Troppo spesso, suo malgrado, è sulle pagine di cronaca. Conosciuta Lampedusa è conosciuta in Europa solo come approdo di disperati, ma l’isola è molto di più. Uno splendido scoglio d’Africa nel cuore del Mar Mediterraneo.
Il sud dell’Europa
Una visione mozzafiato che appare all’improvviso dall’oblò dell’aereo in fase di avvicinamento. Con la sua forma di pesce e così piccola e isolata in mezzo all’immensità del blu del Mediterraneo.
Lampedusa è affascinante e musicale fin dal suo nome. Per vivere quest’isola appieno togliete dalla mente la cronaca dei barconi che a malapena sfiora quest’isola contrariamente da quanto raccontano i media.
Lampedusa è da godere respirando salmastro e lasciandosi baciare dal sole. Un sole mai aggressivo e un venticello sempre presente che pettina i capelli in modo gentile.
Siamo nella località geograficamente più a sud d’Europa. E gli indigeni dicono “se abbaia un cane lampedusano è più facile sentirlo dalla costa della Tunisia o da Malta piuttosto che dalle spiagge della Sicilia”.
Un’isola italiana e europea che si trova nel cuore del Mediterraneo. Un’isola dove il senso stesso della parola isola è amplificato dove la terraferma è lontanissima (servono ben otto ore di traghetto da Porto Empedocle) e la vita si svolge da sempre solo seguendo il ritmo delle onde.
Lampedusa: Italia o Africa
Un’isola da vivere appieno nei mesi di maggio, giugno e settembre. É piccolissima: solo 20 kmq. di superficie e venti minuti di tempo per percorre il suo periplo in scooter e quindi da evitare in alta stagione per l’affollamento che impedisce di coglierne appieno le sfumature.
In questi mesi il clima è perfetto; la lieve brezza marina che sa di bonaccia spolvera nell’aria mille profumi di pollini, il mare placido è già invitante e l’aria abbraccia ma non stordisce.
Cosa serve per vivere l’isola? Solo il costume da bagno per tuffarvi nel mare cristallino e uno scooter, un quad o una mitica mehari a noleggio.
Il mezzo migliore è però sicuramente il quad ideale per arrivare ovunque, anche la dove non osano le auto e gli scooter, financo in vetta alle scogliere più spettacolari.
Munitevi poi di una mappa e partite alla scoperta delle spiagge; tutte splendide e tutte ubicate su un solo versante dell’isola. Quello opposto è praticamente inaccessibile murato com’è da altissime pareti di falesia spazzate costantemente dal vento.
Lampedusa tra vip e sbarchi
Partite dal paese (lipuzziano con le sue casette basse e bianche) e costeggiando il porto, salite verso la Guitgia la spiaggia più famosa e affollata dove sono i grandi alberghi e dove Claudio Baglioni – lampedusiano d’adozione –alla fine di ogni settembre fa il suo grande concertone proprio sulla spiaggia.
Andate oltre seguendo l’unica strada presente sulla vostra mappa è sarà tutto uno spalancarsi alla vista di spiaggette mozzafiato: Cala Croce, Cala Madonna, la celebre Isola dei Conigli e Cala Pulcino. Da lì in poi avvicinandosi a Capo Ponente e al parco naturale diventa difficile per le molte grotte e falesie.
Se invece dal centro del paese prendete la direzione opposta, praticamente seguendo la strada per l’aeroporto e circumnavigandolo, eccovi in rapidissima successione a Cala Pisana, Cala Uccello e Cala Maluk.
Le spiagge di Lampedusa sono tutte minuscole anche se in alcuni casi ben attrezzate, ecco perché l’elenco così lungo per un’isola così piccola potrebbe stupirvi.
La spiaggia più famosa è senz’altro quella dell’Isola dei Conigli; là dove aveva casa Domenico Modugno e dove normalmente nidificano le tartarughe Caretta Caretta.
Una spiaggia dove tutti i tuffi in mare sanno di Caraibi che occupa stabilmente posizioni altissime nelle classifiche annuali delle spiagge più belle del mondo e che si lascia sempre alle spalle mete ambite dei Caraibi, del Brasile, di Cuba, delle Baleari, della Grecie e della Thailandia.
Cosa mangiare
Un pranzo leggero – alla siciliana – per potersi dedicare alla vita di mare anche il pomeriggio. Focacce, panini, ma soprattutto parmigiana di melanzane, bucatini al tonno pinoli e finocchietto; arancini e panzerotti nella rosticceria più famosa dell’isola.
Per l’aperitivo difficile scegliere su quale sofà dei tantissimi bar all’aperto dal sapore mediorientale è meglio sedersi per gustare buffet abbondanti anche con pesce crudo, cozze e insalata di gamberi.
Per cena potete sedetevi ovunque e vi troverete sicuramente bene senza spendere una follia.
Non avrete che l’imbarazzo della scelta fra tutti i ristoranti lungo mare che luccicano a sera riflettendosi sulla baia, ma non disdegnate di andare anche all’interno a cercare un po’ di atmosfera speciale nei ristoranti defilati celati nei caratteristici dammusi.
Sulla tavola lampedusana sua maestà è il pesce, ovviamente.
Bouillabaisse lampedusana, zuppa con diversi tipi di pesce locale, ravioli con ripieno bianco di merluzzo, pregiatissimo lattume, polpo bollito, seppie al pomodoro e piselli, enormi calamari ripieni e soprattutto il tipico cous cous di cernia.
E come souvenir di questo paradiso terrestre cosa scegliere se non i prodotti ittici tipici dell’isola. Famularo – la cui piccola industria è oltre il marciapiede del porto e disponibile per visite – è una firma a livello nazionale e internazionale per la conservazione e commercializzazione di pesce.
Famosi i suoi sughi di pesce, i tradizionali filetti di sgombro, di tonno, di pesce spada; la ventresca e bottarga e molto altro tutti con certificata e riconosciuta naturalità e qualità. I prodotti Famularo sono prodotti solo con pesce fresco ”pescato in nottata e lavorato in mattinata” da mani esperte con punta di coltello e senza uso di prodotti artificiali.
Da sapere. da non perdere a Lampedusa
– Le cronache parlano di Lampedusa solo per lo sbarco dei migranti. Ebbene, non ne vedrete uno in giro per l’isola, qui tutto è molto ordinato
– Gli isolani sono così ospitali e abituati a fare i conti con le intemperie del mare che se, non trovate un qualche genere alimentare nei negozi perché il mare grosso ha impedito al traghetto di attraccare, loro senza pensarci su, vi faranno salire in casa e vi offriranno ciò che a voi manca.
– Noleggiate una barca e vivete l’isola dal mare. Esistono posti splendidi dove fare il bagno che dalla terra non potete raggiungere: su tutte la splendida piscina naturale della Tabaccara.
– Se non vi spaventa un po’ di fatica fisica andate alla scoperta di Cala Galera, affascinante spiaggia ignorata dai turisti perché difficile raggiungibile. É possibile arrivarci o da un sentiero difficilmente individuabile che attraversa due alte pareti di roccia (un po’ lunghetto e vi consigliamo di portarvi dietro un zaino per acqua e generi di conforto) oppure l’alternativa e raggiungerla dall’alto da un sentiero sconnesso (ma con il quad ci arrivate) e poi scendere lungo un ripidissimo sentiero quasi a picco sul mare.
Ne vale la pena: il fondale marino è sassoso e basso per alcuni metri dalla rive e quasi in solitario farete il bagno giocherellando con qualche polpo o i molti pesci che curiosi si avvicinano.
– Da non perdere una visita al Centro di Recupero delle tartarughe marine Caretta Caretta (in Via Grecale, vicino al supermercato). Una volta a settimana, quelle guarite vengono liberate in mare al tramonto dai volontari. Saprete le date e seguite in silenzio dalla spiaggia l’emozionante ritorno in mare delle tartarughe.
– Attenzione quando chiedete informazioni agli indigeni: qui il punto più lontano da ogni parte è a circa 10 minuti di distanza!.
Il giro di Lampedusa si fa in meno di un ora a piedi. Le concezioni della distanza sono quindi diverse dalle nostre continentali: lontano è 300 metri, tanto tempo per arrivarci è mezz’ora…
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