13 Marzo 2025

Pordenone sarà capitale della cultura italiana 2027

Pordenone, situata nel Friuli Venezia Giulia occidentale nei giorni scorsi è stata proclamata da parte del Ministro della Cultura Alessandro Giuli Capitale Italiana della Cultura per il 2027, un riconoscimento che premia la sua storia, la vivacità culturale e le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche.
Questa nomina rappresenta un’opportunità per mettere in luce le eccellenze locali e attrarre visitatori da tutto il mondo per questa città situata fra Venezia e Udine che rispecchia un perfetto equilibrio fra la cultura conservatrice veneta e il soffio innovatore del mondo mitteleuropeo.
Pordenone è tante cose in una. i magredi, i borghi medievali, le maestose Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, le eccellenze culinarie e vinicole, i profumi di una terra spontanea e accogliente.

Le motivazioni della nomina

La valutazione delle candidature è stata affidata a una Giuria composta da sette esperti indipendenti. Dopo aver assistito alla presentazione delle dieci città finaliste in audizione pubblica il 25 e 26 febbraio scorso, la Giuria ha individuato in Pordenone il Comune più idoneo a tale riconoscimento.
Questa la motivazione che ha portato all’assegnazione del titolo:
Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata inoltre l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente. Pertanto la Giuria all’unanimità, raccomanda come Capitale italiana della Cultura 2027 Pordenone.
Pordenone beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano e a incentivare la progettualità delle città nel segno della cultura come motore di sviluppo e innovazione.

Le altre città finaliste

Alla corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027 hanno partecipato: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Sant’Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria).


La storia del titolo Capitale Italiana della Cultura

Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura, istituto nel 2014, è stato detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di Capitale europea della Cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria, e Procida (2022).
Per il 2023 Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale italiana della Cultura, una scelta del Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19. Nel 2024 la Capitale italiana della Cultura è stata Pesaro, la città designata per il 2025 è Agrigento e per il 2026 sarà L’Aquila.

L’antico porto romano

Pordenone è una città dalle origini antiche che risalgono all’epoca romana quando venne fondata come porto fluviale sul fiume Noncello da cui deriva il suo nome originario di Portus Naonis.
Nel Medioevo, grazie alla sua posizione strategica, divenne un importante centro commerciale.
Nel XV secolo passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che ne influenzò l’architettura e lo sviluppo economico. Successivamente entrò a far parte del Regno d’Italia nel XIX secolo e oggi è un vivace centro industriale e culturale.

Corso Vittorio Emanuele.. Depositphoto

Cosa vedere

Pordenone città vivace di chiara influenza veneziana è tutta da scoprire.
Partiamo da
Corso Vittorio Emanuele II la via principale della città, caratterizzata da portici in stile veneziano e palazzi storici con affreschi rinascimentali. È il cuore pulsante di Pordenone, ideale per una passeggiata tra boutique, negozi, caffè storici e ristoranti.
Il Duomo di San Marco è la cattedrale cittadina, che ospita opere d’arte di valore, tra cui dipinti di Giovanni Antonio de’ Sacchis, noto come “Il Pordenone”.
Palazzo Ricchieri, sede del Museo Civico d’Arte è un palazzo del XIII secolo espone una collezione che spazia dal medioevo al XX secolo.
La
Galleria Harry Bertoia è uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, intitolato al celebre artista e designer originario di Pordenone.
Il Parco Galvani: un’oasi verde nel cuore della città, dove si trova anche la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato”.
Castello di Torre: antico maniero medievale oggi sede del Museo Archeologico.

Città vivace di eventi e di cultura

Pordenone è sede di importanti eventi culturali che attraggono visitatori da ogni dove:
Pordenonelegge: Festival del libro con gli autori, che si tiene ogni settembre, trasformando la città in un grande salotto letterario.
Le Giornate del Cinema Muto: Festival internazionale dedicato al cinema muto, considerato uno dei più importanti al mondo nel suo genere.
Dedica Festival: Manifestazione culturale che ogni anno rende omaggio a una personalità di spicco del panorama letterario internazionale.


Cosa mangiare

La cucina pordenonese rispecchia lo spirito della città ovvero essere un connubio perfetto tra i sapori friulani e quelli veneti.
Tra le specialità da non perdere la pitina,
salume affumicato realizzato con carne di selvaggina, tipico delle valli pordenonesi.
Il firico caratteristico di tutto il Friuli che è un piatto a base di formaggio Montasio e patate, croccante fuori e morbido dentro. Brovada e muset, un piatto a base di rape fermentate nelle vinacce servite con cotechino e come dessert ecco la tradizionale gubana, dolce a base di pasta lievitata ripiena di frutta secca e spezie e gli strucchi, dolcetti ripieni di noci, pinoli e uvetta.

Dintorni da esplorare

Non solo Pordenone, in provincia meritano d essere visitati Sacile: conosciuta come “Giardino della Serenissima”, per i suoi canali e l’architettura veneziana; Spilimbergo: famosa per la Scuola Mosaicisti del Friuli e il suggestivo borgo medievale; Valvasone: uno dei borghi più belli d’Italia, con il suo castello e un organo antico del Cinquecento; Piancavallo: località di montagna perfetta per sport invernali e trekking estivi.
La scelta di Pordenone come Capitale Italiana della Cultura 2027 è un’occasione unica per scoprire il fascino di questa città e il suo ricco patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico.
Un viaggio a Pordenone significa immergersi in un’atmosfera in cui tradizione e modernità si fondono armoniosamente, regalando esperienze autentiche e indimenticabili.

 

 

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