12 Luglio 2024

3 isole italiane (non turistiche) da visitare assolutamente

L’Italia è una terra più che variegata, con pianure, colline e monti, coste sabbiose e rocciose, fiumi, laghi, mari, isole.
Allontanandoci dalle mete più conosciute è, quindi, possibile trovare ovunque scorci e paesaggi magnifici.
Scopriamo insieme tre isole in Italia da visitare per chi cerca luoghi meno affollati…


Marettimo (Sicilia)

Quando si arriva a Marettimo, si ha la sensazione di entrare in un luogo fuori dal tempo. Quest’isola fa parte dell’arcipelago delle Egadi ed è ovviamente un’arcipelago frequentatissimo in estate da molti turisti.
Con una superficie di 12,3 kmq e 680 abitanti, Marettimo è indubbiamente meno turistica e turisticizzata di Favignana, geograficamente la più lontana dalle coste della Sicilia (forse per questo per molti più scomoda da raggiungere) e la più
incontaminata di conseguenza delle Egadi.
l suo nome di antica origine greca vuol dire “isola sacra”, mentre il nome odierno sembra derivare dal latino Maritima, probabilmente ispirato alla grande presenza di timo selvatico.
L’isola è perfetta sia per gli amanti della vela e della subacquea sia per gli appassionati del trekking che possono salire al MMonte Falcone, il punto più alto dell’isola.
L’unico centro abitato, di Marettimo, che porta lo stesso nome dell’isola è formato da un grazioso porticciolo, due spiagge cittadine raggiungibili a piedi (Scalo Vecchio e Scalo Nuovo).
Da non perdere anche le spiagge, raggiungibili solo via mare: Cala Bianca con coste altissime a strapiombo sul mare, Praia dei Nacchi caratterizzata da ciottoli e acque trasparenti e Cala Nera, situata sotto il faro di Punta Libeccio.
Per chi invece ama camminare dopo più di ora e mezzo a piedi si può raggiungere
Zotta Muletti e la spiaggia del Cretazzo.
Numerosissime le grotte emerse e sommerse (si dice siano più di 400) da visitare tra le più è possibile annoverare Grotta del Cammello, Grotta Perciata, Grotta del Tuono, Grotta Presepe e Grotta della Bombarda.

Palmarola, la cattedrale

Palmarola (Lazio)

Risalendo la Penisola possiamo soffermarci nel Lazio per scoprire Palmarola la più selvaggia delle isole Pontine.
Lunga quasi 3 chilometri e larga soltanto 300 metri dista solo 8 miglia nautiche dal porto di Ponza.
L’origine del suo nome è da riferisi alla presenza sull’isola della palma nana, l’unica autoctona europea che cresce spontaneamente sulla sua superficie.
Appartenendo come detto alle isole Pontine, anche Palmarola è di origine vulcanica, un origine che l’ha caratterizzata con una fantastica costa rocciosa, ricca di: grotte, anfratti e calette che si alternano alle bianche scogliere a picco sul mare.
Una delle zone più caratteristiche di Palmarola è certamente quella della Cattedrale, scolpita da grotte che formano dei naturali archi a sesto acuto.
Facendo un giro in barca sarà anche possibile ammirare invece i
l Faraglione di Mezzogiorno, la Forcina, la Grotta del Gatto e le Galere.
Difficile trovare su quest’isola spiagge di sabbia, infatti le uniche sono Cala del Porto (o Spiaggia della Maga Circe) e Cala Brigantina, così chiamata perché fino al ‘700 offrì riparo alle barche pirata.

Giannutri, la villa romana

Giannutri (Toscana)

Salendo ancora lungo la Penisola soffermiamoci a scoprire Giannutri, una piccola isola toscana situata a 11 km dalla famosa costa maremmana dell’Argentario e a 15 km dall’Isola del Giglio.
Giannutri ha una storia antica che affonda le sue radici nell’antica Roma dato che a causa della sua forma a mezzaluna era sacra alla dea Artemide.
Con i suoi 
500 metri di larghezza e 5 chilometri in lunghezza è parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un arcipelago marino molto tutelato dove regnano la natura incontaminata e il silenzio.
Il paesaggio selvaggio è caratterizzato da insenature morbide, un mare cristallino dal colore indimenticabile, scogliere ripide, grotte marine, spiagge e calette nascoste e boschi impenetrabili.
Oltre alla natura su quest’isola è poi possibile ammirare una unicità.
Immerse nella macchia mediterranea sono infatti le rovine di una sontuosa villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi e risalente al II sec. d. C.
L’isola in prevalenza rocciosa ha solo due punti d’approdo che si trovano in concomitanza delle uniche due spiagge, Cala Maestra e Cala Spalmatoio (di ghiaia e non attrezzate).
Un isola perfetta sia se siete amanti del mare per i paesaggi subacquei meravigliosi e ammirabili anche con lo snorkeling, sia per gli amanti del verde e della natura per i sentieri perfetti per gli amanti del trekking.

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