L’Italia è famosa per la sua straordinaria varietà di vini, e tra questi spiccano quelli prodotti nelle zone alpine e nelle aree più elevate della penisola.
I vini di montagna sono il frutto di condizioni climatiche e geografiche uniche, caratterizzate da escursioni termiche elevate, terreni difficili da coltivare e vitigni che devono resistere a condizioni estreme. Il risultato sono vini di grande personalità, freschezza e complessità aromatica. Scopriamo insieme alcune delle regioni vinicole di alta quota più importanti e le loro peculiarità.
Valle d’Aosta: il vino tra le vette più alte
La Valle d’Aosta è la regione vinicola più alta d’Italia e ospita alcuni dei vigneti più elevati d’Europa che grazie agli inverni rigidi sono tra i pochi in Italia a essere immuni dalla fillossera, grazie alla natura sabbiosa dei terreni.
I terrazzamenti lungo le pendici delle montagne offrono condizioni ideali per la produzione di vini unici. Fra i vitigni principali che si allevano: Petit Rouge, Fumin, Cornalin, Prié Blanc, mentre i vini più celebri e celebrati sono il Blanc de Morgex et de La Salle ottenuto da Prié Blanc un bianco fresco, minerale e con note agrumate che è uno dei vini più alti d’Europa, con vigneti situati fino a 1.200 metri di altitudine. Fra i rossi segnaliamo Torrette un rosso elegante e fruttato, spesso assemblato con il Petit Rouge.
Alto Adige: l’eccellenza tra le Dolomiti
L’Alto Adige è una delle regioni vinicole più prestigiose d’Italia, grazie alla combinazione di altitudini elevate e influssi climatici alpini e mediterranei e che ha alcune delle cooperative vinicole più antiche d’Italia, dove la tradizione e la modernità si fondono per creare vini di altissimo livello.
Fra i vitigni principali che si allevano in Alto Adige vi è il Gewürztraminer aromatico e speziato molto amato all’ora dell’aperitivo che è uno dei simboli della regione insieme al Lagrein rosso e strutturato con note di frutti di bosco e spezie, la Schiava e il Pinot Nero che fra le Dolomiti raggiunge livelli qualitativi eccellenti, con grande finezza ed eleganza.
Trentino: terra di spumanti e vini di montagna
Il Trentino è noto soprattutto per i suoi spumanti metodo classico e per la qualità dei suoi bianchi e rossi. Il Trento DOC è infatti tra i migliori spumanti metodo classico d’Italia, paragonabile agli Champagne francesi.
Fra i rossi notevole il Teroldego Rotaliano, un rosso intenso e fruttato, chiamato “il principe dei vini trentini” mentre fra i bianchi domina il Müller-Thurgau molto aromatico che viene coltivato nelle zone più elevate, soprattutto nella Valle di Cembra.
Lombardia: le vigne eroiche della Valtellina
La Valtellina, in Lombardia, è famosa per le vacanze bianche e le discese in sci ma è nota anche per i suoi vini rossi eleganti, ottenuti da Nebbiolo (localmente chiamato Chiavennasca), coltivato su ripidi terrazzamenti dove la raccolta delle uve è completamente manuale e molto faticosa, tanto da essere definiti “una viticoltura eroica”.
Oltre al caratteristico rosso da povare e anche lo Sforzato di Valtellina Docg ottenuto da uve appassite, simile all’Amarone, con grande concentrazione e struttura.
Piemonte: le perle vinicole dell’alto Piemonte
L’Alto Piemonte, situato ai piedi delle Alpi, è una zona di grande interesse per la produzione di vini Nebbiolo di montagna tant’è che in passato i vini di questa zona erano più famosi di quelli delle Langhe.
Oggi stanno vivendo una rinascita grazie alla loro qualità e alla loro grande capacità di invecchiamento. Da provare il Ghemme e il Gattinara Docg espressioni eleganti del Nebbiolo, più minerali e fresche rispetto alle versioni di Langhe e Roero.
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