10 Settembre 2023

Le più belle e inaccessibili ville della Brianza aprono le loro porte

Disegnati dalla mano dell’uomo, parchi e giardini, veri e propri monumenti verdi, esaltano la bellezza delle ville “dimora di delizia”, residenze di campagna in cui i nobili si ritiravano nei periodi di villeggiatura: un fascino antico da rivivere oggi.
Con l’edizione autunnale di Ville Aperte in Brianza, dal 16 Settembre al
1° Ottobre 2023, oltre all’opportunità eccezionale di visitare dimore storiche normalmente inaccessibili, si potranno ammirare anche i loro giardini che diventeranno anche location d’eccezione per eventi e spettacoli.

Reggia Reale di Monza

Le piccole Versailles italiane

Molte le Ville che fanno parte della rete “Grandi Giardini Italiani”. Una piccola Versailles viene descritta Villa Arconati a Bollate (Milano) che sorge nel Parco delle Groane e oggi si presenta come era stata completata sul finire del XVIII secolo, espressione della cura e dell’eleganza del barocchetto lombardo sull’impianto precedente cinquecentesco.

Anche Villa Ghirlanda Silva a Cinisello Balsamo (Milano) è abbracciata da un grande giardino storico attraversato da lunghi sentieri che conducono al Lodge Scozzese e allo Chalet
Svizzero.
Un polmone verde che rispecchia i mutamenti di gusto e l’evoluzione
tra il XVII e il XIX secolo, espressi nel ripensamento del giardino all’italiana secondo i dettami della nuova moda importata dall’Inghilterra.

Villa Ghirlanda Silva

Lascia incantati per la varietà di mosaici, statue, affreschi, fontane e giochi d’acqua il parco storico di Villa Litta a Lainate (Milano), dove si può ammirare la “carpinata”, il grande del siepone che dà vita ad un lungo percorso a U, costituito da un doppio filare di carpini con i rami intrecciati e potati a volta. Mentre i cespugli di tassi formano il “Teatro di Verzura”, destinato, ieri come oggi, a rappresentazioni. Nel parco si incontrano anche esedre, gruppi scultorei, serre liberty, grandi alberi appartenenti a ben 56 specie differenti, come un raro Ginko Biloba e alcuni Cedri dell’Atlante.

A Villa Tittoni di Desio (Monza Brianza) rivive tutto il fascino romantico del giardino all’inglese, con la possibilità di passeggiare lungo i sentieri che si snodano in una macchia di oltre 700 esemplari arborei. L’ampio cannocchiale prospettico attraversa una fitta vegetazione da dove sbuca la fontana con la statua di Nettuno al centro del parterre con veduta della monumentale facciata della villa sullo sfondo.

Il giardino all’italiana è il cuore del grande parco che fa da sfondo a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno.(Monza Brianza), con aiuole contornate da siepi di bosso, l’arredo architettonico di epoca barocca con sculture mitologiche e allegoriche. Al termine del cannocchiale prospettico, enfatizzato dal viale di carpini, si trova l’esedra con la scenografica fontana a gradoni mentre dal “lago ovale si prosegue verso il giardino all’inglese.

Tra architettura e botanica si svela Villa Monastero, a Varenna (Lecco), nata dalla trasformazione di un antico monastero femminile di fondazione cistercense.
Oggi si può ammirare nel suo aspetto di dimora eclettica di fine
Ottocento ed è circondata da un Giardino Botanico che si estende per quasi 2 chilometri lungo il fronte lago, costellato da oltre 900 esemplari di rare specie arboree.

Con le sue geometrie segrete e il giardino esoterico, Il parco della Villa Reale di Monza accoglie visitatori alla scoperta di essenze di pregio, alberi monumentali, arredi storici, e fra le novità il Festival del Parco di Monza, evento artistico e culturale per far conoscere e promuovere il Parco nei suoi spazi verdi, nelle sue Ville e Cascine.

È una sorpresa anche il parco di Villa Fiorita a Brugherio (Monza Brianza) che conta più di
600 esemplari soprattutto bagolari e tassi, ma anche cedri, ippocastani.
Nella
seconda metà dell’Ottocento venne trasformato in un classico giardino romantico: colline artificiali, percorsi sinuosi, l’impianto arboreo irregolare, le rocailles per delimitare aiuole e vialetti.

Villa Monastero – Varenna

Un grande parco che si snoda fra spazi geometrici e forme più libere, ricco di numerose specie, circonda Villa Fossati a Besana Brianza (Monza Brianxa) mentre è tutto da scoprire come un grande museo a cielo aperto il Rossini Art Site a Briosco (Monza Brianza) all’interno del quale il suo fondatore,  Alberto Rossini, ha scelto di collocare la sua collezione di sculture del secondo Novecento.

In provincia di Como, Cabiate svela Villa Padulli e il suo Parco monumentale. Di oltre 2 ettari, è disposto a piani sovrapposti uniti da sentieri che si aprono su un grande spazio pianeggiante dominato da uno maestoso carpino secolare.

Mentre l’immensa collezione di ortensie, di antiche e nuove magnolie e di rose è il tratto distintivo del parco di Villa Carcano ad Anzano (Como) in un tripudio di fiori, colori e profumi.

Nei dintorni di Lecco, Villa Bertarelli a Galbiate incanta per il suo giardino all’italiana ricco di essenze esotiche mentre le antiche serre, i ninfei, le fontane e centinaia di diversi tipi di
piante caratterizzano la parte rimasta del grande giardino affacciato sui laghi del parco.

Villa Monastero – Varenna

Fra le novità, la possibilità di visitare il parco secolare di Villa Greppi a
Monticello (Lecco) con 500 fra alberi (di cui 7 monumentali fra i più vecchi e grandi d’Italia) e arbusti appartenenti a più di 70 specie diverse, e dove il geometrico giardino all’italiana si intreccia al gusto del parco all’inglese, fino ad arrivare carpineto, con accesso diretto al salone principale della villa.

Mille specie di piante officinali e aromatiche da tutto il mondo, oltre a meravigliosi esemplari di
flora montana locale si incontrano nell’Orto Botanico di Valmadrera (Lecco) all’ombra dell’attuale Centro Culturale Fatebenefratelli: lì un tempo si trovava l’antico orto dove i Fatebenefratelli, presenti a Valmadrera dal XVIII secolo, coltivavano le erbe medicinali per la loro attività assistenziale.

Un parco di sculture è invece quello che affianca Villa Borletti a Origgio (Varese) che ospita
opere di scultori di fama internazionale, fra cui Louise Bourgeois (con l’unica opera monumentale pubblica in Europa), Giovanni Rizzoli, Tristano di Robilant, Aldo Mondino, Giuseppe Spagnulo.
 

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