Toscana sconosciuta: Le Valli di ZeriUnknown Tuscany: The Valleys of Zeri

Al confine tra Toscana, Emilia Romagna e Liguria uno spicchio di terra sospesa tra la montagna e il mare.
Un patrimonio nazionale, prezioso sia sotto il profilo naturalistico che sotto quello culturale, da riscoprire, conoscere e far conoscere, anche a livello europeo, allo stesso tempo l’occasione per ripensare a nuove forme di sinergie sviluppo e valorizzazione.
Ponti romani, antichi mulini, una razza ovina autoctona, boschi, orridi ricchi di acque e in alto cime che toccano i duemila metri.

Programma
Sabato, 29 settembre 2012 – ore 15.00
Zeri Village – Passo Due Santi – Zeri (Massa Carrara)
Giornata di studio, confronto e dibattito con l’ intervento di giornalisti, politici, storici e protagonisti della storia del territorio degli ultimi sessanta anni.

Domenica, 30 settembre 2012
Ritrovo a Passo Due Santi – ore 8.00
Una visita organizzata sul territorio per riscoprire magnifici paesaggi inesplorati e antichi borghi abbandonati anche attraverso le testimonianze di coloro che in quei luoghi hanno vissuto.

Da non perdere per mi ama conoscere e vivere la Toscana vera…On the border between Tuscany online instant no fax payday loans and Emilia Romagna and Liguria a piece of land suspended between the mountains and the sea.
A national asset, valuable both in terms of natural and under the cultural, to discover, to know and to make known, at European level, at the same time an opportunity to rethink new forms of synergy development and enhancement.
Roman bridges, old mills, a breed of sheep indigenous forests, gorges rich waters and on the high peaks that touch the two thousand meters.

program
Saturday, September 29, 2012 – 15:00
Zeri Village – Step Two Saints – Zeri (Massa Carrara)
Day of study, discussion and debate with the ‘intervention of journalists, politicians, historians and players in the history of the area in the last sixty years.

Sunday, September 30, 2012
Meeting in Step Two Saints – 8.00 am
Organized a visit to the territory to discover beautiful landscapes and unexplored old abandoned villages through the testimonies of those who in those places they lived.

Do not miss to love me to know and experience the real Tuscany …

Cicolturismo in Lunigiana. Storia, cultura e tradizioneCycling tours in Lunigiana: history, culture and tradition

Con la bella stagione l’Apt di Massa Carrara propone itinerari cicloturistici in Lunigiana, un modo nuovo per conoscere il territorio, fare sport e turismo insieme. Negli ultimi anni il cicloturismo è in crescita: in Italia sono due milioni le persone che lo praticano e in Europa sei. Un turismo “slow” che ricerca una dimensione più vera del viaggio. La Lunigiana con i suoi borghi, i castelli medievali e la natura incontaminata, è meta ideale per questo tipo di turismo.

L’itinerario del “Volto Santo”, da Villafranca a Equi Terme (km 62,5, difficoltà media), segue l’antico tracciato che i pellegrini percorrevano per andare a Lucca a venerare il Volto Santo. Lungo il percorso s’incontrano il castello di Monti a Licciana Nardi, il castello della Verrucola a Fivizzano e il castello di Castiglione del Terziere a Bagnone. A Equi Terme, nel cuore delle Alpi Apuane è visitabile il Parco Culturale delle Grotte di Equi un esteso complesso carsico modellato dall’erosione dell’acqua con cavità, cunicoli, stalattiti, stalagmiti e laghi sotterranei di grande suggestione.

Il secondo itinerario inizia da Pontremoli, tappa fondamentale della Francigena e finisce ad Aulla (km 26, difficoltà facile). A Pontremoli, da vedere il centro storico e il Museo delle Statue Stele nel castello del Piagnaro. Proseguendo verso Aulla s’incontra il castello Malaspina di Lusuolo sede del Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana.

Il terzo itinerario “Rincorrendo il Medioevo” da Pontremoli a Licciana Nardi e ritorno (km 54,6, difficoltà media) è interessante dal punto di vista paesaggistico e storico. Da Pontremoli si arriva a Bagnone po si attraversano le frazioni di Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana e Villa di Panicale, prima di arrivare a Licciana Nardi. La fatica è ampiamente ripagata dai bellissimi panorami che spaziano dall’alta valle del Magra sino agli aguzzi profili delle Alpi Apuane: inconfondibili il Monte Pisanino e la storica parete Nord del Pizzo d’Uccello.

Da Licciana Nardi l’itinerario continua verso Monti, fino a Villafranca in Lunigiana dove s’imbocca la statale della Cisa per rientrare a Pontremoli. A Villafranca, in un vecchio mulino si trova il Museo Etnografico che offre uno spaccato sulla cultura contadina della valle del Magra. Nei pressi, da visitare il borgo murato di Filetto e quello di Virgoletta.

L’ultimo degli itinerari proposti dall’Apt di Massa Carrara “Paesaggi della memoria” lungo la Linea Gotica (18,7 km, difficoltà media), con partenza e arrivo a Montignoso è da percorrere in mountain bike. Caratteristica di questo percorso gli stupendi panorami sulla costa versiliese come quello spettacolare che si gode dal castello Aghinolfi a Montignoso.

Info e itinerari completi: www.aptmassacarrara.it

As the summer season kicks off, the local tourist office at Massa Carrara is offering cycling tours in the Lunigiana area – a new way of getting to Cialis know the region by combining sport and tourism. Cycling tourism has grown in recent years: there are two million people who practice this sport in Italy, and six million in Europe. Cycling is a kind of “slow” tourism which pursues a more authentic dimension to traveling. The Lunigiana area – with its villages, medieval castles, and uncontaminated nature – is the ideal destination for this kind of tourism.

The “Volto Santo” (Holy Visage) itinerary, from Villafranca to Equi Terme (62.5 km, medium difficulty), follows the ancient track that pilgrims followed to go to Lucca in order to venerate the Volto Santo. Along the route you’ll find Monti castle at Licciana Nardi, Verrucola castle at Fivizzano, and the castle of Castiglione del Terziere at Bagnone. At Equi Terme, in the heart of the Apuan Alps, you can visit the Equi Grottoes Cultural Park – an extensive Karst formation shaped by water erosion with wonderfully evocative hollows, tunnels, stalactites, stalagmites, and subterranean lakes.

The second itinerary begins at Pontremoli, an essential stop on the Via Francigena, and finishes at Aulla (26 km, easy). At Pontremoli, visit the historic town center and the Museo delle Statue Stele (the Museum of Stele Statues) in Piagnaro castle. Continuing along toward Aulla, you’ll encounter Malaspina di Lusuolo castle, home to the Museo dell’Emigrazione della gente di Toscana (Museum of Tuscan Emigration).

The third itinerary–“Rincorrendo il Medioevo” (Traveling through the Middle Ages), from Pontremoli to Licciana Nardi and back (54.6 km, medium difficulty)–is interesting from an historical and scenic point of view. Arriving at Bagnone from Pontremoli, you then pass through the hamlets of Pegazzana, Croce, Gabbiana, Lusana and Villa di Panicale before arriving at Licciana Nardi. The effort is amply rewarded by the beautiful views stretching from the high Magra Valley to the sharp outlines of the Apuan Alps – with the unmistakable shape of Monte Pisanino and the legendary north face of Pizzo d’Uccello.

The itinerary continues from Licciana Nardi towards Monti and finally Villafranca in Lunigiana, where you take the highway known as “della Cisa” to return to Pontremoli. The Museo Etnografico (Ethnographic Museum), housed in an old mill at Villafranca, offers a glimpse into the culture of the country folk of the Magra Valley. Visit the nearby walled villages of Filetto and Virgoletta.

The last of the itineraries offered by the local tourist office in Massa Carrara is “Paesaggi della Memoria” (Historic Landscapes), by mountain bike along the Linea Gotica (18.7 km, medium difficulty), with departure and arrival at Montignoso. This route features stupendous views of the Versilia coast, such as the spectacular view you’ll enjoy from Aghinolfi castle at Montignoso.

For more information and complete itineraries: www.aptmassacarrara.it

Valle di Zeri – Escursione nella natura intonsaValle di Zeri – An excursion through untouched nature

Esiste ancora una Toscana da scoprire. Si trova in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano.

Qui si trovano le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti.

Un angolo di paradiso dal punto di vista naturalistico. Le valli di Zeri sono il regno dell’acqua: tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati dall’uomo. È il caso della grotta della Colombara, nella vallata di Rossano, dove tra pietre gigantesche e tronchi portati dalla furia dell’acqua, una cascata forma una stupenda piscina naturale.
Non da meno gli stretti di Giaredo, un canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.

In generale, i fiumi e i torrenti hanno acque gelide e cristalline, ideali per fare bagni rigeneranti in estate. L’Associazione Culturale Valli di Zeri, nata solo da un anno, organizza gratuitamente dei percorsi trekking alla scoperta di questo territorio.

Tra i possibili itinerari ne abbiamo scelti uno, particolarmente bello, con partenza dal Passo del Rastrello (1044 metri). Seguendo un percorso pianeggiante sulla vetta, tra cavalli allo stato brado e paesaggi mozzafiato con in lontananza il mare ligure, si scende verso la valle di Rossano, fermandosi a visitare un alpeggio abbandonato, Capanne di Vruga.
Questo antico villaggio appare come un miraggio, nascosto dentro un bosco di faggi. Un Angkor Wat dimenticato. Qui per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Le costruzioni sono piccole, di pietra, ma perfette nelle loro architetture povere. I tetti di piagne sono caduti per terra e gli alberi di faggio crescono all’interno delle case dove un tempo viveva la gente.

Nelle valli di Zeri sono molti gli edifici antichi abbandonati, segni di un’economia e di una storia cambiata: alpeggi, mulini, essiccatoi, spesso in luoghi inaccessibili, aspettano silenziosamente chi sappia capire la loro bellezza, salvandoli da una inesorabile rovina.
Info:
Associazione Culturale Valli di Zeri
Website: www.vallidizeri.itThere’s still an undiscovered part of Tuscany. It is situated in Lunigiana, at the far border with the regions of Liguria and Emilia Romagna, in the Tuscan-Emilian Apennines.

It is here that the Zeri valleys are found, covering a territory divided into three vast valleys known as the valley of Adelano, Gordana and Rossano.

Woods resplendent with chestnut, beech and oak trees alternate with vast, permanent meadows; a veritable corner of paradise from the point of view of nature. Water reigns supreme in the Zeri valleys: the whole area is full of springs, rivers, streams, and some parts are untouched by mankind.

This is the case in the Colombara grotto, in the Rossano valley, where, between giant stones and logs carried by the raging waters, a waterfall has carved a wonderful natural swimming pool. Of no lesser beauty are the straits of the Giaredo, a canyon dug into the rock by the river Gordana, covering hundreds of metres. In general, the rivers and streams possess freezing and crystal-clear waters, perfect for refreshing summer swims.

The Zeri Valleys Cultural Association, founded just a year ago, organises free trekking itineraries to discover this territory. It will suffice to describe one of the many possible itineraries, which we have chosen for its distinctive beauty and which departs from the 3,425 foot high Passo del Rastrello. Following a flat path on the mountaintop, between wild horses and breathtaking views with the Ligurian sea visible in the distance, the itinerary swoops down towards the Rossano valley, with a pit-stop to visit an abandoned mountain pasture, Capanne di Vruga.

This old village appears out of nowhere like a mirage, hidden in a beech-filled wood, like a forgotten temple. For centuries, during the summer season, the low-valley dwellers moved up here to graze the livestock. The buildings are small, made of stone, but resplendent in their simple architectural styles. The roofs tiled with sandstone slabs have long collapsed onto the ground and beech trees grow inside the houses where people used to live in.

There are many old, abandoned buildings in the Zeri Valleys, signs of a changed economy and history: mountain pastures, mills, kilns, often located in inaccessible areas, silently await those capable of understanding the extent of their beauty, saving them from an inescapable ruin.

For further information:

Associazione Culturale Valli di Zeri

Web site: www.vallidizeri.it

 

Fino a maggio: visitando la casa dei narcisi più belli d’Italia!Until May: discovering the most beautiful house of the Narcissi in Italy!

A primavera i giardini, fanno bella mostra di se, solleticando tutti i nostri sensi. L’aria danza di pollini e il nuovo risveglio della natura  produce una grande varietà di fiori.

Li vedi spuntare, ora qua ora là, a ogni volger di sguardo: bianchi, gialli, bicolori, colorati e possenti; a guardia di una splendida villa fatta a ferro di cavallo che si erge tra le bordure all’inglese o al margine del bosco, con aiuole gentilizie che si affacciano sul lembo di una conca ridente; sono i narcisi di Villa la Pescigola.

I proprietari, Adriana Hedges e suo marito, hanno trasformato il vecchio giardino all’italiana in un parco romantico all’inglese, prendendo spunto da un antico dipinto collocato su una porta del salone della dimora.  La casa, compare quasi magicamente tra gli alberi e il verde; grande, ma allo stesso tempo intima e raccolta, piena di vita vissuta e di memorie del passato.

La tenuta è posta in quella lingua di Lunigiana che confina con le terre liguri ed emiliane ed ospita esemplari antichi di cedri atlantici e soprattutto ben 150.000 narcisi suddivisi in quattrocento varietà la cui esuberanza delle piantagioni, è attenuata dall’armonia dei colori.  Antiche e nuove specie di questo fiore, allo stesso tempo umile e ricercato dai colori rosa corallo e salmone, si fondono in un caleidoscopio di figure colorate.

Nelle varie aiuole si trovano i “Narcisi dei Poeti”, con fiori profumatissimi e semplici, bianchi, con una piccola corona gialla, orlata di rosso, ma anche gli “Incomparabili”, spuntano  qua e la, con la sua corona aperta e increspata.
L’erba cresce rigogliosa nei prati e con i ricami dei fiori, sembra una coperta delle favole.

Il viale principale che porta alla dimora, è costeggiato da una siepe di bosso: passeggiando poi, si scoprono fonti, grotteschi e quelle peschiere che danno il nome alla villa.

L’importante lavoro di ristrutturazione ha lasciato intatta la bellezza primaverile del giardino con i bulbi di tromboncini e tulipani, ma ha anche migliorato le “broderies”, ovvero le bordure settecentesche che incorniciano il verde. Infine ecco le terrazze che scendono pian piano verso il bosco dei pini con aiuole libere e piccole macchie di bulbi, per arrivare poi al dedalo, la parte più importante della villa.

Una banda di oltre 50.000 tromboni (i narcisi si chiamano anche così), è intenta a intonare i colori e le forme geometriche di queste splendido labirinto, intervallato da piccole siepi di bosso nano. Un dedalo che offre una successione di quadri fioriti disposti e curati alla perfezione.

Vasi di limoni, piramidi di verde scolpite con l’arte topiaria, cigni e pavoni illuminano l’insieme, sorvegliati dai busti di marmo posti lungo il grande muro di pietra che delimita il perimetro del parco. Due colonne sormontate da sculture di gentili messeri di altri tempi, fanno da apripista alla scalinata che pian piano scende per i prati verdi, intervallati da aree riservate ai tulipani e agli iris.
Eccovi qua, per il sesto anno consecutivo a Villa La Pescigola davanti alla più grande fioritura di narcisi in un parco privato d’Italia!

Quest’anno il Festival dei Narcisi, aprirà le sue porte il 25 marzo per richiuderle il 1° maggio, a fioritura ultimata. Per quelli che più amano questi fiori sarà possibile anche prenotare i bulbi per il mese di ottobre.
Ve l’abbiamo voluto raccontare con questa visione di sogno, quasi anestetizzati da quest’esplosione di fiori, verde, geometrie, forme, e figure di sogno. E siamo certi che resterete ammaliati anche voi…In the spring, gardens make a beautiful display of themselves, affecting all our senses. The dancing air of pollen and the new reawakening of nature produce a great variety of flowers.

You see them shoot up now here and there wherever you look: white, yellow, two-tone, coloured and impressive. The narcissi of Villa La Pescigola guard the lovely horseshoe-shaped villa that stands between the English flowerbeds or at the edge of the wood, with noble borders that look onto the strip of a happy basin.

The owners, Adriana Hedges and her husband, have transformed the old Italian-style garden into a romantic English-style parkland, drawing inspiration from an old painting situated on a door of the hall in the house. The house appears as if by magic between the trees and greenery; big, yet intimate and enclosed at the same time, full of life that has been lived and memories of the past.

The estate is located in that strip of Lunigiana that borders Liguria and Emilia. It is home to old specimens of Atlantic cedars and above all 150,000 narcissi, divided into 400 varieties, whose exuberance of the plantations is softened by the harmony of colours. Old and new species of this flower, humble and sought-after at the same time, in coral and salmon pink, blend together into a kaleidoscope of coloured figures.

Narcisi dei Poeti are found in the various flowerbeds, with extremely perfumed and simple, white flowers with a little yellow crown, rimmed with red, as well as the Incomparabili, which shoot up here and there, with its open and ruffled crown.
The grass grows luxuriantly on the lawns and seems like a cover out of a fairytale with an embroidery of flowers.
The main avenue that leads to the house is flanked by box hedges. As you pass, you discover grotesque and fish-filled fountains that give the villa its name.

The extensive renovation work has left intact the springtime beauty of the garden with the little narcissi and tulip bulbs. It also improved the broderies, i.e. the seventeenth-century flowerbeds that frame the greenery. Last but not least, there are also the terraces that slowly slope down towards the pine forest with free borders and little scatterings of bulbs, reaching the mazes, the most important part of the villa.

A band of over 50,000 tromboni (another name for narcissi in Italian) concentrates on blending the colours and geometric forms of this wonderful labyrinth, dotted with little dwarf box hedges. It is a maze that offers a succession of flowering borders that are perfectly tended.

Vases of lemon trees, pyramids of greenery, sculpted with the art of topiary, swans and peacocks illuminate the unity, watched over by the marble busts positioned along the large stone wall that enclose the parkland. Two columns topped by sculptures of noblemen of bygone times open the way to the main staircase that slowly slopes down to the green meadows, dotted with areas dominated by tulips and irises.
Here we are for the sixth year running at Villa La Pescigola, faced with the largest blossoming of narcissi in a private park in Italy!

This year the Festival dei Narcisi will open its doors from 25 March to 1 May with the last flowering.  If you love these flowers you will also be able to book the bulbs for October.
We wanted to tell you about this dreamlike vision, stunned by this explosion of flowers, greenery, shapes, forms and dreamy figures. And we’re sure that you’ll be equally charmed.