Il Natale si avvicina anche nell’Istria slovena dove a Portorose questo periodo di festa è reso ancora più bello da due manifestazioni uniche, molto amate dai gastronauti, come il Mese degli spumanti e i Mercatini natalizi in riva al mare (attivi fino 5 gennaio 2025) che per tutto dicembre andranno ad affiancarsi alle numerose attività che le due località della costa slovena hanno organizzato.
Il mese degli spumanti di Portorose
L’abbinamento è quello classico: feste, bollicine e cibo prelibato.
Questo festival li mette insieme ed è un omaggio alla produzione spumantistica slovena, in tutta la sua sorprendente varietà e al grande lavoro sulle materie prime locali che la ristorazione dell’Istria Slovena sta facendo con creatività e capacità di visione.
Per rendere speciale il periodo delle festività Natalizie e fare un omaggio alle bolle dell’Istria Slovena, di tutto il Paese e anche a quelle confinanti, nell’area di Portorose e Pirano, prende il via il Mese degli Spumanti, che culminerà con il Festival degli Spumanti, in programma il 26 dicembre tra i fasti primi ‘900 dell’hotel 5 stelle Kempinski Palace di Portorose.
Grande la varietà di produttori presenti, con oltre 100 etichette che possono essere scoperte e degustate, acquistando il biglietto.
Nella Crystal Hall sarà possibili incontrare direttamente oltre 30 cantine di Paesi diversi (Italia, Francia, Austria) e in evidenza sarà naturalmente la produzione locale e slovena.
Immancabile quindi la presenza di Vina Koper, grande realtà simbolo del territorio istriano, ma anche di micro realtà quali Rojac, con bolle originali come quelle a fermentazione spontanea dell’etichetta Royaz: fatte con uve di Refošk, provenienti da particelle caratterizzate dal flysch eocenico, regalano alla bocca una super mineralità e una acidità piacevolissime.
Mercatini in riva all’Adriatico: delizie per scoperte di gusto sotto i pini marittimi
Chi l’ha detto che la cornice ideale per i mercatini di Natale sia per forza la montagna o qualche centro storico nordico?
A Portorose sono affacciati sul mare e anche per questa loro collocazione, all’ombra dei pini marittimi, l’atmosfera è quella sognante delle feste, ma con un flair tutto mediterraneo.
Sono allestiti nel parco curatissimo davanti al Kempinski Palace Portorož illuminato a tema, con i tradizionali chalet traboccanti di delizie.
Come da tradizione, non possono mancare vino caldo, cioccolata fumante, frittelle, caldarroste e tanti dolci: ci sarà, naturalmente, la putizza, ricetta slovena delle feste, ma anche un dolce particolare ai cachi, pregiato tesoro autoctono.
Ma il vero valore aggiunto di questo mercatino è la possibilità di trovare riunite tutte le eccellenze enogastronomiche della zona, giacimento ricco di qualità e unicità, oltre a prodotti artigianali in legno e in ceramica, accessori di abbigliamento (i cappelli in paglia sono elegantissimi) e cosmesi naturale.
Una visita, oltre che per fare acquisti, vale la pena quindi anche per le scoperte che si possono fare.
Ci sono le cantine con bolle raffinate, i grandi classici Malvazija e Refosk, e gli orange istriani, ricchi aromi e profumi.
In evidenza, inoltre, gli uliveti con cultivar autoctoni come, per citarne alcuni, Piranska storta o Oliva storta di Pirano, Piranska buga o Olivo bugo di Pirano, Piranska crnica o Olivo carbogno di Pirano: non c’è solo olio extravergine pluripremiato, ma anche olive in salamoia classica o aromatizzate e cremosi paté.
Da mettere nell’elenco delle cose da acquistare, poi, il miele, il cioccolato artigianale, le verdure sott’olio, con produzioni locali quali i carciofi di Strugnano, l’aglio di Nova Vas, le bietole di Padna, i pomodori secchi, nonché le erbe aromatiche (anche in forma di rari idrolati).
La frutta non è da meno con marmellate e composte: superbe quelle di cachi. Per una merenda istriana completa da fare anche a casa, immancabile il prosciutto crudo fatto asciugare lentamente all’aria aperta (Pršut) e i formaggi creati con diversi tipi di latte.
Per concludere al meglio lista (che potrebbe allungarsi ancora molto): il sale di Pirano e i tartufi istriani.
Il primo è lavorato nello stesso modo da oltre 700 anni, ha fatto la storia di questa zona – quando era l’oro bianco prima di Venezia e poi dell’impero degli Asburgo – e ha una concentrazione di minerali e una sapidità unici, apprezzati dai top chef di tutto il mondo.
I secondi sono un ingrediente principe di ricette classiche come i fusi (forma di pasta del luogo) al tartufo o di nuovi accostamenti quali quello con il pregiato carpaccio di branzino degli allevamenti Fonda, altro nome in evidenza delle imperdibili bontà autoctone. In inverno, tra boschi e dolci pendii dell’entroterra si trovano il Tuber Brumale, dalle dimensioni piccole e forti sentori forti verso le note del ravanello, e il più pregiato bianco Magnatum Pico, reperibile anche in Istria slovena solo in autunno e a inizio inverno.
Che sia quindi per farsi un giro tra le bolle in abbinamento a un po’ di wellness, programmare un ponte natalizio fastoso o per portarsi avanti con gli acquisti per i regali, scoprendo la piacevolezza di un mercatino affacciato sul blu, Portorose e Pirano sono le mete ideali. Anche per un Capodanno dalle emozioni forti: il primo gennaio un rito immancabile è infatti quello del tuffo in mare!
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