12 Dicembre 2023

I vini dell’Alto Adige al top per 419 volte

Quest’anno le principali guide enologiche italiane hanno assegnato il punteggio massimo ai vini dell’Alto Adige per non meno di 419 volte.
Ad aggiudicarseli sono stati 259 vini di 85 produttori.
A sorprendere quest’anno, oltre al grande numero di punteggi al top, è anche il fatto che un vitigno autoctono dell’Alto Adige, la Schiava, sia stato valutato dalle diverse guide enologiche con il punteggio massimo per ben 26 volte. E anche gli spumanti sono ben rappresentati.

“Questi numeri alti mostrano già da soli la grande considerazione di cui gode la viticoltura in Alto Adige e come i produttori abbiano ormai abbracciato l’impegno per ottenere una qualità senza compromessi”, afferma con soddisfazione il presidente del Consorzio Vini Alto Adige Andreas Kofler.


Sugli scudi Schiava e spumante

Una lettura più attenta della distribuzione dei punteggi massimi mostra come, negli ultimi decenni, l’Alto Adige sia passato da una terra di vini rossi a una terra di vini bianchi, e non solo quantitativamente. Oltre la metà dei punteggi massimi, infatti, è andata a vini bianchi, un terzo ai vini rossi e il rimanente suddiviso tra vini dolci e spumanti. “È notevole che, quest’anno, gli spumanti siano stati premiati non solo dalle riviste specializzate, ma che abbiano ricevuto il punteggio massimo anche dalle guide enologiche più generaliste”, sottolinea Kofler.
A saltare all’occhio è anche una seconda novità. E di questo, il presidente del Consorzio Vini Alto Adige si dice oltremodo soddisfatto: “La varietà autoctona più importante della nostra provincia, la Schiava, quest’anno è eccezionalmente presente nel novero dei vini con punteggi al top”, spiega Andreas Kofler. Quest’anno i vini da Schiava hanno ottenuto infatti il punteggio massimo per ben 26 volte. Insieme al Pinot Nero, tradizionalmente molto rappresentato, la Schiava risulta quindi il vitigno più premiato.
Al terzo e quarto posto seguono quindi due varietà bianche Chardonnay (22 punteggi massimi) nonché Pinot Bianco e Sauvignon (20 ciascuno). La sesta posizione è conquistata dal Lagrein (18), il secondo vitigno autoctono, e la settima dal Gewürztraminer (17).

I vini più premiati

Per quanto riguarda i singoli vini, il 2021 Lagrein Riserva Taber della Cantina Bozen, con il punteggio massimo in sette guide enologiche, è il vino più premiato di quest’anno.
Seguono, con sei punteggi massimi a testa, Il 2020 Pinot Nero Riserva Trattmann della Cantina Girlan, il 2020 Sauvignon Riserva Renaissance del Gump Hof-Markus Prackwieser nonché il 2021 Gewürztraminer Nussbaumer della Cantina Tramin.

Sei etichette sono state quindi premiate con il punteggio massimo da cinque guide enologiche.
Si tratta del 2021 Pinot Bianco Sirmian di Nals Margreid, del 2017 Santa Maddalena classico Der Pfannenstiel. del Pfannenstielhof, del 2018 Appius della Cantina Produttori San Michele Appiano, del 2021 Terlano Sauvignon Quarz della Cantina Terlano, del 2020 Chardonnay Riserva Troy della Cantina Tramin nonché del 2016 Gewürztraminer vendemmia tardiva Epokale anch’esso della Cantina Tramin (Si rimanda a tabella in allegato).

Cantine e guide enologiche

Guardando il numero di punteggi massimi, in testa alla classifica dei produttori di quest’anno c’è la Cantina Terlano con 23 riconoscimenti.
Seguono la Cantina Tramin con 21, la Cantina Girlan e la Cantina Produttori San Michele Appiano con 17 ciascuno, Elena Walch con 16 e la Cantina Kurtatsch con 15 punteggi massimi. 9 diversi vini con il punteggio massimo è invece il risultato che possono vantare la Cantina Valle Isarco e la Cantina Girlan. Seguono Elena Walch con 8 nonché la Cantina Kurtatsch, la Cantina Merano, la Cantina Produttori San Michele Appiano e la Cantina Terlano con 7 ciascuno (Si rimanda a tabella in allegato).

Ecco a chi sono andati i premi speciali

I vini e i produttori dell’Alto Adige si sono aggiudicati sei premi speciali assegnati dalle varie guide enologiche italiane.
La Cantina Tramin, per esempio, è stata giudicata la Cooperativa dell’anno dal Gambero Rosso, mentre Doctor Wine, nella stessa categoria, ha premiato la Cantina Produttori San Michele Appiano. Il premio “Tastevin” di Vitae è andato quest’anno al 2018 Lagrein Riserva Vigna Klosteranger della Tenuta/Cantina convento Muri-Gries. Oltre a questo, il 2019 Sauvignon The Wine Collection della Cantina Produttori San Michele Appiano ha ricevuto il “Centodieci cum laude”, ovvero il punteggio massimo de L’Espresso, mentre il 2018 Valle Isarco Pinot Grigio K del Köfererhof si è aggiudicato un “Cento”. E sempre la stessa guida enologica ha anche premiato Harald Schraffl di Nals Margreid come migliore enologo dell’anno (Si rimanda a tabella in allegato).

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