
Oggi da esso si ottengono sopratutto tisane con effetti depurativi, ma il ginepro oggi è molto utilizzato anche come coadiuvante delle diete ipocaloriche.

Molte sono le bacche di ginepro si trovano sulla montagna pistoiese anche se i raccoglitori non sono così numerosi come quelli dei funghi…Of all the treasures of the woodlands of the Pistoiese mountains, the elder is perhaps the lesser known. It’s a wild-growing treasure that is full of history and is witnessing a boom in alternative medicine.

Known in the Stone Age, this shrub with yellowy white flowers that bloom in spring and produce purplish black berries in the summer was the favourite of wizards and healers.

In the Roman and Greek era, gout, sciatica and rheumatism were cured with its infusions, whereas it was a fixed element in the woods behind the abbeys and monasteries in the Middle Ages given that the monks distilled perfect syrups to cure inflammation and infections of the digestive system from its berries.
Today, herbal teas are made from the juniper with purifying effects. It is also often used as an adjuvant in low calorie diets.

Many juniper berries are found in the mountains of Pistoia, although there aren’t as many people collecting juniper as there are collecting mushrooms.

Gli 007 alimentari. Quelli che garantiscono l’eccellenzaThe food spies. Guaranteeing excellence

In principio c’erano i formaggi e i salumi, poi la longa manus della contraffazione alimentare ha allungato i suoi tentacoli su altri prodotti dell’eccellenza made in Tuscany, dall’olio fino al vino, dal latte alla pasta (e il pomodoro per condirla) fino alle verdure. Secondo un’indagine di Coldiretti, quasi la metà dei nostri prodotti da tavola, anche se sull’etichetta “batte” ufficialmente bandiera tricolore, proviene in realtà dall’estero oppure viene lavorata con materie prime provenienti da oltre confine.
In questo modo, il nostro Paese – e soprattutto la Toscana, che vanta un alto numero di Dop (Denominazioni di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) – inonda i mercati mondiali di prodotti “taroccati”. Un giro d’affari da svariati miliardi, che taglia le gambe alle imprese nostrane che scelgono di operare nel rispetto delle regole.
Tra i prodotti più taroccati, in Toscana spiccano i casi del Brunello di Montalcino, del lardo di Colonnata o dell’olio spacciato per extra-vergine.
Ecco perchè consorzi e associazioni di categoria hanno pensato di passare al contrattacco, mettendo su autentiche squadre di 007 anti-tarocchi. E’ il caso di Coldiretti o dei diversi consorzi di tutela dei prodotti, che hanno affidato questo compito di verifica a analisi agli “agenti vigilatori”, figure professionali che operano in stretto contatto con le forze dell’ordine: basti pensare che la qualifica di agenti di pubblica sicurezza viene rilasciato dalla locale prefettura.
In genere si tratta di laureati in Scienze agrarie o agronomi, con particolari competenze (in primis il potere sanzionatorio) e in grado di verificare se ciò che viene presentato come “made in Tuscany” lo è davvero.

Una di questi 007 è Fiammetta Nizzi Grifi, che lavora per il consorzio dell’olio extra-vergine d’oliva Chianti Classico: “Mi occupo di controlli su prodotti confezionati – racconta – e intervengo direttamente alla vendita, sugli scaffali, per verificare la rispondenza tra la qualità effettiva di un olio e il contenuto dell’etichetta. Acquisto le bottiglie come un normale consumatore ed eseguo una serie di verifiche sulla tracciabilità, attraverso le informazioni presenti nella fascetta numerata presente sulle etichette per capire se il contenuto della bottiglia corrisponde a quanto effettivamente riportato in etichetta. Un altro aspetto del mio lavoro – aggiunge Nizzi Grifi, che opera sia in Italia che all’estero – consiste nell’andare a rintracciare sul mercato prodotti che richiamano alla mente una determinata denominazione senza che le materie prime siano state coltivate dai soci del consorzio, oppure olio che non sia stato imbottigliato nei luoghi appositi. Si tratta di prodotti che agli occhi del consumatore distratto possono facilmente essere confusi per altri sottoposti invece a tutela”. In genere, sui controlli effettuati – specie nei luoghi nevralgici dell’import alimentare, come frontiere o porti – si registra circa un 10% di prodotti che mostra lacune su almeno uno degli aspetti evidenziati.

E se qualche tempo fa al Brennero e al Frejus sono stati scoperte quasi 15mila cosce di maiale provenienti da Olanda, Danimarca e Germania e destinate a diventare prosciutti italiani, proprio il consorzio del prosciutto toscano Dop – il primo a dotarsi di un agente vigilatore – è attivo con un proprio 007, Walter Giorgi, per garantire il massimo della tutela. “Possiamo agire in fase di commercializzazione – conferma Giorgi – per verificare ciò che avviene prima della vendita: controlliamo il cartellino, la marchiatura a fuoco e tutto ciò che un prosciutto deve avere per essere in regola. Compriamo anche prodotti similari da un punto di vista del nome, e quando riscontriamo irregolarità emettiamo verbali e multe che poi vengono riscosse dal ministero. L’ultima frontiera? Le vendite di prosciutto online: in questi casi inviamo segnalazioni ai venditori avvisandoli che quei prodotti non hanno i requisiti e potrebbero incorrere in sanzioni”.
Marco Gemelli
In the beginning, there were cheeses and cured meats, then the long hand of food falsification extended its tentacles to other prestigious, Tuscan made products including oil, wine, milk, pasta (and the tomatoes with which it’s served) and vegetables. According to a survey by Coldiretti, almost half of our food products actually comes from abroad or is processed with ingredients from outside Italy, although the Italian flag is officially shown on the label.
Our country – and Tuscany in particular, which boasts a high number of PDOs (Protected Designation of Origin) and PGIs (Protected Geographical Indication) – floods the world markets with “pimped” products. It’s a business worth many billions, which brings to their knees our companies that choose to work according to the regulations.
In Tuscany, Brunello di Montalcino, Lardo di Colonnata and oil made out to be extra-virgin are some of the products that are pimped the most.
That’s why consortia and trade associations decided to go on the counter-attack, setting up real anti-pimping spy teams. This is the case of Coldiretti and the various product protection consortia, which have entrusted this check to the analysis of supervisory agents, professional figures who work in close contact with the forces of order. Just consider that the qualification of the public safety agents is issued by the local prefecture.
They are usually graduates in Farm Sciences or agronomists with special competencies (the power to issue fines first and foremost) and capable of checking whether products claiming to have been made in Tuscany are just that.

Fiammetta Nizzi Grifi is one of these spies. She works for the Chianti Classico extra-virgin olive oil consortium. “I check packaged products and intervene directly in sales and on the shelves to check the correspondence between the effective quality of oil and the contents on the label. I buy a bottle like a normal consumer and carry out a series of traceability checks using the information on the numbered band on the label to understand whether the contents in the bottle correspond to what is actually stated on the label.” Fiammetta Nizzi Grifi works in Italy and abroad. She adds, “Another aspect of my work consists in tracing products on the market that bring a certain designation to mind, but whose ingredients were not grown by the members of the consortium or oil that wasn’t bottled in the designated places. These are products that can easily be mistaken for others subject to protection in the eyes of the distracted consumer.” About 10% of products that fall short of at least one of the highlighted aspects are generally seen during the checks, especially in the nerve centres of food import, like frontiers and ports.

If almost 15,000 pork shoulders were discovered some time ago in Brenner and Frejus that had come from Holland, Denmark and Germany and which were destined to become Italian hams, it was down to the PDO Tuscan ham consortium – the first to employ a supervisory agent – and its own spy, Walter Giorgi, who guarantees the utmost protection. “We can act during the marketing stage,” confirms Giorgi, “to check what happens before the sale. We check the labelling, branding and everything that a ham must have to be within the norm. We also buy similar products from the point of view of the name and when we discover irregularities, we issue reports and fine that are paid to the ministry. What’s the last frontier? The sale of hams online. In that case, we send notices to retailers, warning them that those products do not have the requisites and they might have to pay a fine.”
Marco Gemelli

Cuscini toccasana Cuscini toccasana

A Tavarnelle Val di Pesa due giovani cinquantenni producono a mano cuscini  in tessuto naturale e pula di farro bio nei mercati virtuali con il nome di Ecoartigianato.

L’incontro (di successo) fra l’arte antica dell’artigianato e la modernità del virtuale si fonde alla perfezione con questi due artigiani, figli di artigiani.

Se Mauro è il tecnologico Silvia è l’artista che disegna ogni cuscino: gli taglia e gli cuce a mano, senza cerniere. Cuscini dai colori naturali, di varie forme e dimensioni adatti alle famiglie, e ai centri yoga.

Silvia e Mauro creano una linea unica di cuscini per l’allattamento, poggia-schiena per passeggini e mezzaluna per auto e tutti i prodotti per persone costrette a letto o sulla sedia a rotelle.
Esistono poi anche cosette più frivole, come piccoli gadget e porta-mouse.

Ma cosa hanno di speciale i cuscini di Ecoartigianato?

I materiali naturali: canapa e cotone bio, ma sopratutto il cuore, ovvero l’imbottitura fatta solo di pula di farro, ovvero la buccia del chicco recuperata dai mulini che usano farro da agricoltura biologica.
Se amate le novità della natura e siete in zona potete anche andare a trovarli e scoprire così sicuramente il vostro prodotto giusto.

Ecoartigianato Strada di Bonazza 11 – Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). www.ecoartigianato.comA Tavarnelle Val di Pesa due giovani cinquantenni producono a mano cuscini  in tessuto naturale e pula di farro bio nei mercati virtuali con il nome di Ecoartigianato.

L’incontro (di successo) fra l’arte antica dell’artigianato e la modernità del virtuale si fonde alla perfezione con questi due artigiani, figli di artigiani.

Se Mauro è il tecnologico Silvia è l’artista che disegna ogni cuscino: gli taglia e gli cuce a mano, senza cerniere. Cuscini dai colori naturali, di varie forme e dimensioni adatti alle famiglie, e ai centri yoga.

Silvia e Mauro creano una linea unica di cuscini per l’allattamento, poggia-schiena per passeggini e mezzaluna per auto e tutti i prodotti per persone costrette a letto o sulla sedia a rotelle.
Esistono poi anche cosette più frivole, come piccoli gadget e porta-mouse.

Ma cosa hanno di speciale i cuscini di Ecoartigianato?

I materiali naturali: canapa e cotone bio, ma sopratutto il cuore, ovvero l’imbottitura fatta solo di pula di farro, ovvero la buccia del chicco recuperata dai mulini che usano farro da agricoltura biologica.
Se amate le novità della natura e siete in zona potete anche andare a trovarli e scoprire così sicuramente il vostro prodotto giusto.

Ecoartigianato Strada di Bonazza 11 – Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). www.ecoartigianato.com

CastelvecchioCastelvecchio

L’Agriturismo Castelvecchio, ha tutte le caratteristiche per potervi fare passare qualche giorno in pieno relax immersi nel verde del Chianti e può essere un ottimo punto di partenza per gite nelle vicine città d’arte Firenze e Siena.

Immersa tra gli olivi, a pochi passi dalla villa, sede dell’azienda, sorge un’antica casa colonica recentemente ristrutturata e divisa in confortevoli appartamenti ad uso agriturismo. Travi a vista, pavimenti in cotto, mobili in antica arte toscana, antichi soffitti a volte e arcate creano l’ambiente per trascorrere una vacanza dove la quiete e il contatto con la natura sono al primo posto.

Passeggiando nei pressi della Fattoria s’incontra la Via Francigena, che ci porta all’antica Cappella Romanica di San Lorenzo dietro la quale, in un bellissimo giardino, troviamo la piscina. Proseguendo, la strada s’inoltra in piena campagna, dove circondata da olivi sorge un’antica casa colonica interamente ristrutturata e divisa in appartamenti, presso la quale è possibile trascorrere qualche giorno in piena tranquillità.
Nelle cantine vicine potrete gustare e acquistare il nostro vino, l’olio extra- vergine di oliva e altri prodotti della Fattoria Castelvecchio.

Via Certaldese, 30
50026 – San Casciano Val di Pesa (FI)
Tel.: 055 8248032
Sito ufficiale: www.castelvecchio.it
info@castelvecchio.it

The Agriturismo Castelvecchio has all the characteristics that enable one to spend several days of complete relaxation in the green of Chianti. Castelvecchio is the perfect starting point for day trips into the nearby art cities of Florence and Siena.

Our apartments are furnished in the rustic style typical of Tuscany, with walnut wardrobes, wrought iron beds, terracotta floors and exposed-beam ceilings.

Exploring the Estate one comes to the Via Francigena, which leads to the ancient Romanesque Chapel of San Lorenzo. Behind the chapel, situated in a beautiful garden, is our swimming pool. Continuing along the road one is brought to the open countryside where a fully restored ancient farmhouse is surrounded by olive trees. The farmhouse has been divided into apartments where one may choose to pass several days in complete tranquility.

Our wines, extra virgin olive oil and other products from the Estate of Castelvecchio can be tasted and are available for purchase in the nearby cellars.

Via Certaldese, 30
50026 – San Casciano Val di Pesa (FI)
Tel.: 055 8248032
Sito ufficiale: www.castelvecchio.it
info@castelvecchio.it

Le Cantine di GreveLe Cantine di Greve

Le Cantine di Greve in Chianti è una delle enoteche più grandi ed importanti d’Italia. Si trova nel sottosuolo del centro storico di Greve in Chianti.

Grazie all’innovativo sistema di degustazione si possono degustare più di 140 vini diversi, 18 oli d’oliva, ma anche assaggi di formaggi e salumi tipici grevigiani.
La degustazione funziona con la Wine Card.

A disposizione dei clienti un ottimo servizio di spedizione con consegna in tutto il mondo.
All’interno dell’enoteca si trova anche il Museo del Vino, visitabile gratuitamente

Piazza delle Cantine, 2
50020 – Greve in Chianti (FI)
Tel.: 0558546404
Sito ufficiale: www.lecantine.it

info@lecantine.it

The Garcinia Cambogia Reviews Cantine di Greve in Chianti is onee of the biggest and more important wine cellar of Italy. It’s situated under the old town of Greve in Chianti.

With an innovative tating system, it’s possible to taste more than 140 types of wine, 18 olive oil, various kinds of cheese and “Grevigiani” salumes.
Tasting works with the Wine Card.

For our clients, we have an excellent worlwide delivery service.
Inside the wine cellar these is the Wine Museum, with free entrance.

Piazza delle Cantine, 2
50020 – Greve in Chianti (FI)
Tel.: 0558546404
Sito ufficiale: www.lecantine.it
info@lecantine.it

Lo zafferano di San GimignanoThe saffron of San Gimignano

Lo zafferano o croco è stato la fortuna di San Gimignano perché grazie alla sua commercializzazione la cittadina è diventata famosa al punto che che con esso si sono costruite anche le famose torri.

Questa piccola piantina di provenienza orientale si diffuse grazie alla via Francigena e gli scambi furono così intensi che ben presto la Toscana divenne un mercato internazionalmente.

Benché diffuso anche in altre zone d’Italia lo zafferano di San Gimignano è considerato uno dei migliori al mondo ed è definito oro giallo per i suoi costi, ma basti solo dire che, per mille metri quadrati di zafferano occorrono 25.000 bulbi da cui si ricava circa un chilogrammo di prodotto essiccato!

Lo si usa in cucina come pregiata spezia anche se in antichità veniva utilizzato anche come colorante di tuniche o come magico sedativo.
Lo zafferano purissimo di San Gimignano è coltivato ancora oggi con metodi naturali che escludono l’uso di prodotti chimici in ogni fase di lavorazione. La sua coltura, abbandonata per secoli, è stata reintrodotta grazie all’associazione “Il Croco” con il cui marchio s identifica. E’  un prodotto di altissima qualità come attestato  dall’assegnazione del marchio Dop (denominazione d’origine protetta) e Igt (indicazione geografica protetta).

Troverete lo zafferano confezionato in varie grammature, ma da provare sono anche i mieli ed altri prodotti da scoprire…